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Bolla immobiliare - 40° Parte

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2012 21:15
17/11/2011 09:01
 
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www.firstonline.info/a/2011/11/17/gli-analisti-finanziari-aiaf-subito-misure-shock-s/ad38c273-e75a-48ab-8084-2d02...

"C'è poi il nodo del debito pubblico, con cui l'Italia ha convissuto per decenni ma che oggi è diventato una zavorra inaccettabile da parte degli investitori internazionali. “La svolta sono interventi sul patrimonio privato, una terapia shock che potrebbe essere molto favorevole per il nostro Paese e che potrebbe portare 155 miliardi di euro nelle casse”. I calcoli sono presto fatti: l'ipotesi è tassare il 10% più ricco della popolazione (viene esclusa la prima casa), nelle cui mani è concentrato il 45% della ricchezza nazionale, applicando un'imposta del 5 per mille ogni anno per 10 o 20 anni. Si otterrebbe, a seconda dei casi, un gettito di 155 o 310 miliardi di euro."

Direi che se c'era arrivato un pinco pallino qualsiasi si poteva forse cominciare a ragionarci un po'prima e ci saremmo evitati qualche miliardata di danni alle aziende italiane sul fronte dei costi.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9816747&p=28
post delle 10.33



17/11/2011 12:45
 
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www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-17/nuda-proprieta-compravendite-immobili-094030.shtml?uuid=...

"Se fino a pochi anni fa cedere la nuda proprietà era principalmente un espediente per vendere casa ai propri figli risparmiando sulle tasse, oggi chi se ne serve è spinto soprattutto dalla crisi economica.
...la più alta concentrazione di proposte è nella città di Roma, che da sola raccoglie il 36% di tutti gli annunci presenti."
17/11/2011 12:49
 
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Re:
Loziodigekko, 17/11/2011 12.45:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-17/nuda-proprieta-compravendite-immobili-094030.shtml?uuid=AaIrsGME

"Se fino a pochi anni fa cedere la nuda proprietà era principalmente un espediente per vendere casa ai propri figli risparmiando sulle tasse, oggi chi se ne serve è spinto soprattutto dalla crisi economica.
...la più alta concentrazione di proposte è nella città di Roma, che da sola raccoglie il 36% di tutti gli annunci presenti."



Sulle case fantasma di roma...

inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-roma/2011/11/15/news/roma_capitale_dei_condoni-25053285/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep-roma%2F2011%2F11%2F16%2Fnews%2Froma_condonata-251...

Roma, città illegale: è la capitale degli abusi edilizi con 630mila richieste di condono. Mattone e calcestruzzo alla mano, un romano su quattro ha consumato un illecito. Illegalità edilizie. Ma anche amministrative e penali: sono 12.315 le pratiche di condono respinte perché i rilievi aerei hanno svelato falsità per le contraddizioni tra la domanda e lo stato dei luoghi. Migliaia di manufatti sarebbero da abbattere perché realizzati dopo il condono, denunciati ma inesistenti, o tirati su in aree non edificabili.

[SM=g1747522]
17/11/2011 14:14
 
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Dall'indice del mercato delle costruzioni 2012 del cresme apprendo gratuitamente qualche info interessante:

Il nuovo assetto della produzione edilizia – Le volumetrie complessive prodotte: -3,9% nel 2008; -11,0% nel 2009; -14,8% nel 2010; -10,3% nel 2011

Una stima delle case non collocate al 2011: fra 252mila e 305mila. Più o meno un anno di produzione


per i prezzi delle abitazioni:

2012 – Se si evita il double dip avremo prezzi congelati e l’inflazione eroderà i valori

www.cresme.it/doc/indice-congiunturale.pdf
[Modificato da pax2you 17/11/2011 14:15]
17/11/2011 14:25
 
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Re: Cresme
pax2you, 17/11/2011 14.14:



Una stima delle case non collocate al 2011: fra 252mila e 305mila. Più o meno un anno di produzione

www.cresme.it/doc/indice-congiunturale.pdf



Spiega anche quanti di questo quarto di milione di immobili sono di fatto INVENDIBILI causa assoluta mancanza di logica nella progettazione e/o realizzazione e/o mancanza di spazi adeguati?
Giusto perche' negli ultimi cinque anni ho visto costruire "manufatti" (che mi rifiuto di chiamare case) che non rispettano nessuna delle buone pratiche edilizie che dovrebbero essere date per scontate.

A mio parere la bolla passa anche di qui.





17/11/2011 14:28
 
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Ormai e' chiaro cosa pensano di TUTTI gli immobili:

Monti: "Esenzione Ici prima casa è anomalia"
"L'esenzione dall'Ici delle abitazioni principali è una anomalia del nostro ordinamento". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, nel discorso programmatico al Senato, dopo aver affermato che sarà necessario "riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare".
17/11/2011 15:33
 
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Re:
iandy73, 11/17/2011 2:28 PM:

Ormai e' chiaro cosa pensano di TUTTI gli immobili:

Monti: "Esenzione Ici prima casa è anomalia"
"L'esenzione dall'Ici delle abitazioni principali è una anomalia del nostro ordinamento". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, nel discorso programmatico al Senato, dopo aver affermato che sarà necessario "riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare".




panic selling [SM=g1749711]
17/11/2011 15:59
 
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Re: Re:
dgambera, 17/11/2011 15.33:




panic selling [SM=g1749711]



[SM=g7628] Non mi aspetto che mi regalino casa, ma che la possa comprare senza impegnarmi organi vitali ... [SM=g2232945]
Comunque vedere tanta gente disperata che è a un passo dal perdere casa non è un bel spettacolo, anche se spesso il capestro se lo son messo loro intorno al collo ...
Comunque sia, almeno ora mia madre ha compreso perchè in tanti anni son rimasta in affitto, alleluja!
17/11/2011 16:00
 
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Re:
iandy73, 17/11/2011 14.28:

Ormai e' chiaro cosa pensano di TUTTI gli immobili:

Monti: "Esenzione Ici prima casa è anomalia"
"L'esenzione dall'Ici delle abitazioni principali è una anomalia del nostro ordinamento". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, nel discorso programmatico al Senato, dopo aver affermato che sarà necessario "riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare".



www.corriere.it/economia/11_novembre_17/primo-dossier-casa-tasse-piu-alte-per-chi-possiede-piu-immobili-roberto-bagnoli_4bab1d04-10ea-11e1-b811-fb0a2ca90b...

Dossier casa, il ritorno dell'Ici e tasse
più alte per chi possiede più immobili
Si pensa di portare in cassa circa 10 miliardi l'anno (contro i 3,5 certificati da Giulio Tremonti)... E forse sarà rafforzata sia aggiornando le rendite catastali ferme a 15 anni fa sia aumentandola in modo progressivo in rapporto al numero di appartamenti posseduti.

[SM=j7569]

17/11/2011 16:09
 
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"LA patrimoniale sarebbe un grave danno perchè porterebbe a livello psicologico un abbassamento del valore delle case .........."

Indovinate di chi è la chicca?
[SM=g2594222] [SM=g2594222]





[Modificato da grella 17/11/2011 16:09]
--- $ 100 WILL BUY THIS CAR MUST HAVE CASH LOST ALL ON THE SOTCK MARKET---
17/11/2011 16:42
 
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Re:
grella, 17/11/2011 16.09:

"LA patrimoniale sarebbe un grave danno perchè porterebbe a livello psicologico un abbassamento del valore delle case .........."

Indovinate di chi è la chicca?
[SM=g2594222] [SM=g2594222]






er nano pedofilo?
***************************
Never a better time to buy!
17/11/2011 16:53
 
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Re: Re:
_gmp_, 17/11/2011 16.42:




er nano pedofilo?






[SM=g1749711] quello che voleva salvarci in c.ulo con la psicologia dell'ottimismo , fattore che i mercati non concepiscono molto dal punto di vista istituzionale............ [SM=g7576]


.
[Modificato da grella 17/11/2011 16:53]
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17/11/2011 17:21
 
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grella, 17/11/2011 16.09:

"LA patrimoniale sarebbe un grave danno perchè porterebbe a livello psicologico un abbassamento del valore delle case .........."

Indovinate di chi è la chicca?
[SM=g2594222] [SM=g2594222]








er Palazzzzzzzinaro coi tacchi [SM=g2594222]
17/11/2011 17:35
 
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Re: Re:
serafin., 17/11/2011 17.21:



er Palazzzzzzzinaro coi tacchi [SM=g2594222]



Il mafioso pedofilo e pidduista?


17/11/2011 18:43
 
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Mortgage Default all'italiana

Qualche giorno fa, a Napoli, l’Osservatorio OASIT ha presentato il Primo Rapporto sull’Abitare Sociale in Italia.

Già nella sintesi del Comunicato stampa, si sdogana il concetto di default per i mutuatari italiani, con numeri (stimati) da paura:

«La crisi economica, come mostrano numerose indagini, si riverbera con maggiore incisività sui redditi più bassi.
Questo vale non solo per gli affittuari, come indicato dalla forte crescita delle richieste di sfratto per morosità,  ma anche per i nuovi proprietari, come risulta dal forte aumento del numero di mutuatari con prospettive di  default...
Si stima che siano circa 900 mila i mutuatari in condizioni di difficoltà a causa di rate del mutuo e altre spese  per la casa che superano la soglia del 30% del reddito, una soglia che convenzionalmente viene assunta  come quella oltre la quale l’onere economico pone la famiglia in condizioni di grave disagio.
Oltre il disagio c’é il default...»

All’interno del Rapporto si cita poi un non meglio precisato rapporto Caritas (forse quello riportato in bibliografia: Caritas Italiana/Fondazione Zancan, Poveri di diritti, XI Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, Mulino, Bologna, 2011):

«Secondo il dato della Caritas relativo al 2008 le famiglie indebitate a rischio insolvenza sarebbero state addirittura circa un quarto del totale delle famiglie debitrici ovvero una percentuale che, se applicata al numero  delle case gravate da mutuo, significherebbe oltre 800 mila abitazioni potenzialmente candidate ad entrare in procedure esecutive, un numero che, oggi, stante l’aggravarsi del quadro macroeconomico, potrebbe sottostimare quello effettivo e che risulterebbe insostenibile per qualunque congiuntura di mercato».

900 mila???
E se ci mettiamo anche i default strategici (underwater)???

FourCorners

17/11/2011 20:27
 
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E mo sò cazzi del nonnetto pensionato che ha tre appartamenti..............

[SM=g6942]

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17/11/2011 20:38
 
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www.linkiesta.it/vendita-case-immobiliare

Lo sanno anche i sassi: il mercato immobiliare italiano è in crisi. Il problema è che i prezzi non se ne sono accorti. E continuano a volare alto. Negli ultimi anni di recessione il mattone è sceso di pochi punti percentuali, come se le quotazioni delle case si trovassero in una realtà parallela. I fatti sono altri: i costruttori piangono, i proprietari aspettano tempi migliori e gli italiani ripongono nel cassetto il sogno di una casa di proprietà. Anche loro in attesa che passi 'a nuttata.
17/11/2011 21:48
 
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Re:
maupet, 17/11/2011 20.38:

http://www.linkiesta.it/vendita-case-immobiliare

...gli italiani ripongono nel cassetto il sogno di una casa di proprietà. Anche loro in attesa che passi 'a nuttata.



Condivisibile una parte dell'articolo, ma questa qui proprio no.
Il calo delle quotazioni permettera' a un sacco di gente di poter ricominciare a pensare di potersi permettere un tetto senza impiccarsi con mutui tombali o con rate da strozzinaggio.
La nuttata e' bene passarla in serenita' nell'attesa di rivedere prezzi "umani".




17/11/2011 21:56
 
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Re:
maupet, 17/11/2011 20.38:

http://www.linkiesta.it/vendita-case-immobiliare




Per quanto riguarda le 120/150 mila abitazioni invendute vorrei riproporre uno stralcio del commento che ho indicato stamattina nella sezione "Vox populi" che mi pare renda benissimo l'idea:

Tra un paio di anni quei ruderi che voi avete comprato, varranno almeno la metà di adesso, sono infatti costruzioni oscene, in cui 3 locali sono stati inseriti in 50mq. Cucine a vista con salotto di 20mq in cui non ci si sta neanche in 2 figuriamoci con bambini. Un bagno di 4mq con solo la doccia, sarete costretti a lavare il vostro bambino nel lavandino. I piu' furbi hanno comprato le camere mansardate, dove neanche i topi sarebbero disposti a vivere, pagandole peraltro come attici e che sono il frutto di una delle piu' indegne speculazioni immobiliari mai viste in italia, luride camere buie con 50° d'estate. Per non parlare poi degli amanti del piano basso, con giardino, soluzione questa che ha aumentato del 90% i litigi con i vicini, passerete la vita a litigare per le grigliate rumorose o per il mozzicone di sigaretta nel prato. Case del genere fra qualche anno semplicemente non avranno piu' nessun valore, non sono vivibili, e appena la speculazione di questi anni cesserà completamente non troverete nessuno sano di mente che pagherà una soffitta come una casa.



17/11/2011 23:31
 
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Oramai la bolla è entrata nel mainstream

Lui è sincero e ben documentato (rispetto alla media dei colleghi), maaaaa... che ci volete fare... lo scoppio/sgonfiamento «sarebbe peggiore del male».
FourCorners

Monti, attento alla bolla immobiliare

di Paolo Forcellini - Blitz Quotidiano, 17 novembre 2011

      In principio vi fu lo scoppio della bolla immobiliare negli Stati Uniti. All’origine della crisi attuale, com’è ben noto, vi fu quella dei mutui “subprime”, concessi cioè a debitori ad alto rischio di solvibilità, soprattutto per l’acquisto di beni immobiliari. Nel 2007-2008 l’esplosione delle insolvenze su tali crediti portò al collasso il sistema bancario americano, che li aveva copiosamente e allegramente concessi, e per effetto domino (e delle cartolarizzazioni) coinvolse numerosi e primari istituti di credito anche al di qua dell’Atlantico, con una perdita complessiva mondiale stimata dal Fondo monetario internazionale in 4.100 miliardi di dollari. Gli Stati, in primo luogo quello Usa ma anche buona parte di quelli europei, intervennero in soccorso delle banche per evitare una catena di fallimenti catastrofica.
      Ma spesso in tal modo posero le basi per la più recente crisi dei debiti sovrani. Malgrado gli ingenti esborsi pubblici, comunque, la crisi del mercato immobiliare americano e la spada di Damocle sul sistema creditizio Usa, per fare l’esempio più significativo, appare tutt’altro che superata: secondo un esperto del settore, Laurie Goodman, in America vi sarebbero a tutt’oggi dieci milioni di mutui “underwater”, di importo superiore al valore dell’immobile acquistato grazie al prestito, pari a uno su cinque dei mutui ipotecari complessivamente concessi.
      L’Italia nel 2007-2008 fu colpita assai meno direttamente di altri dalla crisi dei subprime: il suo sistema bancario, dissero in molti, era più solido anche perché la concessione di prestiti immobiliari era ancorata alla fornitura di garanzie reali mediamente più elevate da parte dei debitori. Inoltre non si verificò il crollo dei valori degli immobili che altrove aveva minato gli equilibri del sistema creditizio. Anche sotto quest’ultimo aspetto in molti sostennero che nel Belpaese non si era creata la maledetta “bolla” (cioè la sopravvalutazione dei prezzi) che in altre realtà, scoppiando, aveva trascinato gli assetti finanziari nel suo micidiale gorgo...
      Fra i tanti guai che il professor Mario Monti dovrebbe ora cercare di tamponare, imponendo severi sacrifici agli italiani, se ne profila all’orizzonte uno da cui fin qui abbiamo pensato di essere esenti e che proprio alcune delle misure di risanamento di cui si sta discutendo potrebbero aggravare: una caduta dei valori immobiliari con tutte le conseguenze che altri hanno già dovuto almeno in parte pagare. Che in Italia non vi sia mai stata una “bolla” è tesi piuttosto ardita. Basti pensare che in capitali come Berlino o Bruxelles i prezzi delle abitazioni sono ampiamente al di sotto della metà di quelli medi correnti a Roma o a Milano.
      Se nella Penisola la “bolla” non è finora scoppiata ciò può essere dovuto a diversi fattori. Innanzitutto al già citato diverso comportamento, assai più prudente, delle nostre banche nel concedere mutui agli acquirenti di abitazioni. Ma è evidente che se i valori di queste ultime dovessero subire forti svalutazioni anche i prestiti più “accorti” potrebbero venire a trovarsi “a corto” di garanzie ipotecarie, proprio mentre la situazione economica generale, la recessione e il conseguente aumento di disoccupazione, cassintegrazione e inoccupazione, stanno facendo uscire fette sempre più consistenti di popolazione dal novero di quanti sono in grado di onorare i loro debiti.
      Si badi bene: fin qui non vi è motivo di ritenere prossimo uno “scoppio” della bolla immobiliare italiana paragonabile a quanto avvenuto negli States o, ad esempio, in Gran Bretagna. Ma vi sono invece numerosi segnali che è iniziato un più graduale ma non meno pericoloso “sgonfiamento” dei prezzi delle abitazioni che sul medio periodo potrebbe portare a conseguenze non troppo dissimili da quelle registrate altrove per il sistema bancario e per quello finanziario nel suo complesso...
      In ordine sparso, si può innanzitutto citare il numero delle compravendite di abitazioni: sono state 869 mila nel 2006 e si prevede saranno circa 575 mila alla fine di quest’anno. Anche i permessi di costruzione di nuove case e di ampliamenti sono in forte calo: l’ultimo dato disponibile è quello del 2009: sono stati 160 mila contro i 305 mila del 2005. “Tout va bien quand le bâtiment va bien”, sostenevano i francesi. Oggi potremmo fare il verso ai cugini transalpini, “tutto va male perché le costruzioni vanno male”: si stima la costruzione di nuove abitazioni, rispetto a prima della crisi del 2008, sia calata del 40 per cento.
      Secondo l’Ance il valore complessivo degli immobili residenziali italiani era di 4.954 miliardi di euro nel 2007, oggi è di 4.446 miliardi. Cinquecento miliardi di euro già andati in fumo... La maggior parte degli esperti del settore ripetono a ogni piè sospinto la parola magica: “repricing”. Tradotta in italiano significa che i proprietari di case e le società che hanno in bilancio immobili debbono decidersi ad abbassare i prezzi se vogliono far incontrare l’offerta con la domanda anziché allungare a dismisura i tempi delle compravendite...
      Le banche, alle prese con colossali problemi di aumento del proprio capitale e di liquidità, stanno stringendo i cordoni della borsa: riducono la concessione di mutui e hanno notevolmente aumentato i tassi, ciò che induce molti a rinunciare agli acquisti. Si contraggono, sostengono gli esperti, sia gli acquisti per “sostituzione” (cioè quelli di chi vuole cambiar casa per migliorare) che quelli per “necessità” (per la prima casa in ordine di tempo) che quelli per investimento (poiché c’è una prevalente attesa che i prezzi scendano ulteriormente e si preferisce mantenere la liquidità).
      In questo quadro, cui andrebbe aggiunta la forte discesa delle quotazioni borsistiche delle società immobiliari, un ultimo fattore trattiene dall’investimento e deprime i prezzi: il timore di stangate. Reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, patrimoniale, rivalutazione dei valori catastali: una tra queste misure, o una combinazione delle stesse, viene minacciata quotidianamente ed è assai probabile che presto verrà implementata, come ha annunciato Monti nel suo discorso programmatico. C’è da augurarsi che non si assommino (si tratta in tutti e tre i casi di imposte patrimoniali) e che non si esageri con i taglieggiamenti della più diffusa forma di risparmio degli italiani: il rischio, altrimenti, è che la crisi immobiliare si ripercuota pesantemente anche in Italia sia sui consumi e l’agognato sviluppo che sui conti delle banche e, di qui, sul debito sovrano. Sarebbe una cura da cavallo e soprattutto peggiore del male. Evitiamola.

18/11/2011 08:43
 
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Re: Re: Cresme
Loziodigekko, 11/17/2011 2:25 PM:



Spiega anche quanti di questo quarto di milione di immobili sono di fatto INVENDIBILI causa assoluta mancanza di logica nella progettazione e/o realizzazione e/o mancanza di spazi adeguati?
Giusto perche' negli ultimi cinque anni ho visto costruire "manufatti" (che mi rifiuto di chiamare case) che non rispettano nessuna delle buone pratiche edilizie che dovrebbero essere date per scontate.

A mio parere la bolla passa anche di qui.








Purtroppo non lo so.
Da quando Cresme e' stata sostituita da Nomisma come ente di ricerca di riferimento per lo stato italiano i rapporti del Cresme sono a pagamento e difficili se non impossibili da trovare online.


[Modificato da pax2you 18/11/2011 08:43]
18/11/2011 08:57
 
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Re: Oramai la bolla è entrata nel mainstream
In Italia hanno sospeso dal pagamento del mutuo oltre 45.000 mutuatari in poco piu' di un anno(tutti finiti in bonis nelle cartolarizzazioni offerte dalle banche).
In Usa e in uk col cavolo che ti sospendono il pagamento delle rate.
In usa dopo 60 gg che non paghi sei in default.
In Italia dopo 6 mesi passi dallo stato di incaglio allo stato di sofferenza ma non sei ancora in default.

Diciamo che così come ci hanno abituato al solito falso ottimismo berlusconiano così ci raccontano grandi frottole sul vero stato delle cose nel mondo dei mutui sopratutto degli ultimi anni.

Sono frottole perche' mancano le informazioni per fare qualsiasi tipo di affermazione suffragata da dati oggettivi(nulla contro l'articolo che hai postato pero').

Per fare un confronto basta andare sul sito del CML(www.cml.org.uk) e vedere che info danno sui mutuatari rispetto all'abi(se non lo sanno loro chi non paga i LORO MUTUI chi altro puo' saperlo in tempi rapidi?)

[SM=j7569]
18/11/2011 10:47
 
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dgambera, 18/11/2011 10.47:




e cosa ne pensa il Grande Capo Eestjkhazzy? [SM=g7574]


18/11/2011 11:56
 
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dgambera, 18/11/2011 10.47:





[SM=g1747532] marò che ridere sta storia del "rischio subprime"... ma che diavolo di classe dirigente ci ritroviamo?!?!? un diploma da geometra ce l'avranno????
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Never a better time to buy!
18/11/2011 11:59
 
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Re: Re:
insonn3, 11/18/2011 11:33 AM:



e cosa ne pensa il Grande Capo Eestjkhazzy? [SM=g7574]






Pensa che il panico si sta diffondendo anche solo a parlarne, figuriamoci mettendo sul serio la tassa [SM=g7574]
18/11/2011 12:14
 
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Re: Re: Re:
dgambera, 18/11/2011 11.59:




Pensa che il panico si sta diffondendo anche solo a parlarne, figuriamoci mettendo sul serio la tassa [SM=g7574]



Se non vedremo un seria tassa progressiva ed ESPONENZIALE rispetto agli immobili posseduti da una singola persona, credo che le offerte del mercato polverizzato dell'immobiliare (non parlo quindi di grandi alienazioni) rimarrà sulle sue posizioni ancora per un pò di tempo...Il panico si diffonderà ma prima di agire (vendere) i piccoli terranno duro ancora un pò...e poi... [SM=g1747522]

18/11/2011 12:30
 
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Re: Re: Re: Re:
FraMI, 18/11/2011 12.14:



Se non vedremo un seria tassa progressiva ed ESPONENZIALE rispetto agli immobili posseduti da una singola persona, credo che le offerte del mercato polverizzato dell'immobiliare (non parlo quindi di grandi alienazioni) rimarrà sulle sue posizioni ancora per un pò di tempo...Il panico si diffonderà ma prima di agire (vendere) i piccoli terranno duro ancora un pò...e poi... [SM=g1747522]




...e poi ci sara' da ridere.

Tassi in crescita.
Stretta sui mutui.
Poca liquidita' in contanti.
Invenduto massiccio.
Tempi di compravendita aumentati.
Incertezza sul quadro fiscale.

Se facciamo la somma ne viene fuori un quadro che non saprei come definire (sono indeciso fra "inquietante" e "spettacolare").



18/11/2011 12:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Loziodigekko, 11/18/2011 12:30 PM:



...e poi ci sara' da ridere.

Tassi in crescita.
Stretta sui mutui.
Poca liquidita' in contanti.
Invenduto massiccio.
Tempi di compravendita aumentati.
Incertezza sul quadro fiscale.

Se facciamo la somma ne viene fuori un quadro che non saprei come definire (sono indeciso fra "inquietante" e "spettacolare").







Il bello dei cicli immobiliari..... per adesso godiamoci lo spettacolo, poi si compra e magari al prossimo picco si esce in gain.

Ormai la casa va trattata come uno strumento finanziario [SM=g7605]
18/11/2011 12:40
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Loziodigekko, 18/11/2011 12.30:



...e poi ci sara' da ridere.

Tassi in crescita.
Stretta sui mutui.
Poca liquidita' in contanti.
Invenduto massiccio.
Tempi di compravendita aumentati.
Incertezza sul quadro fiscale.

Se facciamo la somma ne viene fuori un quadro che non saprei come definire (sono indeciso fra "inquietante" e "spettacolare").






I Tassi sono in crescita
I mutui sono stretti
L'invenduto è massiccio
I tempi di compravendita fanno già paura
L'incertezza sul quadro fiscale è ormai vicina al panico...

Rimane la liquidità in questo momento, se non tasseranno anche quella...Bisognerebbe aggiungerla alla contrattazione:

Quant'è? 300k?
Allora, io ho 200k in contanti, li vuole o no? Mi dia la casa! [SM=g7605]

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