Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nobear, 17/05/2012 12.25:
Hai perfettamente ragione: sarà però fatto il cambio, per esempio, dal marco (parlando di Bund) a lira. Quindi il cambio sarà più che favorevole, anzi, ci avrai guadagnato l'esatta percentuale per cui si sarà svalutata la lira.
La banca, prima della scadenza, non ha i tuoi soldi ma solo una traccia nel tuo conto titoli. Si va al cambio valutario, dopo, quindi.
Così come quando acquisti titoli in monete straniere.
Guarda che ti sbagli. E' proprio questo il punto. Se acquisti il wurstel bond al posto dello spaghetti bond su un conto italiano, ti metti al sicuro dal lato emittente, accettanto un rendimento più basso, sono d'accordo.
Ma non ti metti al riparo dal rischio valutario, o meglio da quello inflattivo, in caso di ritorno alle valute originarie.
Se acquisti 1000 Euro di Btp, ti ritrovi dall'oggi al domani con 2.000.000 di lire.
Se acquisti 1000 euro di bund in Germania, ti ritrovi con 3.000 marchi (più o meno, dipende dal cambio marco/euro che non ricordo ma non è questo il punto.
Se acquisti in Italia 1000 euro di bund, ti ritrovi con un bund che vale 2.000.000 di lire. Poi l'inflazione importata dalla svalutazione sono affari tuoi (o meglio nostri).
Il surplus se lo becca il tesoro tedesco,mica l'investitore italiano.
Lo stesso dicasi per titoli acquistati in Italia in valute straniere oggi.
Il tuo discorso vale in un mercato normale. Non vale in un momento si infarto finanziario: se smontano l'euro, noi siamo fottuti comunque.
Sto lottando quotidianamente con risparmiatori che hanno questa convinzione.