Re:
(sylvestro), 27/05/2012 10.35:
Se la crisi entra anche in casa
di Marco lo Conte
26 maggio 2012
Lo scorso anno infatti sono state acquistate 130mila abitazioni a scopo di investimento (il 22% del totale degli scambi) con l'obiettivo è di fare un affare nel lungo termine, visto che il canone di locazione lordo è del 3,5% annuo lordo.
prendo spunto da questa frase per porre un quesito che ho in testa da un pò e che cerca ancora una risposta.
si dice che oggi investire nel mattone non convenga più: affitando un immobile il rapporto tra ricavi e capitale investito è arrivato a valori inferiori rispetto a quanto garantiscano prodotti finanziari poco rischiosi. qui si dice il 3.5 % lordo contro p.e. conti deposito che al momento danno anche il 4.5%. inoltre affittare casa comporta dei rischi, in questo momento forse anche maggiori rispetto al custodire i soldi in banca.
in questo ragionamento però mi pare sfugga una cosa, ossia il fatto che la moneta è soggetta a sicura inflazione, mentre l'immobile ne è immune, ossia il suo valore medio si adegua automaticamente al costo della vita, fatte salve ovviamente le normali oscillazioni dei cicli immobiliari.
esempio. ho 100kE da investire.
caso a
compro un immobile e lo affitto. mi rende il 3.5 % lordo all'anno, 3500 euro. dopo 30 anni, ipotizzando che l'inflazione abbia dimezzato il valore della moneta, la casa varrà 200kE (sempre nell'ipotesi di trascurare i cicli del mercato immobiliare)e anche gli affitti si saranno adeguati. incasserò sempre il 3.5% lordo, ossia una cifra nominale doppia (7000 euro), che avrà la stessa capacità di acquisto dei 3500 euro odierni.
caso b
metto i soldi in banca, p.e. in un conto deposito che rende il 5% lordo. oggi ricavo 5000 euro in un anno. questa cifra, analogamente al caso a, la uso per viverci ossia la ritiro ogni anno dal conto e così in banca ci sono sempre 1000 kE. tra 30 anni, ipotizzando che il conto deposito continui a rendere il 5% (solo per rendere l'esempio omogeneo) incasserò sempre 5000 euro l'anno. ma, considerata l'inflazione, il potere di acquisto della mia "rata annuale" si sarà dimezzato.
domande:
1- non essendo un economista, il mio ragionamento è corretto?
2- quando si leggono qui o sui giornali i confronti dei rendimenti di diverse opzioni di investimento (immobiliare, prodotti finanziari, ecc.) si tiene conto di questo aspetto? ossia del fatto che la moneta non ha un valore intrinseco mentre un immobile si.