Purtroppo è così, se qualcosa non cambia in maniera radicale siamo condannati ad una recessione e distruzione dello stato sociale per molti anni. Quando terminerà non saprei proprio, forse nel momento in cui avremo svenduto la maggior parte dei nostri beni reali come reti, porti, ospedali, infrastrutture etc. e, soprattutto, svenduto i nostri diritti, a quel punto forse riapriranno i rubinetti del credito. Tutto è ciclico, del resto la storia puntualmente si ripete da tempo immemorabile,
non facciamoci trarre in inganno, oggi nonostante le stupidaggini tecnologiche, assenti nel passato, non sta accadendo nulla di nuovo: Tutto cambia ma nulla cambia - Crisi del debito: il crollo dell’Impero Romano
Ricordate: alle banche non interessano i nostri soldi, quelli li possono stampare a piacimento, interessano invece i nostri beni
reali, ossia il frutto del nostro lavoro.
Per finire un paio di celebri aforismi, in entrambi i casi l'autore non è il primo cretino che passa per strada o il primo cybernauta cazzaggiante di Facebook, dovrebbe fare riflettere e non poco. Che lo si voglia ammettere o meno siamo schiavi, il peggio è che non potendo individuare il padrone in un soggetto avente un nome e un cognome restiamo schiavi inconsapevoli, che non è un'attenuante ma un aggravante. Fintanto che la consapevolezza non raggiungerà una "massa critica" di persone non potremo individuare la soluzione e la via di uscita.
Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e mi infischierò di chi ne fa le leggi.
Mayer Anselm Rothschild
E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.
Henry Ford[Modificato da marco--- 31/12/2014 09:13]