Bolla immobiliare - 6° parte

Se l'eccesso sull'Euribor a 1 mese non si riassorbe in brevissimo tempo, questa puo' essere la mazzata definitiva al mercato immobiliare.
Avete idea dove schizzano le rate dei tassi variabili ???

Non vorrei fosse una manovra per costringere la BCE a tagliare i tassi.

Mutui, Euribor impazzito. Al 4,8% il tasso a un mese
di Alberto Annicchiarico

Improvvisa impennata per l'Euribor, il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie tra le principali banche europee usato come indicatore per il costo del denaro a breve termine, quindi tasso base per i mutui. Fissato dalla European Banking Federation (la federazione delle banche continentali), l'Euribor a un mese base 365 è passato in sole 24 ore dal 4,227% a 4,876 per cento.

Si tratta di un balzo all'apparenza anomalo, che contrasta con l'andamento dell'Euribor definito per durate differenti, da quello a tre mesi (passato da 4,809% a 4,842%) a quello a un anno (da 4,718% a 4,753%). Mai, oltretutto, l'Euribor a un mese era risultato superiore a quelli per durate maggiori.

Tuttavia dietro un simile movimento, ha spiegato a Il Sole 24 Ore Radiocor un operatore di una primaria banca italiana, «c'è chiaramente la particolare stagione che stiamo vivendo e, soprattutto, il fatto che le banche stanno
intensificando gli sforzi per assicurarsi la liquidità per chiudere il 2007 con i conti in ordine». Insomma, scadenze tecniche di fine anno.

Si ragiona anche sul fatto che la fluttuazione odierna sia dovuta ai nuovi allarmi sullo stato dell'economia e del credito lanciati dalla Banca d'Inghilterra e dalla Bundesbank, la banca centrale tedesca. In più sono emerse nuove brutte "sorprese" nei conti di due grandi istituti continentali. La prima: secondo il quotidiano Financial Times Deutschland (Ftd), Lbbw, la più grande banca pubblica regionale tedesca, rischia perdite pari ad almeno 800 milioni di euro, a causa della crisi sui mercati finanziari internazionali. Ed è una giornata difficile anche per Royal Bank of Scotland alla borsa di Londra. A metà seduta, il titolo perde l'1,52% (ma è arrivato a perdere anche il 4%) sulla scorta di voci secondo cui il gruppo potrebbe annunciare una svalutazione di 12 miliardi di sterline (circa 25 miliardi di dollari) per l'esposizione al mercato dei mutui americani.

In ogni caso vedere un salto del genere dell'Euribor bisogna andare indietro nel tempo alla crisi agostana dei subprime, quando comunque la risalita improvvisa non era andata oltre lo 0,5% e aveva interessato uniformemente i valori del tasso interbancario. L'impennata rischia di avere effetti molto pesanti su milioni di sottoscrittori di mutui casa a tasso variabile: la rata viene aggangiata da numerose banche proprio al dato dell'Euribor a un mese base 365 rilevato all'ultimo giorno lavorativo del mese precedente e al primo del nuovo mese.

Verrebbe maliziosamente da chiedersi: che la fiammata di fine mese non sia solo un caso? E che cosa succederà venerdì e lunedì, i giorni che contano davvero per definire i nuovi tassi sui mutui a tasso variabile? Ci sarà un adeguamento dell'Euribor a tre mesi mettendo in seria crisi le finanze delle famiglie e il mercato immobiliare? Il timore dei risparmiatori, evidentemente, è che l'impennata, se non rientrerà a brevissimo, possa riflettersi negativamente sulle rate.