Caos e inflazione alle stelle: che succede se la Grecia fallisce (Fonte: ilsalvagente.it - 18/05/2012)
Cosa succede se la Grecia non trova un governo? E se esce dall’euro? Milioni di risparmiatori, mutuatari, correntisti, si stanno facendo in queste ora le stesse domande.Impossibile dare delle risposte nette, senza sfociare nella fantapolitica. Molti ci stanno provando. Tra gli altri l’economista statunitense Paul Krugman, premio Nobel ed editorialista del New York Times.
L'analisi e il "crepuscolo europeo"
Oltre a segnalare che le istituzioni europee stanno da mesi sbagliando la ricetta anticrisi (quella che prevede tagli e rigore) sul suo blog Krugman ha scritto un breve post intitolato “Eurodämmerung”, che tradotto significa: “crepuscolo dell’Europa”. L’intervento pescato e segnalato dal sito Post.it.
Entro un mese la Grecia esce dall'euro
Krugman fa un’analisi lucida e spietata sui problemi europei, prevedendo senza alcun dubbio l’uscita della Grecia dall’euro entro un mese. Uno scenario, a cui, qui nel vecchio continente, nessuno si augura di assistere.
Secondo l’economista il destino ellenico è segnato: nuove elezioni il prossimo mese, opposizione netta alle misure di austerità imposte dall’Europa, vittoria del partito di estrema sinistra di Syriza. Di qui rinegoziazione degli accordi con l’Europa o uscita diretta dall’euro...
...Finanziare la crescita, l'unica ricetta
Secondo il Nobel statunitense, e non è il solo, la Banca centrale europea deve cominciare a comportarsi direttamente e senza limiti da “prestatrice di ultima istanza”, stampando denaro e prestandolo agli Stati anche a costo di far salire l’inflazione. E l’unico modo per sottrarre il debito pubblico a tassi di interesse crescenti, e permettere così a entrambi, grazie a una maggiore di liquidità, di finanziare misure per la crescita nonostante l’alto debito pubblico...
Paul Krugman, in sostanza, chiederebbe a BCE di comportarsi alla stessa maniera di una ipotetica banca nazionale che opera in un contesto di sovranità monetaria, l'economia ripartirebbe immediatamente e si creerebbe finalmente un ciclo virtuoso sottraendo gli stati alla speculazione dei capitali privati, gli attuali fornitori di liquidità. Mi sembra l'unica soluzione possibile e probabilmente, come afferma il Nobel, la migliore, questo restituirebbe prosperità, respiro agli stati, sottraendo però guadagni alla speculazione e questo, forse, è il vero problema.
[Modificato da marco--- 18/05/2012 18:43]