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Spagna - situazione del mercato immobiliare

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2016 09:24
28/07/2011 09:32
 
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In autobus prezzi scontati del 60% sulle case pignorate (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Paola Grieco - 28/07/2011)



Un'agenzia immobiliare su ruote. Un bus carico di 25mila appartamenti pignorati circola per Madrid, dove dovrebbe restare fino a fine mese, per poi continuare la sua corsa ad Alicante e in altre città della Spagna. Un consistente numero di alloggi pignorati (pisos embargados, in spagnolo) è presente nei portafogli di banche e casse di risparmio spagnole: le ultime stime parlano di almeno 200mila unità (fonte: www.cotizalia.com). A questi si somma una percentuale di nuovi alloggi appartenenti a promotori e costruttori falliti.

Come immettere queste abitazioni nuovamente sul mercato? La scommessa è ardua. Pessima qualità di costruzione e nuovi edifici situati in mezzo al nulla (le famigerate urbanización) rendono le vendite ancora più difficili. In questo contesto due dirigenti bancari – Fernando Acuña e Federico Gaito – hanno visto l'opportunità: messo nel cassetto il colletto bianco un anno e mezzo fa, hanno creato un'agenzia immobiliare di vendita online (www.pisosembargados.com) e stretto accordi con i principali istituti di credito, per occuparsi degli alloggi in portafoglio. «Abbiamo una rete di 70 commerciali in tutto il paese», dichiara Acuña. I prezzi sono più bassi degli altri, inferiori del 20-30% rispetto a tre anni fa, e la massima concentrazione si trova a Valencia, Alicante, Barcellona, Madrid, Castillón e il resto della costa. I due soci, per combattere la crisi, hanno scelto di «portare l'offerta dove si concentrano i potenziali clienti»: sull'autobus vengono applicati ulteriori sconti, fino al 60 per cento.

A Madrid si contano 2.500 beni in vendita: le zone interessate sono soprattutto la periferia sud (Fonlabrada, Legané) e, in città, i quartieri di Calabanchel, Vallecas, Villaverde. Gli appartamenti usati sono venduti in media tra i 110mila e i 140mila euro (per 80 mq) e lo sconto medio è del 40% rispetto al prezzo di tre anni fa. Gli appartamenti meno cari si aggirano intorno ai 70mila euro (per 50 mq). Sul fronte lusso, nell'esclusivo quartiere di Salamanca, un appartamento di 375 metri quadri è in vendita a 1,5 milioni (ne costava 2 tre anni fa). «I primi alloggi non erano di gran qualità, ma ne stanno arrivando altri. Ad esempio una valida promozione di nuove costruzioni a Toledo», spiega Acuña. In dieci giorni si sono allacciati 150 contatti e 5 offerte sono allo studio delle banche. Il pacchetto offerto ai clienti – che non pagano commissioni all'agenzia – comprende l'inoltro della pratica per la richiesta del mutuo (ancora oggi le banche spagnole concedono prestiti al 100%). I due intraprendenti ex bancari non si fermano qui: da alcuni mesi stanno compiendo roadshow a Londra dove importanti fondi istituzionali stranieri sono interessati all'acquisto degli alloggi.

«Sono interessati a investire 30-40 milioni di euro per pacchetti di migliaia di appartamenti», conclude Acuña, confessando di vedere raramente investitori individuali avvicinarsi all'operazione.
[Modificato da marco--- 28/07/2011 09:33]
28/07/2011 13:05
 
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[SM=g7840] [SM=g2564972] [SM=g2233326]
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29/07/2011 10:55
 
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Re:
(sylvestro), 18/07/2011 21.16:

18/07/2011 13:42

Spagna: sofferenze bancarie record 117mld

La quota dei prestiti difficilmente recuperabili ha toccato il nuovo massimo a maggio. Pesa per il 6,49% per un valore complessivo di 117,59 miliardi di euro.

Continua ad aumentare il peso dei prestiti a rischio nei bilanci delle banche spagnole. Crescono i timori che la crisi debitoria di Grecia, Irlanda e Portogallo possa contagiare anche il Paese iberico. Nelle banche della Spagna l'incidenza dei prestiti in sofferenza (difficilmente recuperabili) ha raggiuto il 6,5% circa a maggio, un nuovo record da 16 anni a questa parte per un totale di 117,59 miliardi di euro.

Questi gli ultimi dati della Banca di Spagna, che ricorda come in aprile la quota dei debitori potenzialmente insolventi era al 6,36%, per un totale di 115,35 miliardi di euro. I mutui sono la voce che pesa maggiormente. Infatti negli anni del boom ne sono stati concessi molti, senza troppe garanzie e a tassi molto bassi. Con la crisi globale la bolla immobiliare è esplosa e il settore immobiliare ha iniziato a risentirne.



Direttamente dal sito: notiziechenonarrivano.com

Al secondo municipio di barcellona, settimana scorsa, 1000 persone hanno circondato i politici che uscivano dal palazzo, hanno annichilito la scorta, hanno dipinto con vernice rossa i delegati e legato assieme con un cartello tutta la marmaglia insieme con scritto: se un altro di noi si uccide, ne facciamo fuori uno di voi a settimana... [SM=g7728]

la scintilla è scoccata dopo che un uomo si è impiccato appena dopo uno sfratto.

La catalunia si ribella. Stanno organizzando milizie popolari (cosi le chiama mio cognato) di pronto intervento. Quando sanno che c'è uno sfratto in corso si precipitano a centinaia e si piazzano davanti alla porta... [SM=g2594222]

[SM=g1747522]
29/07/2011 13:08
 
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[SM=g7840] Non sapevo di questi tragici fatti ... la situazione sta precipitando ... dalla protesta all'azione come ha sempre prospettato Lap.
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29/07/2011 13:17
 
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Re:
(sylvestro), 29/07/2011 13.08:

[SM=g7840] Non sapevo di questi tragici fatti ... la situazione sta precipitando ... dalla protesta all'azione come ha sempre prospettato Lap.




appunto, dal nome del sito: notiziechenonarrivano.com [SM=g7574]

ma, giusto per sapere, sei tu su puketube? [SM=g1749697]
29/07/2011 13:37
 
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Re: Re:
FraMI, 29/07/2011 13.17:




appunto, dal nome del sito: notiziechenonarrivano.com [SM=g7574]

ma, giusto per sapere, sei tu su puketube? [SM=g1749697]




[SM=g7840] [SM=g1748862] Non so nemmeno cosa sia [SM=g7802]
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29/07/2011 13:40
 
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Re: Re: Re:
(sylvestro), 29/07/2011 13.37:




[SM=g7840] [SM=g1748862] Non so nemmeno cosa sia [SM=g7802]




Google mi dice "Porn Movies" ma ke roba e' [SM=j7568]

Ma che stai addi'? [SM=g1749704]
[Modificato da (sylvestro) 29/07/2011 13:40]
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29/07/2011 14:33
 
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La crisi spinge la Spagna verso le elezioni anticipate

29 luglio 2011


La Spagna va verso le elezioni anticipate, il prossimo 20 novembre. Lo ha annunciato il premier José Luis Zapatero. Il governo spagnolo scioglierà il Parlamento il 26 settembre per poi procedere al voto, quattro mesi prima del previsto visto che la scadenza dela legislatura è fissata a marzo 2012. «È arrivato il momento. Annuncio un calendario per le nuove elezioni, che si terranno il prossimo 20 novembre», ha detto Zapatero nel corso di una conferenza stampa indetta dopo la riunione del Consiglio dei ministri. «Il 26 settembre verrà definita ufficialmente la convocazione», ha aggiunto Zapatero.

È di stamane inoltre la notizia che l'agenzia di rating Moody's minaccia di abbassare il rating sul debito sovrano della Spagna, pari attualmente ad Aa2, a causa delle difficoltà di bilancio del Paese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

29/07/2011 14:39
 
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Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 29/07/2011 13.40:




Google mi dice "Porn Movies" ma ke roba e' [SM=j7568]

Ma che stai addi'? [SM=g1749704]




Scusa...mancava una H ...

www.phuketube.com/index.php?option=com_seyret&Itemid=1&task=videodirectlin...
29/07/2011 15:52
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
FraMI, 29/07/2011 14.39:





Ah, ecco [SM=g7576] [SM=g1747529]

No, confermo che non conosco nemmeno phuketube [SM=g1748862], non mi piace il genere snuff movies e quell'avatar li e' di un impostore [SM=g1752723]
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29/07/2011 16:22
 
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Case in vendite come la frutta

click per ingrandire


[Modificato da (sylvestro) 29/07/2011 16:23]
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29/07/2011 16:30
 
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Re:
(sylvestro), 29/07/2011 16.22:

Case in vendite come la frutta

click per ingrandire






che spettacolo...

[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]
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Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

forum sulla bolla immobiliare - video sulla bolla immobiliare
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DISCLAIMER:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
29/07/2011 16:36
 
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Re: Re:
laplace77, 29/07/2011 16.30:




che spettacolo...

[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]




...quando organizzeranno questo genere di tour nella città di Roma noi tutti ne riempiamo uno tutti insieme!!! [SM=g1747532]
29/07/2011 16:42
 
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Re: Re: Re:
iandy73, 29/07/2011 16.36:




...quando organizzeranno questo genere di tour nella città di Roma noi tutti ne riempiamo uno tutti insieme!!! [SM=g1747532]




[SM=g1749711] [SM=g1747529] [SM=g1750826]


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30/07/2011 16:52
 
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Il mercato immobiliare si sta letteralmente frantumando
Spagna: immobili ipotecati in calo del 42% lo scorso giugno (Fonte: corriere.it - 29/08/2011)

Milano, 29 ago - In Spagna lo scorso giugno il numero di immobili ipotecati, indicatore dell'attivita' immobiliare, e' calato del 42,4% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 32.680 alloggi. Lo ha annunciato l'Istituto Nazionale di Statistica spagnolo. Rispetto a maggio gli immobili ipotecati sono diminuiti del 13,1%. L'ammontare del capitale in prestito e' di 3,58 miliardi, in calo del 47,1% su base annua e del 13,6% su base mensile.
01/09/2011 12:01
 
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Titoli di Stato spagnoli a 5 anni in asta al 4,489%. Domanda in calo rispetto a luglio

01 settembre 2011


Il governo spagnolo ha collocato titoli di Stato a 5 anni (Bonos) con un rendimento pari al 4,489%, in calo al 4,871% pagato da Madrid il 7 luglio per titoli con scadenza nel 2016. Nel complesso sono stati collocati titoli per un controvalore di 3,621 miliardi, su una forchetta di offerta compresa fra i 3 e i 4 miliardi. Il bid to cover (rapporto tra domanda e offerta) è stato di 1,76. In netto calo rispetto il bid to cover del 2,85 registrato a luglio.

Al termine dell'asta il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni sul mercato secondario è salito di 7 punti base al 5,11%.

L'asta spagnola segue quella di titoli italiani di inizio settimana che ha registrato rendimenti in netto calo rispetto ai picchi raggiunti a luglio, ma una domanda non pienamente soddisfacente, secondo degli esperti di Bnp Paribas.

A giudizio degli esperti non è stata un'asta «particolarmente solida». «Sembra che la Spagna sia capace di finanziarsi sui mercati almeno fino a quando la Bce offre il suo aiuto», sottolinea il capo analista di Nordea Jan von Gerich.

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14/09/2011 18:30
 
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Alert Fitch sulla Spagna: passi dalle parole ai fatti

di: WSI Pubblicato il 14 settembre 2011| Ora 16:51

Roma - Fitch ha tagliato i rating di cinque regioni spagnole inclusa la ricca Catalogna. La decisione, spiega l'Agenzia, "riflette il forte deterioramento fiscale degli ultimi anni che ha portato ad un consistente aumento dei livelli di indebitamento". (Asca)

************************************

Roma - Fitch minaccia un nuovo downgrade sulla valutazione del debito spagnolo. Motivi: il rischio di un mancato raggiungimento dell'obiettivo di taglio del deficit da parte delle amministrazioni locali e l'indebolimento della crescita.

La Spagna, ha detto il direttore di Fitch Ratings, Douglas Renwick, fa fronte a "rischi al ribasso", per quanto concerne il rating sul debito. Renwick ha aggiunto in una intervista a Bloomberg che "la performance del deficit regionale, anche, aumenta le pressioni sul governo centrale affinché metta in atto i tagli che sono necessari".

La valutazione di Fitch sulla Spagna è ad "AA+" con "outlook negativo". Moody's ha una valutazione AA2, mentre il rating di S&P è di AA.

Le 17 regioni semi-autonome del paese iberico hanno come obiettivo quello di raggiungere un target nei confronti del pil pari all'1,3%. Tuttavia, Renwick sostiene che il rallentamento della Germania, l'economia numero uno dell'Europa, renderà difficile centrare questo obiettivo.

"Per la Spagna, riuscire a raggiungere le stime ufficiali del deficit sul pil sta diventando un compito sempre più difficile, soprattutto perchè l'economia tedesca sta rallentando il passo", ha precisato Renwick.
27/09/2011 20:49
 
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Spagna, peggio del previsto. i prezzi delle case giù del 38% nel 2012 (grafico) (Fonte: idealista.it - 27/09/2011)

Da una presentazione che il direttore generale della regolamentazione bancaria de "banco de españa" (la banca nazionale spagnola) josé maría roldán, ha dato qualche giorno fa a londra viene fuori un quadro sconcertante e inaspettato per il mercato immobiliare spagnolo. l'organismo regolatore infatti, ha detto che si aspetta che il prezzo delle case in spagna diminuisca attorno al 38% rispetto al massimo raggiunto all'inizio della crisi e che il prezzo dei terreni crolli del 65% rispetto allo stesso periodo

come spiega josé luís bartolomé nel suo blog, libremercado.com, le cifre peggiorano lo scenario ribassista previsto due mesi fa, quando nella presentazione degli stress test, queste cifre erano di un 62,5% e un 34,2% rispettivamente. nel caso di uno scenario ottimista, cosa che gli analisti non ritengono credibile, il crollo dei prezzi sarebbe del 30% alla fine del 2012

visto che l'ultimo dato della banca spagnola parlava di una perdita del 22% rispetto al massimo raggiunto per le case e del 31,5% per i terreni a giugno del 2011, in ogni caso ci si aspetta una diminuzione dei prezzi nel prossimo futuro. qualsiasi delle aspettative si compisse, infatti, la crisi del 2007 sarà peggiore di quella del 1979 e del 1991.


19/10/2011 21:09
 
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Panico immobiliare in spagna: santander potrebbe svendere tutto al 50% (Fonte: idealista.it - 19/10/2011)

La settimana scorsa la banca santander aveva annunciato di volersi disfare di 30mila immobili, costi quel che costi. adesso in spagna sta circolando un vero panico immobiliare, dato che sembra che il gruppo potrebbe liquidare con sconti superiori al 50%, creando una concorrenza che farebbe necessariamente crollare i prezzi del mercato

la questione degli attivi immobiliari delle banche spagnole è una ferita aperta da oltre due anni. gli istituti di credito e le casse di risparmio hanno infatto migliaia di immobili inseriti nei loro bilanci, come attivi, che in realtà con il passare del tempo rappresentano solo una grande zavorra. il santander ha deciso quindi che è ora di darci un taglio e accetta di assumere le perdite con una spettacolare svendita

potrebbe succedere in italia una cosa del genere? secondo alcuni analisti da noi è un tema ancora completamente tappato, ma a dicembre, se passasse la linea che chiede di ricapitalizzare le banche, gli istituti di credito nostrani sarebbero costretti anch'essi a cercare liquidità e potrebbe partire la svalutazione immobiliare

l'analisi del santander prevede per il 2012 e il 2013 forti problemi all'economia mondiale e per questo cerca una maggiore liquidità. per questo sta valutando due proposte di acquisto di tutto il proprio patrimonio immobiliare da parte di un fondo, con uno sconto superiore al 50%, mentre si dice che potrebbe arrivare persino al 70%

l'effetto a catena che una simile operazione causerebbe nel mercato immobiliare preoccupa gli analisti, tra cui la banca di spagna, che temono un crollo repentino dei listini.

Vedi anche: A dicembre 2011 comincia la svalutazione immobiliare
10/11/2011 13:56
 
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Crisi spagnola: vendite di case crollate del 28%


10/11/2011 -

Ancora un segno meno per il mercato residenziale spagnolo che a settembre registra uno scivolone del 28,2% nel numero delle compravendite rispetto allo stesso mese del 2010.

Complessivamente, secondo i dati diffusi dall'Istituto nazionale di statistica, sono state 25.881 le transazioni di abitazioni registrate nel nono mese dell'anno.

Ad agosto, la diminuzione delle compravendite aveva toccato -34,8% su base annua.

Le transazioni di case a settembre rispetto ad agosto sono diminuite del 4,3%.

Quelle degli alloggi nuovi hanno segnato una caduta del 30,6% su base annua, mentre la compravendita di case di edilizia popolare è diminuita dell'11% nello stesso periodo.
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19/11/2011 00:22
 
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Spagna al voto fra recessione e disoccupazione al 21,5%, conservatori di Rajoy avanti nei sondaggi

dal nostro inviato Luca Veronese 18 novembre 2011


MADRID - Mariano Rajoy, candidato del Partito popolare, parla ai mercati e all'Europa. Come capo del Governo spagnolo, anche se al voto mancano ancora due giorni. «Dovremo affrontare una situazione molto difficile, la crisi economica più profonda che la Spagna democratica abbia mai vissuto. Dovremo tutti fare grandi sacrifici, ma tutti devono sapere che per il mio Governo sarà prioritario rispettare gli impegni di risanamento che la Spagna ha preso con Bruxelles. La Spagna è un Paese serio che non verrà meno alla parola data», ha detto il leader conservatore chiudendo la campagna elettorale nel centro di Madrid.

Alfredo Rubalcaba, leader del Partito socialista, si appella agli spagnoli. «Non aspettate il giorno dopo il voto per scendere il piazza a protestare contro i tagli del Governo della destra, fate sentire la vostra voce domenica votando per noi». Una resa anticipata e inevitabile quella del candidato di sinistra che ieri anche lui a Madrid per l'ultimo comizio, ha salutato i suoi sostenitori dicendosi «molto preoccupato che la destra possa conquistare il potere assoluto nel Paese». Tutti i sondaggi assegnano la vittoria al Partito popolare di Rajoy che potrebbe conquistare il 46% dei consensi e ottenere anche la maggioranza assoluta alla Camera con oltre 190 deputati sui 350 totali. Per i socialisti di Rubalcaba, fermi al 30% delle intenzioni di voto, potrebbe arrivare la peggiore batosta della loro storia.

In un Paese che è ormai in recessione, non si è mai ripreso dal crollo del settore immobiliare e non riesce più a sostenere la pressione dei mercati, a pesare sui risultati elettorali saranno i cinque milioni di spagnoli rimasti senza lavoro in un Paese che conta 47 milioni di abitanti e che con il 21,5% ha il tasso di disoccupazione più alto in Europa. Saranno le famiglie che non possono contare su alcun reddito: secondo le statistiche ufficiali sono ormai oltre 1,5 milioni. E determinanti saranno anche i giovani, non solo gli indignados – che se non resteranno a casa, domenica voteranno formazioni di protesta o scheda bianca – ma anche quelli che non si sono mai accampati a Puerta del Sol o nelle altre piazze del Paese, e che non riescono a trovare un posto: tra gli under 25 la disoccupazione è arrivata al 45%, quasi il doppio rispetto alla Francia, cinque volte più della Germania.

Rajoy, 56 anni, è stato ministro della Funzione pubblica già nel 1996 nel primo Governo conservatore di José Maria Aznar, il suo riferimento politico. È stato poi anche ministro dell'Educazione e Cultura, responsabile dell'Interno e portavoce del Governo fino al 2004. Ha perso due volte le elezioni contro il socialista José Luis Zapatero, nel 2004 e nel 2008. Nel primo caso, nonostante il vantaggio della vigilia, la sconfitta fu determinata dagli attentati terroristici a Madrid per i quali il Governo conservatore accusò subito i terroristi baschi dell'Eta, nonostante fossero emersi chiari indizi che portavano alla pista islamista. Conservatore sui temi sociali, liberista in economia, il suo programma per rilanciare la Spagna prevede «meno tasse per le imprese, una corporate tax del 20% per le piccole aziende. Meno tasse sulle rendite finanziarie. Meno contrattazione collettiva, meno tipologie di contratti di lavoro, più aiuti alle imprese che assumono: fino a 3mila euro per posto di lavoro nelle nuove attività. Più agevolazioni per chi acquista immobili e Iva ridotta sulle case».

Rubalcaba, 60 anni, vecchia volpe della politica spagnola, è stato di fatto il numero due nei Governi degli anni 90 di Felipe Gonzales e poi con José Luis Zapatero. Il leader socialista rivendica «la responsabilità e il senso dello Stato» dimostrato dal Governo uscente nella crisi. Attacca il rivale accusandolo di «preparare la distruzione dello Stato sociale». Propone «un grande patto per il lavoro», «nuove tasse sui grandi patrimoni», «nuove tasse per le banche» e «la revisione delle imposte sulle società». Tutto lascia pensare che non ci saranno sorprese che vincerà Rajoy. Ma il nuovo Governo avrà margini di manovra molto limitati: se vorrà davvero contenere il deficit al 4,4% del Pil entro il 2012 come concordato con l'Unione europea potrebbe essere obbligato a mettere in piedi prima della fine dell'anno una manovra di emergenza da 30 miliardi.

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22/11/2011 13:06
 
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All'asta dei bond spagnoli a tre mesi i rendimenti balzano al 5,11%

a cura di Andrea Franceschi 22 novembre 2011


La prima asta di titoli di stato spagnoli ha un esito amaro per il nuovo premier Mariano Rajoy. Il tesoro spagnolo ha collocato titoli a 3 e 6 mesi per un totale di 2,98 miliardi di euro, quasi l'importo massimo di 3 miliardi previsto dal Tesoro spagnolo. I rendimenti tuttavia si sono impennati. Quelli a brevissima scadenza (3 mesi) in particolare sono raddoppiati passando al 5,11% dal 2,292% dell'ultima asta del 25 ottobre. Per la tranche a 6 mesi, il tasso è salito al 5,227% dal 3,302% del mese scorso.

La domanda è stata solida, circa 2,85 volte l'importo venduto, anche se in calo rispetto all'asta di ottobre. Intanto è arrivato un segnale di tregua dalle agenzie di rating. Dopo Moody's, anche Standard & Poor's ha mantenuto invariato il suo giudizio sul debito di Madrid, pur con prospettive negative. Lo stesso ha fatto Fitch che tuttavia ha detto che il nuovo esecutivo dovrà varare misure addizionali per centrare gli obiettivi di bilancio.

Gli esiti dell'asta odierna sono decisamente preoccupanti. Se i mercati chiedono tassi così elevati per prestare soldi a così breve scadenza significa che temono che il Tesoro di Madrid non sia in grado di rifinanziare il proprio debito nei prossimi mesi. Le scadenze per il prossimo anno, stando alla banca dati Capital Iq di Standard & Poor's, ammontano ad oltre 56 miliardi di euro.

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22/11/2011 15:45
 
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Re:
dgambera, 11/22/2011 1:06 PM:

All'asta dei bond spagnoli a tre mesi i rendimenti balzano al 5,11%

a cura di Andrea Franceschi 22 novembre 2011


La prima asta di titoli di stato spagnoli ha un esito amaro per il nuovo premier Mariano Rajoy. Il tesoro spagnolo ha collocato titoli a 3 e 6 mesi per un totale di 2,98 miliardi di euro, quasi l'importo massimo di 3 miliardi previsto dal Tesoro spagnolo. I rendimenti tuttavia si sono impennati. Quelli a brevissima scadenza (3 mesi) in particolare sono raddoppiati passando al 5,11% dal 2,292% dell'ultima asta del 25 ottobre. Per la tranche a 6 mesi, il tasso è salito al 5,227% dal 3,302% del mese scorso.

La domanda è stata solida, circa 2,85 volte l'importo venduto, anche se in calo rispetto all'asta di ottobre. Intanto è arrivato un segnale di tregua dalle agenzie di rating. Dopo Moody's, anche Standard & Poor's ha mantenuto invariato il suo giudizio sul debito di Madrid, pur con prospettive negative. Lo stesso ha fatto Fitch che tuttavia ha detto che il nuovo esecutivo dovrà varare misure addizionali per centrare gli obiettivi di bilancio.

Gli esiti dell'asta odierna sono decisamente preoccupanti. Se i mercati chiedono tassi così elevati per prestare soldi a così breve scadenza significa che temono che il Tesoro di Madrid non sia in grado di rifinanziare il proprio debito nei prossimi mesi. Le scadenze per il prossimo anno, stando alla banca dati Capital Iq di Standard & Poor's, ammontano ad oltre 56 miliardi di euro.

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La prima asta di titoli di stato spagnoli ha un esito amaro per il nuovo premier Mariano Rajoy. Il tesoro spagnolo ha collocato titoli a 3 e 6 mesi per un totale di 2,98 miliardi di euro, quasi l'importo massimo di 3 miliardi previsto dal Tesoro spagnolo. I rendimenti tuttavia si sono impennati. In particolare quelli a brevissima scadenza (3 mesi) sono raddoppiati passando al 5,11% dal 2,292% dell'ultima asta del 25 ottobre. Per la tranche a 6 mesi, il tasso è salito al 5,227% dal 3,302% del mese scorso. La domanda è stata solida, circa 2,85 volte l'importo venduto, anche se in calo rispetto all'asta di ottobre.

I rendimenti chiesti alla Spagna sui titoli a tre mesi sono addirittura superiori a quelli chiesti alla disastrata Grecia. All'asta del 15 novembre scorso su titoli ad analoga scadenza, il mercato ha chiesto ad Atene rendimenti al 4,63%. Anche il Portogallo, un altro paese che ha dovuto chiedere aiuti a Ue e Fmi, ha pagato all'asta rendimenti più bassi (4,895%).

Se i mercati chiedono tassi così elevati per prestare soldi a così breve scadenza significa che temono che il Tesoro di Madrid non sia in grado di rifinanziare il proprio debito nei prossimi mesi. La paura insomma è quella di una crisi di liquidità incombente
. Le scadenze per il prossimo anno, stando alla banca dati Capital Iq di Standard & Poor's, ammontano ad oltre 56 miliardi di euro.

Dopo l'asta il differenziale di rendimento tra Germania e Spagna è salito a 467 punti base e il rendimento sui bonos a 10 anni ha raggiunto il 6,78%, vicino ai massimi storici. Ieri gli analisti di Credit Suisse hanno stimato che, in assenza di segnali politici importanti a livello europeo, la crisi dei debiti rischia di aggravarsi pesantemente portando i rendimenti di Italia e Spagna al 9 per cento.

Dalle agenzie di rating intanto arrivano segnali di tregua. Dopo Moody's, anche Standard & Poor's ha mantenuto invariato il suo giudizio sul debito di Madrid, pur con prospettive negative. Lo stesso ha fatto Fitch che tuttavia ha detto che il nuovo esecutivo dovrà varare misure addizionali per centrare gli obiettivi di bilancio.

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28/12/2011 10:27
 
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Case in spagna, la discesa dei prezzi è inarrestabile (grafico) (Fonte: idealista.it - 28/12/2011)

Durante il 2011 il prezzo di vendita delle case in spagna non solo è sceso dell'8,2% in media, ma ha persino accentuato la propria caduta. secondo l'ultimo rapporto dei nostri colleghi idealista.com, portale immobiliare leader nel paese iberico, il mq si trova adesso a 2.084 euro in media. anche le grandi città, come madrid e barcellona, sono coinvolte nella discesa che va avanti ormai da tre anni

secondo fernando encinar, direttore del centro studi di idealista.com, "anche nel 2012 la caduta dei prezzi non si fermerà. il futuro del settore in spagna sarà determinato dalle scelte che faranno le banche rispetto ai propri immobili: se decideranno di disfarsene, costi quel costi, assisteremo ad un'ulteriore accelerazione della discesa dei prezzi"

barcellona. nel 2011 i prezzi sono scesi addirittura del 12,3%, fino ad arrivare ai 3.548 euro al mq. la capitale catalana, rispetto al resto del paese, aveva tenuto duro nel 2010, ma a questo punto i proprietari hanno capito che non c'è niente da fare: o si scende o non si vende. rispetto al massimo registrato nel primo trimestre 2007, quando il mq si trovava a 4.888 euro, la discesa è stata del 27,4%

madrid. nel 2011 i prezzi della capitale sono scesi del 6% e il mq si trova adesso a 3.478 euro. rispetto al massimo raggiunto nel secondo trimestre 2007 (4.315 euro al mq) la discesa è stata del 19,4%

ottimi affari si fanno in questo momento a valencia, in cui il prezzo al mq è arrivato a 2.090 euro, con una caduta del 27% rispetto ai massimi. dopo l'expo del 2008 i valori sono letteralmente crollati a saragozza (-32,5% in tre anni). ma anche alle baleari non si scherza, tanto che a palma de mallorca il 2011 ha reguistrato un -10%

[Modificato da marco--- 28/12/2011 10:27]
03/02/2012 07:55
 
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Spagna: nuova riforma su asset immobiliari bancari a rischio

02/02/2012



Il governo spagnolo ha varato una riforma che impone alle banche di ripulire i loro asset immobiliari costituendo riserve di capitale per un ammontare totale di 50 miliardi di euro.

In base a quanto dichiarato dal ministro dell’economia Luisi Guindos, il processo dovrebbe essere completato in un anno e senza alcun aiuto pubblico, anche se il Fondo speciale di aiuti al settore, il Frob, potrebbe eventualmente intervenire.
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10/02/2012 11:56
 
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Spagna: continua crisi immobiliare,-17,7% comprevendite 2011 (Fonte: ansamed.ansa.it - 10/02/2012)

(ANSAmed) - MADRID, 10 FEB - Il mercato delle compravendite immobiliari in Spagna ha segnato nel 2011 una nuova pesante frenata, con complessive 361.831 operazioni, pari al 17,7% in meno che nel 2010, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale di statistica (Ine). Il bilancio contrasta con la ripresa registrata nel 2010, quando le transazioni immobiliari erano aumentate del 6,8%. Il settore, molto colpito dalla crisi e dallo scoppio della bolla speculativa edilizia nel 2007, non accenna a segni di ripresa, avendo registrato una caduta del 24,9% delle transazioni nel 2009 e del 28,6% nel 2008. L'Ine attribuisce alla fine delle deduzioni fiscali per l'acquisto della prima casa la diminuzione delle compravendite di alloggi dello scorso anno, quando gli acquisti di case nuove e di alloggi di seconda mano sono crollati rispettivamente del 19,7% e del 15,7%, mentre quelli degli immobili di protezione sociale si sono ridotto del 19,4%.
17/02/2012 15:15
 
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(sylvestro), 03/02/2012 07.55:

Spagna: nuova riforma su asset immobiliari bancari a rischio

02/02/2012



Il governo spagnolo ha varato una riforma che impone alle banche di ripulire i loro asset immobiliari costituendo riserve di capitale per un ammontare totale di 50 miliardi di euro.

In base a quanto dichiarato dal ministro dell’economia Luisi Guindos, il processo dovrebbe essere completato in un anno e senza alcun aiuto pubblico, anche se il Fondo speciale di aiuti al settore, il Frob, potrebbe eventualmente intervenire.



Ai Romani...vi ricorda qualcosa? [SM=g1749697]

www.repubblica.it/esteri/2012/02/17/foto/spagna_la_citt_fantasma_vuota_a_causa_della_crisi-30024759/1/?re...

17/02/2012 18:45
 
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Spagna: nuovo record crediti a rischioSpagna: nuovo record crediti a rischio

17/02/2012 -



L’immobiliare spinge a un nuovo record la massa di crediti a rischio per le banche spagnole.

Rispetto al totale erogato, la percentuale di erogazioni critiche è arrivato al 7,62% a dicembre 2011 rispetto al 7,51% di novembre e al 7,42% di ottobre.

Secondo la banca Centrale spagnola si tratta del livello massimo dal 1994.
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02/03/2012 14:43
 
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Cannabis e gioco d'azzardo per combattere la crisi. I progetti spagnoli di Rasquera ed EuroVegas

2 marzo 2012

Cosa fare se le casse comunali sono in rosso, la disoccupazione è alle stelle e i giovani fuggono altrove? In Spagna le soluzioni, sul limite della legalità, hanno conquistato le prime pagine dei quotidiani nazionali.

A Rasquera meglio la marijuana degli ulivi
Il 29 febbraio il Consiglio comunale di Rasquera, piccolo paesinoo di 900 abitanti nella provincia di Terragona, ha votato a favore della concessione dei terreni per una piantagione di marijuana, in cambio di una quarantina di posti di lavoro e di 1,336 milioni di euro in due anni, che serviranno a fronteggiare la crisi e coprire il deficit del comune.

Ad approvare la soluzione la giunta di sinistra, che governa questo borgo rurale, che vive del lavoro nei campi e della produzione di olio d'oliva, con un buco di bilancio di 1,3 milioni. Per ripianare il debito è stata dunque accettata l'offerta arrivata dalla Asociacion Barcelonesa Cannabica de Autoconsumo (Abcda), un club «con fini ludico-terapeutici» con 5mila soci, costituito per gestire collettivamente il consumo individuale consentito dalla legge spagnola di cannabis. La Abcda ha proposto di pagare al comune 36mila euro per l'autorizzazione a coltivare a fini non commerciali la cannabis e di iniettare nell'economia locale 550mila euro all'anno per la gestione dei terreni.

Altre proposte in arrivo
La Abcda non è l'unica associazione che ha preso contatti con la comunità. Nei prossimi giorni verranno vagliati accordi con la Asociacìon Independiente Recreativa de Autoconsumo Y Medicinal (Airam) di 7000 soci, l'Università di Salamanca, l'Osservatorio europeo delle droghe e altre associazioni che curano i malati di cancro.

La nostra popolazione «è molto invecchiata, e vogliamo fermare la fuga degli abitanti giovani» spiega il sindaco Bernat Pellisa, della Sinistra Repubblicana Catalana di Erc. La proposta, spiega, è appoggiata anche dall'opposizione, formata dai nazionalisti moderati di Ciu. L'iniziativa è però al vaglio della procura catalana, in quanto l'articolo 368 del codice penale spagnolo proibisce la coltivazione, l'elaborazione e il traffico di droghe.

Gina, 60 anni, rasquerena doc, intervistata da El Pais, commenta con rammarico che la situazione economica del suo Paese è talmente disastrosa che per risollevarsi e creare occupazione potrà solo inventarsi business semi-illegali come la cannabis libera e Eurovegas.

EuroVegas l'altro antidoto contro la crisi
Il magnate americano Sheldon Adelson del Las Vegas Sands , società proprietaria dei casinò Venetian a Las Vegas e Macao, Sands a Betlemme e Marina Sand Bay a Singapore, ha appena fatto una proposta molto appetibile al Governo spagnolo. La LVS, leader mondiale nello sviluppo di resort di lusso con casinò annessi, vuole costruire sul suolo spagnolo (a Madrid o Barcellona, la città non è stata ancora svelata) un complesso turistico con strutture ad hoc per il gioco d'azzardo, in grado di attirare di 11 milioni di visitatori pronti a spendere 15.500 milioni di euro nei prossimi 15 anni. (L.B.)

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