Starbucks, rischio-tagli per oltre mille lavoratori
La catena di caffetterie Starbucks potrebbe ridurre drasticamente i livelli di occupazione con un taglio di oltre 1000 posti di lavoro tra impiegati e dirigenti del gruppo. Lo scrive il Seattle Times citando una mail interna circolata nel gruppo. Nella mail si precisa che i tagli potrebbero diventare operativi subito, «dalla prossima settimana o dai primi di febbraio».
I tagli, in verità, non sarebbero una novità. Già lo scorso anno, secondo il giornale, la società con sede a Seattle
aveva già tagliato oltre 2000 posti di lavoro. Per la maggiore catena mondiale di caffetterie il calo dei consumi si è abbattuto pesantemente sui progetti di crescita e sui risultati finanziari: il colosso americano ha infatti abbandonato recentemente l'obiettivo di lungo termine di avere 40mila negozi, dopo il calo del 96 per cento dell'utile riportato per il quarto trimestre.
Nelle scorse settimane l'amministratore delegato Howard Schultz aveva dichiarato che le vendite presso i negozi aperti da almeno 13 mesi erano calate dell'8% negli Usa, più di quanto previsto dalla stessa Starbucks. L'utile netto per il quarto trimestre è sceso a 5,4 milioni di dollari, contro i 158,5 milioni dello stesso periodo dell'anno prima, ha reso noto la società, che conta attualmente circa 16mila negozi