Moda, Gianfranco Ferrè in crisi. Il marchio verso la bancarotta
MILANO - la crisi colpisce anche il lusso. It Holding, la società della moda quotata a Piazza Affari, che ha gettato la spugna decidendo la richiesta di ammissione all'amministrazione straordinaria per Ittierre, controlla Ferrè, Malo ed Extè, oltre ad avere in licenza marchi altrettanto noti, come Versace Jeans Couture, Versace Sport, Just Cavalli, C'N'C Costume National e Galliano.
La decisione di Itierre è stata presa "in assenza delle condizioni necessarie per mandare avanti le operazioni regolari". L'amministrazione controllata permette la protezione dai creditori consentendo peraltro una ristrutturazione della società.
L'azienda fa capo a Tonino Perna (ma l'intero pacchetto di controllo è in pegno a Efibanca), ha oltre 1.800 dipendenti e ha segnato nel 2007 ricavi per 637 milioni di euro. Al 30 settembre aveva un indebitamento netto di 295,4 milioni di euro, per lo più formato dal bond da 187 milioni di euro, emesso a suo tempo per acquistare Ferrè. Dopo un precedente rinvio, a dicembre è scaduta una rata di 9 milioni, sulla quale c'era però la disponibilità di arrivare un nuovo rinvio ad aprile. Non era invece stato raggiunto un accordo per un finanziamento ponte. In scadenza questo mese c'è poi una rata di 20 milioni di euro di Pa Investments, la finanziaria di Perna.
Ittierre è tra l'altro un pezzo cruciale dell'economia molisana, visto che nella regione ha anche contoterzisti e fornitori.