Re: Re: Re: Re: Re: ....istat e il nuovo indice dei prezzi delle case
smiley1081, 04/07/2012 07.59:
Beh, qualcuno dovrebbe ricordargli il famoso detto di Samuel Clemens: "There are three kinds of lies: lies, damned lies, and statistics.", che mette perfettamente a fuoco l'operato dell'ISTAT...
Forse un paio d'anni fa, mi sono trovato fra le mani un documento dell'Istat sull'utilizzo della rete da parte degli italiani.
Si analizzavano le attivita' in rete con quelle suddivisioni qualcosa virgola qualcosa che l'Istat ama tanto e che fanno tanto "precisino primo della classe".
Erano elencate tutta una serie di attivita' che spaziavano dagli acquisti in rete alla ricerca di notizie, istruzione, telelavoro, operazioni bancarie, etc.etc.etc.
Era il periodo appena precedente allla nascita della visione in streaming, quando ancora non esistevano robe tipo Megavideo e simili ma in compenso tutti scaricavano abbestia il mondo tramite emule, torrent etc.
Ora, in quello studio il download di contenuti multimediali
NON C'ERA.
La prima attivita' degli italiani in rete NON C'ERA.
Ovviamente si trattava (e si tratta tuttora) di un'attivita' illegale, quindi non e' possibile che l'Istat nei suoi severissimi protocolli potesse anche solo immaginare di andare a chiedere agli italiani "scusi, lei commette il reato di scaricamento illegale?",
pero' resta il fatto che ignorare completamente in uno studio di un settore quella che era probabilmente all'epoca la principale attivita' mi sembra un assurdo.
Ditemi voi che razza di valore e validita' puo' avere uno studio che ignora un fatto del genere.
Immaginate un'azienda privata che commissionasse uno studio di mercato e si vedesse sottoporre una roba simile.
Ovviamente qui paga lo Stato e quindi il problema non si pone.