OTC, 05/01/2008 17.15:
Cara Lisa,
non punterei il focus della discussione sulla forma di finanziamento (fisso o variabile), ma sulla sua sostenibilità. Da un punto di vista finanziario può essere una strategia sensata ed anche vantaggiosa indebitarsi a TV in periodo di tassi bassi ed accantonare quanto risparmiato per abbattere il capitale residuo e/o come riserva a copertura di eventuali rialzi.
Il problema è invece di chi si è indebitato al limite della sostenibilità a TV quanto i tassi erano ai minimi, ed adesso non riesce più a far fronte ai pagamenti.
Nel rapporto rata/reddito ci sono, secondo me, tre "zone":
(a) < 25-30% sostenibilità possibile senza troppi pensieri
(b) fra 30% e 50% sostenibilità possibile solo con notevoli sacrifici e stress emotivo non indifferente
(c) > 50-55% la posizione debitoria diventa difficilmente sostenibile ed il rischio insolvenza è molto elevato
Per una vita serena e tranquilla (almeno riguardo agli aspetti finanziari), i mutuatari devono stare in zona (a). Per la banca, zona (a) e (b) sono indifferenti. L'importante è solo evitare la (c).
La mia critica al sistema bancario è che mentre non hanno concesso (giustamente) mutui a TF a chi si sarebbe trovato in zona (b), li hanno concessi a TV (zona (a), così i parametri "sulla carta" erano tutti in regola ) ben sapendo che nel giro di poco tempo i mutuatari si sarebbero trovati comunque in zona (b). In questo senso parlo di "costrizione" da parte del sistema bancario.