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Diario della crisi economica

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2020 11:31
16/07/2014 00:08
 
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Germania: sì al prelievo forzoso
Ringraziando fede49 per questa segnalazione.

Da Germania ok al prelievo forzoso (Fonte: wallstreetitalia.com - 15/07/2014)

Approfittando della febbre per i Mondiali il Parlamento ha approvato piano che costringe i creditori a salvare le banche.

BERLINO (WSI) - Nel silenzio generale, approfittando della febbre per i Mondiali di Calcio, il Parlamento tedesco ha approvato un piano che costringerà i creditori e i correntisti a salvare le banche. Un progetto di legge che richiama alla memoria il piano di un prelievo forzoso citato dal Fmi in un suo report che ha fatto molto discutere. Secondo l'organizzazione internazionale, imporre un prelievo dai conti correnti delle banche europee superiori ai 100 mila euro sarebbe stato sufficiente per mettere per sempre alle spalle la crisi del debito europeo. Un po' come è successo a Cipro. Mercoledì scorso l'aula parlamentare tedesca ha approvato un piano che prevede il salvataggio delle banche a partire dal 2015, un anno prima di quanto richiesto dall'Europa per mettere al sicuro il settore bancario e evitare nuove eventuali crisi di panico. C'è un solo problema etico: è giusto fare pagare i correntisti per gli errori del management o per crisi del sistema finanziario per cui loro non hanno colpe? Le nuove regole sono inserite in un pacchetto più ampio di misure che i legislatori tedeschi devono approvare nell'ambito del progetto di unione bancaria europea. L'obiettivo è centralizzare i poteri di supervisione bancaria nell'area euro e, quando le banche falliscono, organizzare un piano di salvataggio estensivo a livello europeo e non più solo nazionale. In pratica correntisti e creditori parteciperanno al salvataggio degli istituti in crisi, secondo quanto riferito da un funzionario del ministero delle Finanze tedesco.
26/07/2014 18:36
 
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All'ultima domanda penso che la risposta sarà un "sì" certo, al solito è questione di tempo, e la strategia è sempre la medesima, peggioramenti un po' per volta, perché facendo diversamente il popolo reagirebbe duramente. Gli altri seguiranno l'esempio della "virtuosa" Germania, oppure potrebbero istituzionalizzare questo provvedimento a livello europeo, in questo caso vi sarebbero ancor meno problemi.
Prelievi forzosi sui conti correnti, via libera in Germania (Fonte: investireinformati.com - 25/07/2014)

Il Governo tedesco ha approvato un disegno di legge che prevede l’applicazione di prelievi forzosi sui conti correnti per salvare le banche in difficoltà. Seguiranno altri Paesi?

Dal 2015 i correntisti tedeschi saranno chiamati a salvare la propria banca a rischio default subendo prelievi forzosi sui conti correnti (si parla del 10%) su giacenze superiori a 100 mila euro. La cattiva gestione degli Istituti di credito o eventuali crisi finanziarie saranno, dunque, a carico dei comuni cittadini, ma i più benestanti.

Una decisione che fa seguito alle raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale, diffuse mesi fa, che propongono di imporre la soluzione dei prelievi forzosi una tantum per il superamento dei problemi finanziari dei Paesi europei. E questo per evitare ulteriori aumenti di tasse. Secondo il FMI il sistema funzionerebbe anche per ridurre il debito pubblico dei Paesi dell’Unione Europea.
I casi di Cipro e Italia.

Una risoluzione simile è stata adottata nel marzo del 2013 a Cipro, a seguito di una enorme crisi finanziaria che ha visto le banche in grave dissesto ed il Paese sul punto di fallire. Bank of Cyprus impose ai correntisti un prelievo forzoso nell’ordine del 37,5% sui conti sopra i 100 mila euro, convertito poi in azioni della banca.

Abbiamo un precedente anche in Italia, quando nel weekend tra il 9 e il 10 luglio del 1992, venne applicato il prelievo forzoso del 6 per mille sui conti correnti di tutti gli italiani. L’Italia stava attraversando una grossa crisi valutaria in quanto la lira era sotto pressione speculativa ed i mercati crollavano. Il Presidente del Consiglio dell’epoca, Giuliano Amato, pensò bene di approvare un decreto di emergenza (emanato addirittura l’11 luglio, cioè il giorno dopo il prelievo) da 30 miliardi di lire, nel quale, tra l’altro, si stabilivano appunto i prelievi forzosi sui conti correnti.
E’ giusto far pagare ai cittadini la gestione scellerata delle banche?

L’iniziativa della Germania può risultare positiva dal punto di vista economico, ma ci chiediamo se sia moralmente valido addossare sulle spalle dei correntisti le responsabilità di una pessima gestione delle banche.
La Merkel, da sempre intenzionata a limitare gli aiuti attraverso i fondi europei per salvare finanziariamente i Paesi a rischio default, ha giocato d’anticipo, approfittando delle direttive del Fmi, per essere la prima ad utilizzare un modello che gli altri Stati potrebbero emulare.

E l’Italia che rischi corre? Il problema principale è la sostenibilità del debito pubblico (135% del Pil). Se poi ci aggiungiamo crescita e inflazione pari allo zero, il nostro Paese, come anche Grecia, Portogallo e Spagna, potrebbe essere tra i primi a subire la misura coercitiva del prelievo forzoso.

C’è da chiedersi se i prelievi forzosi, sia sui conti correnti sia su altre forme di risparmio, possano essere istituzionalizzati a livello europeo. In questo caso saranno sempre i cittadini ad essere chiamati a pagare per la malagestione delle banche.
[Modificato da marco--- 26/07/2014 18:41]
06/08/2014 10:13
 
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Spettro Troika?
Il ministro Padoan: «L'economia italiana peggiora, la velocità delle riforme è tutto» (Fonte: ilsole24ore.com - di Roberto Napoletano - 06/08/2014)

Sulla faccia di Pier Carlo Padoan, persona seria e timoniere dell'Economia, è stampata la delicatezza del momento, l'attesa dei dati dell'Istat di questa mattina per lui è già un'amara realtà, il ciclo non si è invertito e non siamo nemmeno immobili, la verità è che continuiamo a scendere, il motore dell'economia italiana perde giri.

«Finiremo con la troika» butto lì. «No, no, assolutamente no» urla e aggiunge: «La prego, lo scriva a caratteri cubitali». Si ferma un attimo, ancora uno scatto, e poi di getto: «Il Paese deve riformarsi da solo e lo sta facendo.
Dobbiamo farlo ancora più in fretta». Sulla crescita in Europa quasi tutti sono messi male, ma noi stiamo sempre peggio di tutti e abbiamo un debito pubblico che non teme confronti. Sulla debolezza italiana pesano ovviamente i focolai di crisi internazionale, soprattutto quelli che riguardano l'energia e l'Ucraina, dobbiamo coprirci da nuovi rischi. Il quadro finale non può che uscire ulteriormente deteriorato e alimentare gli interrogativi dei mercati. «Io so, e i mercati sanno, che il Paese è fortemente orientato a sostenere la crescita, ci vorrà più tempo ma non li deluderemo», scandisce con voce ferma...

Un "NON" piuttosto inquietante...

Padoan: “Non arriva la Trojka”. Ma ammette: “Dobbiamo accelerare” (Fonte: giornalettismo.com - di Tommaso Caldarelli - 06/08/2014)
[Modificato da marco--- 06/08/2014 11:31]
06/08/2014 11:59
 
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Il dato appena uscito
Istat: Pil a -0,2%, recessione tecnica (Fonte: studioconsulenzaromano.net - 06/08/2014)

Nel secondo trimestre, il Pil segna -0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% su base annua. Lo comunica l’Istat. Il dato è peggiore rispetto alle previsioni. La flessione riporta l’Italia in recessione tecnica. Il dato risulta essere il più basso dal secondo trimestre del 2000, cioè da 14 anni. L’ultimo dato positivo risale al quarto trimestre 2013, quando era stata interrotta una striscia negativa lunga più di 2 anni.
06/08/2014 12:19
 
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Re: Il dato appena uscito
marco---, 06/08/2014 11:59:

Istat: Pil a -0,2%, recessione tecnica (Fonte: studioconsulenzaromano.net - 06/08/2014)

Nel secondo trimestre, il Pil segna -0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% su base annua. Lo comunica l’Istat. Il dato è peggiore rispetto alle previsioni. La flessione riporta l’Italia in recessione tecnica. Il dato risulta essere il più basso dal secondo trimestre del 2000, cioè da 14 anni. L’ultimo dato positivo risale al quarto trimestre 2013, quando era stata interrotta una striscia negativa lunga più di 2 anni.



.... e allora prepariamoci tutti al PRELIEVO FORZOSO. Vedrete che la creatività dell'ipercinetico cacciaballe votato dal 41% del 50% del popolo bue non avrà uguali e si inventeranno un "prelievo gentile a tuttotondo" che fa bene perché ti evita di pensare a come spendere i tuoi soldi, d'altra parte i soldi al popolo a cosa servono? La ricchezza è volgare e incivile (politici esclusi). Consiglio per la parte del popolo non ancora in coda al pifferaio: Via i soldi dalle banche, azioni, obbligazioni, purtroppo le case non le potete nascondere, ma almeno non compratene altre, tanto tra un paio d'anni costeranno un altro 20% meno, al 30% perso in questi ultimi anni.

[Modificato da fede49 06/08/2014 13:33]
07/08/2014 21:00
 
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"È il momento di cedere sovranità" (Fonte: cdt.ch - 07/08/2014)

FRANCOFORTE - Per i Paesi dell'Eurozona è arrivato il momento di "cedere sovranità" all'Europa per quanto riguarda le riforme strutturali. Se dovesse cambiare lo scenario inflazionistico di medio e lungo termine dell'Eurozona, la Banca centrale europea (BCE) potrebbe inoltre utilizzare misure non convenzionali incluso il quantitative easing, cioè l'acquisto su larga scala di titoli. Ad affermarlo, al termine del consiglio direttivo, è il presidente della BCE, Mario Draghi.

L'obiettivo di questi interventi, ha sostenuto Draghi, è riportare l'inflazione al 2%. Il presidente della BCE ha poi affermato che le informazioni attualmente disponibili indicano una ripresa nell'Eurozona, questa procede però a ritmo moderato e disomogeneo fra i vari Stati.

Ad ogni modo, per Draghi, i Paesi dell'Eurozona devono intensificare le riforme strutturali e "non disfare i progressi fatti nel consolidamento di bilancio", con misure favorevoli alla crescita. Il presidente della BCE ha poi sostenuto che uno sforzo insufficiente sulle riforme economiche potrebbe compromettere la crescita.

Infatti, ha proseguito Draghi, "i Paesi che hanno fatto programmi convincenti di riforma strutturale stanno andando meglio, molto meglio di quelli che non lo hanno fatto o lo hanno fatto in maniera insufficiente".
[Modificato da marco--- 07/08/2014 21:03]
07/08/2014 21:03
 
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I miei migliori auguri per i prossimi mesi... agli italiani
Riforme,Renzi approva parole Draghi (Fonte: tgcom24.mediaset.it - 07/08/2014)

Le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, sulle riforme, sono state molto apprezzate da Matteo Renzi. Fonti di Palazzo Chigi dicono che il premier ha detto di condividere il giudizio del presidente dell'Eurotower a proposito della loro urgenza e importanza strategica. In proposito, Draghi ha anche detto che proprio in vista delle riforme strutturali è auspicabile che i Paesi "cedano sovranità" all'Europa.
[Modificato da marco--- 07/08/2014 21:15]
07/08/2014 21:20
 
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Draghi vuole l’Unione Sovietica Europea: “Italia ceda sovranità” (Fonte: voxnews.info - 07/08/2014)

La marionetta di Goldman Sachs in Europa, l’uomo dei globalisti Mario Draghi ha detto: “Paesi europei cedano sovranità a Ue per crescita”. Quale demenziale consecutio logica ci sia tra la ‘cessione di sovranità’ e la crescita lo sa solo Draghi.

In realtà, l’obiettivo dei poteri che stanno dietro Draghi, quella struttura di burocrati e sacerdoti del dogma che sta impoverendo i popoli europei, è la creazione di un superstato Ue sulla falsariga dell’Urss. Con lo stesso disprezzo per le differenze nazionali che esisteva in Unione Sovietica. Con la stessa strategia genocida: lo spostamento di masse di individui da una parte all’altra del superstato per distruggere l’omogeneità etnica delle Repubbliche Sovietiche allora, degli Stati Ue oggi.

Il premier Renzi, ha molto apprezzato le parole del presidente della Bce, Draghi, sull’importanza strategica e sull’urgenza di quelle che entrambi chiamano ‘riforme’.

In realtà, lavoro di lingua sul sedere dei poteri forti.
Attività nella quale, entrambi, sono molto capaci.
08/08/2014 09:05
 
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Draghi fa professionalmente schifo, e parla pure. (Fonte: paolobarnard.info - 08/08/2014)

Se metti in acqua diciotto barche con buchi sotto la chiglia e queste iniziano ad affondare, mi sembra ridicolo che tutti puntino lo sguardo su quella che affonda più in fretta, piuttosto che considerare il fatto che sono state tutte costruite da incompetenti, ed è il cantiere cialtrone che va chiuso.

Mario Draghi regge il cantiere Eurozona dove tutti, e tutto, sta affondando, ma gli viene comodo imbrogliare i media e il pubblico puntando il dito sulla barca Italia che affonda un po’ più delle altre. La crescita dell’Eurozona, dopo 14 anni di gran promesse, è pietosa, non riesce mai a superare quel triste zero virgola, mentre la Gran Bretagna cresce come basilico al sole; la deflazione europea è fuori controllo, cioè i prezzi crollano di minuto in minuto perché non c’è domanda, e tutti i gran proclami di Draghi per frenare questa valanga sono stati accolti dai mercati e dai consumatori come ridicolaggini, fra l’altro disoneste perché tutte tese solo a favorire speculazioni finanziarie; le cosiddette “riforme” tanto invocate da Draghi come pozione magica di salvezza, non hanno salvato nessuno dei Paesi che le hanno fatte: Finlandia (ottavo mese a crescita zero), Olanda (terza recessione dal 2009), Francia (record disoccupazione e crollo immobiliare + manifatturiero storici), Belgio (consumi a tasso negativo, crescita 0, commissariato dalla UE) e Germania (crollo ordini industriali a -4%, PIL in calo, stipendi stagnanti da 10 anni, il suo calo di domanda interna deprime tutto l’export europeo).

Poi le gloriose riforme di Draghi e dell’Eurozona hanno infilato nella calza della Befana anche il più alto tasso di disoccupazione europea dalla nascita dell’euro (Eurostat). Vi basta? Ah! Dimenticavo, le banche, proprio quelle regolamentate da Mario Draghi che oggi dispensa ricette severe su come curarci. Bé, la maggioranza delle banche europee sono marce, ma veramente, cioè di fatto fallite. Leggete bene:

A) La Bank of International Settlements ci dice in un rapporto che “le banche in Europa non sono riuscite a rimediare alla loro catastrofica esposizione a prestiti che saranno inesigibili perché gli indebitati sono al collasso”. E il collasso è proprio opera della Troika di Draghi e delle sue Austerità, come ormai ammettono anche Goldman Sachs e gli Hedge Funds.

B) Reuters ci dice che le stesse banche europee con buchi contabili che si vedono dalla Luna, hanno prestato 3.000 miliardi di dollari ai Mercati Emergenti, e che sarà difficile che li riavranno indietro… Poi indovinate a chi, per questo motivo, le medesime banche diranno no al mutuo o al finanziamento? A voi, a voi, e infatti registriamo il più alto declino nei prestiti bancari alle famiglie dal 2008.

C) Il 90% dello strombazzato calo dello spread e degli interessi sui titoli di Stato dei Paesi come Spagna, Irlanda o Italia, ci dice uno studio di Bloomberg, non è dovuto a reali progressi dell’economia di quegli Stati, ma ai trucchi speculativi di Mario Draghi alla BCE. Quindi aria fritta, che Renzi oggi usa per infinocchiare i soliti poveri italiani.

D) E gran finale, il Financial Times ci informa che le banche più fallite di tutta l’Europa non sono quelle spagnole o italiane, ma quelle tedesche.

Ora, mi si perdoni se a fronte di questo sfacelo mi sento di scrivere all’esimio Draghi un plateale “stattene zitto”. Chi legge la stampa finanziaria internazionale sa che Mario Draghi è costantemente citato come il peggior governatore di Banca Centrale della Storia.

Ci si chieda: perché l’Italia della metà degli anni ’90 – che non faceva la riforme di Draghi, che non strisciava supina di fronte a Bruxelles, che usava la spesa pubblica molto ma molto più di oggi… perché veniva definita da Standard & Poor’s come “economia leader d’Europa”? Allora Mario, che ci rispondi? Avevamo l’Eurozona allora? No. Avevamo invece il triplo della spesa pubblica di oggi, che come i veri economisti sanno è l’attivo di tutto il settore privato di cittadini e aziende. Oggi la folle dittatura delle Austerità ha stroncato la spesa pubblica, e stroncati affondiamo. Tutto qui.
[Modificato da marco--- 08/08/2014 09:44]
08/08/2014 12:25
 
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La banca più importante di Germania a rischio

Non è una notizia che esce dalla banca di puffolandia ma dalla iper ottimista Federal Reserve, che prima di mettere in dubbio i conti di una grande banca si martellano le palle su un incudine: ebbene la grande Deutsche Bank è tecnicamente nella cacca o meglio, nelle logiche comportamentali delle grandi banche a rischio sono i poveri inconsapevoli clienti della banca che potrebbero doversi svegliare con un po' d'ansia anche perché queste notizie i media Italiani ma anche tedeschi si guardano bene di fare uscire e bisogna andarle a trovare su qualche blog in Svizzera: www.ticinolive.ch/2014/08/08/federal-reserve-preoccupata-dalla-montagna-prodotti-derivati-deutsc...
Occhio che se va in crisi la Deutsche salta tutto

09/08/2014 14:26
 
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Re: La banca più importante di Germania a rischio
fede49, 8/8/2014 12:25 PM:


Non è una notizia che esce dalla banca di puffolandia ma dalla iper ottimista Federal Reserve, che prima di mettere in dubbio i conti di una grande banca si martellano le palle su un incudine: ebbene la grande Deutsche Bank è tecnicamente nella cacca o meglio, nelle logiche comportamentali delle grandi banche a rischio sono i poveri inconsapevoli clienti della banca che potrebbero doversi svegliare con un po' d'ansia anche perché queste notizie i media Italiani ma anche tedeschi si guardano bene di fare uscire e bisogna andarle a trovare su qualche blog in Svizzera: www.ticinolive.ch/2014/08/08/federal-reserve-preoccupata-dalla-montagna-prodotti-derivati-deutsc...
Occhio che se va in crisi la Deutsche salta tutto

Grazie, ignoravo completamente la questione.

Con 55’000 miliardi di euro, nel 2013 il colosso bancario germanico Deutsche Bank è diventato la banca più esposta ai prodotti derivati nel mondo. La banca non potrebbe far fronte a un forte deprezzamento di questi prodotti, perchè rappresentano 100 volte il totale dei depositi dei suoi clienti, 150 volte quello dei suoi fondi propri...
[Modificato da marco--- 09/08/2014 14:26]
09/08/2014 14:33
 
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L'esposizione in derivati di Deutsche Bank, 54 trilioni di euro, è il vero motore della politica europea della Germania (Fonte: lantidiplomatico.it - 29/04/2014)

Si tratta di 20 volte il Pil della Germania e oltre 10 volte il Pil di tutta la zona euro.

...Rispetto a tutte le bugie che le banche dichiarano quando ricapitalizzano, Deutsche Bank è in una situazione particolare perchè è talmente grande che neanche la Bce può evitare un suo fallimento. Nel rapporto annuale pubblicato dall'istituto di credito, prosegue Zero Hedge, si legge come con 75 trilioni di dollari, la banca ha la maggiore esposizione in derivati al mondo. Il numero preciso da tenere in considerazione è 54,652,083,000,000 di euro che, convertito in dollari all'attuale tasso di cambio, è circa 75,718,274,913,180. Parliamo di 5 trilioni di dollari di esposizione in derivati più di JPMorgan...


Un click per ingrandire.
[Modificato da marco--- 09/08/2014 14:33]
09/08/2014 18:39
 
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e questo significa che noi tutti siamo seduti sul nulla. I soldi che abbiamo nel portafogli sono un frammento infinitesimale di un credito il cui controvalore reale è ancorato ad una convenzione tra stati e banche centrali. Domani quelli decidono che il nostro euro vale due patate invece di quattro e noi ci potremo comperare solo 2 patate. Fate caso come tutte le banche centrali e non sono terrorizzate dall'apprezzamento dell'oro, unico riferimento reale al valore concreto delle cose. Non per niente il popolo svizzero, che ha saputo mantenere nei secoli uno stato sovrano a democrazia diretta, è chiamato a votare a breve un referendum per obbligare la banca centrale Svizzera a ripristinare tutte le scorte in oro fisico con l'intento ovvio di ancorare la loro moneta all'oro in modo che un franco valga sempre 4 patate e magari domani 8, certamente non 2 come sta succedendo a tutti noi. Infatti la Germania ha così paura che il suo popolo un giorno si accorga di quello che stanno facendo i cugini Svizzeri e insistano anche loro a riavere nelle casse dello stato le loro riserve auree che teoricamente sono conservate nei forzieri di fort Knox ma che probabilmente sono stati sciolti a garanzia dei trilioni di debiti che le banche hanno stampato per sostenere questo folle salto nel vuoto. La soluzione dell'uomo libero è ancora alla portata di mano, basta pensarci ed evitare di pensare con la testa degli altri.
10/08/2014 11:38
 
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Il prodotto interno lordo

Posto questo interessante quanto veritiero articolo di Gianni Pardo che pone una questione fondamentale: la qualità del PIL, o meglio, il calcolo del PIL che tiene conto della spesa pubblica corrotta non è veritiero. Leggere e meditare:

scenarieconomici.it/prodotto-interno-lordo/
10/08/2014 13:21
 
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fede49, 8/10/2014 11:38 AM:

Il prodotto interno lordo

Posto questo interessante quanto veritiero articolo di Gianni Pardo che pone una questione fondamentale: la qualità del PIL, o meglio, il calcolo del PIL che tiene conto della spesa pubblica corrotta non è veritiero. Leggere e meditare:

scenarieconomici.it/prodotto-interno-lordo/

Grazie per lo spunto, un paio di anni fa (ne parlammo) ripropongo un passo da Wikipedia: Prodotto interno lordo

...Il PIL tiene conto solamente delle transazioni in denaro, e trascura tutte quelle a titolo gratuito: restano quindi escluse le prestazioni nell'ambito familiare, quelle attuate dal volontariato (si pensi al valore economico del non-profit) ecc.
Il PIL tratta tutte le transazioni come positive, cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i danni provocati dai crimini (riciclaggio di denaro), dall'inquinamento, dalle catastrofi naturali. In questo modo il PIL non fa distinzione tra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono: persino morire, con i servizi connessi ai funerali, fa crescere il PIL...
10/08/2014 13:36
 
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Come si permette, Mr Draghi? (Fonte: blog.ilgiornale.it - 08/08/2014)

...Illuminante per due ragioni. La prima, come ha titolato ilgiornale.it, Draghi e le élite a cui egli appartiene hanno gettato la maschera: la cessione definitiva e irrevocabile della sovranità nazionale è – da sempre – uno dei loro obiettivi, che fino ad oggi però non avevano mai ammesso apertamente. Ora hanno dichiarato le loro intenzioni che sono inquietanti: vogliono privare i popoli europei dei propri diritti fondamentali e sottometterli a una dittatura tecnocratica, E’ giusto? E’ accettabile? Davvero interi popoli devono chinarsi – e per di più sentendosi in colpa – di fronte a questa élite autonominatasi? O sono solo io a vedere il pericolo?.
La seconda ragione è più sottile. Il discorso di Draghi, subito sottoscritto dal mirabolante premier Renzi, è il seguente, L’Italia è in questo stato perché non ha fatto i compiti, dunque oggi merita di essere punita. La verità, come spiegato benissimo da Alberto Bagnai e da altri economisti sia di destra che di sinistra, è esattamente opposta: l’Italia è in queste condizioni di declino strutturale perché da oltre un decennio ha adattato la propria economia a regole – i parametri di Maastricht – e accolto amorevoli “diktat” – ispirati dalla Troika – che sono, riguardo ai fondamentali economici, insensati e del tutto controproducenti per il tessuto economico italiano, come per quello della maggior parte dei Paesi europei tranne la Germania...
14/08/2014 14:37
 
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Eurozona nei guai: in Germania Pil in calo dello 0,2%, in Francia economia ferma (Fonte: ilsole24ore.com - di Attilio Geroni - 14/08/2014)

L'Eurozona è di nuovo nei guai. La sua economia più importante, la Germania, ha registrato una contrazione dello 0,2% del Pil nel secondo trimestre, peggio del previsto. Crescita zero per la Francia nello stesso periodo mentre l'Italia, lo sappiamo già da alcuni giorni, è tornata tecnicamente in recessione. C'è di che preoccuparsi e c'è soprattutto da non credere a quanti sostengono possa trattarsi, almeno per la Germania, di una caduta momentanea.

Gli indicatori più recenti (Zew sulla fiducia degli analisti e Ifo sulla fiducia delle imprese) puntano a un indebolimento ulteriore dell'attività economica nei prossimi mesi e gli ultimi dati fortemente negativi su ordini e produzione industriale lasciano intravedere un terzo trimestre altamente problematico. A ciò si aggiungeranno i primi effetti concreti della guerra delle sanzioni economiche in atto tra Russia e Occidente...
[Modificato da marco--- 14/08/2014 14:38]
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marco---, 14/08/2014 14:37:

Eurozona nei guai: in Germania Pil in calo dello 0,2%, in Francia economia ferma (Fonte: ilsole24ore.com - di Attilio Geroni - 14/08/2014)

L'Eurozona è di nuovo nei guai. La sua economia più importante, la Germania, ha registrato una contrazione dello 0,2% del Pil nel secondo trimestre, peggio del previsto. Crescita zero per la Francia nello stesso periodo mentre l'Italia, lo sappiamo già da alcuni giorni, è tornata tecnicamente in recessione. C'è di che preoccuparsi e c'è soprattutto da non credere a quanti sostengono possa trattarsi, almeno per la Germania, di una caduta momentanea.

Gli indicatori più recenti (Zew sulla fiducia degli analisti e Ifo sulla fiducia delle imprese) puntano a un indebolimento ulteriore dell'attività economica nei prossimi mesi e gli ultimi dati fortemente negativi su ordini e produzione industriale lasciano intravedere un terzo trimestre altamente problematico. A ciò si aggiungeranno i primi effetti concreti della guerra delle sanzioni economiche in atto tra Russia e Occidente...



Qui di seguito la mail intitolata "sospetto" che ho appena mandato ad un mio amico che si è trasferito in Svizzera dove sta benissimo....

...........

Mettiamo insieme un po' di fatti, mettili tu nell'ordine che preferisci

- giugno entrate tributaire -7% su giugno 2013 !!!!!!!!!!
- Crollo consumi energia (= la fabbrica non gira) mondoelettrico.blogspot.it/2014/08/i-consumi-di-energia-elettrica-in....
- Germania e Francia ristagnano: feedproxy.google.com/~r/wallstreetitalia/~3/QvaRH7w00lc/arti...
- 105 Miliardi di Euro in riserve liquide !!!!! www.pasqualemarinelli.com/
- Debito +100 Miliardi in 6 mesi !!!
- Famiglie sempre più indebitate: feedproxy.google.com/~r/wallstreetitalia/~3/ULwlCExEkkI/arti...
- Renzi da Draghi "più volte"
- Renzi da Napolitano
- Montepaschi e Carige con trend "alla Espirito Santo" (=fallimento)
- Renzi al popolo : "tranquilli in vahttp://feedproxy.google.com/~r/wallstreetitalia/~3/ULwlCExEkkI/article.aspxcanza al resto ghe pensi mi"
- 4 guerre qui in giro, 2 con potenziale devastante
- Incominciano a girare post come questo tratti da articoli usciti su testate estere:
feedproxy.google.com/~r/wallstreetitalia/~3/m8Ihxzk_0O8/arti...

Non è che nelle stanzette oscure di Nazareno-Arcore-Quirinale-CasaDraghi ci stanno preparando lo scherzetto di fine anno col botto (default) oppure anche ritorno coatto alla Lira "per colpa dei gufi" e conseguente svalutazione da far pagare come al solito al popolo con sequestri di beni a tutto tondo ? Quei 100 miliardi di strana liquidità potrebbero coprire una percentuale della svalutazione e assicurare stipendi e buona uscita ai soliti noti...

Vabbe se succede ci troviamo tutti in Ticino
[Modificato da fede49 14/08/2014 15:15]
14/08/2014 15:28
 
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Re: sospetto
fede49, 8/14/2014 2:59 PM:


...conseguente svalutazione da far pagare come al solito al popolo con sequestri di beni a tutto tondo ? ..



se si ritorna alla lira non ci saranno sequestri, e il conto lo pagheranno solo i creditori esteri.

al contrario se si rimane nell'euro i sequestri ci saranno per forza di cose e il conto lo pagheranno i tutti i cittadini.


[Modificato da ziomaoziomao 14/08/2014 15:30]

--------------------------------------------------
Comica e dannosa. In due parole, l’Unione Europea.
14/08/2014 17:08
 
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Re: sospetto
fede49, 8/14/2014 2:59 PM:

...
- Incominciano a girare post come questo tratti da articoli usciti su testate estere:
Ritorno alla Lira, "unica via d'uscita dalla crisi"
...

Prima o poi ne dovranno parlare.

...Il mix letale di contrazione economica e inflazione a zero stanno causando la traiettoria del debito ad avere una spirale verso l'alto. Il debito pubblico è salito a 135.6% nel primo trimestre, da 130.2% un anno fa. La recessione sta erodendo le entrate fiscali a tal punto che il premier Matteo Renzi dovrà effettuare tagli di 20/25 miliardi per soddisfare gli obiettivi di disavanzo dell'UE...
[Modificato da marco--- 14/08/2014 17:12]
14/08/2014 17:12
 
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È allarme deflazione in 10 grandi città (Fonte: corriere.it - 14/08/2014)

Istat, prezzi luglio giù su base annua a Torino, Roma, Firenze e altri importanti comuni: Una fase depressiva così lunga non si registrava da oltre 50 anni.

Per oltre 30 anni il pericolo numero uno è stata l’inflazione. Ora però potremmo fare i conti contro un avversario apparentemente innocuo, ma in realtà altrettanto insidioso: la deflazione. Che a luglio, secondo l’Istat è già in azione in dieci grandi città. I prezzi a luglio risultano in calo, su base annua, in diversi capoluoghi di regione o provincia autonoma: Torino (-0,4%), Firenze (-0,3%), Bari (-0,3%), Roma (-0,2%), Trieste (-0,1%) e Potenza (-0,1%). Giù anche a Livorno (-0,7%), Verona
(-0,5%), Ravenna (-0,1%) e Reggio Emilia (-0,1%)...
15/08/2014 14:34
 
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Meno male che c'è la Gran Bretagna! L'economia cresce e sorprende (Fonte: teleborsa.it - 15/08/2014)

Nessuna esitazione per l'economia britannica, che cresce ancora più di quanto stimato dagli analisti confermando così la decisa accelerazione vista nel primo trimestre dell'anno e i segnali di ripresa in atto già dal 2013, anno nero per altre economie europee. Stamane l'ONS (Office for National Statistics) ha rilasciato la seconda stima sul Prodotto Interno Lordo del Regno Unito sorprendendo gli economisti. Nel secondo trimestre il PIL è cresciuto dello 0,8%, come nei tre mesi precedenti e come indicato nella stima preliminare pubblicata il 25 luglio scorso, ma anche come stimato dagli analisti. Inattesa, invece, la revisione al rialzo del dato tendenziale. Rispetto al secondo trimestre del 2013, infatti, l'economia ha registrato una crescita del 3,2%, dunque più di quanto indicato nella prima stima (+3,1%). In questo caso il dato supera il consensus che era per lo status quo. In un'Eurozona flagellata dai timori per un ritorno della recessione dopo la doccia fredda della Germania, la crescita zero della Francia e dell'intera Eurozona, i numeri della Gran Bretagna sono una boccata d'ossigeno.
[Modificato da marco--- 15/08/2014 17:23]
16/08/2014 09:53
 
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Euro: depressione economica permanente?
La recessione per sempre (Fonte: wallstreetitalia.com - 16/08/2014)

NEW YORK (WSI) - E' difficile da credere, ma quasi sei anni sono passati da quando il crollo di Lehman Brothers ci ha portati alla peggiore crisi economica dagli anni '30. Molte persone, me compreso, vorrebbero passare ad altri temi. Ma non possiamo, perché la crisi non è affatto finita. Il recupero è lungi dall'essere completo, e le politiche economiche sbagliate potrebbe ancora trasformare la debolezza economica in una depressione più o meno permanente...
[Modificato da marco--- 16/08/2014 09:55]
16/08/2014 11:23
 
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Il problema, in Italia, sta nel manico

Segnalo questo articolo condivisibile di Gianni Pardo che spiga perché in Italia e probabilmente in altre nazioni ed elevato tasso ed indole di corruzione diffusa nel pubblico e nel privato, la soluzione ad una uscita dalla crisi economica e del lavoro non sia da ricercarsi nel rilancio delle opere pubbliche di tipo infrastrutturale come i governi tendono a propugnare, quanto piuttosto un crack, un default, al limite estremo una guerra che resetti un sistema ammalato per consentire poi una ripartenza da un terreno sterilizzato senza la crosta di burocrazia e corruzione inamovibile che si è costruita negli anni.

scenarieconomici.it/salvezza-dagliinvestimenti-infrastru...

[Modificato da fede49 16/08/2014 11:35]
16/08/2014 12:41
 
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........e noi pagheremo......

Aspetto al varco la carovana del 42% del 50%'dei popolo bue che ha avallato con cotanto entusiasmo le erezioni (con la erre, non è un refuso) verbali e iperhashtaggate dell'ipercinetico pronipote del figlio ligneo di Collodi, a quando inevitabilmente saremo chiamati a pagare di tasca nostra una botta di tasse per coprire il voucher elettorale degli 80 Euro e le palle post elettorali che la squadra del nuovo esercito della salvezza di questa povera Italia ci ha confezionato:

feedproxy.google.com/~r/blogspot/HAzvd/~3/3JZeOBD--98/arriva-la-stangata-di-fine-agosto-29-miliardi-made-in-it...

e a proposito del voucher elettorale:

scenarieconomici.it/renzi-in-pillole-delrio-gli-80-euro-fal...
[Modificato da fede49 16/08/2014 12:45]
17/08/2014 14:13
 
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Debito pubblico, BTP, quantitative easing e il gioco delle tre carte (Fonte: investireoggi.it - 17/08/2014)

Le banche chiedono più BTP allo Stato che poi venderanno alla BCE con laute plusvalenze. E il debito pubblico sale. Così funzioneranno gli stimoli fiscali per rilanciare l’economia...

...A chi gioverà quindi il Qe? La risposta è semplice: alle banche.
Ancora e sempre alle banche, che devono affrontare la prova degli stress test in vista dell’avvio dell’Unione Bancaria Europea. Forme di Qe, del resto, erano state già praticate dalla BCE nel 2010-2011 sotto forma di acquisto di titoli pubblici nel mercato secondario e il risultato fu proprio quello che alle imprese e alle famiglie italiane non arrivò un euro...
18/08/2014 09:54
 
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Aspettiamo 2 anni...
Padoan, Bce faccia sua parte. Effetto riforme tra 2 anni (Fonte: agi.it - 18/08/2014)

Roma, 18 ago. - "Sono fiducioso che le riforme che stiamo realizzando dispiegheranno i loro effetti nel medio termine, che significa nei prossimi due anni". Lo ha detto ieri il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in un'intervista alla Bbc 4. "Per vedere un effetto delle riforme sulla crescita - ha aggiunto - c'e' bisogno di tempo. Pochi trimestri non sono sufficienti". Il ministro si e' detto consapevole che l'economia italiana si sta contraendo "ma questo non dipende dalle riforme ma riflette problemi che esistono da tempo". "E' vero che il percorso delle riforme in Italia non e' stato brillante ma il governo attuale e' differente" dagli altri "proprio per questo. Noi stiamo lavorando proprio per fare le riforme e renderle effettive", ha spiegato Padoan. Nel 2014 "ci aspettiamo una crescita di molto inferiore" rispetto alle previsioni, ha aggiunto il mninistro. "Tutti gli attori in campo devono fare la loro parte", ha detto ancora Padoan. In particolare, ha sottolineato, "la Bce deve essere coerente e portare l'inflazione nuovamente di poco sotto al 2%, una cifra ragionevole ma molto lontana dai livelli attuali".
[Modificato da marco--- 18/08/2014 09:58]
18/08/2014 09:57
 
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Aspettiamo 3 anni... rimadiamo i problemi e intanto dormiamo tranquilli...
Renzi rilancia: contro la crisi una moratoria di mille giorni (Fonte: ilmattino.it - 18/08/2014)

Flessibilità non solo per quest’anno, il prossimo e per il 2016. Matteo Renzi, nella sua battaglia d’autunno a Bruxelles e nelle cancellerie europee, punta a ottenere più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio e per il piano di rientro del mega-debito italiano, fino a tutto il 2017. Vale a dire una moratoria di tre anni, dribblando manovre correttive e strette lacrime e sangue sui conti, che permetta e accompagni l’attuazione dell’ormai famoso “piano dei mille giorni” annunciato dal premier. «Ma sempre nel rispetto dei trattati europei», precisa un suo strettissimo consigliere economico, «e senza mai superare il tetto del 3 per cento» tra deficit e Pil.
[Modificato da marco--- 18/08/2014 09:57]
18/08/2014 13:55
 
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Debito pubblico, il dilemma di Renzi. Ecco tutte le ipotesi in campo per tagliarlo (Fonte: ilfattoquotidiano.it - 18/08/2014)

Economisti e opinionisti si sbizzarriscono nel mettere sul tavolo proposte più o meno risolutive per scalfire la montagna di un disavanzo salito a 2.168 miliardi, oltre il 135% del Pil. Si va dalla "parziale ristrutturazione" ipotizzata da Lucrezia Reichlin alla creazione, sostenuta dal sottosegretario Angelo Rughetti e dall'imprenditore vicino al premier Marco Carrai, di fondi garantiti dal patrimonio pubblico. Ma Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board della Bce, gela gli entusiasmi: "Non esistono soluzioni miracolose".

Vedi anche: Debito pubblico: per ridurlo, vendita del patrimonio di stato? (Fonte: wallstreetitalia.com - 18/08/2014)

[Modificato da marco--- 18/08/2014 13:58]
19/08/2014 12:19
 
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La Troika si trova già a Vipiteno (Fonte: altrimondi.gazzetta.it - 18/08/2014)

Le riforme economiche rinviate in autunno, il Pil con il segno meno per il secondo trimestre consecutivo (che vuol dire recessione), il debito pubblico che tocca un nuovo record (99 miliardi in più dall’inizio dell’anno): il mondo ricomincia a mugugnare intorno all’Italia. Le banche d’affari estere invitano ad alleggerire i portafogli dai Btp, Moody’s ci vede in recessione per tutto il 2014 («con conseguenze pesanti sulla politica fiscale, sul clima politico e sui rapporti con i partner europei, soprattutto la Germania») e il presidente della Bce Draghi ci bacchetta per lo «scarso impegno» nel fare le riforme strutturali. Aggiungendo: è auspicabile che i paesi che non ce la fanno «cedano sovranità» all’Europa [1].

Finiremo con la Troika? «No, no, assolutamente no» urla e aggiunge: «La prego, lo scriva a caratteri cubitali» (il ministro dell’Economia Padoan rispondendo al direttore del Sole 24 Ore Napoletano) [2].

L’esperienza dovrebbe insegnare che Mario Draghi non parla a vanvera. E che le richieste della Bce raramente contemplano l’eventualità di un no. Per cui l’invito che i governi nazionali rinuncino alla propria sovranità sul fronte delle riforme economiche, oltre a essere una fondamentale novità, è soprattutto una bomba politica.
In primo luogo per l’Italia ma anche per l’Europa nel suo complesso. Bonanni: «Si può stare certi che il nuovo corso europeo, segnato dalla Commissione di Jean-Claude Juncker, punterà sostanzialmente a togliere ai governi che non hanno saputo esercitarla la sovranità sulle riforme economiche e strutturali, così come l’Europa ha già tolto ai governi immeritevoli la sovranità sulla gestione dei bilanci» [3].

È la seconda volta che, in pieno agosto, Mario Draghi suona la campanella di fine ricreazione per il governo italiano. La prima fu da governatore della Banca d’Italia. Con la lettera-ultimatum che lui e Trichet spedirono a Berlusconi il 5 agosto del 2011. Ricordiamo tutti come andò a finire: il governo fece orecchie da mercante, lo spread impazzì e i rendimenti dei Btp decennali superarono il 7% (oggi sono sotto il 3). Berlusconi fu costretto alle dimissioni per scongiurare la bancarotta. Al tempo arrivò Mario Monti, oggi il commissariamento sarebbe completo [4]...
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