Bolla immobiliare e banche
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A. Quanto le banche sono responsabili di questa bolla immobiliare?
Ci sarà un calo dei prezzi?
B. assolutamente no, in nessun caso. Chi ha casa e non la vende per via del prezzo troppo alto per il mercato, se la tiene (e al massimo la affitta, magari in nero), di certo, e in generale, non la svende.
C. Sicuramente si, molte banche al momento hanno ridotto la percentuale di finanziamento al 60 percento del prezzo di compravendita.
D. Si, col cazzo.
I prezzi sono già troppo bassi adesso.
Se poi metteranno una patrimoniale sulla seconda casa, allora si farà qualche buon affare solo all'inizio;
ma poi i prezzi aumenteranno perché la tassa in più verrà scaricate sull'ultimo acquirente (come sempre).
[rivolto a C.] Visto che sei così sicuro, dicci anche di quale percentuale.
Ma se vuoi essere ancora più preciso, fai anche un distinguo tra le varie città e le varie tipologie di abitazioni.
Lo dico per te, per farti fare bella figura.
Su, dai, coraggio...
E. Attualmente stanno cercando in ogni maniera di evitare che la bolla scoppi con troppa violenza ma se dovessero riprendere a salire i tassi dei mutui ne vedremmo delle belle.
La situazione attuale vede un distacco notevole tra i prezzi di offerta e quello di domanda, quindi il mercato è stagnante.
Fin quando i venditori potranno far a meno di vendere resterà così ma se saranno costretti a vendere da un rialzo dei tassi dei mutui o per qualche altra eventualità i prezzi cadranno bruscamente.
D. Per favore definisci il significato di BOLLA.
Non ho capito, quando mai i tassi si alzano per i venditori.
I prezzi sono già scesi e fin dal 2007.
Ci sono migliaia di proprietari che hanno tolto il bene dal mercato, ma non lo vendono se non gli danno la cifra richiesta.
Se si verificasse un brusco calo dei prezzi delle case e tutti decidessero di comprare, allora immediatamente i prezzi risalirebbero.
Le casa non è una macchina che col tempo si svaluta.
Mettetevelo bene nella zucca, voi che credete di comprarvela a poco prezzo, tipo prendi 3 e paghi 2, perchè il proprietario se non la da a voi non sa a chi darla... Non è così e non sarà mai così.
[quotando B] E in più c'è tanta-tanta liquidità in giro;
moltissimi danarosi che stanno fermi per paura, intanto continuano ad accumulare denaro ed aspettano solo che si chiarisca il nodo della PATRIMONIALE (odiosissima).
Dopo di che potrebbero esserci delle amare sorprese, per i gufi che sperano nel crollo dei prezzi.
Come se le case fossero mozzarelle che scadono...
F. Mah, un appartamento messo in affitto, oggi rende intorno al 2% all'anno.
Da questo punto di vista, un conto deposito è un investimento migliore. Se hai 300mila euro ci sbatti i soldi su e con gli interessi ci paghi l'affitto, lasciando i casini (manutenzione, tasse, condominio, ecc.) al padrone di casa.
Poi, quando ti serve liquidità, passi al bancomat e incassi, invece di aspettare due anni per vendere (più spese di agenzia, notai, ecc.).
E. [rispondendo a D.] La BOLLA un'idea che coinvolge tante persone e le induce a credere che i prezzi di un bene possano salire indefinitamente.
Direi che tu sei un esempio di persona che si lascia coinvolgere in una bolla.
Basti notare quanto siano cresciuti i prezzi degli affitti per rendersi conto che siamo di fronte ad una bolla che sta per scoppiare. Negli anni 70 l'affitto lo pagavi con una piccola fetta dello stipendio, oggi ci devi metter su più di mezzo stipendio.
Anche le mafie hanno adocchiato l'affare molto redditizio ed infatti i loro proventi li investono spessissimo in immobili.
Attendiamo, quindi, l'esplosione o lo sgonfiamanto della bolla che per quanto banche e governi cercheranno di ritardare, con i loro giochetti finanziari, arriverà di certo semplicemente perché la gente non ha più tanti soldi da regalare agli speculatori immobiliari.
G. I prezzi delle case è dal 2008 che hanno iniziato a calare, solo che per varie ragioni la bolla non è scoppiata, quindi probabilmente non eravamo di fronte a una bolla ma semplicemente a un aumento dei prezzi dovuto a un mercato che cresceva (AKA molta gente accettava e trovava - a costo di "impiccarsi" per pagare, volente o nolente - i soldi per pagare mutui o affitti sempre più alti).
Quando i soldi hanno cominciato a finire, per varie ragioni (la gente che anche volendo non riusciva più a far fronte a certi prezzi e semplicemente rinunciava all'acquisto, oppure le banche che hanno chiuso i rubinetti dei mutui "facili"), la gente ha smesso di comprare, e il mercato ha iniziato la fase di "autoregolazione": se nessuno compra, o non si vende, o si vende a un prezzo minore.
Oggi il mercato immobiliare si va via via paralizzando, eppure i prezzi non crollano. Evidentemente vanno tenute in conto altre condizioni a contorno: intanto non vi è un'alternativa affidabile per gli investimenti, quindi comunque non c'è la corsa a sbarazzarsi degli immobili per investire i soldi in qualche alternativa finanziaria. Chi ha una casa, o la vende al prezzo che vuole lui, oppure se la tiene.
Il che, ci dice anche che siccome negli anni passati il mattone è stato uno degli investimenti preferiti, l'Italia è piena di gente che ha comprato casa come investimento, e non come abitazione. Di fronte a un mercato in calo, semplicemente non vendono e aspettano tempi migliori, tanto - specie in Italia - le case mantengono il loro valore anche se si riducono come dei ruderi (il che non sorprende in un paese dove è praticamente vietato abbattere le case, si possono solo ristrutturare).
Chi vende lo fa solo perché *costretto* a trovare liquidità, ed è comunque una minoranza del totale, non sufficiente a innescare la spirale di scoppio di una bolla.
H. [rivolgendosi a D.] Dal rancore con cui rispondi sembri uno di quelli che hanno comprato ai massimi di mercato e ora si mangiano il fegato.
I. Quello che colpisce la quantità enorme di case invendute (almeno al nord) e le case che continuano a costruire nonostante le banche in pratica non finanzino più i cantieri. Capisco che una casa ancora "cantiere" in pratica non paga tasse per cui può rimanere invenduta per anni senza costi, ma prevedo una moria generalizzata delle imprese costruttrici proprio per la mancanza del mercato (le case che ci sono basteranno per almeno 20 anni)
D. Non può durare a lungo la stagnazione in atto ormai da 3 anni.
Così come sono stati dati aiuti al mercato delle automobili, si dovrà anche legiferare per l'immobiliare; e questo non per far crescere o calare i prezzi, per fare un favore a chi compra o a chi vende, ma semplicemente perchè nel mercato immobiliare, ci lavorano (e ci devono vivere) centinaia di migliaia di uomini.
Già è in atto la concessione dei mutui con garanzia statale alle giovani coppie di precari, ma i 50 milioni di Euro stanziati, sono pochi, come una goccia nel mare.
F. [rivolgendosi a D.] Riassumiamo la tua posizione:
1 - l'immobiliare non conosce crisi
2 - servono aiuti di stato altrimenti l'immobiliare e tutti quelli che ci hanno investito finiscono a gambe all'aria.