Case vacanza in calo, ma meno della media
31/05/2010
Il settore delle case vacanza, oltre 3 milioni di abitazioni, sembra aver retto meglio di altri alla crisi.
A fronte di un calo delle transazioni del 25% negli ultimi tre anni, il comprato turistico ha infatti registrato un calo limitato al 12,8%.
Lo ha registrato uno studio di Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) sul secondo semestre 2009.
Rispetto al trend del mercato immobiliare, con un calo complessivo dalle 800mila compravendite del 2007 alle 600mila del 2009, il settore delle seconde case ha retto senza dubbio meglio.
Sul totale delle compravendite quelle riferibili alle seconde case si aggirano indicativamente attorno al 15/20%, secondo Fiaip, anche se la linea divisoria tra case residenziali e quelle turistiche non è sempre netta.
Fra le destinazioni che hanno tenuto alte le quotazioni, spiccano però alcune località rinomate.
"Solo cinque –dicono da Fiaip- hanno registrato risultati in linea con i rilevamenti precedenti: Courmayeur e Madonna di Campiglio per le Alpi; Santa Margherita Ligure, Forte dei Marmi, Capri e Porto Rotondo per il turismo balneare".
Le uniche a registrare prezzi superiori ai 10mila euro al metro quadro.
Accanto poi a località in cui non si è assistito a sensibili variazioni dei valori di compravendita, alcune hanno registrato una vera contrazione dei prezzi.
E' il caso, ad esempio, di Ladispoli, sul litorale laziale.
"Una località di mare -precisa Diemoz- che è sempre stata caratterizzata da un mercato molto vivace e dove le compravendite sono sempre state elevate.
A causa della difficoltà all'acquisto di una casa a Roma e della progressiva migrazione di una parte cospicua della popolazione al di fuori dalla città, il mercato immobiliare si è trasformato profondamente, con cali dei prezzi che hanno raggiunto picchi fino all'8%".
I dati relativi alle trattative di vendita mostrano un divario del 12,5%, in aumento rispetto al 2008, tra la cifra richiesta e quella effettivamente pagata.
Il 25% delle case vacanza viene acquistato con un mutuo, per un importo in media del 60% del valore e per una durata, sempre media, di 16,2 anni.
La metà degli appartamenti acquistati è inferiore ai 60 mq, mentre la quota oltre i 120 mq è del 15,3%.
Quattro acquirenti su cinque sono italiani.
Per il 2010 Fiap prevede un calo contenuto tra l’1,5 e il 3,1% delle quotazioni, per una media nazionale intorno al -1,7%.
Solo con una maggiore erogazione di mutui da parte del sistema bancario, conclude Fiaip, si potrà tornare a vedere un segno positivo.