Re: Re: Re: Risposta unica per dgambera, (sylvestro), Giovanni Scorzt, nazionalsindacalista
nobear, 19/10/2009 11.00:
...
tu che "lezione" hai imparato dai "classici"?
L'ho gia' detto.
Io sono rimasto impressionato dal papello (adesso va di moda dire cosi
) di Minsky e Kindlerber che ho scoperto coincidere con la vecchia firma di laplace77 (e forse l'avevo preso da li un anno fa).
Esistono i cicli economici, sono ricorrenti come le stagioni ma contrariamente a quest'ultime sono meno prevedibili nella durata e negli sviluppi (intensita', profondita', ...)
Rubando e storpiando un po' la teoria di base di Dow (si rivoltera' nella tomba
) similmente al mare esistono le maree, le onde e le increspature.
Non e' vero che siamo tutti uguali sotto un cielo di stelle; a secondo del periodo (/posto) in cui sei nato (in particolare il momento in cui ti sei affacciato al mondo sociale e del lavoro) godi o soffri delle caratteristiche di quel tempo (/luogo).
Per cui, come sappiamo gia' bene tutti, a parita' di retaggio culturale, forza ed intelligenza puoi godere di un periodo di boom (reale o a debito) in cui il potere d'acquisto galoppa e ti compri tre case in 10 anni (vedi i nostri padri) oppure soffrire il periodo di recessione dove ti ritrovi con le pezze a cu.o, nessuno ti c.ga e devi sbarcare il lunario.
La cosa buona dei cicli e che ad ogni ricorrenza (almeno finora) la societa' complessivamente ne e' venuta fuori piu' progredita e piu' ricca ma ovviamente il costo da pagare per molti e' salato.
A ciascuno di noi resta il compito di capire dove/quando siamo e adeguare la propria esistenza alla fase vissuta; ci sono momenti per andare all'attacco e altri dove si puo' solo giocare in difesa.
Stiamo affrontando un passaggio epocale, se sapremo essere prudenti (come mi pare tutti qua dentro) passata la tempesta potremo godere di una nuova fase di benessere (io ci credo); resta da capire quanti anni ci vorrano (secondo me da tre a otto).