È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Bolla immobiliare sulla casa Benvenuti nel forum sulla bolla immobiliare! Cliccate qui sotto per entrare nel forum!

Toscana - situazione del mercato immobiliare

  • Messaggi
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 17/04/2013 21:22
    Crolla il mercato immobiliare A Firenze si vende per soldi (Fonte: intoscana.it - di Samuele Bartolini - 17/04/2013)

    Il mercato immobiliare è in picchiata. Le banche erogano mutui col contagocce e il valore degli immobili continua a calare. E' questa l'analisi sulla Toscana di Tecnocasa, uno dei principali gruppi di compravendita di case in Italia. Lo spaccato della crisi rileva che un quarto dei fiorentini cerca di vendere casa solo per incassare denaro contante.

    Nell'ultimo semestre 2012 il prezzo degli immobili è calato del 6,3% nelle zone centrali delle città. A Firenze la flessione è stata del 4,5%, minore rispetto alle altri centri urbani. Per le zone periferiche, però, il dato scende a -8%, peggiore rispetto ad altri hinterland. Le previsioni per il 2013 dicono che se il volume di compravendite rimarrà invariato – e siamo ai livelli degli anni '80 - i prezzi potranno calare ancora, passando da -4% a -6%.

    Gli investimenti finalizzati alla messa a reddito (che sono circa il 25% del totale) tirano su il volume delle compravendite (+9%), ma il calo delle quotazioni è generalizzato. L'analisi di Tecnocasa registra: Arezzo -4,8%, Carrara -8,7%, Livorno -3,9%, Lucca -4,2%, Pistoia -3,1%, Prato -6,3%, Siena -2,6%.

    L'accesso al credito per i mutui casa peggiora sempre di più. Nel terzo trimestre 2012 i finanziamenti alle famiglie toscane per l'acquisto dell'abitazione sono stati 388,4 milioni di euro, con una variazione negativa, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, del – 45,77% pari a 327,9 milioni di euro in meno.

    Entrando nel particolare, l'erogazione di volumi in Provincia di Firenze è stata pari a 116,03 milioni di euro, pari a una variazione del – 46, 79% rispetto al terzo trimestre 2011. In un arco di tempo più vasto, l'andamento mutui da ottobre 2011 a settembre 2012 presenta una variazione negativa delle erogazioni pari a - 42, 67%.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 09/06/2013 17:20
    La discesa dei prezzi: Grosseto -14,4% Siena -12,9% Massa-Carrara -11,1%
    Case, prezzi al ribasso A Grosseto cali record (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Sara Landi - 08/06/2013)

    GROSSETO. In gergo si chiama “repricing”. A Grosseto è boom di proprietari di immobili che, per il perdurare della fase recessiva e per la stretta creditizia, decidono di rivedere al ribasso il prezzo di vendita della propria casa pur di riuscire a concludere più velocemente l’affare.

    Lo segnala il portale di annunci immobiliari Idealista.it, una vetrina online per la compravendita di case che viaggia al momento verso i 300mila immobili in vendita in tutta Italia, di cui 2457 tra Grosseto e provincia. Ad analizzare la nuova tendenza è Vincenzo De Tommaso dell’ufficio studi del portale che, nato in Spagna e Portogallo, è approdato nel nostro Paese nel 2007. «In nove province toscane su 11 – spiega De Tommaso – stiamo assistendo a un ribasso generalizzato dei prezzi di vendita. Il punto di riferimento è la media nazionale che si attesta al 7,7 per cento. Ebbene, Grosseto è la provincia toscana dove lo sconto medio rispetto al prezzo iniziale di vendita di un immobile è al momento del 14,4 per cento, cioè quasi il doppio della media nazionale. Teniamo conto che parliamo di calo del prezzo di listino perché in fase di trattativa finale con l’acquirente si può sempre spuntare uno sconto aggiuntivo». Nel portale, che ospita per metà annunci gratuiti di privati e per metà inserzioni a pagamento di agenzie immobiliari, gli immobili “scontati” rispetto al prezzo iniziale sono segnalati da una voce che segnala la percentuale del ribasso.

    Il portale fornisce inoltre una “bussola” ai potenziali clienti indicando per ogni annuncio il prezzo medio al metro quadrato del quartiere o della zona in cui è l’immobile in vendita. «Per avere un dato statisticamente rilevante – spiega De Tommaso – abbiamo considerato per quest’analisi solo i capoluoghi di provincia dove nell’ultimo mese si sono registrati più di cinquanta ribassi sugli immobili presenti nella nostra banca dati che ha già una dimensione importante». Come si può spiegare questo fenomeno così massiccio? «Finora il mercato immobiliare sembrava dormiente e temporeggiava in attesa della ripresa che ancora non c’è – spiega De Tommaso - Ora che lo stock di immobili invenduti è sempre più ampio e il bisogno di vendere sempre più forte evidentemente i proprietari di casa cercano nuove strategie per piazzare il proprio bene, partendo da una revisione anche importante della richiesta al cliente». Sul podio per il fenomeno del “repricing” degli immobili in Toscana dopo Grosseto ci sono Siena, dove si registra uno sconto medio del 12,9 %, e Massa-Carrara, dove invece il ribasso è dell’11,1 %.
    [Modificato da marco--- 09/06/2013 17:23]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 25/09/2013 11:20
    Bolla immobiliare: per Tecnocasa crolla il prezzo delle case a Lucca, per Immobiliare.it aumenta (Fonte: loschermo.it - di Alessandro Lazzarini - 24/09/2013)

    LUCCA, 24 settembre - Secondo l'operatore professionista Tecnocasa crolla il prezzo degli immobili lucchesi, che insieme a Siena primeggia in Toscana per la svalutazione del valore delle case nel primo semestre 2013: -6,8% rispetto all'anno precedente, solo la città del 'Palio' fa peggio con un calo di oltre il 9%. A tirar su di morale la città murata arriva però l'analoga indagine di Immobiliare.it, secondo il quale il costo sarebbe in calo in tutte le province tranne Lucca, dove addirittura si registrerebbe un aumento del prezzo medio del 5%. Dopo il crollo dell'edilizia e il boom in provincia della cassa integrazione nel settore, quest'anno +60%, la stagnazione del mercato immobiliare inizia a riversarsi sui prezzi, almeno stando all'indagine dell'operazione di settore Tecnocasa.

    D'altra parte che la bolla immobiliare si sia sgonfiata è ormai chiaro a tutti
    : il crollo del potere d'acquisto frena i consumi e si rinuncia alle manutenzioni, l'incertezza finanziaria blocca gli investimenti, la stretta bancaria sui mutui rende sempre più difficile il ricorso all'indebitamento e il mercato degli immobili è bloccato in attesa della ripresa. In anni recenti chi aveva liquidità la investiva nel 'mattone', spesso a prezzi che guardar bene potevano anche essere considerati fuori mercato. A Lucca inparticolare si andava dagli anche 6mila euro al metro quadro di zone come Corso Garibaldi, ai quasi 3mila della prima periferia per poi scendere vicino ai 2mila nella Piana. Per quanto riguarda la Provincia altissimi i prezzi a Forte dei Marmi e nelle zone di volleggiatura.

    Con il calo della domanda molti hanno pensato bene di tirarsi fuori dal mercato per non dover vendere in un momento in cui il realizzo non sarebbe certo stato massimizzato, un atteggiamento comprensibile ma che chiaramente sta conducendo verso una sostanziale svalutazione del bene 'casa'. A essere penalizzati tuttavia non sono certo i beni di pregio o il settore lusso, che di fatto seppur ridimensionata mantengono la loro nicchia, ma principalmente gli appartamenti e gli immobili per così dire ordinari, anche perché non va dimenticato che, in quasi tutti i territori, una delle conseguenze della bolla immobiliare è stata la costruzione di più abitazioni di quante ne fossero necessarie.

    In Toscana il crollo dei prezzi si ha in misura maggiore laddove evidentemente la speculazione aveva agito con più efficacia
    , sia per l'effettivo richiamo sia per la 'moda' di andare ad abitare in zone considerate d'elite come Lucca e Siena. Stando ai dati di Tecnocasa sono queste due città a segnare il peggior ridimensionamento dei prezzi degli immobili, con conseguente impoverimento dei proprietari, come detto -6,8% a Lucca e -9,2 a Siena, contrazioni estremamente significative se si pensa che Firenze segna -4,7% mentre altre località sicuramente meno inflazionate si mantengono quasi stazionarie (Livorno -1,4%, Massa Carrara -1,0%, Pistoia -1,6%, Prato -3,4%). Di contro nello stesso periodo per Immoboliare.it la valutazione degli immobili lucchesi sarebbe salita del 5%, andando comunque a fronteggiare la discesa degli anni precedenti, ma di fatto ponendo Lucca sul podio Toscano visto che le altre città per il sito di compravendite sarebbe tutte in flessione, con Massa addirittura oltre il 10%.

    Certamente il dato di Immoboliare.it stupisce, inoltre la discordanza di stime riferite allo stesso settore rendono difficile trarre qualsiasi conclusione o idea in merito. Di certo recessione e stagnazione del settore non sono una novità, ma un dato di fatto, e salvo impellente necessità di monetizzare, dunque, al momento il trend dei proprietari è quello di attendere che i prezzi tornino sui livelli pre-crisi. la contingenza non fa intravedere a breve la possibilità di una ripresa che possa rimettere in moto il settore che poi è quello trainante dell'economia, o tale è stato reso nelgli ultimi anni, basti pensare ai professionisti e artigiani collegati al mercato dell'edilizia.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 09/05/2014 08:43
    I prezzi del mattone scendono ancora (Fonte: iltirreno.gelocal.it - 08/05/2014)

    L’equazione è un colpo al cuore e al portafoglio per chi ha comprato casa magari sette o otto fa e adesso vorrebbe cambiare. Ma non c’è alternativa: chi oggi vuole vendere, deve abbassare le pretese e accontentarsi.

    Lo dice chiaramente la curva che vedete qua accanto e che rappresenta l’andamento delle compravendite nella città di Livorno fotografato dall’Agenzia del Territorio: 1225 rogiti in tutto il 2013, meno di cinque al giorno. Erano 1331 nel 2012 quando sembrava che il mercato avesse raschiato il fondo del barile e la risalita fosse obbligata. E invece il trend continua: il confronto con 10 anni fa racconta di una catastrofe (2714 rogiti nel 2004), ma anche quello con appena tre anni fa è impietoso: 600 rogiti in meno.

    E così di fronte ad un mercato dell’immobile mai così immobile, la legge del mercato è infallibile: i prezzi non possono che scendere. Nel 2013 in città le quotazioni hanno subito una flessione ulteriore del 2.8% rispetto ad un 2012 già decisamente al ribasso. Si velocizzano leggermente i tempi di vendita che si sono attestati tra i 4 e i 6 mesi, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative continuano ad attestarsi su una media del 15%.

    «I 106 rogiti in meno rispetto a quelli del 2012, che rappresentano un meno 7.9%, seppur negativi, si distanziano rispetto al quadro delineato nel 2012, che aveva visto flessioni ben più marcate sull’anno precedente», commenta cercando di far luce sul bicchiere mezzo vuoto Giovanni Massari, titolare dell'Agenzia Gabetti di Livorno. E la chiave di questa caduta meno vertiginosa sta proprio nel calo dei prezzi: «Il riallineamento dei prezzi ha favorito nel secondo semestre del 2013 un maggiore dinamismo, grazie alla presenza sul mercato di buone occasioni in termini di rapporto qualità-prezzo». Resta da immaginare quante case si sarebbero vendute se i prezzi non fossero calati ancora.

    Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Gabetti la domanda in acquisto dei compratori con buona disponibilità privilegia le soluzioni situate sull’asse Calzabigi-Banditella e la zona mare. Mentre a livello di tipologie, le famiglie consolidate cercano soprattutto tagli di 3-4 locali con metrature di 100-120 metri quadri e budget di 250-320mila, con i single che invece prediligono bilocali, con valori intorno ai 110-140mila euro.

    Guardando alle diverse zone della città, ad Antignano e Ardenza Mare il signorile nuovo o ristrutturato ha registrato valori medi di 3300 -3400 euro al metro, mentre siamo a 3150 euro per l'usato in buono stato. Si scostano chiaramente le soluzioni di pregio, mentre i top prices come le villette con vista mare arrivano fino a 6-7000 euro al metro.

    Il centro conferma una situazione molto differenziata: tra via Marradi, l'inizio di via Grande, la zona Calzabigi, piazza Roma, via Ricasoli e via Cairoli le quotazioni per il signorile ristrutturato a nuovo sono intorno ai 3000 euro, mentre il signorile usato in buone condizioni scende a 2600 euro.

    La zona Garibaldi, Magenta, via Grande e la zona del Mercato confermano invece un minore appeal, con valori in progressivo calo e quotazioni medie per l'usato economico intorno ai 1400 euro per il buono stato e ai 1000 euro laddove c’è bisogno di ristrutturazione.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 03/07/2014 16:30
    Mattone, è sempre notte fonda. Continuano a scendere i prezzi delle case (Fonte: lanazione.it - 03/07/2014)

    Dal giugno 2013 a ora gli immobili costano in media il 3% in meno e ancora non si vede la fine del tunnel.

    Arezzo, 3 luglio 2014 - Sempre più giù . Non si arresta la discesa dei prezzi delle case che continuano a calare e lo fanno in maniera consistente. Se a gennaio ad Arezzo il prezzo medio per acquistare un immobile era 2050 euro, contro i 2094 dello stesso periodo dell'anno precedente, nel biennio maggio - giugno il prezzo è sceso a 2011 contro i 2.080 euro registrati il mese di giugno 2013 per una diminuzione del 3,31% in un anno. Come al solito si parla di medie, il che vuol dire che i costi variano da zona a zona e cambiano anche a seconda della tipologia, il più caro in assoluto è il loft che arriva a superare
    anche i tremila euro al metro quadrato mentre per una villetta a schiera basta poco più della metà.

    Troppa offerta e poca domanda? Sicuramente la tanta disponibilità di case e appartamenti fa sì che il prezzo scenda, come da legge di mercato. Ma non è l'unico fattore. Una chiacchierata, anche rapida, con un qualsiasi agente immobiliare spiegherà che la situazione occupazione incide non poco, perché chi non ha un lavoro stabile non è molto propenso al consumo e se anche volesse comprare una casa difficilmente troverebbe una banca disposta a concedergli un mutuo. Purtroppo, come ormai sappiamo, le persone che non hanno un lavoro stabile o non ce l'hanno tout court sono tante e in aumento e le recenti stime riguardanti l'economia nel nostro Paese non lasciano presagire miglioramenti a breve. Infine, c'è il fisco che taglia le gambe anche a quei pochi che potrebbero permettersi di comprare. Già, perché un periodo con il prezzo del mattone così basso sarebbe l'ideale per investire ma c'è un ma. Tra tasse, soprattutto l'Imu per le seconde case, e balzelli vari anche chi avesse un po' di disponibilità non se la sente di investire sul mattone, con il rischio di decurtare, se non azzerare, l'eventuale guadagno. Anche perché non si sa quanto durerà questo stato di cose, negli ultimi trent'anni non si era mai avuto un periodo di crisi così duraturo, al
    massimo fasi di calo della durata di un paio di anni e poi la ripresa. Dal 2011 a oggi il declino è stato continuo e, nell'incertezza che ancora domina, anche chi può preferisce essere prudente.

    Se nessuno compra più casa da qualche parte dovrà pur abitare, quindi meglio andare in affitto e quindi ecco che i prezzi cominciano a salire un po'. Lo scorso giugno per gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti in media 7,73 euro mensili a metro quadro, con un aumento del 2,85% rispetto a giugno 2013 che aveva fatto registrare un 7,52 mensili. Pure in questi casi, comunque, non è così scontato trovare un alloggio. Sempre più proprietari chiedono garanzie anche agli inquilini, c'è chi affitta soltanto a dipendenti pubblici, chi solo a impiegati assunti tempo indeterminato e chi chiede le fideiussioni. Peccato che ad Arezzo scarseggino i ponti.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 17/07/2014 18:03
    Report mercati immobiliari: speciale Toscana (Fonte: news.attico.it - 17/07/2014)

    Dopo otto pesanti anni di crisi ecco la situazione del mercato delle compravendite immobiliari in Toscana.

    I dati contenuti nel report sul mercato immobiliare residenziale nella regione Toscana mostrano un secco -50% sul divario che separa le 56.000 compravendite del 2006, ultimo anno ruggente per il mattone, dai 25.552 scambi di fine 2013 *

    La differenza rimane pesante anche spostando il raffronto al 2010. Da quella data a oggi, infatti, le compravendite di abitazioni nelle 10 province toscane hanno subito una contrazione del -37%, causato anche dal calo dell’acquisto delle seconde case. Nei comuni capoluogo, invece, la discesa si è fermata a quota -33,5%: Grosseto indossa la maglia nera con – 42,3%, Massa invece è la migliore con -17,4%.

    A parziale compensazione di questo quadro storico “lacrime e sangue” c’è da dire che se puntiamo l’attenzione allo scorso anno, osserviamo come nel 2013 il calo nelle compravendite abbia dato segnali di frenata nei capoluoghi (-4,1% vs. 2012): un’inezia a confronto con il -27,5% del rapporto 2012 vs. 2011.

    Siena (+22,9%), Massa (+26,6%) e Lucca (+2,5%), infatti, hanno chiuso il 2013 in positivo. Firenze, invece, ha chiuso in calo del -2,3%, un dato ancora negativo ma sensibilmente migliore rispetto a quello di fine 2012 (-25,8%).

    Spostandosi sul dato aggregato a livello di provincia, Massa Carrara è la sola ad aver chiuso il 2013 in positivo con un +4,8%, mentre Grosseto (-16,6%), Pisa (-17,1%) e Pistoia (-16%) sono le tre più negative. La provincia di Firenze ha chiuso l’anno con un calo del -5,8%, in miglioramento rispetto al -24,6% dell’anno precedente.

    Rispetto ad un anno fa, i prezzi di vendita sono calati in media del 2,5%. Le contrazioni maggiori sono appannaggio delle provincie di Livorno (-7%), Prato (-4,5%) e Firenze (-3,5%). In controtendenza, l’andamento dei prezzi a Massa e Carrara (+2,2%) e Lucca (+1,7%), che risulta la provincia più cara insieme a Grosseto grazie agli immobili di pregio destinati a seconda casa.

    Ecco il dettaglio della situazione città per città,delle compravendite nei singoli capoluoghi di provincia.


    Arezzo
    Nell’ultimo anno ad Arezzo i prezzi offerti sul mercato sono calati del -8,8%. Tuttavia, la forbice che separa le valutazioni dei venditori da quelle dei potenziali acquirenti resta alta (-12,7%). Il Key Market Price, ovverosia l’ideale punto di incontro per chiudere la trattativa, si colloca intorno ai 2.100 euro al metro quadro. Dal punto di vista della composizione della domanda, invece, ad Arezzo vanno per la maggiore le grandi metrature, dai quadrivani ai cinque locali e più, che insieme coprono oltre il 70% della domanda, ma altrettanto consistente è la richiesta per i trivani (17%).

    Firenze

    A Firenze, i prezzi offerti sul mercato sono calati del 4% nell’ultimo anno, attestandosi intorno ai 4.400 euro al mq. come valore medio. Il Key Market Price per mettere d’accordo venditori e acquirenti si colloca sul piede dei 4.000 euro al mq.
    Il taglio immobiliare più richiesto in città è il trilocale (31%) seguito dal bilocale (23%). Tuttavia, i tagli di maggiori dimensioni interessano nel complesso il 34% della domanda.

    Grosseto

    A Grosseto i prezzi delle abitazioni sono rimasti sostanzialmente stabili, con appena il -1,7% di differenza tra aprile 2014 e aprile 2013 e con valutazioni in offerta che oscillano tra 2.700 e 2.800 euro al metro quadro. Il punto d’incontro (KMP) tra domanda e offerta si posiziona intorno ai 2.650 euro al mq. Per quanto riguarda i tagli più richiesti, trilocali e quadrilocali rappresentano insieme il 49% della domanda, ma è consistente anche la ricerca di bilocali (23%) e di grandi metrature (19%).

    Livorno

    In un anno, i prezzi a Livorno sono scesi del 7,4% pur a fronte di un incremento nei budget di spesa dei potenziali acquirenti. Il punto d’incontro ideale (KMP) tra domanda e offerta è quantificato daCasa.it intorno ai 2.700 euro al metro quadro.
    Bilocali (30%) e trilocali (27%) sono le tipologie abitative più richieste in città, con a seguire iquadrilocali (21%).

    Lucca

    Nell’ultimo anno, i prezzi in città sono diminuiti del 4,9%. La forchetta tra le quotazioni dell’offerta e quelle della domanda è tale da collocare il KMP intorno ai 2.200 euro al metro quadro. A Lucca, la domanda punta nel 38% dei casi ad abitazioni con almeno 4 locali. Le abitazioni di taglio inferiore, tuttavia, interessano al 40% del mercato. Infine, il 22% della domanda orientato ai 5 e più locali è composto in larga misura da quanti cercano casali e ville con metrature sopra i 200 mq.

    Massa

    Ad aprile 2014 i prezzi delle case a Massa hanno fatto segnare un -7,5% rispetto ad aprile 2013. IlKMP per concludere una compravendita in città si colloca attualmente su valori vicini ai 3.200 euro al metro quadro. Nel 54% dei casi la domanda di abitazioni punta ai bilocali e trilocali, seguiti dagli appartamenti con 5 o più locali (17%). I monolocali sono richiesti dal 14% del mercato, riflettendo l’interesse di piccoli investitori e acquirenti di seconde case.

    Pisa

    Ad aprile 2014 i prezzi delle abitazioni a Pisa sono risultati inferiori del 3,5% rispetto allo stesso mese del 2013, portando il punto d’incontro ideale tra domanda e offerta a circa 2.800 euro al metro quadro. Pur in presenza di una domanda omogeneamente ripartita su tutte le tipologie residenziali, la richiesta si concentra soprattutto sui trilocali da oltre 110 mq. (25%). Si evidenzia anche l’attenzione per i monolocali e i bilocali (39%), interessanti nell’ottica di una successiva locazione a studenti.

    Pistoia

    Nel contesto di un andamento dei prezzi sostanzialmente stabile (-1,5%), il divario tra l’offerta e la domanda a Pistoia resta di oltre 13 punti percentuali e colloca il KMP intorno ai 2.000 euro al metro quadro. La richiesta di abitazioni privilegia bilocali e trilocali, che aggregano il 57% della domanda, seguiti dai quattro locali (21%).

    Prato

    Malgrado l’ulteriore sforbiciata del 6,6% sui prezzi in offerta rilevata ad aprile 2014, lo scostamento tra chi vende e chi cerca casa a Prato è ancora elevato (12,7%). Il KMP in città, pertanto, si situa su cifre vicine ai 2.150 euro al metro quadro. La preferenza della domanda per i trilocali e i quadrilocali è quasi bulgara (70%), lasciando gli altri tagli dimensionali a spartirsi il rimanente 30%.

    Siena

    Rispetto ad aprile 2013, i prezzi in offerta a Siena sono diminuiti del 5%. Casa.it colloca il punto d’incontro ideale tra domanda e offerta (KMP) intorno ai 3.600 euro al metro quadro, tra i più alti di tutta la Toscana.
    La composizione della domanda vede una certa preferenza per i bilocali e i trilocali, che insieme rappresentano il 49% delle richieste, seguiti dai quadrilocali (28%). Residuale, invece, è l’interesse per i monolocali (5%).

    *fonte: Elaborazioni Centro Studi Casa.it su dati Agenzia Entrate
    [Modificato da marco--- 17/07/2014 18:08]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 23/09/2014 09:33
    agenzia immobiliare stagi t., lucca "in tre anni le compravendite sono calate del 40%" (Fonte: idealista.it - 22/09/2014)

    fondata nel 1926, l’agenzia immobiliare stagi t. è una delle più antiche d’italia e nel tempo è diventata un punto di riferimento per chi cerca casa sul litorale della versilia, in toscana. la sede è a lido di camaiore, storica destinazione turistica della provincia di lucca e infatti "la stragrande maggioranza dei contratti di vendita riguarda le seconde case – racconta uno dei due titolari adelmo moscardini – ma nonostante questo l’aria di crisi si fa sentire lo stesso"

    qual è la situazione attuale?
    il mercato è fermo, stagnante. i clienti si lamentano sempre per la grossa difficoltà ad accedere ai finanziamenti, resta una certa difficoltà ad acquistare. negli ultimi tre anni le compravendite sono calate del 40%

    può darci qualche idea sui prezzi nella vostra zona?
    variano molto, per lo più condizionati dalla vicinanza dell’immobile al mare. comunque, in media, un trilocale diviso in camera, cameretta, soggiorno con angolo cottura di 50 metri quadrati circa va da 170 a 220 mila euro

    è dunque un mercato quasi esclusivamente ad uso turistico
    sì, ogni tanto c’è anche qualche residente, ma sono pochi

    qual è il tipo di casa più venduto?
    appartamento trilocale di tre o quattro vani e di metratura tra 50 e 70 metri quadri

    nuovo o usato?
    usato, di costruzione risalente agli anni ’70 e ’80. di nuovo non c’è quasi nulla perché per le imprese edilizie non è conveniente costruire: gli immobili a disposizione sono molti e la percentuale di invenduto è molto alta

    chi è l’acquirente tipo di stagi t.?
    l’impresario con una piccola attività che vuole una casa per le vacanze. non c’è quasi nessuno che compra per mettere a reddito, anche se con i prezzi così bassi il momento sarebbe ottimo. investire ora conviene, perché i prezzi prima o poi risaliranno

    come avete affrontato questi anni di crisi?
    abbiamo investito su internet, cercando di migliorare la pubblicità e la comunicazione, ma purtroppo con scarsi risultati

    la rivoluzione di internet è ancora in corso. che impatto sta avendo sul vostro lavoro?
    che internet abbia cambiato notevolmente il nostro lavoro è sugli occhi di tutti, però su certi aspetti la gente è ancora abbastanza fidelizzata con i vecchi metodi

    quali?
    la foto su internet, anche se bella e ben impaginata, è solo un primo aggancio, ma serve a poco. è solo quando l’immobile viene visto che inizia la vera trattativa, è lì che possiamo giocarci davvero le nostre carte. l’attenzione al cliente è sempre più oculata anche perché il web ha fatto fiorire le truffe. sono aumentate le offerte che possono nascondere magagne

    come immagina il 2015?
    non sono per niente ottimista, credo che il mercato resterà stagnante.
    i clienti hanno ancora paura, compresi quelli che avrebbero soldi da investire. non c’è fiducia, il meccanismo è simile a quello della borsa. se davvero si vuole intervenire in modo efficace, bisogna innanzitutto alleggerire la tassazione. e poi anche ridurre il numero di controlli previsti quando si acquista una casa. ad esempio, il controllo sulla provenienza del denaro degli acquirenti non dovrebbe essere fatto a tappeto, ma solo sui soggetti a rischio. altrimenti si creano facili psicosi
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 24/09/2014 08:42
    Case, quotazioni in calo dappertutto (Fonte: di Maurizio Bernardini - 24/09/2014)

    GROSSETO. Come un palloncino lasciato sotto il sole d’agosto. Si sgonfiano ancora le valutazioni degli immobili in Maremma. Affitto o compravendita poco importa: si va a picco. Il mattone, per decenni considerato bene rifugio d’eccellenza, pare sempre più di cartapesta. Ecco tutti i dettagli di un mercato in apnea.

    Profondo rosso. Quella legata a case, capannoni e fondi commerciali è una crisi nella crisi. Sì, perché la flessione dei prezzi non è riuscita a invertire la tendenza avviata da diversi anni: vuoi per le difficoltà nell’accesso al credito, vuoi per l’instabilità perenne in cui è sprofondata la gente, insicura su cosa dovrà o non dovrà pagare ogni sacrosanto mese dell’anno. È così che il regno immobiliare è sprofondato. E a fargli compagnia ha trovato un comparto edile a dir poco malconcio. È in questo quadro che le valutazioni immobiliari continuano ad assottigliarsi.

    Le quotazioni. Uno dei maggiori siti web del settore (www.borsinoimmobiliare.it) dà un’ampia panoramica di quelli che sono i valori medi al metro quadro per l’acquisto di appartamenti. Ovvio, si tratta di valutazioni approssimative: da casa popolare a residenza su libero mercato la faccenda cambia. Così come può far salire o scendere i quattrini richiesti la presenza di ascensore, corte, bagno con finestra, arredi di pregio. Ecco perché, come consigliano dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali, «per una valutazione ad hoc è bene rivolgersi agli esperti» e distinguere caso da caso.

    Il capoluogo. Sugherella, Cittadella, Regioni e Centro sugli scudi: eccole le aree che meglio si difendono dalla crisi. È in queste zone della città che i prezzi sono più alti. Rimane agganciata alle prime della classe anche l’area stadio, con le vie De Nicola, Signorelli e Caravaggio che sfondano quota 2.000 euro al metro quadro. Resistono, nonostante tutto e nonostante tutti, Marina e Principina: le due località di mare, martoriate da scelte incredibili e da un meteo fantozziano s’attestano su valori medi che oscillano attorno ai 3.400 euro al metro quadrato. Ma i fasti d’un tempo sono ormai un tiepido ricordo. Sul fondo della classifica, ormai da qualche tempo, sia il popoloso (e popolare) quartiere di Barbanella, sia l’area dell’Alberino.

    Follonica e Orbetello. Una casa in centro storico a Orbetello? Te la cavi con poco meno di 4.000 euro al metro quadro. A Follonica? Siamo sui 3.300 euro. No, non è uno scherzo. Acquistare un immobile nel cuore della seconda o della terza città della Maremma significa svenarsi. Nulla al confronto di un appartamento all’Ansedonia (quasi 5.300 euro al mq), Talamone (poco meno di 4.200 euro) e la follonichese zona Pratoranieri sud ha quotazioni medie di 4.375 euro al metro quadrato.

    Il quadro Fiaip. Quelle indicate dal sito Borsino immobiliare sono cifre tutto sommato in linea con i numeri in possesso della Fiaip. Cambia qualcosa per zone come il Verde Maremma, l’Oliveto, stadio e Tiro a segno: «In queste aree – spiega il presidente provinciale Fiaip, Luca Vitale – le nostre quotazioni sono un po’ più alte. Diciamo sui 2.400 euro al metro quadro». Il numero uno della federazione ritocca anche il peso di Barbanella: «Per noi come media è sui 1.700. Poi, ovvio, dipende da caso a caso». Una cosa comunque è sicura per Vitale: «le compravendite sono ancora in calo».

    Insomma, la sfida del mattone rischia di finire male. Altro che bene rifugio: «l’eccessiva tassazione e i problemi con il lavoro e dunque con l’accesso ai mutui hanno contribuito a far calare le compravendite», dice il presidente Fiaip. Una flessione che riguarda anche affitti (vedi pezzo a lato), uffici commerciali («siamo sui 1.500-2.000 euro al metro quadro») e capannoni. Pure questi, pian piano, hanno visto calare il loro valore. Come un palloncino lasciato sotto il sole d’agosto.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 22/11/2014 09:47
    Il prezzo di una abitazione è sceso di circa il 10% rispetto al 2012
    Viareggio, il mattone si sgretola: prezzi delle case giù del 10% (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Gianni Parrini - 21/11/2014)

    VIAREGGIO. Calano, scendono o forse sarebbe meglio dire che precipitano. I prezzi delle case a Viareggio e in Versilia continuano a segnare il segno meno: lo rivelano i dati pubblicati in questi giorni sull’Osservatorio del mercato immobiliare. Il primo semestre del 2014 non ha invertito la tendenza che negli ultimi anni si è consolidata: valori ancora a picco. Confrontando le cifre con quelle del 2012 si scopre che il prezzo al metro quadro di una civile abitazione è sceso di circa il 10%, e anche molto di più se con i dati si risale al 2009. Molto dipende dalle zone: Torre del Lago, ad esempio, si difende meglio, mentre Marco Polo e la zona del centro sono messi peggio. Se a Viareggio il valore del mattone come “bene rifugio” si è ormai sgretolato, non se la passano meglio le altre località della Versilia: da Forte a Pietrasanta, il litorale è tutto in ribasso, anche se qui la flessione dei prezzi appare attenuata rispetto all’ultimo semestre del 2013. Numeri pessimi per chi deve vendere ma buoni per chi deve comprare, anche se al momento non sembra che il mercato immobiliare abbia ripreso quota: a giorni arriveranno i dati sulle transazioni e li potremo capire meglio come stanno le cose. Per il momento non resta che fare due conti e vedere di quanto sono svalutati gli immobili messi in vendita in Versilia.
    [Modificato da marco--- 22/11/2014 09:49]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 13/01/2015 08:33
    Casa, calano le richieste in collina: quotazioni giù (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Eleonora Ferri - 13/01/2015)

    PISTOIA. Una casa indipendente o semi indipendente, con spazio esterno, senza riscaldamento centralizzato, in città e rigorosamente in affitto. Sembrano essere queste le caratteristiche più richieste sul mercato immobiliare da parte dei pistoiesi. E come emerge dal report annuale sulle quotazioni della abitazioni, diffuso dal gruppo Tecnocasa, nel 2014 il valore degli immobili a Pistoia scende, sia sulla collina pistoiese che in città: il risultato è che i costi delle abitazioni in collina, già precedentemente più bassi, precipitano fino ad arrivare a circa mille euro al metro quadro.

    «Le case sono più richieste in città - spiega Antonio Coletti, della San Biagio immobiliare a Pistoia - sia per la comodità dei mezzi pubblici, sia perché le famiglie, magari con bambini, non vogliono fare avanti e indietro da zone lontane». I quartieri cittadini più battuti da chi cerca casa sono quelli di Pistoia nord e Pistoia ovest, ma anche la primissima periferia. La zona ovest è proprio quella in cui nei primi mesi del 2014 si è registrato un atteggiamento più fiducioso verso l'acquisto.

    «Oltre a Pistoia nord (lo stadio) sono molto richieste anche zone come Sant'Alessio, San Giorgio. Tutto a seconda dell'esigenza del cliente ovviamente» spiega Marco Meini, dell'immobiliare Arca. Nelle zone di Pistoia nord e Pistoia ovest, un immobile usato ma in buone condizioni ha un valore che parte dai 1500 euro al mq e difficilmente supera i duemila euro al mq.

    Sempre secondo il report diffuso da Tecnocasa, la tipologia di abitazione più richiesta è quella del trilocale, seguito dal bilocale: per comprare un trilocale usato si registra un costo medio di 130-150mila euro, mentre per nuove costruzioni si arriva anche a 180mila euro. Ma le caratteristiche che fanno la differenza sono anche altre, come spiegano alcuni immobiliaristi pistoiesi.

    «In realtà la prima collina è sempre molto richiesta, a due o tre chilometri al centro - spiega Antonio Troise, dell'immobiliare Troise - e in generale le persone vogliono investire in case con almeno uno spazio esterno. C'è molta meno richiesta per la vendita di appartamenti». Molti invenduti, secondo il report, sono le nuove costruzioni con un valore di circa 2500 euro al metro quadro. Poco richieste anche le abitazioni con il riscaldamento centralizzato.

    «Le abitazioni più ricercate a Pistoia - sia per la vendita che per l'affitto - sono quelle indipendenti o semi indipendenti, con un po' di spazio esterno, e soprattutto senza spese condominiali o riscaldamenti centralizzati», spiega Coletti.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 05/03/2015 20:59
    Livorno: in alcune zone prezzi -50% rispetto al 2007
    Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

    Mercato immobiliare di Livorno, i prezzi scendono ancora e riaccendono le vendite (Fonte: iltirreno.gelocal.it - 19/02/2015)

    Livorno, torna a crescere il numero dei rogiti grazie ad un altro calo delle quotazioni. In alcune zone siamo su valori più bassi del 50% rispetto a quelli del 2007.

    LIVORNO. Solo a marzo sapremo dai dati ufficiali dell’agenzia del territorio il numero definitivo dei rogiti effettuati in città nel 2014 e se la lancetta del mercato immobiliare ha davvero stoppato la discesa vertiginosa iniziata nel 2008 quando le compravendite precipitarono a 1764 (dalle 2348 del 2007) fino ad arrivare alle 1225 del 2013.

    Per ora pare proprio che sia così: lo dice il dato del primo semestre 2014 (più 4.3%, 644 transazioni) e lo conferma l’agenzia del territorio nella nota del terzo trimestre (è il dato ufficiale più aggiornato ad oggi), che parla di una risalita del mercato residenziale del 3.6% in tutta Italia che al centro ha toccato l’aumento più significativo (più 4.5%) e su cui Livorno sembra essere in linea.

    Pare anche - e qui siamo alle impressioni delle agenzie immobiliari - che il primo mese e mezzo del 2015 abbia confermato e migliorato questa tendenza positiva. «C'è stato un forte risveglio nelle richieste all'inizio dell'anno - conferma Giovanni Massari dell’agenzia Gabetti - e questa maggior vivacità è già stata tradotta in diverse proposte d'acquisto».

    Attenzione, però: il (lento) risveglio del mercato non significa assolutamente una risalita dei prezzi. Anzi: è proprio la discesa delle quotazioni, calate ancora nel secondo semestre del 2014, ad aver restituito un po’ di vitalità alle compravendite.

    «Il calo dei prezzi di un altro 1,5% rispetto al primo semestre dell'anno scorso, unitamente alla riattivazione del circuito del credito, sta dando stimolo al mercato», spiegano dall’ufficio studi Gabetti sulla base dei dati forniti dalle agenzie Gabetti e Professionecasa sparse in città.

    Una visione confermata dall’osservatorio immobiliare del Gruppo Tecnocasa, secondo cui nel 2014 a Livorno le quotazioni immobiliari sono diminuite del 4,8%.

    Prezzi giù, trattative su. L’equazione - nel bel mezzo di una crisi globale che per ora non cessa - è molto semplice: per far ripartire il mercato l’unica soluzione è la discesa dei prezzi. Tradotto: chi vuol vendere non può pretendere non solo le cifre di tre, quattro o cinque anni fa, ma neanche quelle che avrebbe ottenuto appena un anno fa. «Sono i valori bassi degli immobili che adesso spingono il numero di richieste», conferma Luca Stagi, uno dei soci delle agenzie Gabetti di viale Carducci e via Marradi.

    Due tipologie di venditori. «Ad oggi abbiamo due tipologie di venditori - continua Stagi -. Da un lato quelli ormai maturi, che un po’ stanchi di attendere, accettano di darci l’incarico ai prezzi di mercato. Per loro spesso possono bastare due o tre mesi per chiudere la partita della vendita, con una differenza tra offerta e domanda che non supera il 5%». E poi c’è chi sogna ancora di vendere a prezzi ormai fuori mercato. «Per loro - continua Stagi - alla fine le proposte arrivano, ma con ribassi tra il 15% e il 20% e la chiusura delle trattative ha tempi assai più lunghi: otto mesi». Il consiglio è chiaro: «I prezzi sono in lento calo e il calo è destinato a durare ancora - aggiunge Massari -. Meglio dunque mettersi da subito in linea col mercato accettando di scendere rispetto a un’idea sbagliata, piuttosto che allungare l'emorragia a colpi di 5000 euro e tenere il cartello Vendesi all’infinito».

    Dal 2007 prezzi giù anche del 50%. Si fermerà la discesa? La risposta la darà il mercato. Ad oggi il confronto col 2007 è comunque impressionante: «Alcune zone come Garibaldi, La Guglia, Repubblica sono sotto del 50% - dice Massari -. Le zone più depresse sono più difficili da vendere ora che c’è una scelta abbordabile, a tiro di mutuo, in zone migliori, come quelle sud dove il calo ha toccato comunque tra il 25 e il 30%».

    Crollo nelle zone più pop. La conferma la fornisce Alessandro Corallo, titolare dell'agenzia Professionecasa di Livorno Centro. «La zona Garibaldi, Magenta, via Grande e la zona Mercato conferma prezzi in calo per l'offerta di minore livello qualitativo - dice -. Le quotazioni per l'usato di tipologia economica e media sono intorno ai 1.150-1.380 euro al metro quadro per le soluzioni in buono stato e ai 1.000 euro per le soluzioni da ristrutturare, con quotazioni inferiori per immobili all'interno di stabili con caratteristiche non ottimali, come i piani alti senza ascensore. Nel secondo semestre del 2014 abbiamo registrato un buon dinamismo di mercato, che ha visto un riscontro positivo in termini di compravendite per i tagli sotto i 100mila euro, prevalentemente bilocali o piccoli trilocali usati da ristrutturare. Queste tipologie confermano una buona richiesta in acquisto per utilizzo diretto e per investimento».

    Stranieri in centro. Il tracollo dei prezzi in certe zone ha aperto il mercato anche agli stranieri, aggiunge Ilaria Grilli, dell'Agenzia Professionecasa Livorno Sud. «Grazie all'ulteriore riallineamento dei prezzi, nel secondo semestre del 2014 abbiamo potuto portare a termine un maggior numero di compravendite da parte di giovani coppie, ma anche di immigrati e cittadini stranieri che si sono affacciati all'acquisto. Nel primo caso le zone di maggiore interesse sono quelle di Sorgenti, Coteto, La Rosa e Colline, con una preferenza per il taglio del trilocale. In particolare, grazie anche alle detrazioni fiscali, si è riscontrata una preferenza per le soluzioni da ristrutturare, con budget di 130-140.000 euro. Per quanto riguarda gli stranieri, si sono concluse trattative soprattutto nella zona del centro limitrofa al porto, tra gli 80 e i 120.000 euro».
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 14/04/2015 16:48
    Dati Tecnocasa
    Tecnocasa, in città prezzi in diminuzione a fine 2014. Aumentano i mutui concessi in Toscana (+25,3%) (Fonte: gonews.it - 14/04/2015)

    A Firenze nella seconda parte del 2014 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti mediamente del 2,4%. In questo lasso di tempo Firenze evidenzia l’andamento migliore, seppur con variazioni negative, tra tutte le grandi città italiane. È molto dinamico il Centro, grazie a transazioni in aumento, tempistiche medie di compravendita in calo e prezzi in leggero rialzo (+0,9%); da segnalare un fortissimo aumento di affitti turistici da parte di privati e società di servizi. In zona Santa Croce il mercato è alimentato da numerosi investitori (e qualche straniero che acquista come casa vacanza), nell’area di San Gallo si realizzano acquisti, e in qualche caso anche affitti, per avviare affittacamere o B&B...
    [Modificato da marco--- 17/04/2015 06:59]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 17/04/2015 06:57
    Dati Idealista
    toscana, prezzi delle case -1,5% nel primo trimestre 2015 (Fonte: idealista.it - 16/04/2015)

    la toscana apre l’anno in corso all’insegna del calo dei valori immobiliari, una contrazione dell’1,5% che porta i prezzi a 2.448 euro/m². il saldo negativo accumulato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è del 3%. è la fotografia di idealista sull’andamento dei prezzi di 29.775 unità immobiliari pubblicate sul portale dai proprietari toscani tra l’1 gennaio e il 30 marzo

    i prezzi in provincia

    è un trimestre di ribassi un po’ ovunque quello appena trascorso, fanno eccezione solo le province di massa-carrara e pisa, rispettivamente con un saggio positivo del 3,2% e dell’1,4%. per il resto quotazioni in discesa a ritmi piuttosto sostenuti nel lucchese (-7,3%), in provincia di prato (-4,9%) e nel senese (-2,7%). cali sopra la media del periodo anche ad arezzo (-2%) e pistoia (-1,6%). il resto delle province accusano ribassi marginali, inferiori all’1%

    il ranking dei prezzi vede sempre firenze al top della graduatoria con 2.808 euro al metro quadro seguita da siena con 2.675, mentre all’opposto troviamo pistoia con 1.685 euro/m²

    i valori nelle città capoluogo

    l’andamento dei valori nei principali centri toscani rispecchia un quadro prevalentemente recessivo, con le sole firenze e siena in lieve progresso, rispettivamente dello 0,4 e dello 0,6%, menrtre tutte le altre città segnano il passo. segni meno e valori in picchiata in particolare a pistoia (7,6%) e prato (-5,3%); cali di una cerca rilevanza anche a lucca (-2,4%) e arezzo (-2%); per il resto delle piazze le correzioni sono nettamente meno consistenti

    sul fronte dei valori firenze, con 3.485 euro/m², guida la graduatoria dei centri capoluogo con i prezzi più elevati della regione pecedendo siena a 3.460 euro/m². tutti gli altri centri maggiori presentano prezzi sotto i 3mila euro al metro quadro, il più economico del lotto è pistoia con 1.685 euro al metro quadro

    una curiosità: se estendessimo tale analisi a tutti i comuni della toscana, la località più cara sarebbe forte dei marmi, in provincia di lucca, con 6.388 euro/m², mentre la più economica è pescia, in provincia di pistoia, con 1.330 euro al metro quadro

    idealista offre l’andamento dei prezzi a livello quartiere nelle città di livorno e lucca, pisa e siena (vedi tabelle seguenti). il numero di immobili presenti negli altri centri non consente ancora di fornire questo d’informazioni
    [Modificato da marco--- 17/04/2015 06:59]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 20/04/2015 21:27
    Pistoia: prezzi diminuiti del 39% tra il 2008 e il 2014
    Non si arresta la caduta dei prezzi delle abitazioni (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di David Meccoli - 20/04/2015)

    MONTECATINI. Il mercato immobiliare si rimette in moto in Valdinievole, con Montecatini e i comuni più a ovest a tirare la volata, ma con ancora tanti “buchi neri” e con una ulteriore e generalizzata caduta dei prezzi delle case. E vince chi riesce a trovare (o a vendere) un immobile con uno spazio esterno indipendente. Questi i dati del mercato immobiliare 2014 resi noti dal gruppo Tecnocasa.

    Discesa libera prezzi. Per rendersi conto di quanto siano scesi i prezzi della case nella nostra provincia basti pensare che Pistoia, tra il periodo pre-crisi (2008) e oggi il tracollo è stato del 39%. In pratica, posto 100 il valore di un immobile nel 2008, la stessa abitazione costerebbe 61 nel 2014. Un crollo che si è confermato anche nel 2014, con un -6,1%.

    E alcune realtà della Valdinievole sono andate anche oltre: Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese -10%, Montecatini -7,6%, stabile Monsummano (e questo, come vedremo, ha inevitabilmente avuto ripercussioni sulle compravendite).

    «In pratica – dice Mirko Cecconi, consulente Tecnocasa – i prezzi sono prossimi a quelli dei tempi della lira».

    Compravendite in ripresa. «Il mercato – spiega Davide Mosca, affiliato Tecnocasa - sta dando segnali di ripresa, perché i prezzi in discesa stanno favorendo gli acquisti. La maggior parte delle transazioni avviene in contanti e si focalizza su acquisti migliorativi (vicinanza a servizi o luogo di lavoro, migliori prestazioni energetiche)».

    Nel 2014 a Montecatini sono state 128 le transazioni portate a termine dalle agenzie Tecnocasa, con un incremento del 15,3% rispetto all’anno precedente. «La città termale – spiega Maria Carlucci, affiliata Tecnocasa – è stata la più penalizzata dalla crisi immobiliare di questi anni, con tanta gente che è “scappata” perché i prezzi stentavano a scendere. Ora c’è stato un adeguamento e il mercato sta ripartendo».

    Sono state 49 le case vendute a Ponte Buggianese, in aumento del 16,7% rispetto al 2013; 96 quelle a Monsummano, ma l’incremento (a causa dei prezzi rimasti relativamente alti) è stato solo del 2,1%. Un segno “più” che stride comunque con il dato di tutta la provincia di Pistoia (escludendo la città capoluogo), dove gli acquisti restano negativi (-0,9% rispetto al 2013), segno evidente che in diverse zone il mercato sia ancora fermo.

    Trilocali al top. La tipologia più richiesta è il trilocale, ma la vera discriminante per il successo di una compravendita è la presenza di uno spazio esterno a uso esclusivo. «Immobili di questo tipo – spiega Carlucci – si trovano soprattutto in zone di campagna o periferia. Se a ciò aggiungiamo una relativa vicinanza ai centri commerciali e al casello dell’autostrada (e quindi Ponte Buggianese, Chiesina Uzzanese o Uzzano) troviamo la casa ideale per tante famiglie».
    [Modificato da marco--- 20/04/2015 21:29]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 28/04/2015 07:17
    Immobili, prezzi al ribasso fino al 7,2%. Salgono le compravendite (Fonte: gonews.it - 27/04/2015)

    L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, ha analizzato l’andamento delle compravendite nelle Regioni italiane nel 2014. I segnali di un rinnovato movimento nel mercato immobiliare si avvertivano da tempo: aumento della domanda, maggiore propensione delle banche a erogare mutui, tassi convenienti e soprattutto prezzi immobiliari appetibili, dopo anni di ribassi. A livello nazionale le compravendite residenziali nel 2014 sono state 417.524 con un aumento del 3,6% rispetto al 2013.
    Legenda:Nd=Non disponibile Le variazioni percentuali sono calcolate anno su anno (2014 su 2013) Fonti: Variazione percentuale dei prezzi e tempi di vendita: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa Variazione percentuale delle compravendite: Agenzia delle Entrate Elaborazione a cura dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 09/07/2015 08:45
    Firenze: nei primi 6 mesi del 2015 prezzi -1,9%
    Firenze: prezzi delle case in calo dell’1,9%. Sul mercato immobiliare quotazioni in ribasso (Fonte: firenzepost.it - 08/07/2015)

    FIRENZE – Continuano a calare i valori di compravendita delle abitazioni a Firenze nei primi sei mesi di quest’anno: secondo l’Osservatorio immobiliare di Nomisma, il calo è del -1,9% medio, mentre i divari medi tra prezzi richiesti e prezzi effettivi si attestano sul 15%.

    Le tempistiche medie di contrattazione si attestano intorno a 7,5 mesi. Stazionari i canoni di locazione (+0,1%), con una contrazione dei tempi medi, tornati al di sotto dei 3 mesi. Andamenti in linea col comparto per il mercato fiorentino di box e garage.

    Il mercato direzionale e commerciale fa segnare un calo delle quotazioni per compravendite e locazioni. Le previsioni per il prossimo semestre, secondo Nomisma, «indicano il proseguimento della fase di incertezza»: tuttavia «all’interno del mercato residenziale fiorentino – dicono i ricercatori – si attende una ripresa più marcata del numero di compravendite e di locazioni».

    Complessivamente, a livello nazionale, l’analisi del secondo Osservatorio immobiliare 2015 di Nomisma è stata condotta su 13 grandi città (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia). L’atteso irrobustimento della ripresa del mercato immobiliare nel corso del primo semestre dell’anno, spiegano da Nomisma, non si è verificato e le performance del settore somigliano più a un rimbalzo ciclico piuttosto che a una reale ripresa.
    [Modificato da marco--- 09/07/2015 08:46]
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 17/02/2016 14:13
    Mercato immobiliare, crollo dei prezzi delle case ma a Firenze e Siena restano super care (Fonte: lanazione.it - 17/02/2016)

    Toscana, 17 febbraio 2016 - La Toscana e il mattone, prezzi in calo. Nel complesso si parla del 5,3% di riduzione del prezzo degli immobili in Toscana in un anno, nel 2015, e prezzo medio in vendita di 2.636 euro al metro quadrato. Questo, secondo l'Osservatorio sul mercato residenziale in Italia redatto da Immobiliare.it, il mercato nella regione. Nonostante la flessione, però, sono ben due i capoluoghi di provincia toscani ai vertici della classifica dei costi nazionali: Firenze risulta la città più cara in Italia con un prezzo medio di 3.436 euro/mq e Siena è quarta con 3.358 euro/mq. I valori delle due città sono ben più alti della media nazionale di 2.056 euro.

    Fra le province toscane, quella che ha subito la maggiore flessione dei prezzi è stata Livorno (-9,5%). Qui, a dicembre 2015, il costo medio di un immobile era pari a 2.113 euro a metro quadro. Alle spalle di Livorno, in termini di riduzione annuale, si è piazzata proprio Siena con un importante -8,6%, seguita da Carrara, dove i costi delle case sono scesi dell’8,1% in un anno arrivando ad una media di 2.224 euro a metro quadrato. Pur registrando una situazione di sostanziale stabilità nel quarto trimestre 2015 (+0,1%), nel corso dell’anno Firenze ha comunque perso il 6%, appena più di Grosseto (-5,8% - 2.363 euro/metro quadrato), Pisa (-5,4% - 2.671 euro/metro quadrato) e Arezzo (-5% - 1.864 euro/metro quadrato).

    Sono risultati in calo anche i costi a Massa (-4,1% - 3.026 euro/metro quadrato), a Pistoia (-3,5% - 1.829 euro/metro quadrato) e Prato (-2,4% - 1.990 euro/metro quadrato). Unico capoluogo in assoluta controtendenza è Lucca dove i prezzi, nel corso dell’anno, sono cresciuti del 2,4% arrivando a 2.377 euro. Ad influire maggiormente è stato il valore registrato nella città durante il secondo semestre del 2015 (+5,3%), ma mitigato dall’ultimo trimestre quando i prezzi sono calati dell’1,4%.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 15/03/2016 08:44
    Il mercato delle case riparte: +20% a Lucca (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Luca Cinotti - 14/03/2016)

    LUCCA. Qualcosa si muove nel mercato, certo non brillantissimo, delle compravendite immobiliari residenziali a Lucca. Secondo i dati resi noti dall’Agenzia delle entrate, il quarto trimestre del 2015 ha fatto registrare il miglior risultato, sia su base provinciale che sul territorio del comune di Lucca, dalla fine del 2011. Discorso a parte va fatto, invece, sulla capacità di questa ripresa di portare nuova residenza all’interno delle Mura: in questo caso i dati (stavolta dell’ufficio anagrafe del Comune di Lucca) segnalano che un’inversione di tendenza non c’è stata, e che il centro storico continua - seppur lentamente - a spopolarsi.

    La ripresa. Nel territorio dell’intera provincia di Lucca, secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, nel corso del 2015 si sono registrate 2.813 transazioni che hanno riguardato immobili classificati come “residenziali” (siano essi prime case o meno). Il valore complessivo dell’anno precedente fu di 2.671 e, quindi, in percentuale la progressione vale circa il 5%. In progressione molto più marcata il numero dei passaggi di mano delle case nel comune di Lucca: da 705 nel 2014 a 851 nel 2015, un bel 20% in più.

    Numeri che, analizzati un po’ più in dettaglio, mostrano che la ripresa è stata concentrata da aprile in poi: il primo trimestre del 2015, infatti, si era chiuso in negativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Poi tutti segni positivi, fino ad arrivare al trimestre ottobre-dicembre con 881 transazioni su base provinciale e 235 all’interno del comune di Lucca. Tutto questo, comunque non deve far dimenticare che siamo ben lontani dalle cifre del periodo pre-crisi: per dare un numero, nel 2006 le transazioni a livello provinciale furono quasi seimila.

    Il centro non “tira”. Le tabelle dell’Agenzia delle entrate non sono in grado di raffinare l’analisi a livello comunale, per dirci quante compravendite hanno riguardato gli immobili nel centro di Lucca.

    Ma per far questo ci sono i dati dell’anagrafe del Comune di Lucca, aggiornati all’inizio di marzo di questo anno. E il panorama è abbastanza chiaro: fra 2016 e 2015 gli abitanti all’interno delle Mura sono calati di qualche decina di unità, da 8.904 a 8.862. Nello stesso arco di tempo, invece, la popolazione complessiva del comune di Lucca è aumentata di cento persone, da 89.599 a 89.699.

    Ma se questi numeri possono sembrare poca cosa, è sul medio-lungo periodo che si racconta meglio la storia di un centro che in una lenta emorragia perde prima e servizi e poi i residenti, rischiando di rimanere un (bellissimo) palcoscenico per i turisti.

    I residenti sono, infatti, una ventina in meno rispetto a undici anni fa: nel 2005 gli uffici di via San Paolino cifrano a 8.882 le persone che abitavano dentro le Mura. Ma nel 2005 gli abitanti complessivi erano 86.279, contro gli 89.699 di adesso. Insomma, in undici anni c’è stato un aumento di
    oltre 3.500 abitanti, evidentemente concentrato nei quartieri fuori dalle Mura. Ma è andando ancora più indietro che si “apprezza” meglio l’entità del problema. Nel 1997 i residenti in centro erano 9.478 su 84.030, l’11% del totale. Oggi la percentuale è scesa sotto il 10%.
  • OFFLINE
    marco---
    Post: 8.592
    Sesso: Maschile
    Amministratore unico
    00 17/04/2016 22:24
    Casa, il mercato non riparte: affari a picco (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Gianni Parrini - 17/04/2016)

    A Lucca prezzi ancora congelati ma rispetto al 2007 i contratti sono dimezzati.

    LUCCA. Compravendite calate del 50% e prezzi a picco. Il mercato immobiliare stenta a ripartire e il confronto tra i dati del 2007 e quelli del secondo semestre 2015 (recentemente diffusi dall’Omi) racconta la fine di un’epoca. Quella in cui il mattone era un “bene rifugio” in cui investire i propri risparmi (lo testimonia anche l’aumento dei depositi nelle banche lucchesi) e in cui la casa di proprietà era l’obiettivo da raggiungere per dare compiutezza ai sogni di giovani e famiglie. Ma la crisi economica ha chiuso (a chiave) i sogni nel cassetto e il mercato immobiliare è stato il primo a risentirne. Mille euro in meno al metro al quadro per un appartamento nel centro di Lucca: è questa la cifra più indicativa per raccontare il declino di un settore che negli ultimi ha visto fallire quasi il 50% delle ditte edili. Oltre al calo dei prezzi, a preoccupare è il volume degli affari conclusi: le compravendite si sono più che dimezzate in questi 8 anni. Al momento segni di ripresa ce ne sono pochi: il confronto fra il primo e il secondo semestre del 2015 non fa registrare differenze di prezzo tra le varie zone della città. Un leggero calo c’è solo nelle abitazioni nuove e ristrutturate della prima periferia (Borgo Giannotti, Sant’Anna, Arancio, San Marco, San Concordio) il cui costo al metro quadro varia tra i 1.900 e i 2.150 euro. Stabili invece i prezzi del centro storico. La zona del quadrilatero d’oro che si snoda intorno a San Michele e via Fillungo, vede i propri alloggi messi in vendita con prezzi che oscillano tra i 2.900 e i 3.600 euro (nuovi o ristrutturati), mentre le case “abitabili” ma non di particolare pregio si attestano nella forbice tra i 2.600 e i 3.100. Se ci si accontenta di una casa dentro le Mura che non affaccia sulle vie nobili dello shopping si può trovare qualcosa intorno ai 2.300 euro al metro quadro.

    Restano stabili nel corso del 2015 anche i prezzi delle zone di periferia. Nel morianese si trovano offerte interessanti con circa 1.200-1.500 euro al metro quadro. Cifre leggermente più alte tra Sant’Alessio e la Valfreddana, mentre le case meno care in assoluto sono quelle di Brancoleria, delle Colline e dell’Oltreserchio. Si possono comprare abitazioni di 100 metri quadri con 100-130mila euro. Queste ultime zone sono quelle che hanno retto meglio il confronto con il 2007: i prezzi sono sostanzialmente invariati.

    Segnali di ripresa. Un disastro, dunque. Ma a ben guardare qualche timido segnale di ripresa c’è. Innanzi tutto la caduta del mattone è finita: i prezzi degli immobili residenziali da un paio d’anni sono stabili.

    Il secondo segnale positivo, forse il più incoraggiante, riguarda la ripresa delle compravendite. Ripresa timida ma costante: nel 2013 gli affari conclusi in Provincia sono stati 2.630, nel 2014 2.672, nel 2015 si è toccata quota 2.812. Una ripresa a passo di lumaca ma che tale resta anche se i livelli pre-crisi sono lontanissimi. Quello però era un altro mondo e conviene dimenticarselo almeno per un lustro. Qualcosa si muove nel mondo del mattone e secondo le regole dell’economia dovrebbe avere un effetto traino anche sulla
    risalita dei prezzi. I prossimi mesi diranno qualcosa di più su questo fronte: gli stessi operatori del mercato confermano che il vento sta cambiando. Se dovete comprare casa questo è il momento per farlo: i prezzi non scenderanno più, casomai torneranno a salire.
2