beh, la cosa che mi ha dato piu' fastidio, e' il fatto che certe cose le stiamo dicendo da tempo:
- la manovra e' ovviamente recessiva/depressiva: in funzione anticiclica sarebbe stato il caso di aumentare la spesa pubblica e/o ridurre la pressione fiscale, in modo da incrementare la domanda aggregata (investimenti/incentivi pubblici e/o consumi privati), ma questo e' impossibile con il nostro debito pubblico e soprattutto con il contesto di "tiro al piccione" verso la periferia eu;
- in particolare la rimodulazione della tassazione immobiliare, in un paese che era sostanzialmente un paradiso fiscale per il mattone, avra' ovviamente un impatto sugli investimenti nel mattone (specie per i buy to let), visto anche che a fronte della crisi (e della crescita dei prezzi dell'energia) vengono colpiti soprattutto i ceti meno abbienti, che sono quelli che affittano e che non potranno piu' pagare certi canoni (ridicoli rispetto ai rendimenti, impossibili rispetto al bilancio familiare - si stimano 250k famiglie sotto sfratto per morosita');
- il nodo dei cespiti immobiliari per le banche (le garanzie dei mutui), cui l'articolo accenna solo di sfuggita, e' la vera chiave di volta per capire perche' "in italia e' diverso", come andiamo dicendo da tempo (se pubblicamente si ammettono i cali, che pure ci sono sia in vetrina - dove continuano a comparire valutazioni fuori mercato - che soprattutto in trattativa) fallirebbero sia i costruttori che le banche che hanno prestato ai costruttori e ai mutuatari (vallo a spiegare a quelli che dicono "no al governo delle banche").
ci sarebbe anche altro da dire - o da dire meglio - ma il nucleo e' questo...
in ultimo, parliamo sempre di agenzie di rating, quelle che o "dicono cose a caXXo" per fini speculativi oppure "te lo dicono dopo"...