Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Rallenta la caduta...
laplace77, 23/11/2009 23.01:
l'ha detto grella, non e' colpa mia...
...io mi limito a linkare
questo
di cui evidenzio questo passaggio, che mi pare poco robusto:
Una cosa è certa, l’Italia non andrà in default come accaduto nel 1992 - con miliardi di lire spesi nel tentativo di placare la speculazione internazionale e la nostra espulsione dallo Sme insieme alla Gran Bretagna - per il semplice fatto che proprio lo scudo dell’euro costringerebbe i nostri coinquilini dell’Ue a salvarci in qualsiasi modo.
Il perché è semplice. Un eventuale default italiano potrebbe inficiare il valore dell’euro, al massimo, per l’entità complessiva della partecipazione italiana alla Bce, ovvero il 14%: escluso, quindi, un effetto Argentina. Nel caso estremo di uscita dall’eurozona, infatti, l’Italia potrebbe reagire al default svalutando la moneta per rendere conveniente l’export: non avendo più debiti per via del fallimento, sarebbe tecnicamente persino possibile una svalutazione del 50%.
Il che rappresenterebbe un incubo per tutti i concorrenti europei poiché, disponendo il nostro paese di imprese in grande quantità e di grande qualità, la svalutazione shock di un’eventuale nuova lira produrrebbe la distruzione del settore manifatturiero di tutti i paesi mediterranei, Spagna , Francia e Turchia incluse, a favore dell’Italia.
dice: l'italia svaluterebbe la neo-lira e farebbe concorrenza ai colleghi europei...
...come ai bei tempi della svalutazione competitiva...
...peccato che allora cina e india non esistevano...
siamo troppo sfigati anche per fallire.
non ci daremo la possibilità di un nuovo inizio dopo il fallimento, ma possiamo solo ambire ad un lento e inesorabile imputridimento non solo economico ma sopratutto sociale.
L'unica speranza sono i figli della nuova italia, multietnici, telerincitrulliti, acculturati a master e medagliette di cioccolato, forgiati nel fisico e nello spirito dal cococopro-taggio.
che bel futuro
zombie land.
Mao
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Comica e dannosa. In due parole, l’Unione Europea.