marco---, 02/02/2012 12.10:
Quando si dice la bolla immobiliare (Fonte: ilmanifesto.it - 02/02/2012)
...Non è la prima volta che operatori immobiliari e finanziari (si pensi agli indimenticabili furbetti del quartierino) comprano e vendono in brevissimi lassi di tempo facendo lievitare i valori immobiliari a tutto vantaggio delle società venditrici che possono mettere in bilancio le somme della vendite. Un meccanismo che è l'applicazione alle città delle logiche della finanza neoliberista: si specula, si guadagna e si scappa...
...E, specie in un periodo di crisi così grave, chi può permettersi prezzi così folli? Una piccola minoranza, gli altri - ecco il disastro sociale - sono costretti ad andare a vivere in periferie sempre più lontane e i centri storici sono immensi luoghi di consumo senza abitanti.
L'attuale governo è di solida cultura liberale. Faccia dunque lo sforzo di colpire queste folli plusvalenze. L'intollerabile speculazione immobiliare si ferma soltanto con una severa tassazione e così facendo si potranno calmierare i valori immobiliari...
aggiungo due passaggi...
uno prima:
Finché si consentirà di guadagnare 18 milioni nel giro di poche ore senza - apparentemente - violare la legge e senza essere tassato drasticamente, utilizzando gli strumenti della speculazione immobiliare, nessun imprenditore vero - soprattutto se straniero - avrà mai l'idea di investire su una qualsiasi attività produttiva. Fare impresa costa fatica e investimenti. Speculare è facile e non ci si mette un soldo.
...
È la questione del prezzo di vendita a portarci alla questione principale: chi stabilisce i valori immobiliari nelle nostre città.
e uno dopo:
Forza professori, non fermatevi a tassare i redditi da lavoro dipendente. La vicenda di via della Stamperia è una bella occasione per dimostrarci che l'equità non è una parola vana. E se si iniziasse a colpire in modo sistematico la rendita immobiliare si potrebbe davvero liberare il paese dall'unico laccio che da venti anni la sta soffocando, altro che articolo 18: un paese ostaggio della rendita immobiliare non potrà mai essere attrattore di innovazione e di nuove idee.
tornando alla vicenda in se':
1) intesa san paolo accetta di prendere meno soldi di quanto l'acquirente finale paghera', come mai? magari e' la "compensazione" di un qualche "favore" fatto dal (o tramite) il politico...
2) l'ente pensionistico accetta di pagare di piu' di quanto il venditore iniziale incassera', come mai? tanto alle brutte paga lo stato...
a mio modo di vedere, la fucilazione e' poco, per punire queste cose, altro che "passaggi formalmente legali"...
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