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Per chi vuole conoscere meglio Milano

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2015 16:17
06/12/2010 17:55
 
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Milano/ Domani Fiera "Oh bej! Oh bej!", linea dura contro abusivi
Dal 5 all'8 dicembre torna a Milano la fiera degli "Oh Bej! Oh Bej!", tradizionale mercato dell'artigianato che per il quarto anno si svolgerà tra piazza Castello e viale Gadio e per il terzo si presenterà con gazebo bianchi al posto delle vecchie bancarelle. Il Comune conferma anche la linea dura contro i commercianti abusivi per allontanare i quali sono mobilitati 200 agenti della polizia locali e centinaia delle Forze dell'ordine. I vigili già da 48 ore stanno controllando l'area del Castello e quella del cavalcavia Bussa per evitare che si posizionino gli ambulanti senza licenza, come accaduto fino all'edizione del 2008. Stamani è stato allontanato un furgone con bancone di vendita che si era posizionato in piazza Cordusio. "Lo scorso anno - scrive in una nota il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato - per la prima volta dopo vent'anni agli abusivi non è stato concesso il minimo spazio. Un gesto anche di rispetto e responsabilità verso chi ha regolarmente partecipato al bando. E anche quest'anno sarà replicata la tolleranza zero. Il messaggio che rivolgo allora a chi non ha regolare autorizzazione e non ha la licenza per occupare il suolo pubblico di stare a casa e non congestionare il traffico o peggio cercare di creare tensioni e incidenti". La fiera di Sant'Ambrogio prende il nome dal grido di gioia e meraviglia che i bambini intonavano alla vista dello spettacolo scenografico dei banchi colorati. La manifestazione nasce tra il Dodicesimo e il Tredicesimo secolo e nei suoi sette secoli di vita ha trovato diverse collocazioni all'interno della città: dal Palazzo della Ragione a piazza Duomo fino alla zona circostante la Basilica di Sant'Ambrogio.

notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/12_dicembre/04/milano%20%20domani%20fiera%20oh%20bej%20%20oh%20bej%20%20linea%20dura%20contro%20abusivi,27312...
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06/12/2010 17:56
 
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MILANO/IMMIGRATI: CONVALIDATO CIE PER MAROCCHINO SCESO DA TORRE
(ASCA) - Milano, 3 dic - ''La convalida da parte del giudice di pace del Tribunale di Milano del trattenimento nel Cie di via Corelli dell'irregolare marocchino in attesa di essere rimpatriato e' un ottimo segnale. Finalmente lo Stato si e' rifatto vivo in via Imbonati. E la legalita' viene ripristinata. Io stesso avevo auspicato ieri che la Questura identificasse ed espellesse il manifestante clandestino sceso dalla torre insieme all'italo-argentino. Se questa sceneggiata, infatti, fosse finita a tarallucci e vino si sarebbe lanciato un pericoloso messaggio, che qualche altro immigrato o, chissa', studente si sarebbe sentito in diritto di poter replicare. Pensando che basta scalare torri, gru, palazzi, campanili per ricattare le Istituzioni e far valere una legge fai-da-te. L'immigrazione e' regolata da precise disposizioni. E fino a prova contraria quella irregolare dall'8 agosto e' anche reato''. Lo afferma il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza di Milano, Riccardo De Corato a seguito della convalida nel Cie del marocchino sceso dalla torre in attesa del rimpatrio al suo Paese. ''Almeno per uno su 4 e' stata applicata la legge - aggiunge De Corato -. Dopo che i primi due stranieri, scesi dalla torre di via Imbonati sono riusciti a fuggire senza che venissero identificati, dopo che un terzo, un clandestino, trasportato per un malore in ospedale se ne e' andato a gambe levate senza che ci fosse un presidio di sorveglianza, con questa misura si e' posto fine alle fughe-beffa''.

notizie.virgilio.it/notizie/altro/2010/12_dicembre/03/milano_immigrati_convalidato_cie_per_marocchino_sceso_da_torre,27298...
[Modificato da ccc56 06/12/2010 17:56]
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Il partito islamico sarà il ghetto di Milano
Il direttore della moschea di viale Jenner si candida a sindaco della città: è il debutto di un immigrato in politica. Altro che convivenza, così difendono solo la loro enclave

Già nel nome che Abdel Hamid Shaari, direttore del molto chiac­chierato Centro islamico di viale Jenner, ha scelto per la lista con cui si è presentato ieri a candida­to sindaco - «Milano nuova» - c’è qualcosa di inquietante. L’archi­tetto di origine libica, cittadino italiano da molti anni e perciò ti­tolare di tutti i diritti politici, pensa evidentemente a quel 2055 in cui, secondo una attendibile proie­zione basata sugli attuali flussi migratori, nella nostra città gli abitanti di origine stra­niera supereranno gli italiani.

Sembra un giorno ancora lontano, un pro­blema per i nostri nipoti; ma il fatto che Shaari ritenga utile che la minoranza di im­m­igrati abilitati a votare faccia blocco fin da ora ed entri nell’agone politico la dice lunga su quel che potrà succedere se e quando ­come chiedono a gran voce Fini e la sinistra - tutti i 210mila attualmente iscritti all’ana­grafe, più i nuovi che arrivano ogni giorno, potranno partecipare alle elezioni ammini­­strative: lungi dall’integrarsi e dall’entrare a far parte delle strutture politiche esistenti come prevedono le anime belle, lungi dal diventare milanesi a tutti gli effetti, si pro­pongono di diventare una specie di enclave con i propri referenti, che badino principal­mente ai loro interessi.

La discesa in campo di una lista civica che ha come candidato sindaco un musulma­no e cerca di trovare un minimo comune denominatore tra le esigenze delle principa­li comunità straniere presenti costituisce dunque uno spartiacque nella vita politica della città. Anche se nelle liste dei candidati di «Milano nuova» al Consiglio comunale ci sarà qualche italiano (certamente di sini­stra, o magari vicino alla Curia) a fare da fo­glia di fico, l’unico scopo di Shaari è quello di raccogliere abbastanza voti per funziona­re da gruppo di pressione. Nel presentare la sua candidatura, ha precisato che, al primo turno, non intende apparentarsi né con la destra, né con la sinistra, e che deciderà da che parte schierarsi solo per l’eventuale bal­lottaggio. Dal suo punto di vista si tratta di una tattica intelligente, perché solo in que­sto modo potrà far pesare davvero le sue ri­vendicazioni. Ma da che parte stia lo ha fat­to capire chiaramente quando, dopo avere parlato di solidarietà e multiculturalità, ha detto di «volere rilanciare i valori di acco­glienza, legalità e giustizia che sono propri delle tradizioni di Milano ma che da vent’anni sono stati traditi»: dal momento che la città è governata dal centrodestra da 18, non è difficile indovinare chi, secondo il signor Shaari, siano i cattivi. Un’altra assicurazione che lascia perples­si è che «Milano nuova» sarà una lista laica e non islamica e che non intende inserire nel programma la costruzione di una moschea «per non mettere troppa carne al fuoco». Aspirando a riunire sotto le sue bandiere tut­te le comunità straniere, non poteva fare al­trimenti, e tra i suoi candidati figureranno senz’altro uomini e donne delle più varie et­nie. Ma, come più eminente rappresentan­te della comunità islamica, è difficile im­maginare che non privilegi gli interessi e le esigenze dei suoi correligionari, e la scel­ta per la presentazione della candidatura del Teatro Ciak, dove da due anni si cele­bra il Ramadan, è di per sé un indizio elo­quente. Comunque, Shaari non può non sapere quanto sarà arduo mettere d’accor­do filippini e sudamericani cattolici, rome­ni e ucraini ortodossi, marocchini, egizia­ni, senegalesi, eritrei, tunisini e somali mu­sulmani, cingalesi buddisti e albanesi (più o meno) atei, e che perciò dovrà ap­poggiarsi su un «nucleo duro».

www.ilgiornale.it/interni/il_partito_islamico_sara_ghetto_milano/03-12-2010/articolo-id=491175-page=0-co...
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07/12/2010 16:14
 
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MILANO: DE CORATO A TETTAMANZI, SU ROM NO A UTOPIE
ASCA) - Milano, 7 dic - ''Una cosa e' l'utopia, e chi si occupa di cura delle anime ha tutto il diritto di professarla. Un'altra e' l'amministrazione della citta': e un pubblico ufficiale ha precisi obblighi, come garantire sicurezza a tutti i cittadini e rispettare le leggi. E non puo' premiare i rom abusivi o i clandestini con l'accoglienza''. Questo il giudizio del vice sindaco e assessore alla Sicurezza di Milano, Riccardo De Corato, sui contenuti del discorso alla citta' pronunciato ieri dall'Arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi. ''Sul caso rom - spiega De Corato - Milano ha sempre agito nel rispetto della normativa italiana e di direttive europee. Fino a prova contraria la Costituzione tutela la proprieta' pubblica e privata. E l'articolo 633 del codice penale punisce l'occupazione abusiva. Nessuno, pubblico o privato, accetta che nel proprio giardino altri si accampino, costruiscano baracche e lascino tonnellate di immondizia vivendo di furti e razzie: gli sgomberi, pertanto, continueranno. Chi agisce in quel modo dimostra che non ha alcuna voglia di integrarsi e preferisce vivere alle spalle della comunita'. E Milano non puo' certo caricarsi sulle spalle il peso economico e sociale dei 2 milioni di rom romeni che vivono in Romania. E comunque il Comune offre sempre accoglienza a donne e bambini nelle proprie strutture convenzionate, dove gia' ci sono migliaia di italiani ed extracomunitari. Ovvero nei limiti delle sue disponibilita'''. Per De Corato, ''non si puo' chiedere di accogliere rom romeni che fanno dell'abusivismo il loro sistema di vita. L'accoglienza passa per la via della legalita'''.


notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/12_dicembre/07/milano%20de%20corato%20a%20tettamanzi%20su%20rom%20no%20a%20utopie,27351...
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MILANO: ALBERTINI, HO COMUNICATO MIA DISPONIBILITA' A LEADER TERZO POLO
ASCA) - Roma, 7 dic - ''Ho gia' segnalato ai triumiviri la mia decisione. Sono disponibile alla candidatura a sindaco di Milano''. Lo dice, ai microfoni di CNRmedia, Gabriele Albertini. ''L'ho comunciato ieri a Fini, Casini e Rutelli. Aspetto che commentino e prendano una decisione. La mia scelta e' sul loro tavolo. Non anticipo il contenuto della mia comunicazione, che ho spedito ieri, loro ne conoscono il contenuto. Sono quindi disponibile alla candidatura a sindaco di Milano'', conclude Albertini.


notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/12_dicembre/07/milano%20albertini%20ho%20comunicato%20mia%20disponibilita%20%20a%20leader%20terzo%20polo,27349...
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Via Padova, fermati 14 clandestini
Gli agenti hanno controllato circa 300 persone: 14 persone fermate. De Corato: "Resta alta l'attenzione nell'area anche attraverso i controlli sui mezzi Atm"

Milano, 4 dicembre 2010 - "Continuano i controlli sui mezzi pubblici nelle zone a rischio da parte della Polizia Locale, che per questo servizio opera con un nucleo qualificato in ausilio agli operatori Atm. Nell'ambito di un intervento sulla linea 56, in piazzale Loreto, gli agenti hanno controllato dalle 7 alle 10,30 del mattino circa 300 persone: 14 clandestini sono stati fermati, tra cui 2 egiziani arrestati in seguito agli accertamenti in quanto destinatari di ordini di espulsione emessi dalla Questura di Milano tra marzo e aprile 2010. Da parte dei controllori Atm sono state poi emesse un centinaio di multe nei confronti di passeggeri sprovvisti di biglietto". Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.

"Resta alta l'attenzione nell'area di via Padova - continua De Corato - anche attraverso i controlli sui mezzi Atm. Un servizio importante che il Nucleo tutela trasporto pubblico svolge su tutta la città, sia nelle ore diurne che in quelle notturne. E in particolare in aree come il Corvetto, servita dalla linea 77, Sarpi dalla 14, Maciachini-Imbonati dalla 92 e dalla 70, senza dimenticare la 90/91 costantemente all'attenzione degli agenti. Nei primi 10 mesi del 2010 la Polizia Locale ha controllato 5.887 linee di superficie e metropolitane e 14.888 persone, con 1.025 segnalazioni all'autorità giudiziaria per reati vari, 72 arresti, 1.774 sequestri di merce e l'accompagnamento in Questura di 467 clandestini".

"La Polizia Locale - prosegue De Corato - ha fermato due marocchini che stavano vendendo sostanze stupefacenti, presumibilmente hashish, ad alcuni stranieri. All'arrivo degli agenti, gli acquirenti si sono dati alla fuga, ma i due pusher sono stati fermati e condotti presso gli uffici della Polizia Locale per gli accertamenti. A loro carico, numerosi precedenti per resistenza, reati contro il patrimonio, rapina, ricettazione, danneggiamento e clandestinità. Salgono a 127 gli spacciatori fermati dalla Polizia Locale sul territorio cittadino". "Gli agenti in servizio al Corvetto per il rispetto delle ordinanze - conclude De Corato - hanno fermato un egiziano risultato poi destinatario di un ordine di espulsione emesso dalla Questura di Milano un mese fa. Sono arrivati a quota 680 gli stranieri irregolari arrestati dalla Polizia Locale a Milano, la maggior parte recidivi alla clandestinità e con precedenti penali a carico".

www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/giornale/giornale/tutte+le+notizie/rapporti+consiglio+comunale+e+attuazione+del+programma+sicurezza/sicurezza+14+clandestini...
[Modificato da ccc56 07/12/2010 16:22]
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08/12/2010 14:39
 
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Milano non ti piace? Allora, gentilmente, apri gli occhi oppure gira i tacchi e tornatene a casa.
Premessa: non parlo, ovviamente, di chi arriva qui da situazioni insostenibili, da scenari invivibili, da condizioni di vita rese disumane da guerre e povertà estrema.

So benissimo che tutto è relativo e non è mia intenzione agitare gli animi, tuttavia non riesco proprio a tenere la bocca chiusa.

Mi prudono le mani quando mi capita di incontrare persone che hanno scelto – e sottolineo scelto – di vivere a Milano per costruire la propria carriera professionale e che trascorrono metà della loro esistenza lamentandosi di questa città.

Ora, so benissimo che c’è la crisi, so benissimo che il lavoro non cresce sugli alberi, so bene anche che Milano rappresenta un traguardo per molti ragazzi che studiano e vogliono costruire qualcosa.

Amo ogni angolo di questo paese, conosco le città, le campagne, le spiagge… sono andata a Pantelleria in macchina per il piacere di gustarmi ogni chilometro d’Italia (lo so che attraversare un’amena località non significa scontrarsi quotidianamente con i limiti di un piccolo centro, spesso isolato dal mondo… metto le mani avanti ogni due righe ;) )

Quello che mi fa imbestialire è l’atteggiamento di quelli che vengono qui e che, neanche fosse uno sport olimpico, buttano – scegliete pure un sostantivo a vostra discrezione – su Milano, sul tempo, sul traffico, sui milanesi, sugli stranieri e via dicendo.

Io a Milano ci sono nata, trent’anni fa, figlia di due svizzeri che qui sono venuti a costruire ognuno per conto suo il proprio futuro (sì, erano anni diversi, il boom economico, era tutto più facile,…) e che qui si sono incontrati, innamorati e sposati.

Sono una privilegiata, ho avuto la possibilità di viaggiare, di studiare all’estero, sono fuggita mille volte da questa città… eppure ho sempre avvertito il desiderio di tornare (sì, certo questa è casa, facile avere voglia di tornare a casa…).

L’ho sempre amata e odiata, eppure due anni fa ho fatto una scelta importante: ho comprato casa. Ho messo radici in un luogo che prima non avevo mai “sentito” casa, forse per colpa delle mie origini.

Sto divagando, torno al punto: io qui ho deciso di restare perchè sono convinta che Milano possa mettermi nella condizione di realizzarmi come persona e come professionista.

Da quando sono tornata in pianta stabile mi sono costretta a guardare la mia città con gli occhi di un bambino, di svegliarmi ogni mattina con la curiosità di chi non la conosce, con la voglia di scoprire cosa mi può offrire.

Per questo motivo, spesso, con gli amici nei fine settimana ci ritroviamo per le V.M., le vacanze milanesi: giriamo per la città, andiamo a pranzo sui Navigli, passeggiamo per Brera, scattiamo fotografie, andiamo a vedere delle mostre, ci perdiamo in libreria… facciamo i turisti nella città in cui viviamo (per scelta o per necessità, in quei momenti poco importa).

Conclusione: consiglierei a tutti coloro che passano tre quarti della propria vita a lamentarsi di quanto Milano è grigia, triste e morta, di uscire dalla loro bara mentale e di andarsi a prendere ciò che desiderano.

Sì, perchè se a Milano si trova lavoro (e anche su questo si potrebbe aprire un dibattito), a guardar bene, potreste rimanere stupiti da quanta cultura e da quanto divertimento offre questa distinta signora che detesta ostentare, alzare la voce e che – se avesse la possibilità di decidere – farebbe volentieri a meno di chi non ha occhi per scoprire e cuore per ascoltare.

micaelacalabresi.wordpress.com/2010/02/18/milano-non-ti-piace-allora-gentilmente-apri-gli-occhi-oppure-gira-i-tacchi-e-tornatene...

ccc56
08/12/2010 14:45
 
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I milanesi non sopportano Roma? Niente di più falso, vorrebbero viverci
Da sempre Roma e Milano sono le due città italiane contrapposte e nemiche. Noi romani gli urliamo “c’avete solo la nebbia”, loro si fanno una risata e si godono lo sviluppo e la modernizzazione che presto farà di Milano una città europea di tutto rispetto.

A contraddire questa classica antipatia tra le due città è un sondaggio riportato sul quotidiano Il Messaggero, un’indagine on line realizzata dal portale Virgilio e Globe, la fiera romana del turismo professionale, dal quale si evince che il 18% dei milanesi preferirebbero vivere a Roma.

Sarà l’offerta culturale, sarà il clima più mite e mediterraneo, la vicinanza tanto al mare che alla montagna, i milanesi sembrano proprio rivalutare la città eterna con questo sondaggio.

E voi che ne pensate di Milano? Ci andreste mai a vivere?



www.06blog.it/post/4974/i-milanesi-non-sopportano-roma-niente-di-piu-falso-vorrebbero...

+ i vari commenti........................

[Modificato da ccc56 08/12/2010 14:48]
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08/12/2010 15:11
 
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Cosa fare a Milano per vivere a pieno la città
Vi state chiedendo cosa fare a Milano? Il capoluogo lombardo è ricco di opportunità per chi vuole scoprire sia elementi culturali e storici che godere delle atmosfere mondane che sa regalare. Parliamo della città della moda e quindi ricca di locali per l’aperitivo, di ristoranti trendy, di discoteche e pub perfetti per concludere la serata. Ci sono zone, inoltre, che sono particolarmente attive per lo shopping con le amiche. La scelta è molto ampia: negozi di gran lusso o store per un look più giovane e più economico. Vediamo allora cosa fare a Milano se ci vivete o se siete di passaggio.

SHOPPING
Le vie dello shopping a Milano sono tantissime. La scelta è davvero molto ampia e varia a seconda dello stile ricercato e della disponibilità economica. Se siete a Milano in visita non potete che fare un giro per il Quadrilatero della moda che comprende Via Montenapoleone, Via del Gesù, Via Sant’Andrea, Via Borgospesso e Via della Spiga. Qui troverete le boutique dei migliori designer italiani.

APERITIVO

A Milano c’è anche cultura oltre che movida. Anche se definita da molti una brutta città, in realtà regala delle chicche molto interessanti. Bellissima la zona del Castello Sforzesco e la più ovvia di Piazza Duomo. Ma altrettanto belle zone come l’area intorno a Sant’Ambrogio. Decidete magari una zona e giratela a piedi. Scoprirete molte bellezze

Tra le cose da fare assolutamente a Milano c’è sicuramente l’esperienza dell’Happy Hour milanese in uno dei locali più trendy della città. Elencarli sarebbe davvero un’impresa ma possiamo identificare alcune zone della città più adatte all’aperitivo milanese. Sicuramente Corso Como, i Navigli e Brera. Zone che pullulano di locali: avrete solo l’imbarazzo della scelta.

VISITA CULTURALE


DISCOTECA
Le discoteche o i music bar milanesi sono noti in tutta Italia come luoghi molto trendy in cui trascorrere la seconda parte della serata. Come per gli aperitivi si moltiplicano i locali di mese in mese. Vi basterà fare un giro in rete per scoprire i locali più carini dove trascorrere la vostra notte a Milano.

BENESSERE
Una nuova tendenza milanese è quella del benessere. Esistono numerose Day Spa in città in cui ci si può concedere un momento di relax e magari un massaggio con le amiche. Un’esperienza da vivere se siete a Milano diversi giorni se no rischiate di perdervi la bellezza della città. Tra gli indirizzi più interessanti le Terme Milano in Porta Romana.
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Concorso internazionale per la progettazione del parco pubblico Citylife
Alla presenza del sindaco Letizia
Moratti, dell’assessore
allo Sviluppo del Territorio Carlo
Masseroli, dell’assessore
all’Arredo, Decoro Urbano e Verde
Maurizio Cadeo, dell’amministratore
delegato di CityLife
Claudio Artusi e del presidente
della giuria Francesco Dal Co, è
stato proclamato il vincitore del
concorso presso le sale assai
gremite dell’Urban Center, in
Galleria Vittorio Emanuele, con
una breve, ma signifi cativa cerimonia.
La scelta, per i membri
della giuria, si presentava
tutt’altro che semplice: settanta
candidati, in pratica il meglio
nel settore della progettazione
paesaggistica, otto selezionati,
che hanno studiato sotto ogni
profi lo e sfaccettatura la topologia
del luogo, e tre fi nalisti, che
forse si sono rivelati i più attenti
e sensibili nell’approfondire il
contesto culturale italiano e milanese
in particolare. È risultato
vincitore il progetto presentato
dagli Studi Gustafson Porter
(Inghilterra), i quali si erano già
distinti in passato per aver messo
in luce grande esperienza di
progettazione urbana. Come tra
l’altro sottolineato dal presidente
Dal Co, “il progetto interpreta
sul piano formale le notevoli
caratteristiche dell’area su cui
CityLife è impegnata a operare”.
Insomma, “un parco fra le
montagne e la pianura” (“mi
sono ispirato al paesaggio delle
Prealpi e della pianura lombarda”,
dirà infatti l’architetto Neil
Porter) un parco che riuscirà a
soddisfare molte esigenze della
cittadinanza e che porrà CityLife
non solo nel cuore della città,
ma anche al centro del territorio.
Il vincitore dovrà ora stendere il
progetto defi nitivo del Parco entro
la fi ne del 2010. Nel 2012 saranno
ultimati i lavori nei pressi
di piazzale Giulio Cesare, mentre
il tutto sarà terminato entro
il 2015. Si tratta di un’area dalle
dimensioni notevolissime, se si
considera che si estenderà su
circa 170.000 mq e che rappresenterà
per grandezza la terza
zona verde del centro di Milano.
Al proprio interno accoglierà
uno degli otto Raggi Verdi che il
Comune di Milano ha previsto di
realizzare e rispecchierà un’area
simbolo per la nostra metropoli.
Signifi cative le parole pronunciate
dal Sindaco in tema di aeree
verdi cittadine. Ha infatti rimarcato
l’aumento di tali spazi da
21 a 50 milioni di metri quadri,
grazie anche alla riqualifi cazione
di diverse parti della città, così
come contemplato nel Piano di
governo del territorio. Si tratta di
cifre che inorgogliscono tutti noi
cittadini, da sempre alla ricerca
di un vivere urbano più accettabile,
soprattutto più salubre anche per il
nostro tempo libero.
ccc56
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Riqualifi cazione dei Mercati Generali di Milano
ZONA 4

Il 12 ottobre scorso, in occasione
della seduta congiunta delle
Commissioni Commercio e Territorio
della Zona 4, il presidente
della Sogemi, Luigi Prevedal, e il
direttore Generale, avv. Stefano
Zani, hanno presentato il piano
di rilancio e riqualifi cazione dei
Mercati Generali.
Lo stato attuale dei Mercati Generali
presenta infatti strutture
e sistemi operativi obsoleti. Il rifacimento
di tali strutture non è
quindi più rinviabile se si vuole
creare valore per gli operatori,
la città e i consumatori. Il piano
economico dell’operazione
prevede il suo completo autofi -
nanziamento attraverso la messa
a valore e vendita delle aree
dismesse dell’ex macello e del
mercato avicunicolo per complessivi
130.000 mq.
L’inizio dei lavori è previsto per
febbraio/marzo 2011 e dureranno
fi no a tutto il 2013. Nel
frattempo, i Mercati Generali
continueranno a operare anche
durante la realizzazione dei lavori.

www.ilmirino.it/media/Archivio/2010/2010_011%20novembre.pdf
[Modificato da ccc56 08/12/2010 15:36]
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Via Paolo Sarpi: riqualificazione per 32 mila mq di aree in disuso
Il sindaco Moratti e l'assessore Masseroli hanno presentato il progetto di messa a nuovo di un'area di 32mila mq nella Chinatown milanese. Verranno costruiti parcheggi, biblioteche, spazi espositivi e sedi di associazioni

Partirà a breve la riqualificazione di un'area di circa 32mila mq in una zona centrale di Milano, situata tra la "Chinatown" di via Paolo Sarpi e il Cimitero Monumentale. Uno spazio completamente in disuso, che è stato sede di una centrale dell'Enel e poi, in parte, del centro sociale Bulk, ora di proprietà di Immobiliare Porta Volta.

Il sindaco Letizia Moratti e l'assessore Carlo Masseroli hanno illustrato ieri mattina gli interventi previsti, che coinvolgono tre isolati e saranno diversificati per funzioni. "La nostra intenzione - ha dichiarato Masseroli - è urbanizzare laddove c'erano infrastrutture pubbliche. Quest'area in particolare è in pieno centro e prevede già una serie di servizi in divenire, ad esempio il passaggio del secondo tratto della linea 5 della metropolitana, da Garibaldi a San Siro".

Sarà costruito un albergo con un parcheggio pubblico sotterraneo di 300 posti, davanti a cui troverà posto una piazza pedonale aperta. Inoltre è prevista la realizzazione di circa 200 alloggi, di cui la metà in edilizia convenzionata. Infine, nell'ex "Tram Cavalli", un'area storica dove trovavano riposo i primi tram della città, che erano appunto trainati dagli equini, la costruzione della nuova sede dell'Associazione per il Disegno Industriale (Adi), che ora si trova nella vicina via Bramante in uno spazio inadeguato alle sue attività e al suo patrimonio.


Nella nuova sede, di circa 1500mq, saranno possibili esposizioni permanenti e temporanee, si realizzeranno una biblioteca aperta al pubblico e un centro congressi, troverà inoltre uno spazio adeguato la collezione storica del Premio Compasso d'Oro, che si arricchisce di circa 100 pezzi all'anno e che attualmente ne conta circa 2mila: "uno dei primi progetti, quello della nuova sede dell'Adi, che ho preso a cuore appena sono stata eletta - ha dichiarato la Moratti - e sono felicissima che si realizzi".

La delibera riguardante questa riqualificazione andrà in giunta in autunno, dopodiché potranno incominciare i lavori. Si prevede il 2013 come termine ultimo, anche se si tratta di un intervento molto corposo che prevede l'abbattimento di alcune strutture, la ricostruzione da zero e la creazione degli spazi pubblici ora inesistenti, nonché una delicata bonifica dall'amianto ancora presente in alcune parti di uno degli isolati. E' quindi probabile che i tempi slitteranno.

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Con gli oneri di urbanizzazione saranno realizzati alcuni spazi verdi che si ricongiungeranno con il Raggio Verde 8, che nelle intenzioni dovrebbe spingersi fino a piazzale Maciachini e da lì al Parco Nord. Trasversalmente, si potrebbe allungare il verde pubblico fino al futuro parco di CityLife (ex vecchia Fiera) e al Monte Stella, in zona San Siro.



www.milanotoday.it/zona/8/porta-volta/riqualificazione-via-paolo-sarpi-cimitero-monument...



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E' partito il primo Malpensa Express per la stazione centrale di Milano
Domenica 12 dicembre è stato attivato il nuovo collegamento ferroviario tra l’aeroporto varesino di Milano Malpensa e la stazione centrale di Milano, il Malpensa Express, il tutto ovviamente alla presenza del gotha della città meneghina, grazie all’entrata a regime del “passantino” fra la Centrale e Bovisa.

A questo punto sono 130 le corse tra la città e l’aeroporto di Malpensa, visto che ai 79 collegamenti giornalieri operati tra Malpensa e Milano Cadorna, si aggiungo i 51 operati tra Malpensa e la stazione centrale di Milano.

Le fermate intermedie variano a secondo dell’orario, e ovviamente saranno minori nelle ore di punta, quando i trasferimenti dovranno essere più veloci. 4 fermate intermedie nelle ore di punta (Porta Garibaldi, Bovisa, Saronno, Busto Arsizio) a cui si aggiungo 3 fermate (Rescaldina, Castellanza e Ferno-Lonate) negli orari meno frequentati. Collegamenti ancora più veloci (due sole fermate a Porta Garibaldi) quando proprio l’aereo “sta scappando”, e bisogna proprio fare di corsa.

www.travelblog.it/post/11704/e-partito-il-primo-malpensa-express-per-la-stazione-centrale-di-milano?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+travelblog%2Fit+%28trave...
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Caso Santa Giulia: 're delle bonifiche' a processo a Milano dal 2 febbraio

Milano, 14 dic. - (Adnkronos) - Nessun patteggiamento per Giuseppe Grossi, il 're delle bonifiche' arrestato lo scorso anno per false fatture e una serie di reati fiscali legati a presunti illeciti commessi con la bonifica del quartiere Santa Giulia di Milano. Il gup Roberta Nunnari, infatti, ha rinviato a giudizio l'imprenditore davanti ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale milanese. Il procedimento prendera' il via il 2 febbraio prossimo.


www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Caso-Santa-Giulia-re-delle-bonifiche-a-processo-a-Milano-dal-2-febbraio_311401884...
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Casa/ Comune Milano denuncia 17 occupanti abusivi case popolari
l Comune di Milano ha denunciato 17 occupanti abusivi di case popolari, 11 dei quali sono stranieri. Il provvedimento è frutto degli interventi dell'Aler, azienda lombarda edilizia residenziale, che dopo aver accertato le intrusioni, ha provveduto allo sgombero degli alloggi. I denunciati, scrive in una nota il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, hanno occupato immobili nei quartieri di Vaiano Valle (via Bottoni), Stadera (via Savoia), Corvetto (via Del Turchino), Niguarda (via Asturie, via Boccioni), Quarto Oggiaro (via Confalonieri), Ronchetto sul Naviglio (via Coppin), Padova (via Perticari) e in via Barzoni. "Grazie anche alla tenacia del Comune e di Aler - sottolinea De Corato - dopo anni di archiviazioni e assoluzioni per stato di necessità, ora le occupazioni abusive vengono perseguite penalmente. E ai rinvii a giudizio seguono le condanne. Ecco perché andremo avanti con la linea della fermezza a dispetto di chi, grazie allo zampino dei centri sociali, tenta ancora inutilmente di ostacolare gli sgomberi. Tentativi che non hanno impedito di recuperare nei primi 10 mesi dell'anno 500 alloggi del patrimonio comunale".

notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/12_dicembre/18/casa%20%20comune%20milano%20denuncia%2017%20occupanti%20abusivi%20case%20popolari,27510...
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Casa.it: affitto negozi a Milano e Roma costa il triplo che a Napoli
Casa.it: affitto negozi a Milano e Roma costa il triplo che a Napoli
Roma, 16 dic (Il Velino) - Circa tremila euro al mese: tanto costa l’affitto di un negozio di 60-80 metri quadri nel centro storico di Milano. Serve poco meno, in media 2.900 euro, a un commerciante romano mentre va meglio per i colleghi di Torino e Napoli, che pagano rispettivamente 1.500 e 1.100 euro. Il portale immobiliare Casa.it entra anche nel dettaglio: essere presenti in Via Montenapoleone, Via Della Spiga, Via Borgospesso o Via Gesù – il quadrilatero della moda meneghina - costa ai negozianti fino a 6.300 euro al mese per un immobile di 60-80 metri quadri mentre con 6.100 euro è possibile affittare un locale della stessa metratura nella più nota strada romana dello shopping, Via Condotti. Se si vuole aprire un’attività commerciale a Milano o nella Capitale – e spendere meno – basta spostarsi in zone meno centrali dove i prezzi medi per l’affitto di un locale scendono intorno ai 1.500 euro al mese, mentre a Torino e a Napoli si arriva addirittura a pagare solo 1.000 euro. “Esaminando i prezzi medi per l’affitto di un negozio nelle principali città italiane, Roma e Milano si confermano come i centri più costosi d’Italia anche per gli spazi commerciali. La prima esercita un forte richiamo sui turisti di tutto il mondo dal punto di vista artistico e culturale, mentre la seconda ha assunto il ruolo di principale polo economico italiano e fulcro della moda internazionale ha commentato Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it.

www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1261042&IdCanale=8

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Aus: nasce la «casa» per i padri separati
In via Jommelli un appartamento di 110 metri quadrati che potrà ospitare fino a cinque uomini
MILANO - Un soggiorno confortevole dove poter accogliere anche i bambini, due ampie stanze, una grande cucina attrezzata e uno studio con libri e computer. Quasi c'è già aria di casa nell'appartamento di 110 mq di via Jommelli 10, zona Città studi: di proprietà della diocesi, è appena stato ristrutturato dalla Caritas ambrosiana con 50mila euro donati da Ubi Banca per ospitare fino a cinque padri separati milanesi, ai quali è richiesto un contributo di 200 euro mensili. L'appartamento è l'aspetto più concreto del progetto Aus-accoglienza uomini separati, nato per accompagnare al recupero dell'autonomia personale ed economica uomini che, in seguito a una separazione, rischiano di veder sbandare la propria vita. Secondo Caritas ambrosiana, il 10% degli ospiti dei dormitori pubblici milanesi è costituito da uomini che escono da crisi matrimoniali e, secondo alcune stime, a Milano e provincia sarebbero addirittura 50 mila i padri separati che hanno difficoltà a sostenere i costi di un alloggio.

«Per molte persone la rottura di un legame matrimoniale rischia di diventare il primo step per un impoverimento - dice don Roberto Davanzo, presidente di Caritas ambrosiana -: chi non ha una famiglia che lo protegge e lo sostiene, chi non ha una rete protettiva minimamente efficiente rischia di trovarsi a dover decurtare il proprio stipendio per pagare gli alimenti dei bambini che rimangono con la mamma e, con quello che gli rimane, di non riuscire a pagarsi un nuovo affitto o un nuovo mutuo». Persone che addirittura, pur avendo un lavoro, finiscono a dormire in macchina e, per risparmiare, mangiano alle mense dei poveri. «Un problema che è sì economico e abitativo, ma anche di fragilità e di senso di fallimento complessivo - aggiunge don Davanzo -. Per questo l'idea di questa casa non è solo quella di dare per pochi mesi un posto letto, ma anche di offrire relazioni e una trama di rapporti coi quali aiutare queste persone a recuperare dignità e autonomia».

Per questo, accanto all'accoglienza nell'appartamento, Caritas ambrosiana mette a disposizione degli ospiti la propria rete di supporto psicologico, legale, sociale e, per chi lo desidera, anche spirituale. Tutte le sere, poi, dalle 18 alle 22, nella casa saranno presenti due educatori, Roberta Palvarini e Moustapha Chati, già pronti ad accogliere i tre uomini (due italiani e uno straniero) selezionati per essere i primi abitanti della casa. «Il nostro scopo è quello di gettare un sasso - prosegue don Davanzo -: se la sperimentazione si dimostrerà positiva la nostra intenzione è quella di consegnare un modello alla pubblica amministrazione, affinché poi si assuma il ruolo di un intervento su vasta scala». Gli interessati (uomini con una minima autonomia economica e lavorativa, residenti a Milano o provincia e con un vissuto di separazione di al massimo un anno) possono rivolgersi ai servizi del comune, ai centri d'ascolto delle parrocchie di Milano e provincia oppure al Sam-servizio accoglienza milanese della Caritas ambrosiana, in via Bergamini 10 (aperto dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 17: tel. 02.58391582, sam.ambrosiana@caritas.it). (fonte: Redattore Sociale)


16 dicembre 2010

milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_16/aus-casa-padri-separati-caritas-181914744...
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Milano, il Tribunale dà ragione ai rom: Moratti e Maroni assegnino case popolari
ultimo aggiornamento: 20 dicembre, ore 14:17
Milano - (Adnkronos) - Dopo un progetto inizialmente sottoscritto da Palazzo Marino i nomadi "non hanno potuto fare ingresso negli alloggi loro assegnati" e il Prefetto ''non ha più convocato alcun abitante del campo per la sottoscrizione dei progetti di autonomia''. Da qui il ricorso oggi accolto. Mons. Depalma: ''Basta ghetti, anche Gesù era un bimbo mediorientale''


www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Milano-il-Tribunale-da-ragione-ai-rom-Moratti-e-Maroni-assegnino-case-popolari_311430490...
[Modificato da ccc56 20/12/2010 15:28]
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Milano, De Corato aggredito: Non ci facciamo intimidere
Le regole vanno rispettate. Non è con la violenza, le minacce o le aggressioni che si può pretendere di modificare a proprio uso e consumo le norme. E pensare, con la forza, di passare dal torto alla ragione". Lo scrive in una nota il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, vittima ieri di un'aggressione in strada da parte di "un ambulante, un recidivo che ripetutamente è stato sanzionato dalla Polizia locale negli anni per comportamenti abusivi nei mercati comunali. Il Comune - dice oggi De Corato - non si fa intimidire e non demorde e continuerà a chiedere il rispetto della legalità anche per tutelare chi sceglie la correttezza dei comportamenti". "Al di là dell'episodio specifico - spiega De Corato - alla luce delle pericolose forme di incubazione di sentimenti ostili che sfociano sempre più nelle piazze, mi auguro che di fronte alla violenza, da qualunque parte essa provenga, ci sia sempre un fronte compatto, trasversale, che risponda con un 'no' secco. Voglio esprimere il ringraziamento a tutti coloro i quali hanno manifestato la solidarietà nei miei confronti", conclude.

notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/12_dicembre/20/milano%20de%20corato%20aggredito%20non%20ci%20facciamo%20intimidere,27536...
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RACCOLTI I DATI DEI TRIBUNALI: INCREMENTO MEDIO DEL 31,8% BOOM DEI PIGNORAMENTI IMMOBILIARI, TORINO E MILANO LE CITTÀ PIÙ COLPITE
milano - Che la situazione non sia per niente rosea lo dimostra anche il boom di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari. Secondo l'associazione dei consumatori Adusbef, che ha monitorato gran parte dei maggiori tribunali italiani fino agli scorsi mesi di ottobre-novembre, c'è stato un aumento medio del 31,8%.
Le città dove si sono registrati gli incrementi più significativi sono proprio quelle del Nord-Ovest. Al tribunale di Torino i pignoramenti sono passati dai 1.697 del 2009 ai 2.627 di quest'anno, con una crescita, quindi, del 54,8%. Segue Milano, dove l'aumento arriva al 48,3% e i pignoramenti salgono di ben 1.592 unità (il valore più alto in assoluto), passando da 3.293 a 4.885, quindi Genova (+48,3%, da 717 a 1.053), Como (+42,3%, da 835 a 1.188) e Monza (+38%, da 1.115 a 1.539). E nell'ultimo periodo dell'anno la situazione dovrebbe ulteriormente peggiorare. «L'insostenibile crisi economica porta sempre più famiglie italiane a non poter onorare le rate dei mutui, impegno sempre più gravoso che mangia il 33% del reddito e si traduce, per almeno 350 mila famiglie, in un rischio reale di insolvenza al punto che - sostengono ad Adusbef - le stime 2010 sul numero di pignoramenti ed esecuzioni, potrebbe salire del 69,35% in media che, sommati agli ultimi due anni (+22,3 nel 2008, + 15,7 nel 2009), ammontano al 60,5% nel triennio 2008-2010».

www.europa-in.it/leggi.php?artID=1732133
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20/12/2010 15:50
 
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MM5
MILANO / In partenza i lavori per la realizzazione della seconda tratta della metro 5 di Milano. I lavori sono partiti nella giornata di ieri, e dovrebbero concludersi il 30 aprile 2015.
La seconda tratta della metro 5, la linea lilla, collegherà Bignami a San Siro, estendendosi per 12,3 km in 19 fermate (Bignami, Ponale, Bicocca, Cà Granda, Istria, Marche, Zara, Isola, Garibaldi, Monumentale, Cenisio, Gerusalemme, Domodossola, Tre Torri, Portello, Lotto, Segesta, San Siro Ippodromo, San Siro stadio).
Il costo dell’opera è di 864 milioni 711.850 euro. La sua realizzazione è stata affidata in regime di project financing dal Comune alla società Metro5. Al momento sono in corso i lavori per la realizzazione del tratto Bignami – Zara, che si concluderanno nella primavera 2012, mentre il completamento dell’intera tranche Bignami – Garibaldi è previsto per l’estate 2013.
Non mancheranno i disagi per la circolazione, a causa dell’apertura dei cantieri: ieri è stata chiusa al traffico via Messina; il 21 novembre chiuderanno alla circolazione le aree intorno al Meazza e all’Ippodromo per la realizzazione delle 2 stazioni San Siro stadio (Piazzale Axum) e San Siro Ippodromo (via Rospigliosi).
Da domenica sarà chiusa al traffico via Harar tra via Tesio e via San Giusto: la circolazione sarà deviata lungo via Tesio – Achille – piazzale dello Sport – Caprilli in entrambi i sensi. Chiusura anche di via dei Rospigliosi, da via Palatino a via Aldobrandini, prevista per domenica prossima. Il traffico locale sarà consentito per le vie Dessié e piazza Axum. Non saranno toccati i tratti di collegamento da e per le autostrade Nord lungo viale De Gasperi e lungo le vie Diomede – sant’Elia – Ghisallo.
Piazzale Lotto sarà interessato da modifiche alla circolazione da domenica. Inoltre, la carreggiata del piazzale da via Monte Rosa a via Monte Bianco verrà chiusa, con interruzione del senso rotatorio: in direzione centro sarà creato un senso unico di marcia da piazzale Lotto a via Silva. Verso la periferia sarà invertito il senso di marcia di via Monte Bianco tra via Desiderio da Settignano a piazzale Lotto.
Nuovi disagi previsti per domenica 28, nella circolazione tra corso Sempione e via Giovanni da Procida in via Domodossola.Palazzo Marino e Metro5 hanno stampato e distribuito 300mila opuscoli e aperto un sito dedicato www.metro-5.com per avvisare i cittadini dei cambiamenti in atto.

www.cronacalive.it/via-ai-lavori-della-metro-5-a-milano-strade-chiuse-e-circolazione-difficolt...

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(Adnkronos) - "Si a un eliporto nell'area metropolitana milanese ma non nel Parco Nord''. Questo il parere di Penati per il quale ''Le richieste del Comitato vanno ascoltate. Non si puo' pensare di realizzare un eliporto in una delle poche aree verdi del Nord Milano. Si tratta di una scelta assolutamente insostenibile per l'ambiente".

"Sono convinto della necessita' di realizzare tale struttura nell'area metropolitana milanese -ha sottolineato Penati- ma sono altrettanto convinto che non debba essere messa in contrapposizione con la tutela dell'ambiente, come purtroppo e' gia' accaduto. La Regione ha gia' sbagliato una volta quando ha aperto la possibilita' di creare un nuovo termovalorizzatore nel Parco sud, non ripeta l'errore in questa occasione -ha concluso- dica fin da ora che non sara' costruito alcun eliporto nel Parco Nord''.

Soddisfatto dell'incontro il presidente del Consiglio regionale Boni. ''Questa e' la sede -ha sottolineato Boni- del parlamento lombardo, la casa di tutti i cittadini, e dunque come Presidente di questa Assemblea sono sempre disponibile ad aprire alle richieste di incontri e audizioni affinche' i gruppi possano avere la possibilita' di raccogliere tutti gli elementi utili per compiere al meglio la propria funzione legislativa''.

21/12/2010



ricercanews.virgilio.it/preview?title=Milano:%20manifestazione%20davanti%20a%20Pirellone%20contro%20eliporto%20al%20Parco%20Nord%20%283%29&qs=...

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Rom/ Case Milano, Formigoni: Decisione spetta a politica E non alla magistratura
Milano, 22 dic. (Apcom) - La decisione finale sull'assegnazione delle case popolari "spetta alla politica, dovrebbero essere i consigli comunali a deliberare e non la magistratura". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, durante la conferenza stampa di fine anno.

notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/12_dicembre/22/rom%20%20case%20milano%20formigoni%20decisione%20spetta%20a%20politica,27570...
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