a me sembra sempre piu la bolla del 92
ed erano solo all'inizio.
29 marzo 1992 - repubblica pagina 54 sezione: SETTIMANA FINANZIARIA
Il quadro che ne esce fuori, infatti, è quello di un mercato "ingessato" con l' offerta ferma su quotazioni molto alte (anche se da tempo non ci sono più le richieste folli d' un paio di anni fa) e gli acquirenti che non sono disponibili a sborsare i prezzi richiesti. Morale: si fanno pochissimi affari, soprattutto quando sono in ballo gli appartamenti più belli. "Ormai -spiega Mario Breglia, titolare di una società di consulenza specializzata nel settore- si vendono solo i pezzi migliori che non sono molti. Ed è per questo motivo che non assistiamo ad un crollo dei prezzi". "Oggi -afferma Mario Mangano, un conosciuto operatore immobiliare milanese specializzato in immobili di pregio- le trattative sono più lunghe e più difficili. Ma soprattutto è complicato far incontrare la domanda con l' offerta". Da una parte, infatti, c' è chi chiede ancora 18 milioni al metro quadrato per un appartamento in via Spiga. Mentre dall' altra gli acquirenti pensano di portare via lo stesso appartamento per 10 milioni. "Il difficile del nostro mestiere -afferma Mangano è spiegare che bisogna assestarsi su valori intermedi coerenti con un mercato che voglia fuonzionare concludendo degli affari". Non c' è dubbio che negli ultimi dodici mesi gli affari sono andati al rallentatore. Nel febbraio del ' 91 a Milano ci volevano 50 giorni per definire una compravendita mentre nel febbraio scorso siamo passati a 67 giorni. "E' la conferma -sostiene Mangano- della mancanza di liquidità che c' è in giro". In realtà stanno anche cambiando i gusti. Finita la sbornia consumistica degli anni ' 80 molti si chiedono se vale la pena di pagare cifre esorbitanti per un buon indirizzo.
ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/03/29/il-prezzo-delle-case-scivola-verso...[Modificato da pax2you 15/09/2008 14:43]