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Fallimento banche postate le news

Ultimo Aggiornamento: 12/11/2013 16:16
07/10/2007 15:20
 
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Adusbef crack parmalat
Sul Sito Adusbef Ho trovato un articolo riguardante il famoso crack parmalat in cui fra l'altro si parla del comportamento tenuto da un famoso istituto di credito italiano nei confronti dei risparmiatori truffati .

PARMALAT: ADUSBEF CHIEDE RIUNIFICAZIONE PROCESSI A MILANO.

PARMALAT: ADUSBEF CHIEDE RIUNIFICAZIONE PROCESSI A MILANO. BANCHE RESPONSABILI DEL CRACK, ALMENO QUANTO CALISTO TANZI. VERGOGNOSA RICHIESTA COSTITUZIONE PARTE CIVILE DEL SAN PAOLO IMI, IN APERTA VIOLAZIONE DEL CODICE ETICO E DI RESPONSABILITA’ SOCIALE.



Tra le 33 mila richieste di costituzione di parte civile di ieri nel corso della prima giornata dell’udienza preliminare sul crack del gruppo di Collecchio, tenuta a Parma, nell’auditorium Paganini, oltre 31.000 sono state presentate dal San Paolo Imi,una delle banche doppiamente coinvolte nella Parmalat, sia come esposizione debitoria (300 milioni di euro) che in qualità di solerte venditrice di bond Parmalat al pubblico dei risparmiatori.

Alla prima udienza del processo di Parma,il San Paolo Imi (che vanta di presentare bilanci di responsabilità sociale e di aver approvato un codice etico di comportamento addirittura ispirato alla Sarbanes-Oxley Act, la normativa statunitense approvata nell'estate del 2002, ha quindi replicato la presentazione di costituzione di parte civile fatta a Milano,presentando un gruppo di oltre 31.000 risparmiatori, frutto della costituzione di un Comitato per la tutela dei propri clienti ai quali aveva piazzato bond bidone.

E’ deplorevole e vergognoso il comportamento delle banche (il San Paolo- Imi ha replicato la costituzione della task force argentina promossa dall’Abi,che mira principalmente alle prescrizioni, non ai risarcimenti dei bondholders),che prima frodano i risparmiatori appioppando loro bond bidone,come Parmalat,Cirio,bond argentini, ecc.,per poi offrire servigi mediante la propria forza economica ed organizzativa,con la chimera dei risarcimenti,garantendosi in cambio che gli aderenti non intenteranno mai azioni legali per la nullità dei contratti sui bond Parmalat.

Ai bondisti del San Paolo- Imi è stato proposto di delegare totalmente i loro diritti sia in sede civile che penale al Comitato in cambio di assistenza legale, con una procura,gratis, senza spendere nulla e senza rischiare nulla,con la promessa di non intentare azioni legali.

Nella lettera di accompagnamento del Codice Etico, il Presidente di Sanpaolo IMI e il Presidente del Comitato Etico, hanno richiamato l'importanza di un'adesione non solo formale alle disposizioni contenute e l'invito a renderle vive nell'operatività quotidiana: "Bene primario per un gruppo creditizio è il rispetto di un elevato standard di comportamento. Ciò richiede una completa aderenza alle regole giuridiche e deontologiche di trasparenza e correttezza. Tali regole vanno condivise nella loro essenza e vivono se interiorizzate e fatte proprie nell'agire quotidiano e nelle relazioni con i clienti e con gli altri interlocutori del Gruppo".

Adusbef,nel denunciare la più palese violazione del codice etico, chiede che vengano applicate le sanzioni previste per un comportamento disinvolto e scorretto verso il pubblico dei risparmiatori.

E’ immaginabile che un crack di tali dimensioni, potesse essere concretizzato soltanto dal rag. Tonna e da Calisto Tanzi,se non ci fosse stata la complicità diretta o indiretta del sistema bancario italiano ed estero (le banche esposte in Parmalat erano le maggiori, Intesa, Capitalia, Unicredit, MPS, San Paolo, BNL,BPL, Abn Amro,Santander, JP Morgan, CityGroup, Bank of America), e soprattutto della Banca d’Italia,la cui Centrale Rischi non si accorgeva di 4 miliardi di Riba (Ricevute Bancarie) false ? Strano che primarie istituzioni creditizie come Bank of America, esposta con Parmalat per 700 milioni; City Group (700 milioni); ABN Amro (70 milioni); Capitalia, esposta per 393 milioni di euro; Banca Intesa per 360; San Paolo (300),Unicredit (160), MPS (125),BNL (110), BPL (100), BPU (67),Credem (50),non immaginassero cosa stava succedendo, visto che il gruppo continuava a dichiarare liquidità, ma nel contempo emetteva bond a go-go per appiopparli al pubblico dei risparmiatori.

Adusbef a fronte delle difficoltà oggettive (dichiarazioni del procuratore Capo La Guardia) della Procura di Parma a seguire il processo Parmalat, chiede vi sia la riunificazione dei due tronconi al Tribunale di Milano, il cui dibattimento è nelle fasi conclusive.

Il Presidente

Elio Lannutti

Roma,6.6.2006





CODICE ETICO DEL SAN PAOLO IMI

Il Codice Etico, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo IMI nel 2003, contiene l'indicazione dei principi e dei valori etici di riferimento per l'identificazione di una corporate policy di carattere etico-ambientale per la Banca e i suoi Amministratori e dipendenti, in ogni contesto operativo e geografico.

Costituisce il quadro di riferimento generale sul piano dei principi etici e comportamentali, volti a permeare le attività e le relazioni nei confronti degli azionisti, dei dipendenti e collaboratori, della clientela e di ogni altro soggetto che si ponga come interlocutore anche occasionale della Banca.

Il Codice, che è stato distribuito nei primi mesi del 2004 a tutti i dipendenti e ai promotori finanziari del Gruppo Sanpaolo IMI, esplicita i principi di onestà, lealtà, correttezza ed imparzialità ed in generale le regole di condotta cui devono attenersi il management, il personale ed i collaboratori esterni del Gruppo. Prevede inoltre dei meccanismi ed un organo di controllo, identificato nel Comitato Etico, il quale è anche tenuto ad effettuare le modifiche e le integrazioni che si renderanno necessarie.

Nella lettera di accompagnamento del Codice, il Presidente di Sanpaolo IMI e il Presidente del Comitato Etico, hanno richiamato l'importanza di un'adesione non solo formale alle disposizioni contenute e l'invito a renderle vive nell'operatività quotidiana: "Bene primario per un gruppo creditizio è il rispetto di un elevato standard di comportamento. Ciò richiede una completa aderenza alle regole giuridiche e deontologiche di trasparenza e correttezza. Tali regole vanno condivise nella loro essenza e vivono se interiorizzate e fatte proprie nell'agire quotidiano e nelle relazioni con i clienti e con gli altri interlocutori del Gruppo".

Il Codice è composto da tre sezioni:

i Principi generali;
le Regole di condotta, che includono i diritti e doveri degli organi amministrativi e di controllo, quelli di dipendenti e collaboratori, e le relazioni con le Istituzioni Pubbliche;
disposizioni di attuazione e finali, che includono anche l'attività di formazione, le modalità di segnalazione delle violazioni e le conseguenze delle stesse. Nello specifico si chiarisce che la violazione delle previsioni contenute nel Codice costituiscono illecito disciplinare e come tale possono essere sanzionate.
Il Codice Etico soddisfa i requisiti dettagliati nel Sarbanes-Oxley Act, la normativa statunitense approvata nell'estate del 2002 e completa il quadro delle iniziative legate all'applicazione del decreto legislativo 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese.

RESPONSABILITA’ SOCIALE

La missione di Sanpaolo IMI è quella di esercitare l'attività finanziaria e creditizia attraverso servizi di eccellenza rivolti alla gestione prudente delle risorse delle famiglie e all'impegno per lo sviluppo sostenibile del sistema imprenditoriale, anche ai fini di contribuire alla complessiva crescita economica del Paese.

L'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti viene perseguito nell'ottica della sua sostenibiità nel tempo e nel contesto di un'attenzione costante e responsabile alle esigenze di tutti i diversi interlocutori dell'azienda.



Mi pare di capire che poi ti aiutano a recuperare i soldi .

Forse ho ancora una volta capito male ?

Corregetemi nel caso






[Modificato da steve_66 07/10/2007 17:03]
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