Su Plus 24 di oggi (12.03.2011), la storia di copertina è dedicata alle "Banche in pressing sui prodotti di casa".
Si parla di Obbligazioni e di come schivare le fregature.
No, non si parla di quelle "Garantite"! "daje co' 'sti cerini, daje"... (cit.)
E allora, come sempre, bisogna sfogliare fino a pagina 20: "La Posta del Risparmiatore". Risponde Marco Liera.
- Vorremmo investire 100mila euro... per diversi anni. CcT o acquisto e affitto di un monolocale?
- Anche comprare dei "semplici" titoli di Stato quindi merita una certa attenzione. Ma in ogni caso questi investimenti non comportano il sostenimento dei costi informativi e dei rischi che invece sono connessi all'investimento nel mattone... in un mercato tutt'altro che trasparente... e le tasse da pagare.
Il vero, paradossale "vantaggio" degli immobili è che non hanno una quotazione in tempo reale come gli strumenti finanziari.
Questo è rassicurante per molti risparmiatori, almeno fino a quando non decidono di vendere.
- Il 14 agosto 2003 abbiamo acquistato quattro quote di un fondo d'investimento immobiliare chiuso (fondo Invest real security gestito da Beni Stabili) reclamizzato da Poste Italiane che collocava il titolo come un «solido investimento mirato alla distribuzione di un provento e alla rivalutazione del capitale investito». L'importo pagato fu di 2.500 euro per quota... Al 31 dicembre 2005, dopo la quotazione in borsa, il valore di ciascuna quota era divenuto di 1.825 euro (-27%); alla fine del 2007 di 1.775 euro (-29%); all'11 settembre 2010 di 1.300 euro (-48%)... Per ultimo, dal 16 marzo 2009 a oggi non sono stati distribuiti (senza alcuna spiegazione) i dividendi. Vorrei capirne di più su questo investimento.
- Considerando la scadenza "vicina" (dicembre 2013), prorogabile nella durata, forse converrebbe mantenere l'investimento fino alla scadenza in quanto è difficile che il risultato finale possa essere peggiore dell'attuale "wayout", ovvero cedere sul mercato le quote detenute.
FourCorners