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Bolla immobiliare - 38° Parte

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    00 03/03/2011 11:35
    Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    pax2you, 3/3/2011 10:19 AM:

    italia...meno di 2.000 nel 2004 e promesse 10.000 all'anno dal Berlusca per i prossimi 5 anni(a partire dal 2010)...mah io non ci credo.

    Francia nel 2010: 130.000

    Nel 2010 in Francia sono state costruite 131.509 unità abitative per l'edilizia popolare, il che rappresenta un “record assoluto negli ultimi 30 anni”.

    Lo ha dichiarato ha ieri su Europa 1 il segretario di Stato per l'edilizia abitativa Benoist Apparu. “Tra il 1978 e il 2003 se ne facevano in media 50.000 all'anno. Dal 2004 ne abbiamo fatte 100.000. Quest'anno, 131.500: è il record assoluto da 30 anni”, ha detto Apparu. Il più grande sforzo, ha aggiunto, è concentrarsi sulle zone in cui la carenza è più acuta, come l'Ile-de-France. “Su queste nuove abitazioni – ha spiegato il segretario di Stato - abbiamo fatto il massimo dove era necessario. Prima, erano appena un quarto le case di edilizia popolare esistenti in zone come Ile-de-France, dove vi è una reale necessità per la costruzione. In due anni, siamo riusciti ad aumentare dal 25% al 33% gli alloggi finanziati in queste zone”. (Fonte: Il Sole 24 Ore Radiocor)

    casaclima

    Berlusca e sinistroidi ma andatevene affa...maledetti incompetenti ignoranti.



    ecchime ecco la scelta italiana, il vero PIANO CASA....fate i vostri confronti(gafico a sinistra sopratutto).

    la mia domanda e':
    perche' nessun giornale di rilievo ha raccontato come stanno le cose?
    [Modificato da pax2you 03/03/2011 12:19]
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    00 03/03/2011 11:45
    governi di destra e di sinistra durante la non costruzione delle case pubbliche
    [Modificato da pax2you 03/03/2011 11:45]
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    00 03/03/2011 13:00
    Ance: edilizia in ginocchio, ripartire dalla sostenibilità
    La sostenibilità, cioè la soddisfazione dei bisogni attuali che non compromette i bisogni delle generazioni future, deve essere al centro delle scelte non solo delle istituzioni, ma anche delle banche e del sistema industriale e produttivo.

    “La crisi - ha detto il vicepresidente entro Ance - continua a colpire duramente un settore nevralgico per la nostra economia e per una concreta e duratura ripresa economica. Una crisi che alla fine del 2010 presenta un calo medio delle attività del 25% rispetto al 2008 (-38% residenziale, -28% non residenziale ed opere pubbliche), con una perdita di occupazione già di oltre 350.000 addetti, che, conclusa la fase delle ristrutturazioni aziendali e della CIG straordinaria, senza un'inversione di tendenza, raddoppieranno”. Ciò che blocca il mercato, oggi “fortemente caratterizzato da gente senza casa e viceversa da molte case invendute”, è soprattutto “la mancanza di risorse finanziarie, manca la linfa vitale che lo possa rimettere in moto

    In questo quadro la sostenibilità “può e deve essere uno dei criteri fondamentali intorno a cui rilanciare l'attività edilizia e il mercato immobiliare”.


    caseclima

    La sostenibilità pero' non si raggiunge prendendo famiglie di reddito medio basso e accollandogli mutui di 25 anni per un bilocale in classe energetica D!!!

    350.000 posti di lavoro persi dovrebbero essere sufficienti per capirlo.

    vado a cambiare l'alimentore bruciato della mia ps3...saluti.




    [Modificato da pax2you 03/03/2011 13:16]
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    00 03/03/2011 13:24
    Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    pax2you, 03/03/2011 11.35:



    ecchime ecco la scelta italiana, il vero PIANO CASA....fate i vostri confronti(gafico a sinistra sopratutto).

    la mia domanda e':
    perche' nessun giornale di rilievo ha raccontato come stanno le cose?




    forse perche', a differenza di quanto avviene in francia, si sarebbe scoperto come qui quello che conta e' il male comune

    ...chiedere al ministro FIORENTINO SULLO...

    [SM=g1752723] [SM=g1752723] [SM=g1752723]
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    Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    laplace77, 3/3/2011 1:24 PM:




    forse perche', a differenza di quanto avviene in francia, si sarebbe scoperto come qui quello che conta e' il male comune

    ...chiedere al ministro FIORENTINO SULLO...

    [SM=g1752723] [SM=g1752723] [SM=g1752723]



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    00 03/03/2011 18:02
    se ci sono 120.000 case invendute...

    E' COLPA DEGLI EMIGRATI !!!

    330.000 in 10 anni, in eta' "da acquirenti"...


    17:06 - Competitivita': fuga dei cervelli, 330mila giovani all'estero (Radio24)

    Under 40 che hanno lasciato l'Italia negli ultimi 10 anni

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 03 mar - Ammonta a
    331.709 il flusso in uscita dall'Italia dei giovani di eta'
    compresa tra i 20 e i 40 anni, tra il 2000 e il 2010. Lo
    rivela, sulla base degli ultimi dati Aire (Anagrafe Italiani
    Residenti Estero), la trasmissione "Giovani Talenti" di
    Radio 24, condotta da Sergio Nava e in onda sabato 5 marzo
    alle ore 13.30. In particolare, nel corso dell'anno solare
    2010, ben 22mila e 982 "under 40" hanno lasciato l'Italia
    con destinazione i Paesi europei. Prevalentemente si tratta
    di uomini: sono 12mila e 538, contro 10mila e 444 donne.
    Altri 2536 giovani hanno scelto gli Stati Uniti, come luogo
    di residenza (simili le proporzioni di sesso: 1391 uomini e
    1145 donne). A livello regionale, il 2010 ha visto un boom
    degli "under 40" che hanno lasciato la Lombardia, regione
    capolista nell'espatrio dei giovani sia verso l'Europa, sia
    verso gli Usa. Sono stati infatti 3560 i 20-40enni lombardi
    che hanno preso la residenza nell'Ue, 361 invece hanno
    preferito gli Usa. Al secondo posto negli espatri verso
    l'Europa la Sicilia (2794), al terzo il Lazio (1955). Per
    quanto riguarda gli espatri verso gli Usa, dopo la Lombardia
    seguono la Campania (307), e il Lazio (303). Se consideriamo
    invece il totale degli espatri tra il 2000 e il 2010, domina
    la Sicilia, che nell'ultimo decennio ha visto emigrare verso
    l'estero ben 40mila e 281 giovani tra i 20 e i 40 anni. A
    seguire la Lombardia (32mila e 678) e la Calabria (31mila e
    049). Il totale complessivo degli italiani (di ogni fascia
    d'eta') iscritti all'anagrafe AIRE ammonta a 4milioni 115mila
    e 235. Se si considera la sola fascia dei 20-40enni, i
    giovani italiani residenti all'estero sono 1milione 174mila
    e 879. Non e' possibile avere indicazioni sul titolo di
    studio dei giovani italiani che emigrano, ma e' ragionevole
    affermare che la percentuale di coloro che sono altamente
    scolarizzati sia elevata. L'Anagrafe Italiani Residenti
    Estero e' il registro ufficiale dei connazionali che hanno
    stabilito la residenza al di fuori dei nostri confini.
    Nonostante l'iscrizione sia obbligatoria, e' presumibile
    ritenere che i dati Aire siano comunque da considerare per
    difetto.
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    00 03/03/2011 20:50
    Voci di aumento dei tassi(0,25) ad Aprile
    uk.reuters.com/article/2011/03/03/uk-ecb-rates-idUKTRE7222ZX...

    "The position of the Governing Council is that an increase in interest rates at the next meeting is possible," Trichet told a news conference after the central bank left rates at a record low 1.0 percent.

    Trichet dismissed the idea that a rate rise in April could be bigger than 25 basis points, saying such a scenario was "not the appropriate interpretation."
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    00 04/03/2011 09:07
    Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    pax2you, 3/3/2011 10:19 AM:

    italia...meno di 2.000 nel 2004 e promesse 10.000 all'anno dal Berlusca per i prossimi 5 anni(a partire dal 2010)...mah io non ci credo.

    Francia nel 2010: 130.000

    Nel 2010 in Francia sono state costruite 131.509 unità abitative per l'edilizia popolare, il che rappresenta un “record assoluto negli ultimi 30 anni”.

    Lo ha dichiarato ha ieri su Europa 1 il segretario di Stato per l'edilizia abitativa Benoist Apparu. “Tra il 1978 e il 2003 se ne facevano in media 50.000 all'anno. Dal 2004 ne abbiamo fatte 100.000. Quest'anno, 131.500: è il record assoluto da 30 anni”, ha detto Apparu. Il più grande sforzo, ha aggiunto, è concentrarsi sulle zone in cui la carenza è più acuta, come l'Ile-de-France. “Su queste nuove abitazioni – ha spiegato il segretario di Stato - abbiamo fatto il massimo dove era necessario. Prima, erano appena un quarto le case di edilizia popolare esistenti in zone come Ile-de-France, dove vi è una reale necessità per la costruzione. In due anni, siamo riusciti ad aumentare dal 25% al 33% gli alloggi finanziati in queste zone”. (Fonte: Il Sole 24 Ore Radiocor)

    casaclima

    Berlusca e sinistroidi ma andatevene affa...maledetti incompetenti ignoranti.




    La salita dei prezzi in Francia non e' dovuta, come da noi, allo sfruttamento delle classi meno abbienti o delle persone che per qualsiasi ragione non potevano accedere alla casa.

    In questo senso sembra che le compravendite abbiano avuto un bel rimbalzo con gioia degli operatori di settore.


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    00 04/03/2011 09:20
    Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    il non sfruttare la classe meno abbiente avrebbe giovato anche agli imprenditori(AI).
    Almeno per ora.
    no?

    [Modificato da pax2you 04/03/2011 10:10]
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    00 04/03/2011 09:29
    Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    le prospettive dei costruttori.

    [Modificato da pax2you 04/03/2011 09:36]
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    Re: Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    pax2you, 3/4/2011 9:29 AM:

    le prospettive dei costruttori.




    Grafico per spiegare come si sono mossi i prezzi in Francia tra le varie bolle.
    [Modificato da pax2you 04/03/2011 09:36]
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    Re: Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    pax2you, 04/03/2011 9.29:

    le prospettive dei costruttori.



    Secondo i costruttori i prezzi si muoverano tra E e C a seconda dei redditi delle famiglie.

    Improbabile lo scenario F.






    che bel botto, durante la WWII, eh?

    della serie "i mattoni non si mangiano"...

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    Re: Re: Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    laplace77, 3/4/2011 9:34 AM:




    che bel botto, durante la WWII, eh?

    della serie "i mattoni non si mangiano"...

    [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]



    eh si....in piu' le assicurazioni, casualmente, in caso di guerra non coprono...quindi anche le classi benestanti sono piuttosto riluttanti a investire sul mattone.
    (le assicurazioni sanitare annuali...se ti viene un cancro e ti coprono per l'evento non ti rinnovano l'assicurazione a scadenza dell'anno e' successo ad una mia amica dirigente...)


    comunque passo anche questa...tanto per dire la differenza di mentalita' e di approccio al problema.
    Non si fa propaganda solo per il proprio gruppo d'interesse come sembra siamo costretti qui da noi.

    Qui sento spesso dire che il nostro paese e' penalizzato in quanto non ha risorse energetiche proprie...e' vero ma questi fenomeni(es:sfruttamento delle classa medio bassa in relazione alla casa) si giustificano tutti cosi?
    Io direi proprio di no.

    ps
    potresti cancellare il mio commento "secondo i costruttori etc"?
    In realta' ho tradotto male.
    [Modificato da pax2you 04/03/2011 10:00]
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    Re: Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    pax2you, 03/03/2011 15.10:







    va' che dicono i cinesi:

    Per spegnere il rischio di una "bolla immobiliare", inizio della fine trent'anni fa in Giappone, lo Stato non si limiterà a frenare il credito: nel 2011 consegnerà 10 milioni di alloggi popolari, che diventeranno 36 milioni entro il 2015.
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    Re: Re: Re: Re: Re: Case pubbliche Francia vs Italia
    laplace77, 3/4/2011 9:55 AM:




    va' che dicono i cinesi:

    Per spegnere il rischio di una "bolla immobiliare", inizio della fine trent'anni fa in Giappone, lo Stato non si limiterà a frenare il credito: nel 2011 consegnerà 10 milioni di alloggi popolari, che diventeranno 36 milioni entro il 2015.



    ...anche li benche' vi siano realta' molto pesanti a livello abitativo sopratutto nelle citta' vi e' almeno il concetto di costruire una casa pubblica e non di abbandonarla.
    Si spinge per i servizi(vedremo cosa ci preparera' la fantasia cinese nel gruppo dei lavori inutili).

    Be' lap stiamo vivendo il periodo della globalizzazione del capitalismo e fra un paio di secoli chissà come verremo raccontati.





    [Modificato da pax2you 04/03/2011 10:09]
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    00 04/03/2011 10:28
    Agenzia del territorio:Accordo AdT-Libro Fondiario Bolzano
    Dopo l'aggiunta delle compravendita delle case popolari,nel conto degli NTN nazionali, stai a vedere che le compravendite si arrichiscono anche di quelle di Bolzano...generando l'ovvia risalita delle compravendite solo a livello statistico.

    Staremo a vedere....magari sono un po' troppo malizioso,nei confronti dell'Alemanno, questa volta.

    www.agenziaterritorio.it/?id=8240

    [Modificato da pax2you 04/03/2011 10:29]
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    00 04/03/2011 10:47
    uk

    10:12 - Gb: prezzi delle case in calo dello 0,9% in febbraio (Halifax)

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 04 mar - I prezzi delle
    case nel Regno Unito sono scesi piu' bruscamente del previsto
    in febbraio, invertendo l'aumento segnato nel mese di
    gennaio e lasciando intendere che il mercato e' pronto per
    continuare il calo.
    Lo riporta Halifax. I prezzi delle case
    sono scesi dello 0,9% a febbraio rispetto al mese
    precedente, dopo un aumento dello 0,8% a gennaio.
    "L'incertezza sulle prospettive economiche pesa sulla
    domanda di abitazioni di quest'anno", ha detto il capo
    economista di Halifax, Martin Ellis. Il mercato ha oscillato
    negli ultimi mesi, ma la tendenza generale sembra essere un
    graduale declino per il 2011 nel suo complesso, secondo il
    parere di molti economisti. Gli analisti si attendevano un
    calo dello 0,4%. I prezzi sono diminuiti in media del 2,8%
    nei tre mesi a febbraio dal corrispondete periodo dell'anno
    precedente, il piu' grande declino da ottobre 2009 e piu'
    profondo rispetto al calo del 2,4% nei tre mesi a gennaio.
    Gli economisti avevano previsto un calo del 2,5%.


    [SM=g7574]
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    00 04/03/2011 11:05
    pronti per il prossimo schock petrolifero..double dip
    vediamolo in termini di percentuale di crescita. [SM=g7560]


    Libia, bombe sui pozzi lanciate da forze raìs
    Obama: pronti a tutto non escludiamo nessuna opzione. Missione umanitaria italiana al via
    04 marzo 2010(ansa)
    ansa
    [Modificato da pax2you 04/03/2011 11:07]
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    00 04/03/2011 11:24
    Re: pronti per il prossimo schock petrolifero..double dip
    pax2you, 04/03/2011 11.05:

    vediamolo in termini di percentuale di crescita. [SM=g7560]


    Libia, bombe sui pozzi lanciate da forze raìs
    Obama: pronti a tutto non escludiamo nessuna opzione. Missione umanitaria italiana al via
    04 marzo 2010(ansa)
    ansa




    lo dicevo che si sarebbe andati avanti a "su e giu'" con allegati shock recessivi ogni volta che il petrolio fosse andato troppo "su"...



    picco del petrolio + shock economy speculativa...

    [SM=g9128]

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    00 04/03/2011 11:57
    Re: Re: pronti per il prossimo schock petrolifero..double dip
    laplace77, 3/4/2011 11:24 AM:




    lo dicevo che si sarebbe andati avanti a "su e giu'" con allegati shock recessivi ogni volta che il petrolio fosse andato troppo "su"...



    picco del petrolio + shock economy speculativa...

    [SM=g9128]




    alcuni vantaggi nel non migliorare tecnologicamente ci sono.... [SM=g7576]



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    00 04/03/2011 12:00
    Re: uk
    laplace77, 3/4/2011 10:47 AM:


    10:12 - Gb: prezzi delle case in calo dello 0,9% in febbraio (Halifax)

    (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 04 mar - I prezzi delle
    case nel Regno Unito sono scesi piu' bruscamente del previsto
    in febbraio, invertendo l'aumento segnato nel mese di
    gennaio e lasciando intendere che il mercato e' pronto per
    continuare il calo.
    Lo riporta Halifax. I prezzi delle case
    sono scesi dello 0,9% a febbraio rispetto al mese
    precedente, dopo un aumento dello 0,8% a gennaio.
    "L'incertezza sulle prospettive economiche pesa sulla
    domanda di abitazioni di quest'anno", ha detto il capo
    economista di Halifax, Martin Ellis. Il mercato ha oscillato
    negli ultimi mesi, ma la tendenza generale sembra essere un
    graduale declino per il 2011 nel suo complesso, secondo il
    parere di molti economisti. Gli analisti si attendevano un
    calo dello 0,4%. I prezzi sono diminuiti in media del 2,8%
    nei tre mesi a febbraio dal corrispondete periodo dell'anno
    precedente, il piu' grande declino da ottobre 2009 e piu'
    profondo rispetto al calo del 2,4% nei tre mesi a gennaio.
    Gli economisti avevano previsto un calo del 2,5%.


    [SM=g7574]


    USA

    Home prices: The double-dip is near
    March 3, 2011

    Then Robert Shiller, the Yale economist and co-founder of the S&P/Case-Shiller home price indexes, dropped this bomb: "There's a substantial risk of home prices falling another 15%, 20% or 25%," he said.

    e ancora il ormai conosciuto cepr non certo grazie al TG4 o similari.

    "There will be differences by market, but generally, you may get a big discount by waiting a year [to buy]," said Dean Baker, co-director of the Center for Economic and Policy Research, who thinks the price drop will be closer to 10% or 15%.

    money.cnn.com/2011/03/03/real_estate/housing_buy_or_not/i...

    [Modificato da pax2you 04/03/2011 12:40]
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    00 04/03/2011 17:01
    Re: Re: uk
    pax2you, 04/03/2011 12.00:


    USA

    Home prices: The double-dip is near
    March 3, 2011

    Then Robert Shiller, the Yale economist and co-founder of the S&P/Case-Shiller home price indexes, dropped this bomb: "There's a substantial risk of home prices falling another 15%, 20% or 25%," he said.

    e ancora il ormai conosciuto cepr non certo grazie al TG4 o similari.

    "There will be differences by market, but generally, you may get a big discount by waiting a year [to buy]," said Dean Baker, co-director of the Center for Economic and Policy Research, who thinks the price drop will be closer to 10% or 15%.

    money.cnn.com/2011/03/03/real_estate/housing_buy_or_not/i...




    Ma oltre all'articolo da te postato, andando a spulciare si trova uno studio in cui si confronta matematicamente la convenienza tra l'acquisto e l'affitto.
    Si prende il prezzo della casa di interesse e lo si divide per l'importo di un anno di affitto.
    Se questo numero è superiore a 15 conviene stare in affitto, se inferiore allora converrà comprare...
    Nel mio caso questo numero è 23!!!!!!
    Pazzesco!!! [SM=g7814]
    money.cnn.com/galleries/2011/real_estate/1101/gallery.rent_or_buy/in...
    [Modificato da (Any) 04/03/2011 17:02]
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    00 04/03/2011 17:15
    Re: Re: Re: uk
    (Any), 3/4/2011 5:01 PM:



    Ma oltre all'articolo da te postato, andando a spulciare si trova uno studio in cui si confronta matematicamente la convenienza tra l'acquisto e l'affitto.
    Si prende il prezzo della casa di interesse e lo si divide per l'importo di un anno di affitto.
    Se questo numero è superiore a 15 conviene stare in affitto, se inferiore allora converrà comprare...
    Nel mio caso questo numero è 23!!!!!!
    Pazzesco!!! [SM=g7814]
    money.cnn.com/galleries/2011/real_estate/1101/gallery.rent_or_buy/in...



    Qui ci fregano senza farci accorgere.
    Tanto coloro che comprano a questi prezzi sono una minoranza della popolazione e dei votanti.
    L'imi e' al 2/3% all'anno....di conseguenza coloro che si indebitano come dei pazzi sono ancora meno.

    In secondo luogo i single non vengono considerati ente degno di nota in Italia.
    Conta la famigghia e quindi nel calcolo del mutuo 2 stipendi....che al primo figlio diventano 1,5/1,3 e anche meno poi ma vabbe ci sono i genitori che aiutano....se li hai e se possono.

    interessante il rapporto...

  • serafin.
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    00 04/03/2011 17:25
    Re: Re: Re: uk
    (Any), 04/03/2011 17.01:



    Ma oltre all'articolo da te postato, andando a spulciare si trova uno studio in cui si confronta matematicamente la convenienza tra l'acquisto e l'affitto.
    Si prende il prezzo della casa di interesse e lo si divide per l'importo di un anno di affitto.
    Se questo numero è superiore a 15 conviene stare in affitto, se inferiore allora converrà comprare...
    Nel mio caso questo numero è 23!!!!!!
    Pazzesco!!! [SM=g7814]
    money.cnn.com/galleries/2011/real_estate/1101/gallery.rent_or_buy/in...




    Any io ho il numero 25...tombola [SM=g1750865]
  • serafin.
    Utente anonimo
    00 04/03/2011 17:27
    Consumatori,verso stangata su mutui fino a 624 euro anno
    Forti ricadute sulle famiglie dal possibile rilanzo dei tassi della Bce


    ROMA - Il possibile rialzo dei tassi da parte della Bce ad aprile avrà "forti ricadute" sulle famiglie - circa 2,3 milioni - che hanno acceso un mutuo a tasso variabile: per il 7 aprile, prossima riunione del Consiglio direttivo della Banca europea centrale, si profila "una stangata" - avvertono Adusbef e Federconsumatori - fino a 624 euro in un anno.

    www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/03/04/visualizza_new.html_1560074...


    52 euro in più al mese ...un nulla
  • dgambera
    Utente anonimo
    00 04/03/2011 17:40
    L'Italia sempre più cementificata, stretta tra auto e inquinamento: una nuova Bolzano ogni 4 mesi

    4 marzo 2011


    Oltre 500 chilometri quadrati all'anno: a tanto ammonta la quantità di territorio consumato ogni anno in Italia per l'espansione edilizia. Ed è come se ogni quattro mesi nascesse una città uguale all'area urbanizzata del comune di Milano. Questo è solo uno dei preoccupanti dai sul territorio contenuti in «Ambiente Italia 2011», il rapporto annuale di Legambiente sul consumo di suolo in Italia, elaborato dall'istituto di ricerche Ambiente Italia.

    Il consumo del suolo è cresciuto in modo incontrollato negli ultimi 15 anni
    La superficie nazionale urbanizzata è pari all'estensione di Puglia e Molise messe insieme, per un totale di 2.350.000 ettari, il 7,6% del territorio nazionale, che ripartiti per il numero di abitanti corrispondono a 415metri quadrati pro capite. Negli ultimi quindici anni, osservano da Legambiente, il consumo di suolo è cresciuto in modo incontrollato e la realtà fisica è ormai composta da fenomeni insediativi non omogenei: periferie estese e diffuse, grappoli disordinati di sobborghi residenziali, blocchi commerciali connessi da arterie stradali.
    La fotografia del consumo di suolo nelle regioni italiane scattata nel 2010 dal Centro di ricerca sui consumi di suolo istituito da Legambiente insieme al dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano, mostrava la Lombardia in testa con il 14% di superfici artificiali sul totale della sua estensione, seguita dal Veneto con l'11%, dalla Campania con il 10,7%, dal Lazio e dall'Emilia Romagna con il 9%. I primi risultati del 2011 portano però alla ribalta anche Molise, Puglia e Basilicata che, pur conservando un forte carattere rurale, stanno conoscendo dinamiche di crescita accelerata delle superfici urbanizzate.

    Le periferie si espandono senza un progetto, coste sempre più cementificate
    La maggior parte delle trasformazioni avviene a discapito dei suoli agricoli e, solo in misura minore, dei terreni incolti o boschivi, in linea con il trend europeo. Il consumo di suolo, infatti, non è una prerogativa italiana. La Commissione europea conferma che l'Italia rientra nella media dei principali Paesi Ue, anche se alcuni caratteri dei processi di urbanizzazione rendono la situazione italiana più complessa.

    Le periferie delle nostre principali aree urbane, ad esempio, crescono senza un progetto metropolitano e ambientale, di trasporto pubblico e di servizi. Mentre nelle aree di maggior pregio, tra cui le coste, la costruzione di seconde case ha cementificato gli ultimi lembi ancora liberi di territorio e le zone a rischio idrogeologico, abusivamente o con il benestare di piani regolatori.

    A Roma il primato delle case sfitte e di sfratti. E si continua a costruire
    A fronte di questo ipersfruttamento del territorio, molte case già costruite restano vuote: Roma è in testa alla classifica 2009 delle città con il maggior numero di case vuote, con oltre 245mila abitazioni. Seguono Cosenza (165.398), Palermo (149.894), Torino (144.398) e Catania (109.573). Sempre alla Capitale spetta nello stesso anno il primato per il maggior numero di sfratti eseguiti, 8.729, più di Firenze (2.895), Napoli (2.722), Milano (2.574) e Torino (2.296).
    Il caso di Roma resta emblematico, nonostante le difficoltà registrate nei territori di Milano e di Napoli, dove ancora 200mila famiglie non riescono a pagare il mutuo o la rata dell'affitto sebbene nel 2007 le superfici impermeabili coprissero il 62% del suolo comunale e attualmente siano quasi un milione le case che risultano vuote perché troppo care. La Capitale resta quindi in cima alle classifiche perché il suo territorio ha visto una fortissima crescita edilizia e anche perché il comune di Roma è il più grande in Italia in termini di superficie e di popolazione: tra il 1993 e il 2008 il suolo costruito è aumentato del 12% a Roma (con 4.800 ettari trasformati, pari a quasi tre volte il tessuto storico della città compreso entro le Mura Aureliane) e del 10% a Fiumicino (con 400 ettari). Una superficie pari complessivamente all'estensione dell'intero comune di Bolzano. Nello stesso arco di tempo, a Roma la popolazione è aumentata di oltre 30mila unità, con una media di 150 metri quadrati di suoli trasformati per ogni nuovo abitante
    . Sono così scomparsi 4.384 ettari di aree agricole, il 13% del totale, e 416 di bosco e vegetazione riparia.

    L'Italia stretta tra inquinamento e traffico
    È ancora insufficiente la qualità della vita nelle città italiane e fra i primi fattori di criticità c'è la mobilità: i mezzi privati coprono circa l'82% della domanda, facendo registrare al nostro paese un tasso di motorizzazione (numero di auto ogni mille abitanti) decisamente superiore alla media europea. Nel 2008, ad esempio, il valore del Belpaese è stato pari a 601 auto ogni mille abitanti, contro le 470 dell'Unione europea, le 498 della Francia, le 475 del Regno Unito. Gli italiani si muovono, quindi, sempre in auto (12.070 passeggeri per Km/abitante),
    pochissimo in tram o metro (109 passeggeri) e poco in treno (835).
    Un settore già problematico, per il quale si è registrato un ulteriore aggravamento della situazione, è quello del trasporto merci, con ben il 71,9% delle merci che ha viaggiato su strada nel 2008. Su ferro ha viaggiato solo il 9,8% delle derrate, mentre il 18,3% si è mosso via mare.
    Inoltre, nel 2009 è anche leggermente peggiorata la situazione per il biossido di azoto, il cui valore limite è stato superato in almeno una centralina di monitoraggio da circa il 67% dei comuni capoluogo (era il 64% nel 2008). La situazione è più grave nelle grandi città, delle quali solo 3 su 14 presentano un valore medio di tutte le centraline inferiore al limite previsto.

    In calo la produzione di rifiuti, raccolta differenziata al 30,6%
    Dopo anni di crescita incontrastata diminuisce dal 2008 la produzione dei rifiuti urbani, attestandosi a poco meno di 32,5 milioni di tonnellate (-0,22% rispetto al 2007). A livello procapite si passa da 546 kg/abitante del 2007 a 541 kg/abitante del 2008. La raccolta differenziata è passata dal 7,1% del 1996 al 30,6% del 2008 (arrivando a quasi 10 milioni di tonnellate), anche se nel 2008 solo sette regioni hanno superato il 35% di raccolta differenziata (obiettivo normativo per il 2003) e si accentua lo scarto tra le regioni del Nord e quelle meridionali. Al Sud solo la Sardegna presenta valori significativi di raccolta differenziata (34,7%), mentre le altre restano ferme al palo, in particolare il Molise (6,5%) e la Sicilia (6,7%).

    Ma l'Italia sta migliorando nell'uso delle energie rinnovabili, ma gli obiettivi di Kyoto sono a rischio
    L'Italia è vicina agli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto, non solo per la crisi ma anche
    per il minor uso di fonti derivate dal petrolio e per l'aumento delle energie verdi del 50% in 10 anni. Seppure l'obiettivo è così a portata di mano, l'Italia, unica tra i firmatari di Kyoto, rischia di non raggiungerlo. «L'Italia - spiega Duccio Bianchi, curatore del rapporto - deve smettere di remare contro lo sviluppo delle rinnovabili». L'Europa - secondo il dossier di Legambiente - è pioniera rispetto alle altre economie sul fronte dell'efficienza e del contenimento delle emissioni anche grazie alla recessione. I dati del 2009 mostrano che l'Ue è sulla strada per raggiungere nel 2020 gli obiettivi di riduzione del 20%. «Soltanto l'Italia corre il rischio di non agguantare Kyoto, pur essendo a portata di mano così come gli obiettivi al 2020 per le rinnovabili e la riduzione di CO2».
    Nel settore energetico - si legge nel rapporto - continua «la riduzione dei consumi delle materie prime che passano da 191 milioni di Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) a circa 180 milioni (meno 5,8%). Decresce la produzione energetica da fonti non rinnovabili: quella dal petrolio cala di circa 5 milioni di Tep (meno 5,3% del totale), così come il gas naturale (meno 5,6%). Mentre la produzione da fonti rinnovabilitra il 2008 e il 2009 sale di 2,3 milioni di Tep (più 13,5%), a conferma del trend dell'ultimo decennio, più 49%. +

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    [Modificato da dgambera 04/03/2011 17:41]
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    laplace77
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    00 04/03/2011 18:40
    Re:
    dgambera, 04/03/2011 17.40:




    ma davvero il sole24ore scrive 'ste cose?

    [SM=g7728] [SM=g7728] [SM=g7728]

    sara' che la fiat-auto e' uscita da confindustria, ma il cemento e l'inquinamento sono "sintomi industriali" per definizione...

    [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]


    dgambera, 04/03/2011 17.40:




    ...

    A Roma il primato delle case sfitte e di sfratti. E si continua a costruire
    A fronte di questo ipersfruttamento del territorio, molte case già costruite restano vuote: Roma è in testa alla classifica 2009 delle città con il maggior numero di case vuote, con oltre 245mila abitazioni. Seguono Cosenza (165.398), Palermo (149.894), Torino (144.398) e Catania (109.573). Sempre alla Capitale spetta nello stesso anno il primato per il maggior numero di sfratti eseguiti, 8.729, più di Firenze (2.895), Napoli (2.722), Milano (2.574) e Torino (2.296).
    Il caso di Roma resta emblematico, nonostante le difficoltà registrate nei territori di Milano e di Napoli, dove ancora 200mila famiglie non riescono a pagare il mutuo o la rata dell'affitto sebbene nel 2007 le superfici impermeabili coprissero il 62% del suolo comunale e attualmente siano quasi un milione le case che risultano vuote perché troppo care.
    ...




    ma che peccato: i romani del forum saranno una cinquantina, ne mancano appena 244.950...

    [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]

    [Modificato da laplace77 04/03/2011 18:41]
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    Laplace77 :: Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda. (Horacio Verbitsky)

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    00 04/03/2011 18:55
    Re: Re:
    laplace77, 04/03/2011 18.40:



    ma che peccato: i romani del forum saranno una cinquantina, ne mancano appena 244.950...

    [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]




    Don't worry...il magreb si riverserà sulla nostra italia e comprerà a mani basse...sai, loro c'hanno il petrolio... [SM=g7777] Per fortuna c'è la rete!

    canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2011/03/03/la-casa-la-compro-scontata-quando-online-il-prezzo-crolla/?re...

    La casa la compro scontata. Quando online il prezzo crolla
    Il portale di annunci immobiliari Idealista.it segnala a gennaio il record di ribasso dei prezzi per le abitazioni. E anche nei mutui il risparmio passa dalla rete

    da link su repubblica.

    www.repubblica.it/ambiente/2011/03/04/news/ambiente_italia-13174029/?ref...

    Addavenì il federalismo fiscale...:

    IL RAPPORTO
    Cemento pro-Comuni
    Così muore il territorio
    Nello studio annuale di Legambiente "Ambiente Italia" i dati della cementificazione crescente che sta consumando il suolo e contribuisce a frane e smottamenti in condizioni climatiche difficili: "Ogni anno coperti 500 chilometri quadrati". In testa Lombardia, Veneto e Campania. Per le amministrazioni locali è un modo per incassare e coprire le spese correnti...

    L'articolo finisce cosi:

    "Bisognerebbe fare come in molti paesi europei che stanno ponendo un freno all'urbanizzazione selvaggia - ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Ma nell'ultimo decreto Milleproroghe si fa esattamente il contrario. Si consente ai Comuni, per i prossimi due anni, di adoperare il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti: vuol dire spingerli a rilasciare permessi a edificare, anche dove non sarebbero necessarie nuove costruzioni, per pagare gli stipendi dei dipendenti".

    Il risultato di questa tecnica di fund raising da parte dei Comuni è che a Napoli e a Milano, nel 2007, le superfici impermeabili coprivano il 62% del suolo. Un mare di case troppo spesso vuote. Nelle stesse città in cui l'emergenza sfratti è più pesante, quasi un milione di case risultano vuote perché economicamente irraggiungibili da chi aspirerebbe a occuparle. In Italia, insomma, non si punta sul recupero dell'esistente ma sulla trasformazione di nuove aree, non si costruisce per dare abitazioni a chi ne ha bisogno ma "per soddisfare la speculazione immobiliare e finanziaria".

    azz...non c'è il tasto 'mi piace' su repubblica... [SM=p7579]

    Noto ultimamente che i grandi giornali nemmeno più una pagina seria di economia pubblicano. In compenso il Sole è il più accanito... [SM=g1750152] [SM=g1749697]



    [Modificato da FraMI 04/03/2011 19:23]
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    Re:
    dgambera, 04/03/2011 17.40:

    Roma è in testa alla classifica 2009 delle città con il maggior numero di case vuote, con oltre 245mila abitazioni.




    anche togliendo gli affitti in nero, chi non intende comunque vendere etc, direi che la mia vecchia stima di 100.000 case in vendita sul "mercato libero" era azzeccata... al limite in difetto... mi posso autocomplimentare per una volta? [SM=g2326585]
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    Re: Re: Re: Re: uk
    serafin., 04/03/2011 17.25:




    Any io ho il numero 25...tombola [SM=g1750865]




    Ehh lo so ma tanto qui a Ge se non è zuppa è pan bagnato...
    Nella discussione Natale a Casa di Any ho inserito 3 post che riportano rispettivamente 3 file con le inserzioni che avevo preso da il secolo nel 2008, nel 2009 e nel 2010...I prezzi sono rimasti inchiodati.
    Ora dopo molto tempo in cui vedevo solo case brutte ne ho trovata una che merita...ma il rapporto è sempre quello....23 o superiore...

    Bisogna sperare negli irlandesi...se loro dicono che non pagheranno il debito forse le banche dovranno correre ai ripari oppure qualcuna fallirà e forse verrà a galla il marciume
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