Prezzi immobili: si allontanano ancora le prospettiva di una risalita al 2017
Ringraziando pax2you per questa segnalazione.
Nomisma: compravendite residenziali in crescita di oltre il 10% nel 2015, ma prezzi in calo fino al 2017 (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Emiliano Sgambato - 25/03/2015)
Compravendite residenziali confermate in ripresa di oltre il 10% sulla scia degli ultimi dati rilevati dalle Entrate e grazie alla spinta dei mutui, che nel corso dell’anno cresceranno del 30%. Per i valori al metro quadro si allontanano ancora le prospettiva di una risalita, a causa soprattutto dello scenario di stagnazione. Per il 2015 si prospetta un nuovo calo delle quotazioni mediamente dell'ordine dei tre punti percentuali: -2,9% per le abitazioni, -3,1% per gli uffici e -2,6% per i negozi. Nel 2016 ci sarà una sostanziale stabilità e nel 2017 dovrebbe iniziare una lenta ripresa tra il 2 e il 3%.
È la fotografia sul settore immobiliare scattata da Nomisma nel primo Osservatorio del 2015 presentato il 15 marzo a Milano presso Assolombarda.
I prezzi
Analizzando le 13 grandi città monitorate da Nomisma, il calo maggiore dei prezzi nel 2015 si avrà a Firenze (-3,8%), mentre il più basso sarà a Milano con -1,6%. Nel capoluogo lombardo la risalità per il residenziale dovrebbe quindi essere abbastanza consistente già nel 2016 (+1,7%). Il segno più dovrebbe caratterizzare l’anno prossimo anche in altri grandi centri, anche se solo a Genova, Torino e Bologna si salirà oltre l’1%. I rialzi del 2017 dovrebbero essere invece compresi tra il 2,5% di rialzo di Bari al 3,9% di Genova, compatibilmente con uno scenario generale che si auspica non deflattivo.
Le compravendite
Sulla base dei dati rilevati su un campione di 13 città intermedie italiane si conferma il miglioramento per il mercato residenziale, con un aumento tuttavia limitato alle transazioni.
Per il 2015 l'attesa stimata di aumento dell'attività transattiva è di circa 50 mila unità abitative, «per un totale che si dovrebbe attestare nell'ordine di 468 mila transazioni (forte dei segnali di irrobustimento offerti dai primi tre mesi dell'anno)». L'istituto bolognese evidenzia la centralità dei comuni capoluogo (di grande e media dimensione), che condizionano l'inversione del ciclo registrato nel 2014.
Per il biennio 2016-2017 si stima «un aumento delle compravendite che porterà a oltrepassare la soglia delle 500mila»: nulla a che vedere con i dati del periodo 2004/2007, quando le transazioni annue si attestavano oltre le 800.000 unità. Per l'istituto bolognese la prospettiva, superata l'ascesa, è quella di una stabilizzazione delle compravendite su livelli più bassi rispetto a quelli pre-crisi: «nessuna crescita travolgente è alle porte, niente di paragonabile alla prepotente ascesa che ha caratterizzato gran parte dello scorso decennio».
Gli affitti
Anche rispetto alle locazioni l'istituto bolognese stima un miglioramento, sia per quanto riguarda i contratti conclusi, sia per la prosecuzione della tendenza alla stabilizzazione dei canoni.
Gli uffici
Le stesse aspettative «non si riscontrano – notano da Nomisma – per il settore direzionale, anche se gli operatori interpellati intravedono un timido miglioramento all'orizzonte che, tuttavia, non impedirà un ulteriore arretramento del comparto. Lo scetticismo degli operatori si concentra in particolar modo sui prezzi e, in misure minore, sulle compravendite».
I negozi
Sul fronte dei negozi «le attese meno negative si riscontrano sul fronte delle transazioni. Le compravendite rimarranno in linea con quelle concluse nel corso del 2014. Anche sul versante dei capannoni industriali si confermano timidi segnali di miglioramento, con un quadro meno fosco sul fronte dei valori e in misura più marcata per le transazioni».
Box e garage
Per il segmento box e garage, secondo Nomisma nel 2015 si avrà un aumento delle compravendite, ma con valori di transazione in linea con quelli registrati nel 2014.
Costruzioni
Gli investimenti in costruzioni, che concorrono alla formulazione delle previsioni sul numero di compravendite, si presentano ancora in contrazione, con un'intensità negativa superiore rispetto a quella prevista nel novembre 2014 (-1,2%, rispetto al -0,3% stimato in precedenza). Solo nel 2016 il settore edilizio potrà cogliere un “segno +”, con un tasso di variazione annuale di +1,6% grazie al miglioramento della domanda interna ed un contestuale indebolimento delle restrizioni bancarie.
Sconti e tempi di vendita
Nei 13 grandi mercati «gli sconti medi sui prezzi richiesti, pur rimanendo elevati, nel corso del 2014 si sono leggermente abbassati. Ciò non si può dire per i 13 mercati di provincia, che hanno invece registrato un ulteriore incremento». Per quel che riguarda i tempi necessari per la vendita di un immobile, «anche in questo caso sono i mercati di provincia a far registrare i dati peggiori, con sequenze temporali straordinariamente alte.
I mutui
Anche a fronte di realtà bancarie tornate decisamente su posizioni espansive, per Nomisma è evidente come un quadro di sostegno «fortemente disomogeneo» limiti la crescita del comparto immobiliare: «La quota di transazioni sostenute da mutuo – in un quadro di aumento del numero di transazioni nel 2014 del +3,6% – è cresciuta del 12,7% (dati Agenzia delle Entrate), a conferma dell'importanza del sostegno bancario nelle tendenze positive del settore. Per il 2015 Nomisma stima una crescita dei mutui nell'ordine del 30% (a cui concorrerà ancora la componente di surroga e sostituzione), per un totale di circa 32 miliardi di euro erogati».