a me ha colpito la tabella, dove sembrerebbe evidente la
"convenienza assoluta" del 30nnale a tasso variabile, ma pure la
"convenienza relativa" (del 20nnale variabile rispetto al 30nnale fisso)...
specie visto che
non hanno affatto accennato a dinamiche e problematiche piuttosto preoccupanti, per chi facesse la pazzia del 30nnale a tasso variabile:
- l'offerta di affitti aumentera', quindi caleranno i canoni, piu' per questioni demografiche e macroeconomiche, che per le manovrine dei governucoli, senza contare che prima o poi l'invenduto diventa affitto (magari passando prima di mano al parco buoi);
- l'affitto dura 4+4 o 3+2, 30 anni e' tutta un'altra storia (se non puoi piu' pagare il mutuo perdi quello che hai messo inizialmente e pagato fino a quel momento, se non puoi piu' pagare l'affitto i problemi sono piu' che altro per il tuo padrone di casa);
- se ci sara' STAGFLAZIONE in OCSE (prezzi su e occupazione giu' causa proseguimento globalizzazione), i tassi schizzano verso l'alto e i canoni cascano in basso.
...ma ovviamente l'articolo non voleva farci sapere queste cose, l'obiettivo era palesemente un altro:
"DAJE, CO' 'STI CERINI, DAJEEE!!!"
PS:
fare il conto della "percentuale di mq acquistabili" sa veramente di pizzicarolo, peccato che pure quelli stiano sparendo...