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Dead men working

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 08:57
28/01/2009 14:19
 
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Edilizia, 250mila posti a rischio. Marcegaglia: «Il Governo investa di più in infrastrutture»

Sono 250mila i posti di lavoro a rischio nei prossimi sei mesi nel settore delle costruzioni, compreso l'indotto. È la stima di Confindustria e delle associazioni collegate che raggruppano le imprese attive nel comparto delle opere infrastrutturali (Ance, Agi, Oice e Federprogetti). Una cifra - diffusa in una conferenza stampa per presentare un «Piano straordinario di rilancio infrastrutturale» - che rappresenta quasi la metà dei 600mila posti di lavoro che, secondo le previsioni del centro studi degli industriali (Csc), potrebbero essere persi tra la fine del 2008 e la metà di quest'anno.

Per attenuare la portata di questa possibile perdita di lavoro - affermano le organizzazioni del settore - è necessario un forte intervento pubblico. In particolare, il «pacchetto ideale» di risorse che dovrebbero essere investite subito per opere immediatamente cantierabili è di 7-8 miliardi (pari allo 0,5% del Pil), di cui circa il 65% sono piccole opere e il 35% grandi. Con un miliardo investito nelle infrastrutture, secondo i calcoli del sistema Confindustria, si producono 23mila nuovi occupati tra cantieri e indotto.

E proprio sul tema infrastrutture è intervenuto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Le risorse previste dal Governo nel 2009 per le infrastrutture, secondo il numero uno di Viale dell'Astronomia, non sono sufficienti. «Il decreto anti-crisi è apprezzabile - ha spiegato Emma Marcegaglia - ma occorre fare di più per rendere l'iter più veloce e cantierizzare più rapidamente una serie di opere. C'è un problema di risorse - ha rilevato il presidente di Confindustria - gli investimenti nelle infrastrutture sono importanti sia in sè, visto il ritardo dell'Italia rispetto al resto d'Europa, sia perchè sono una spinta alla domanda e una risposta anticiclica. Bisogna puntare sulle opere immediatamente cantierabili così l'impatto sull'economia è immediato. Noi - ha concluso Marcegaglia - diamo importanza strategica agli investimenti nelle infrastrutture, sia per affrontare l'emergenza sia per assicurare al Paese uno sviluppo infrastrutturale e una crescita stabile».

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