20/10/2008 01:41 |
|
| | | Post: 587 | Città: FIRENZE | Età: 56 | Sesso: Femminile | Utente semplice | Attico | | OFFLINE | |
|
anch'io lì per lì vedendo sottolineata l'ipotesi del soft landing sono rabbrividita anche perchè ho cash e basso reddito quindi non mi avvantaggio di dinamiche inflattive e di lungo periodo oltretutto ne ho bisogno a breve ..
siamo in cerca io e voi da anni .. sentir parlare di soft landing crea un attacco d'asma ...
Premesso che non ho capito se i servizi erano di mesi fa, quando in effetti era lo scenario più plausibile, che hanno corretto con la voce fuoricampo che parla del FMI .. oppure se sono convinzioni recenti ..
IN ogni caso .. riflettendo .. mettiamoci nella testa dell'aspirante venditore .. meglio sentire parlare di crollo imminente o di softlanding? ai nostri fini, intendo ..
se da un lato sentir parlare di crollo rendeva più malleabili in trattativa, tuttavia avrebbe trattenuto molti dall'immittere l'immobile sul mercato se non costretti ...
se invece si prospetta un decennio di declino il proprietario di una casa che pensava di vendere tra due, tre quattro anni per aiutare un figlio trasferito ad esempio o due figli nella stessa città .. magari è invogliato a vendere ORA e mettere in titoli di stato piuttosto che attendere .. quindi si incrementa l'offerta.
Inoltre se in questo momento si ha uno scossone dei prezzi con un calo intorno al 10% effettivo (decurtata la percentuale della trattativa secondo usi locali) potrebbe scattare in testa l'associazione tra ribasso nell'immediato e dieci anni di flessione e far concludere, precipitosamente, che oggi è calato del 10%, domani del 5% , dopodomani del 3%, poi del 2% .. insomma una tragedia .. meglio disinvestire perchè non basta rinviare di due tre anni per non pagare lo scotto della crisi ..
Forse dunque nn è male .. ci vorrei essere nella testa dei venditori ..
|
|
|
|
|