laplace77, 01/06/2009 10.45:
quindi la soluzione e' farsi concorrenza da soli?
mi pare evidente che questa strategia puo' reggere finche' il mattone tira, ma quando non tira piu' (naturalmente per il ciclo o peggio per una crisi come questa) invece di avere 10 di invenduto e di buffi, se ne ha 1000...
senza contare che prima o poi il terreno edificabile finisce...
e' una strategia insostenibile, quindi pessima, e somiglia a quella del "raddoppio" con le scommesse...
una volta i costruttori non facevano cosi', costruivano quando c'era domanda, quando non c'era domanda campavano con "lavoretti" di ristrutturazione e con il "fieno in cascina"
....il punto è proprio quello , ovvero che dimezzandosi le compravendite , e di conseguenza le quotazioni , il castello di carte è destinato a crollare clamorosamente...adesso è sempre più dura per un costruttore fare valere come garanzia verso le banche un numero sempre maggiore d'immobili il cui valore è in calo e lo sarà sempre di più...questo malsano e morboso rapporto simbiotico , nato come "commensalismo" , è destinato , per usare un'analogia di tipo biologico , a diventare prima "amensalismo" , ed infine "parassitismo" e come tale verrà trattato dalle banche che dovranno trovare il modo di liberarsene...
Pega
[Modificato da Pegasus@ 01/06/2009 17:00]