Bolla immobiliare - 27° Parte

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(sylvestro)
00sabato 26 settembre 2009 10:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dubbioso1, 26/09/2009 10.42:


...
Io lo dico da quando avevo 18 anni: uno Stato che non è capace di tassare i redditi, li deve detassare completamente e tassare i consumi. Chi più consuma più paga.

.... mi ripeto: se non interviene lo stato grandi cambiamenti non ne vedremo, ma solo lenti inesorabili adeguamenti al ribasso che in molti anni andranno a riequilibrare il rapporto costo mq/redditi.




[SM=g1749711] Mi sei piaciuto [SM=g1750826]

Hai espresso con parole tue quello che penso; laddove non arriva l'intervento statale ci pensera' il mercato.

In un paese dove si e' costruito a dismisura e soprattutto dove si intende continuare a costruire, l'aumento dell'offerta ed il calo del potere d'acquisto non puo che reincontrarsi a quotazioni piu' basse.
laplace77
00sabato 26 settembre 2009 12:29
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Lotta alla speculazione, fumo negli occhi... sempre
dubbioso1, 25/09/2009 23.11:




Un pò distratto?
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8750842&p=14&#idm...



A quanto pare è così.. non finiscono a breve.
la borsa è crollata nel momento in cui per coprire i buchi di bilancio le banche dovevano vendere di tutto per far finta di non fallire (riserva frazionaria non rispettata e perdita di valore di asset a garanzia del capitale). Una volta che sono arrivati i soldi dei governi come investirli? Prestandoli? ecchèsòscemi? dalle a riprendere posizioni in borsa con guadagni pazzeschi del nuovo contante e recupero delle (poche) azioni ancora in portafoglio. Insomma si so ripresi i soldi e lo hanno fatto con i soldi nostri
concetti già ribaditi!




magari non siamo stati troppo espliciti, vedi ad esempio il post double dip recession, bull trap & Co....

...ma se n'e' parlato...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


in ogni caso:




laplace77
00sabato 26 settembre 2009 12:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Lotta alla speculazione, fumo negli occhi... sempre
grella, 26/09/2009 0.58:



Zio, non è vero..... ha ragione dubbioso, comunque segui la moda e non farti tante domande che ci son fior fior di bond quinquennali e ventennali che ti aspettano..........di società supersolide e affidabili che non aspettano altro di darti un buon interesse........
Diffidente....... loro i bilanci li sistemano col sudore della fronte........che tanto mica scappano..........tra vent'anni saranno ancora lì e avranno sistemato tutto macinando utili su utili...........e ringraziali per aver salvato i tuoi risparmi!! [SM=g7576]



p.s. Per quelli che volevano sapere qualcosa in più l'altra volta ...............sappiatemi leggere tra le righe quando sono ironico............ [SM=g1749697]

fine [SM=g8266]







tipo enel, eni, banche & co?


dai una letta a questo paper: e' facile capire che tali societa' sono in maggioranza in posizione finanziaria speculativa, se non in posizione finanziaria di Ponzi, mentre pochissime sono in posizione finanziaria coperta...

[SM=g1747536]




(sylvestro)
00sabato 26 settembre 2009 12:41
Lotta alla speculazione, fumo negli occhi... sempre
laplace77, 26/09/2009 12.29:


...
in ogni caso:


...




[SM=g7576] Carina!
pax2you
00sabato 26 settembre 2009 17:17
moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
sole24ore
esempio di domanda:
Nell'articolo viene indicata come soluzione la crezione di una moneta internazionale, sulla scia di quanto sosteneva Keynes. Ma Andrea rileva: «La moneta internazionale c'era già. Si chiamava oro. Con il Gold Standard almeno, non ci si inventano soldi che non esistono, che è uno dei problemi attuali».

prima parte della risposta:

L'oro del gold standard era certamente una moneta internazionale, ma era deflativo. Alla sua cronica insufficienza rispetto alle esigenze di espansione del commercio globale si è cercato di ovviare con l'utilizzo di valute nazionali, da ultimo con il dollaro.

MAH!! sta a vede' che adesso dobbiamo pure ringraziarli [SM=g1780131]
dubbioso1
00sabato 26 settembre 2009 17:30
Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
pax2you, 26/09/2009 17.17:

sole24ore
esempio di domanda:
Nell'articolo viene indicata come soluzione la crezione di una moneta internazionale, sulla scia di quanto sosteneva Keynes. Ma Andrea rileva: «La moneta internazionale c'era già. Si chiamava oro. Con il Gold Standard almeno, non ci si inventano soldi che non esistono, che è uno dei problemi attuali».

prima parte della risposta:

L'oro del gold standard era certamente una moneta internazionale, ma era deflativo. Alla sua cronica insufficienza rispetto alle esigenze di espansione del commercio globale si è cercato di ovviare con l'utilizzo di valute nazionali, da ultimo con il dollaro.

MAH!! sta a vede' che adesso dobbiamo pure ringraziarli [SM=g1780131]




Sicuramente non c'è da ringraziare Nixon e il suo sigaro in diretta TV per quello che fece.
Però su 2 piedi non è una proposta proprio balzana, certo premierebbe molto i paesi produttori di materie prime e molto meno quelli produttori di beni voluttuari, ancora premierebbe molto chi ha un commercio fortemente sbilanciato sull'estero (Cina, Germania e anche Italia) e molto meno chi punta al consumo interno (America Francia)... no non lo accetteranno mai!
Tony-73
00sabato 26 settembre 2009 17:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:


Ciao a tutti,
concordo parecchio con tali ragionamenti (e quindi quoto). In verità vorrei provare a fre un esempio di logica di investimento semplice e concreta:

1. I fondi immobiliari quotati oggi in Italia hanno raggiunto quotazioni
pari al -50% del valore rispeto all'anno precedente ma soprattutto (udite udite) rispetto al book value (ossia il valore di carico periziato da illustri real estate advisor) in bilancio





Si tratta di strumenti finanziari che certe riviste di settore finanziarie "indipendenti" (si, ci sono!)sconsigliano vivamente da almeno due anni (ricordandolo almeno ogni 2 3 mesi)... anzi specificano bene di starci alla larga, facendo anche i contiin tasca e dimostrando la non convenienza di tali prodotti.
Mi dispiace per la cultura finanziaria degli italiani...che, spesso, non riesceno a riconoscere la differenza tra un giornale ed un altro [SM=g9589] (preciso che quando andavo a scuola ne facevo parte anche io... poi certi errori di investimento ... mi hanno aperto gli occhi e la mente...e fatto studiare).

Per quanto riguarda il valore degli immobili e la svalutazione attuale dei suddetti strumenti... credo che nel giro di un anno tale differenza non ci sarà più ...avvertibile [SM=g1780131] (e non perché i fondi aumenteranno il loro valore [SM=g9128] )
Tale previsione la fa anche Europe2020... che "purtroppo" in questi ultimi tempi ci ha azzeccato (il "purtroppo" era indirizzato alle future previsioni di eventi che succederanno, riportate nel loro ultimo report)

Saluti

Tony

P.S. Riguardo ai fannulloni statali.
Ebbene, vi confido che ne faccio parte da due anni.
Due anni fa, mentre analizzavo attentamente cosa stava succedendo negli Stati Uniti, quando mi hanno chiamato per un lavoro a tempo determinato di 5 mesi (da una graduatoria di un concorso che avevo fatto a tempo perso), ho accettato e mi sono licenziato da un contratto biennale (da responsabile) e mi sono messo a fare concorsi (e ristudiare!) a raffica (da diplomato). In un anno e mezzo dopo TRENTACINQUE concorsi (ho usato tutte le ferie e permessi per loro e sono entrato in 15 graduatorie) fatti in due regioni diverse, ne ho vinto uno.... e finalmente... faccio parte di quelli che lavorano per gli altri (visto che non sono raccomandato)... a poco più di 1000 euro/mese.
Non so quanti italiani, con la crisi che sta bussando alle loro porte, abbiano tale forza di volontà a reinventarsi il lavoro e le proprie competenze.
Infatti rispetto sempre quei pochi artigiani rimasti, che difendono a spada tratta il loro mestiere, rispetto a quelli che mi si presentano ogni giorno in Comune perché è finita la mobilità... senza dire cosa sono in grado di fare e neanche portare un curriculum. Vi sto parlando, per intenderci, dal felice Nordest.... [SM=g7875]
pax2you
00sabato 26 settembre 2009 17:41
...
Il governo spagnolo ha avviato un piano di aiuti agli immigrati che decidono di tornare nei paesi d'origine dopo l'impennata della disoccupazione che ha fatto seguito allo scoppio della bolla immobiliare e alla crisi del credito. Per promuovere l'iniziativa, anche una campagna pubblicitaria nelle stazioni della metro.

repubblica

non so bene di che anno ma...insomma una pubblicità per convincere un extra a tornare a casa...mai visto. [SM=g7628]
grella
00sabato 26 settembre 2009 17:42
Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
pax2you, 26/09/2009 17.17:

sole24ore
esempio di domanda:
Nell'articolo viene indicata come soluzione la crezione di una moneta internazionale, sulla scia di quanto sosteneva Keynes. Ma Andrea rileva: «La moneta internazionale c'era già. Si chiamava oro. Con il Gold Standard almeno, non ci si inventano soldi che non esistono, che è uno dei problemi attuali».

prima parte della risposta:

L'oro del gold standard era certamente una moneta internazionale, ma era deflativo. Alla sua cronica insufficienza rispetto alle esigenze di espansione del commercio globale si è cercato di ovviare con l'utilizzo di valute nazionali, da ultimo con il dollaro.

MAH!! sta a vede' che adesso dobbiamo pure ringraziarli [SM=g1780131]



Bella scusa........così han potuto esportare debito infinito in tutto il mondo .........
Ora danno valuta fresca alle banche .........ma il fatto che la usino come gli pare non è colpa loro...........ma dei governi che non hanno imposto paletti severi sull'utilizzo della stessa............
Non facciamo i bambini.........i governi sono collusi, altrimenti quei soldi li avrebbero potuti lanciare nell' economia reale in maniera più incisiva..........ora a che punto siamo?..........
Stiamo un pò peggio di due anni fà................ [SM=g1749704] [SM=g7574]



Tony-73
00sabato 26 settembre 2009 18:03
Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
pax2you, 26/09/2009 17.17:

sole24ore
esempio di domanda:
Nell'articolo viene indicata come soluzione la crezione di una moneta internazionale, sulla scia di quanto sosteneva Keynes. Ma Andrea rileva: «La moneta internazionale c'era già. Si chiamava oro. Con il Gold Standard almeno, non ci si inventano soldi che non esistono, che è uno dei problemi attuali».

prima parte della risposta:

L'oro del gold standard era certamente una moneta internazionale, ma era deflativo. Alla sua cronica insufficienza rispetto alle esigenze di espansione del commercio globale si è cercato di ovviare con l'utilizzo di valute nazionali, da ultimo con il dollaro.

MAH!! sta a vede' che adesso dobbiamo pure ringraziarli [SM=g1780131]



Purtroppo la proposta della moneta internazionale è legata al fatto che prossimamente il dollaro (e qualche altra valuta) farà conoscere il suo vero valore...a causa del fatto che da molto tempo non è più agganciato all'oro.
E questo secondo me è il vero motivo per cui stanno generando così tanta liquidità per buttarla nel calderone della crisi aumentando i debiti pubblici. Secondo me sanno già che tali debiti tra alcuni anni subiranno pesanti svalutazioni per cui non sono così spaventosi.

Il tutto è spiegato molto bene in questo articolo (in inglese) sul Quantitave easing e l'oro di quasi un anno fa (!):
Quantitative easing and gold

Tony


ziomaoziomao
00sabato 26 settembre 2009 18:13
Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
grella, 26/09/2009 17.42:



Bella scusa........così han potuto esportare debito infinito in tutto il mondo .........
Ora danno valuta fresca alle banche .........ma il fatto che la usino come gli pare non è colpa loro...........ma dei governi che non hanno imposto paletti severi sull'utilizzo della stessa............
Non facciamo i bambini.........i governi sono collusi, altrimenti quei soldi li avrebbero potuti lanciare nell' economia reale in maniera più incisiva..........ora a che punto siamo?..........
Stiamo un pò peggio di due anni fà................ [SM=g1749704] [SM=g7574]






sull'oro non sono d'accordo.

La moneta virtuale permette di controllare meglio il ciclo economico, sia in deflazione che in inflazione cosa che l'oro non permette o rende molto difficile.

Il vero problema è il fine non il mezzo !

Se il controllo della moneta lo si regala alle banche private che cosa ci si aspetta ?
E' stato lo stesso discorso anche con l'oro, la storia ci insegna che quando il controllo dell'oro finì nelle mani dei simpatici banchieri ci furono solo truffe e disastri ( non ultimo nixon, che agì di conseguenza alle azioni della FED che è un'associazione di banche private ! ).

pertanto prima di parlare se si vuole l'oro o meno sarebbe molto più utile chiedere che il controllo della moneta passi allo stato e sia finalizzato solo ed esclusivamente al benessere della maggioranza dei cittadini ( non solo dei banchieri o dei ricconi da far schifo ).

Logicamente "loro" non vorranno mai che ciò accada; chi provò a nazionalizzare la moneta a fini sociali dovette subire persino la guerra mondiale, i banchieri di giuda sono molto permalosi.

Mao

dubbioso1
00sabato 26 settembre 2009 18:21
Re: Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
ziomaoziomao, 26/09/2009 18.13:



sull'oro non sono d'accordo.

La moneta virtuale permette di controllare meglio il ciclo economico, sia in deflazione che in inflazione cosa che l'oro non permette o rende molto difficile.

Il vero problema è il fine non il mezzo !

Se il controllo della moneta lo si regala alle banche private che cosa ci si aspetta ?
E' stato lo stesso discorso anche con l'oro, la storia ci insegna che quando il controllo dell'oro finì nelle mani dei simpatici banchieri ci furono solo truffe e disastri ( non ultimo nixon, che agì di conseguenza alle azioni della FED che è un'associazione di banche private ! ).

pertanto prima di parlare se si vuole l'oro o meno sarebbe molto più utile chiedere che il controllo della moneta passi allo stato e sia finalizzato solo ed esclusivamente al benessere della maggioranza dei cittadini ( non solo dei banchieri o dei ricconi da far schifo ).

Logicamente "loro" non vorranno mai che ciò accada; chi provò a nazionalizzare la moneta a fini sociali dovette subire persino la guerra mondiale, i banchieri di giuda sono molto permalosi.

Mao





purtroppo è così!
grella
00sabato 26 settembre 2009 21:26
Re: Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
ziomaoziomao, 26/09/2009 18.13:



sull'oro non sono d'accordo.

La moneta virtuale permette di controllare meglio il ciclo economico, sia in deflazione che in inflazione cosa che l'oro non permette o rende molto difficile.
Il vero problema è il fine non il mezzo !

Se il controllo della moneta lo si regala alle banche private che cosa ci si aspetta ?
E' stato lo stesso discorso anche con l'oro, la storia ci insegna che quando il controllo dell'oro finì nelle mani dei simpatici banchieri ci furono solo truffe e disastri ( non ultimo nixon, che agì di conseguenza alle azioni della FED che è un'associazione di banche private ! ).

pertanto prima di parlare se si vuole l'oro o meno sarebbe molto più utile chiedere che il controllo della moneta passi allo stato e sia finalizzato solo ed esclusivamente al benessere della maggioranza dei cittadini ( non solo dei banchieri o dei ricconi da far schifo ).

Logicamente "loro" non vorranno mai che ciò accada; chi provò a nazionalizzare la moneta a fini sociali dovette subire persino la guerra mondiale, i banchieri di giuda sono molto permalosi.

Mao




Tu baseresti l'economia su un fondamento come la "virtualità"?
Quando incominciarono ad essere emesse le prime monete, il Re pensò come prima cosa se prendere come unità di misura di garanzia rispetto a quello che oggi chiamiamo massa monetaria l'oro o i terreni.........., tutto il resto dava ancora meno garanzie!!
Alla fine scelse l'oro e la cosa venne mantenuta anche durante l'epoca industriale:

------------------------------------------------------------------

In epoca industriale diventa importante disporre di monete in quantità sufficiente a soddisfare le esigenze di economie in forte crescita. Contemporaneamente il diffondersi del benessere amplia il numero di chi può risparmiare.

Nascono perciò banche che raccolgono il risparmio e prestano denaro, sotto forma di depositi bancari oltre che di banconote.

L'oro e l'argento si trasformano gradualmente in riserve, uscendo dai commerci per entrare nei forzieri delle banche centrali. Vengono usati per regolare i deficit delle bilance commerciali. Poco per volta si fa strada la regola secondo cui le autorità monetarie possono emettere moneta fino ad un valore massimo pari ad alcune volte il valore dell'oro detenuto.

Le autorità monetarie possono così regolare la quantità di moneta in funzione dei propri obiettivi di politica monetaria, mentre le riserve di metalli preziosi servono a regolare i saldi nella bilancia dei pagamenti.

Tale sistema, noto come sistema aureo (o gold standard), viene adottato verso la fine dell'Ottocento da tutte le principali economie occidentali.
it.wikipedia.org

---------------------------------------------------------------------

La cosa deleteria è che oltre aver spodestato l'oro nel suo ruolo di riserva delle banche centrali, è stato immesso anche nel circuito del mercato globale, per cui possiamo dire che oltre a non avere più un punto di riferimento, non vedo nessun paramentro mondiale che possa giutificare l'oscillazione del prezzo di quella commodity se non per meri motivi speculativi ( oppure me lo vuoi dire tu?)


Sulle banche centrali la penso così:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7070293&p=1

Continuiamo in questa discussione di Macroeconomia............... [SM=g1750865]









ziomaoziomao
00sabato 26 settembre 2009 23:13
Re: Re: Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
grella, 26/09/2009 21.26:



Tu baseresti l'economia su un fondamento come la "virtualità"?
Quando incominciarono ad essere emesse le prime monete, il Re pensò come prima cosa se prendere come unità di misura di garanzia rispetto a quello che oggi chiamiamo massa monetaria l'oro o i terreni.........., tutto il resto dava ancora meno garanzie!!
Alla fine scelse l'oro e la cosa venne mantenuta anche durante l'epoca industriale:

------------------------------------------------------------------

In epoca industriale diventa importante disporre di monete in quantità sufficiente a soddisfare le esigenze di economie in forte crescita. Contemporaneamente il diffondersi del benessere amplia il numero di chi può risparmiare.

Nascono perciò banche che raccolgono il risparmio e prestano denaro, sotto forma di depositi bancari oltre che di banconote.

L'oro e l'argento si trasformano gradualmente in riserve, uscendo dai commerci per entrare nei forzieri delle banche centrali. Vengono usati per regolare i deficit delle bilance commerciali. Poco per volta si fa strada la regola secondo cui le autorità monetarie possono emettere moneta fino ad un valore massimo pari ad alcune volte il valore dell'oro detenuto.

Le autorità monetarie possono così regolare la quantità di moneta in funzione dei propri obiettivi di politica monetaria, mentre le riserve di metalli preziosi servono a regolare i saldi nella bilancia dei pagamenti.

Tale sistema, noto come sistema aureo (o gold standard), viene adottato verso la fine dell'Ottocento da tutte le principali economie occidentali.
it.wikipedia.org

---------------------------------------------------------------------

La cosa deleteria è che oltre aver spodestato l'oro nel suo ruolo di riserva delle banche centrali, è stato immesso anche nel circuito del mercato globale, per cui possiamo dire che oltre a non avere più un punto di riferimento, non vedo nessun paramentro mondiale che possa giutificare l'oscillazione del prezzo di quella commodity se non per meri motivi speculativi ( oppure me lo vuoi dire tu?)


Sulle banche centrali la penso così:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7070293&p=1

Continuiamo in questa discussione di Macroeconomia............... [SM=g1750865]












L'oro è stato utilizzato come valore di scambio data la sua rarità, la sua divisibilità e trasportabilità; portare un pò d'oro nelle mutande è da sempre una buona e versatile soluzione.

L'oro ha però un difettuccio; visto che le ricchezze girano nelle mani di pochi, questi arraffano tutto l'oro e se lo chiudono nelle casseforti con il risultato di toglierlo dalla circolazione ammazzando gli scambi economici e guadagnandosi una fenomenale rendita di posizione.

Un caso pratico nella storia sono proprio gli US, come colonie dell'inghilterra non potevano aver accesso alla quantità d'oro necessaria a supportare le crescita economica ( all'epoca non c'era abbastanza oro a disposizione delle colonie data la politica inglese usuraia ), la rivoluzione americana è di fatto una guerra monetaria contro il regime aureo inglese che faceva vivere di rendita la corona sulle spalle delle colonie.

Vennero così usate altre forme monetarie come il tabacco, che in virginia venne utilizzato come base monetaria sino alla prima metà del 1700; in US esistevano centinaia di basi monetarie che furono nel bene e nel male il vero motore della crescita economica e sociale.

Questo è uno dei tanti esempi di come il regime aureo sia troppo vincolante e oligopolistico, pensa solo alla rivoluzione francese pagata con gli assegnati visto che l'oro non era certamente disponibile ai rivoluzionari ( stessa zuppa per la rivoluzione sovietica ... ).

Pensa solo ai ricconi con le cassaforti zeppe d'oro e alla meravigliosa rendita di posizione !
invece con le monete "virtuali" si può creare dell'inflazione che se ben pilotata ha l'effetto di distruggere le rendite immobilizzate ( keynes insegna ), viceversa si può pilotare della deflazione in periodi di eccessivo riscaldamento speculativo.

Come vedi le monete "virtuali" hanno quella flessibilità che permette ad esempio ai coreani di svalutare la loro valuta quasi del 50% e riempirci di prodotti creando lavoro ed occupazione mentre noi europei per far felici i banchieri rabbinici preferiamo distruggere l'economia in nome delle rendite.

Oltre a non essere flessibile il regime aureo non ha MAI ma MAI e ancora MAI evitato follie speculative, appropriazioni indebite e truffe sulle riserve, non vorrei essere proprio io a ricordare le varie bolle e follie che sono avvenute nel regime aureo !

Putroppo il passaggio al regime aureo non solo non risolverà i problemi ma potrebbe accentuare le rendite di posizione degli oligopoli.

La soluzione è semplice : la colletivizzazione delle politiche monetarie in nome del bene pubblico, restituire alla moneta la funzione di bene sociale funzionale alla crescita del benessere pubblico.

Sicuramente l'euro dei banco mafiosi kippà è la cosa più distante in assoluto da quanto posso intendere per moneta sociale, se sostituisci l'euro con l'oro nelle medesime condizioni otterresti solo la stessa zuppa.

ciao
Mao
grella
00sabato 26 settembre 2009 23:34
Re: Re: Re: Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
ziomaoziomao, 26/09/2009 23.13:




Putroppo il passaggio al regime aureo non solo non risolverà i problemi ma potrebbe accentuare le rendite di posizione degli oligopoli.

La soluzione è semplice : la colletivizzazione delle politiche monetarie in nome del bene pubblico, restituire alla moneta la funzione di bene sociale funzionale alla crescita del benessere pubblico.

Sicuramente l'euro dei banco mafiosi kippà è la cosa più distante in assoluto da quanto posso intendere per moneta sociale, se sostituisci l'euro con l'oro nelle medesime condizioni otterresti solo la stessa zuppa.

ciao
Mao



Su questo sono d'accordo, il tutto deve avere come fine la prosperità e il benessere dei cittadini...............
Il problema è come.......il sistema aureo da fine 800 è sempre stato il meno imperfetto di tutti i sistemi imperfetti ( cioè tutti) intervallato solo dalle guerre mondiali e dalla follia attuale ..........che chiamerei sistema del caos




ziomaoziomao
00domenica 27 settembre 2009 01:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
grella, 26/09/2009 23.34:



Su questo sono d'accordo, il tutto deve avere come fine la prosperità e il benessere dei cittadini...............
Il problema è come.......il sistema aureo da fine 800 è sempre stato il meno imperfetto di tutti i sistemi imperfetti ( cioè tutti) intervallato solo dalle guerre mondiali e dalla follia attuale ..........che chiamerei sistema del caos







ciao Grella,

siamo d'accordo sul punto principale perciò il resto sono sottigliezze.

Ma giusto per il classico pelo dell'uovo, non è vero che sino ad ora il sistema aureo sia stato il meno imperfetto, non dimenticare che tutte le più devastanti crisi ( dai tulipani al 29 compreso ) sono avvenute proprio nel sistema aureo che a quanto pare non ha frenato le follie speculative.

ciao
Mao
grella
00domenica 27 settembre 2009 02:45
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: moneta-merce e crisi domande dei lettori e risposte di alcuni economisti
ziomaoziomao, 27/09/2009 1.23:



ciao Grella,

siamo d'accordo sul punto principale perciò il resto sono sottigliezze.

Ma giusto per il classico pelo dell'uovo, non è vero che sino ad ora il sistema aureo sia stato il meno imperfetto, non dimenticare che tutte le più devastanti crisi ( dai tulipani al 29 compreso ) sono avvenute proprio nel sistema aureo che a quanto pare non ha frenato le follie speculative.

ciao
Mao



Continuiamo quì:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7070293&p=2




pax2you
00domenica 27 settembre 2009 19:10
CASA, LA CRISI SPINGE LE VENDITE DELLA NUDA PROPRIETA'
ansa

ROMA - La crisi economica da una spinta alle compravendite di nuda proprietà. Da una parte ci sono proprietari anziani alle prese con le difficoltà giornaliere del tirare avanti. Dall'altra crescono gli acquirenti che, traditi dalla Borsa e ai Titoli di Stato, investono nel mattone "con ospite". La tendenza è confermata da diverse analisi degli operatori del settore.

Secondo l'istituto di ricerche Scenari immobiliari quest'anno il numero delle compravendite, tra le 47 mila e le 48 mila, farà segnare il 6-7% in più sul 2008, a fronte di un calo pari al 15% delle vendite totali. Anche le agenzie immobiliari registrano una buona tenuta del mercato alla crisi, il centro studi Toscano mette in evidenza una significativa crescita dell'offerta nel corso dell'ultimo anno. "E' un fenomeno in evoluzione - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari - dal 2000 al 2004 le transazioni di nude proprietà sono raddoppiate, da 18 mila sono passate a 35 mila per schizzare a 50 mila nel 2007". E se ora tutta l'economia vede lontani i risultati pre-crisi, le transazioni di nuda proprietà stanno già recuperando il terreno perso nel 2008, anno in cui si è registrata "una discesa rilevante (-10%) ma comunque minore rispetto a quella del mercato immobiliare generale". Quindi sempre più over-65 alle prese con la pensione troppo bassa, tipici venditori, e sempre più padri di famiglia benestanti inclini a investire sul mattone, tipici acquirenti.

Anzi si può dire che gli strascichi della Grande Recessione esercitino un effetto trainante sul settore. "Oggi gli anziani proprietari impoveriti possono trovare una soluzione al loro bisogno di liquidità proprio nella vendita della nuda proprietà, che consente di mantenere l'usufrutto", così Breglia spiega l'aumento delle messe in vendita. Un incremento notato anche dall'agenzia immobiliare Toscano e da Confedilizia, l'organizzazione dei proprietari di casa, che ha registrato "una crescita di interesse su questo strumento". Gioca a favore anche quello che viene definito un "doppio sconto": il pagamento del 70% del valore dell'immobile solitamente previsto per la nuda proprietà e il calo dei prezzi del 15-20% dovuto alla crisi del mercato. La "nuda proprieta" rimane comunque un mercato ancora limitato. Nonostante l'evoluzione non rappresenta più del 5-6% sul totale delle compravendite. Per ragioni soprattutto culturali. "In molti casi l'ostacolo è il senso di vergogna che si prova, in fondo si tratta di una scommessa sulla morte, quanto più precoce, di un essere umano", spiega Breglia.

A frenare la crescita c'é poi il senso di unità familiare tipico degli italiani. "Il venditore spesso agisce di nascosto dei parenti, che nella stramaggioranza dei casi data la vicinanza vengono a sapere e ovviamente si oppongono", fa notare Breglia. L'Italia, avendo il 90% di ultrasettantenni con casa di proprietà, potrebbe essere un mercato potenzialmente molto forte per le nude proprietà, ma invece rimane indietro rispetto al altri paesi. Del resto questo tipo di acquisto si registra tipicamente dove i legami familiari tendono ad allentarsi, nelle grandi città metropolitane, specialmente in quelle dove l'invecchiamento della popolazione si fa sentire. Genova ha la percentuale più alta (6,1% degli acquisti di nuda proprietà sul totale delle compravendite) seguita da Roma (4,5%), Milano e Bologna (4%). Ecco le percentuali di nuda proprietà sul totale delle compravendite in alcune città italiane nel primo semestre 2009, secondo le stime di Scenari immobiliari. Genova 6,1% Roma 4,5% Milano 4,0% Bologna 4,0% Firenze 3,5% Torino 3,8% Venezia 2,0% Bari 1,5% Napoli 1,0% Palermo 0,5%.


....non vi sbilanciate mai troppo sull'acquisto di una casa finire come questi anziani e' piuttosto umiliante...[SM=g7628]
grella
00domenica 27 settembre 2009 19:27
Re: CASA, LA CRISI SPINGE LE VENDITE DELLA NUDA PROPRIETA'
pax2you, 27/09/2009 19.10:

ansa


....non vi sbilanciate mai troppo sull'acquisto di una casa... [SM=g7628]



Collegandomi con ste fantasie contrattuali...............

Guardate dove può arrivare il delirio finanziario...........

Life settlement, quali opportunità di investimento?

Come funziona?

Il meccanismo è piuttosto semplice e consiste nel sottoscrivere fin da giovani forti polizze di assicurazione sulla vita (il valore medio si aggira intorno al milione di dollari negli Stati Uniti). Si inizia con un premio piuttosto basso, che aumenta con il crescere dell’età dell’assicurato.

Una volta superati i 60 anni la mensilità diventa spesso insostenibile, soprattutto per persone che hanno smesso di lavorare e si trovano a dover spendere somme ingenti per curarsi o per pagarsi una casa di riposo. A questo punto basta saltare il pagamento di una rata e si perde il diritto a tutto il premio.


Il riscatto

Vista l’impossibilità di onorare la rata molti iscritti optano per la rivendita della propria polizza. E' a questo punto che entrano in campo le società specializzate in questo tipo di attività, i Life Settlement Providers. Questi intermediari riacquistano l’assicurazione e versano il compenso pattuito al sottoscrittore che dismette la polizza. Fatto questo, le società di Life Settlement rivendono a soggetti terzi le polizze; agli acquirenti, sempre più spesso fondi specializzati, non rimane che aspettare la scadenza della polizza per incassare il premio pieno.


Quali rischi?

Tra i principali fattori di rischio di questi prodotti assicurativi ci sono le variabili di tipo demografico (allungamento della vita umana) e di default della compagnia che ha emesso la polizza. Tuttavia quelle selezionate dalle società di Life Settlement hanno un rating elevato, che in genere è superiore alla A.

www.borsaitaliana.it


p.s. L'allungamento della tua vita è per loro un grave motivo di rischio............ed è quì che subentrano i professional killers............. [SM=g1750147] [SM=g1750164] [SM=g1750147] scusate non sò se ridere o piangere [SM=g1765347] [SM=g9589]












pax2you
00domenica 27 settembre 2009 19:35
Re: Re: CASA, LA CRISI SPINGE LE VENDITE DELLA NUDA PROPRIETA'
grella, 9/27/2009 7:27 PM:



Collegandomi con ste fantasie contrattuali...............

Guardate dove può arrivare il delirio finanziario...........

Life settlement, quali opportunità di investimento?

Come funziona?

Il meccanismo è piuttosto semplice e consiste nel sottoscrivere fin da giovani forti polizze di assicurazione sulla vita (il valore medio si aggira intorno al milione di dollari negli Stati Uniti). Si inizia con un premio piuttosto basso, che aumenta con il crescere dell’età dell’assicurato.

Una volta superati i 60 anni la mensilità diventa spesso insostenibile, soprattutto per persone che hanno smesso di lavorare e si trovano a dover spendere somme ingenti per curarsi o per pagarsi una casa di riposo. A questo punto basta saltare il pagamento di una rata e si perde il diritto a tutto il premio.


Il riscatto

Vista l’impossibilità di onorare la rata molti iscritti optano per la rivendita della propria polizza. E' a questo punto che entrano in campo le società specializzate in questo tipo di attività, i Life Settlement Providers. Questi intermediari riacquistano l’assicurazione e versano il compenso pattuito al sottoscrittore che dismette la polizza. Fatto questo, le società di Life Settlement rivendono a soggetti terzi le polizze; agli acquirenti, sempre più spesso fondi specializzati, non rimane che aspettare la scadenza della polizza per incassare il premio pieno.


Quali rischi?

Tra i principali fattori di rischio di questi prodotti assicurativi ci sono le variabili di tipo demografico (allungamento della vita umana) e di default della compagnia che ha emesso la polizza. Tuttavia quelle selezionate dalle società di Life Settlement hanno un rating elevato, che in genere è superiore alla A.

www.borsaitaliana.it


p.s. L'allungamento della tua vita è per loro un grave motivo di rischio............ed è quì che subentrano i professional killers............. [SM=g1750147] [SM=g1750164] [SM=g1750147] scusate non sò se ridere o piangere [SM=g1765347] [SM=g9589]




Io su questa storia del comprare la nuda proprietà da parte di padri facoltosi ci credo fino ad un certo punto.
Se un padre e' abbastanza "Avanti" da voler ridurre dei rischi nel corso della vita del proprio figlio non compra una nuda proprietà perche' la casa non e' detto che sarà pronta per il figlio nel momento in cui servirà.

Mi sembra un rischio piuttosto elevato.

Poi vabbe'...

Comunque ora si ammettono cali del 15-20% dei prezzi...sull'ansa [SM=g7560]
grella
00domenica 27 settembre 2009 19:43
Re: Re: Re: CASA, LA CRISI SPINGE LE VENDITE DELLA NUDA PROPRIETA'
pax2you, 27/09/2009 19.35:



Io su questa storia del comprare la nuda proprietà da parte di padri facoltosi ci credo fino ad un certo punto.
Se un padre e' abbastanza "Avanti" da voler ridurre dei rischi nel corso della vita del proprio figlio non compra una nuda proprietà perche' la casa non e' detto che sarà pronta per il figlio nel momento in cui servirà.

Mi sembra un rischio piuttosto elevato.

Poi vabbe'...

Comunque ora si ammettono cali del 15-20% dei prezzi...sull'ansa [SM=g7560]



Senti pax, ho visto anche una pubblicità su tv private di una assicurazione a "caccia" di anziani (proprietari) che promette vitalizi mensili per tutta la vita...............
Mi pare che tentino di americanizzarci per quanto possibile ................hai capito di cosa parlo?
Non mi ricorco qual'era il nome........... [SM=g10303] [SM=g10303]



P.s. Ecco dovrebbe esser una cosa del genere........... [SM=g7600]




pax2you
00domenica 27 settembre 2009 23:59
Re: Re: Re: Re: CASA, LA CRISI SPINGE LE VENDITE DELLA NUDA PROPRIETA'
grella, 9/27/2009 7:43 PM:



Senti pax, ho visto anche una pubblicità su tv private di una assicurazione a "caccia" di anziani (proprietari) che promette vitalizi mensili per tutta la vita...............
Mi pare che tentino di americanizzarci per quanto possibile ................hai capito di cosa parlo?
Non mi ricorco qual'era il nome........... [SM=g10303] [SM=g10303]



P.s. Ecco dovrebbe esser una cosa del genere........... [SM=g7600]







Avevo postato qualcosa del genere in passato...non so a quale ti riferisci tu ma in quella che avevo visto io ti aprivano un prestito sulla casa....nemmeno conveniente e su una parte minima del valore.

Insomma un modo per tenersi la casa dell'anziano per quattro soldi.
Comunque soldi per tutta la vita stile pensione statale su queste cose non esiste...prima o poi o rientri o gli devi lasciare la casa.

pax2you
00lunedì 28 settembre 2009 00:06
Irlanda...ritorno alla realtà sugli affitti commerciali.
The report claims the situation for retail outlets is now so bad that in 60 per cent of Ireland's major shopping centres landlords are voluntarily reducing rents by up to half.

indipendent

[SM=g7560] [SM=g7560] [SM=g7560]

bullcat
00lunedì 28 settembre 2009 06:50
Ragazzi datemi un consiglio...Premetto che mi trovo in una posizione sicuramente di fortuna, ma a 35 anni penso sia arrivato il momento di avere uno spazio tutto mio...Abito con mia madre in una bifamiliare piuttosto grandina su due livelli piu mansarda...Il vicino ha già fatto i lavori e tutto sommato non sono venuti male.Sotto viene 65mq che per mia madre andrebbe bene. Sopra sarebbero 65 piu mansardina di 20 circa....Il dilemma è questo,,, spendo circa 100.000 per avere il mio appartamentino ( ma stare sempre con gli sguardi addosso e non essere proprio indipendente ) oppure avventurarsi su qualche acquisto fuori ma indebitandosi per cifre altine ???? Ma godere della piena libertà ??? Grazie
nobear
00lunedì 28 settembre 2009 09:25
ritorniamo all'immobiliare: ecco il problema vero (secondo me)
Ragazzi, non è tanto il fatto di aspettare o meno ad acquistare un immobile dal punto di vista filosofico, cioè che sia giusto o meno farsi spellare viste le quotazioni attuali.

Il problema che sollevo (e che già avevo sollevato un anno fa) è questo:
rischiamo di rimanere con i soldini "carta-straccia" in mano.

AL riguardo: leggi qui

Come capire quando è il momento giusto? Non è che un terremoto ti busssa alla porta.... o sbaglio??

P.s.
Aggiungo che il fatto che gli immobili perdano ALMENO il 30% (che non è poco) per me è sicuro. Bisogna vedere, però, come coincidono queste cose con il terremoto... [SM=g10881]
jolnar76
00lunedì 28 settembre 2009 10:37
Tornato ieri da Barcellona

un tizio all'areoporto leggeva un giornaletto, una specie di rivista.
Ho aguzzato l'occhio e ho letto i titoli:

titolo 1, parafrasando dallo spagnolo:

Zapatero dice che la ripresa non sarà vigorosa se non sarà accompagnata dalla normalizzazione dell'immobiliare

titolo 2:

non l'ho capito, era in spagnolo, ma c'era sicuramente scritto Bolla Immobiliare

Da noi l'immobiliare è già tornato normale [SM=g7600]
nomentano
00lunedì 28 settembre 2009 10:47
Re: ritorniamo all'immobiliare: ecco il problema vero (secondo me)
nobear, 28/09/2009 9.25:

Ragazzi, non è tanto il fatto di aspettare o meno ad acquistare un immobile dal punto di vista filosofico, cioè che sia giusto o meno farsi spellare viste le quotazioni attuali.

Il problema che sollevo (e che già avevo sollevato un anno fa) è questo:
rischiamo di rimanere con i soldini "carta-straccia" in mano.

AL riguardo: leggi qui

Come capire quando è il momento giusto? Non è che un terremoto ti busssa alla porta.... o sbaglio??

P.s.
Aggiungo che il fatto che gli immobili perdano ALMENO il 30% (che non è poco) per me è sicuro. Bisogna vedere, però, come coincidono queste cose con il terremoto... [SM=g10881]




Anche io sono un po' preoccupata dalla prospettiva inflazione che, se si dovesse verificare, andrebbe a colpire tutti quelli che come noi si stanno tenendo "liquidi" in attesa dell'acquisto; poi, però, penso a coloro che ipotizzano lo scenario deflattivo e non ci capisco più niente [SM=p7579] ...... magari gli "economisti/esperti" del forum potrebbero dare qualche ragguaglio? Grazie e buona settimana a tutti. [SM=g6963]
pax2you
00lunedì 28 settembre 2009 12:17
uk house price(land registry/england,wales),mensile a -0,1%
Sembra che il rmbalzo dei prezzi si sia già fermato confermando l'andamento del grafico che avevamo postato sul forum.
Vedremo nei prossimi mesi se questo trend verrà confermato anche dagli altri enti che pubblicano i prezzi inglesi.

Qui il rapporto con tutti i dati
www.landreg.gov.uk/houseprices/

Il numero delle compravendite e' praticamente meno della metà di due anni fa.
fabio_c
00lunedì 28 settembre 2009 12:25

In America è stata svelata la causa dei dati delle vendite immobiliari in diminuzione in questo periodo: troppo lavoro!

Dal blog di Barry Ritholtz:
Home Sales: Ignore Special Factors at Your Own Risk

«Entrambe le vendite di case esistenti e nuove hanno deluso gli economisti.
...
Per puro intrattenimento, non si può fare nulla di meglio del nostro "stratega di comunicazioni" preferito tutti i tempi, la National Association of Realtors. Avevano la scusa migliore per cui le vendite agosto hanno perso colpi: Secondo il loro capo economista, Lawrence Yun, il problema era (reggetevi forte) un numero "crescente di contratti in entrata nel sistema, con alcune ricadute e un arretrato che contribuiscono a un più lungo processo di chiusura".
Vedete, il settore immobiliare è in pieno boom, e ci sono state tante vendite, l'intero sistema sta tornando indietro! SEMPLICEMENTE NON POSSIAMO STARE DIETRO A TUTTE LE SCARTOFFIE. (Si deve concludere che lavorare alla NAR richiede una combinazione unica di faccia tosta e stupidità, che sembrano avere senza dubbio).
...»

Nel frattempo il prezzo medio di una casa unifamiliare aggiustato per l'inflazione riprende a scendere.

fabio
serafin.
00lunedì 28 settembre 2009 13:24
oggi a Studio Aperto su italia1 piccolo spot in favore degli immobili
il presentatore diceva che nl 2008 sono calati ma ora con la fine della crisi il calo è finito e ha lasciato intendere che torneranno ad aumentare [SM=g9202]
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