E' molto interessante notare come una netta diminuzione delle compravendite non si è tradotta in una equivalente diminuzione dei prezzi.
questo è anche facilmente intuibile, i possessori di immobili non hanno per ora nessun interesse a vendere al ribasso.
Si è creata una situazione di stasi, in cui tutti gli attori ( acquirenti, compratori, banche ) non retrocedono di un millimetro dalle loro posizioni, siamo in una guerra di trincea.
Tutto questo è dovuto alla mancanza di costrizioni alla vendita, i proprietari privati non mollano tanto mantenere più case in italia non costa nulla sia in termini di tassazione che di spese; i costruttori non mollano in quanto sono ancora spalleggiati dalle banche che aborrono un crollo dei corsi immobiliari e le susseguenti svalutazioni di bilancio.
una vera discesa dei prezzi non avverrà dalla riduzione ulteriore delle compravendite, ma dal cedimento di uno dei due fronti : venditori privati o costruttori.
secondo mè l'anello più debole sono i costruttori, se viene a mancare la tetta bancaria si rischia la vendita al ribasso.
Logicamente se crolla un fronte viene giù tutto il resto come un castello di carte e senza particolari danni, in fondo ai proprietari privati poco importa se i loro immobili passano sulla carta da 200 a 100 tanto sono valori appunto di carta ... poi per tenere vuoti immobili che sulla carta valgono x o y poco importa.
saranno cosi amari per i mutuatari che si ritroveranno a pagare degli immobili svalutati...
Logicamente le banche smetteranno di foraggiare i costruttori sono quando avranno la certezza che i danni di bilancio andranno a carico della collettività, dei soliti pantaloni; da questo punto di vista siamo sulla buona strada, i governi europei non si sono mai tirati indietro dall'affamare i propri popoli per far felici le banche private.
Siamo al paradosso, ci tocca fare il tifo perchè i governi foraggino le banche a discapito delle popolazioni....
forza grasso banchiere ! facci sognare, dacci un nuovo 29 !
ciao
Mao