Bolla immobiliare - 42° Parte

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nasone@
00giovedì 24 maggio 2012 15:00
Re:
marco---, 24/05/2012 11.18:

Niente imu per le case nuove e per gli immobili invenduti dei costruttori (Fonte: idealista.it - 24/05/2012)

...Il decreto prevede l'esenzione imu per i primi due anni per le case nuove con un valore inferiore ai 200mila euro. per i costruttori che hanno ancora in carico immobili rimasti invenduti ci sarebbe l'esenzione per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori. Il governo sembra quindi accogliere le istanze proveniente dal mondo immobiliare e mette in cantiere delle riforme che mirano a favorirne la ripresa.
Quattro spiccioli agli acquirenti di nuove case e un bel regalo ai costruttori che non riescono a vendere! [SM=g6963]




a me pare di averla interpretata in questo modo:
-Che l' esenzione imu per i primi due anni e per case del valore inf. a 200k sia destinata ai privati; mentre l'altra sia destinata ai costruttori. Oppure non so interpretare l'italiano?!?! [SM=g1749704] [SM=g1749697]
dgambera
00giovedì 24 maggio 2012 15:35
Rallenta l'esodo dal centro

"I prezzi in discesa hanno frenato la tendenza a comprare in provincia"

Vedo che in Puglia cominciano ad esserci caporali che fanno la vita del generale [SM=g6942]
stelafe
00giovedì 24 maggio 2012 19:54

Secondo la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari “Professionali”, le virgolette non sono messe a caso) nel Nostro Paese esistono 1,2 milioni di immobili nuovi o in costruzione invenduti in carico ai costruttori.

Ipotizzando un’IMU di appena 500 € per ogni abitazione: 1.200.000 x 500 = 600 milioni di Euro!



www.rischiocalcolato.it/2012/05/limmobiliare-ci-risiamo-pronto-un-nuovo-aiuto-camuffato-da-manovra-aiuta-famig...
_gmp_
00giovedì 24 maggio 2012 21:40
Re: Teoria suggestiva, eppure…
stelafe, 24/05/2012 19.45:

http://www.rischiocalcolato.it/2012/05/lombra-tenebrosa-della-speculazione-sui-beni-rifugio-degli-italiani-dietro-la-crisi-delleuro-teoria-suggestiva-eppure.html

[SM=g1934144]




trashissimo... [SM=g7752] resto convinto che la vera rapina ai danni del popolo fosse rifilargli i mitici mutui tombali per loculi indecenti
pax2you
00venerdì 25 maggio 2012 07:17
Re:
stelafe, 24/05/2012 19.54:


Secondo la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari “Professionali”, le virgolette non sono messe a caso) nel Nostro Paese esistono 1,2 milioni di immobili nuovi o in costruzione invenduti in carico ai costruttori.

Ipotizzando un’IMU di appena 500 € per ogni abitazione: 1.200.000 x 500 = 600 milioni di Euro!



www.rischiocalcolato.it/2012/05/limmobiliare-ci-risiamo-pronto-un-nuovo-aiuto-camuffato-da-manovra-aiuta-famig...



Se l'affermazione della fiaip,dell'AdT e dell'ance fossero tutte vere avremmo le case necessarie alle nuove famiglie italiane per i prossimi 4 anni senza doverne costruire una.

Chissà come stanno veramente le cose...

FraMI
00venerdì 25 maggio 2012 09:21
Re: Re:
nasone@, 24/05/2012 15.00:




a me pare di averla interpretata in questo modo:
-Che l' esenzione imu per i primi due anni e per case del valore inf. a 200k sia destinata ai privati; mentre l'altra sia destinata ai costruttori. Oppure non so interpretare l'italiano?!?! [SM=g1749704] [SM=g1749697]




Adesso cerco lumi, credo tu abbia interpretato bene quell'articolo. Ho letto da qualche parte peró che solo i privati che hanno appena acquistato ,credo nell'anno fiscale, le nuove case vendute sotto i 200k avranno diritto alll'esenzione...mi immagino una bella bancarella al mercato con le 'offerte case imuassolte'...solo 200k...forza donne! [SM=g1765139]
Case invendute da meno di tre anni...ecco perché c'è ancora qualcuno che costruisce... [SM=g7574]
(sylvestro)
00venerdì 25 maggio 2012 10:24
click per ingrandire

FraMI
00venerdì 25 maggio 2012 12:08
Re: Re: Re:
FraMI, 25/05/2012 09.21:




Adesso cerco lumi, credo tu abbia interpretato bene quell'articolo. Ho letto da qualche parte peró che solo i privati che hanno appena acquistato ,credo nell'anno fiscale, le nuove case vendute sotto i 200k avranno diritto alll'esenzione...mi immagino una bella bancarella al mercato con le 'offerte case imuassolte'...solo 200k...forza donne! [SM=g1765139]
Case invendute da meno di tre anni...ecco perché c'è ancora qualcuno che costruisce... [SM=g7574]



Qui qualche info in più:

www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201205221227005755&chkAgenzie=ITALIAOGGI&sez=newsPP&titolo=Esenzione%20Imu%20per%20chi%20acquista%20una%20casa%20sotto%20i%20200%20mil...

Totale detrazione degli interessi passivi per i mutui per la prima casa, esenzione Imu per due anni per acquisto di abitazioni di valore inferiore a 200 mila euro; compensazione Iva e esclusione dell'Imu per tre anni a favore dei costruttori sull'invenduto...

Quindi:

Numerosi gli interventi di natura fiscale, a partire dalla possibilità data ai costruttori di portare a compensazione l'Iva a credito riferita all'acquisto dei beni e servizi, correlati a immobili realizzati oltre cinque anni fa, sostenuti ai fini della realizzazione dello stesso; analogo intervento è previsto i per costruttori che intendano concedere in locazione gli immobili che abbiano costruito e che siano rimasti invenduti (previsto un costo di 42,3 milioni di euro annui)...

e poi:

Si escludono dall'Imu i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori (si prevede un costo pari a 35,1 milioni di euro annui).

Ma veniamo al punto:

Sempre con riguardo all'Imu si propone anche l'esenzione per due anni dalla data di acquisto di abitazioni il cui valore dichiarato nell'atto di trasferimento della proprietà siano inferiore a 200 mila euro.

and:

Previsti benefici fiscali per l'acquisto di unità abitative del valore massimo di 200 mila euro attraverso la possibilità di detrarre in dieci rate annuali le principali imposte, calcolate per un importo fino a 100 mila euro, che incidono sulle compravendite di abitazioni. Il ministero propone anche di consentire la totale detraibilità degli oneri sostenuti per interessi passivi dei muti per acquisto di abitazioni, fino ad un valore massimo corrispondente all'importo annuale dei canoni figurativi determinati ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (per una media abitazione 400/500 euro annui).


Tutto ciò arriverà oggi (forse) in cdm ... vediamo cosa ne esce...
MARCHE66
00venerdì 25 maggio 2012 12:12
Re: Re: Re: Re:

www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2012/05/25/718303-brescia-compare-casa-mercato-immobilia...

Spiegata la ripresa delle vendite nell'ultimo trimestre 2011.


"L’ultimo trimestre del 2011 ha sì fatto pensare ad una ripresa — prosegue Rossi — ma il segno più trova la sua spiegazione nel fatto che molti compratori decidono di “rogitare” alla fine dell’anno. Se invece osserviamo le variazioni tra anno e anno si scopre che il calo nelle compravendite è pesantissimo. Solo a Brescia città nel periodo ottobre-dicembre del 2011 si è osservato un crollo del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente»."
pax2you
00venerdì 25 maggio 2012 20:41
Re: Re: Re: Re: Re:
MARCHE66, 5/25/2012 12:12 PM:


www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2012/05/25/718303-brescia-compare-casa-mercato-immobilia...

Spiegata la ripresa delle vendite nell'ultimo trimestre 2011.


"L’ultimo trimestre del 2011 ha sì fatto pensare ad una ripresa — prosegue Rossi — ma il segno più trova la sua spiegazione nel fatto che molti compratori decidono di “rogitare” alla fine dell’anno. Se invece osserviamo le variazioni tra anno e anno si scopre che il calo nelle compravendite è pesantissimo. Solo a Brescia città nel periodo ottobre-dicembre del 2011 si è osservato un crollo del 12,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente»."



Ci sono dati discordanti anche sulle compravendite purtroppo anche se "per fortuna" il dimezzamento del mercato(circa) sembra confermato anche dall'AdT.

Nell'articolo la camera di commercio afferma che nel 2006 ci sono state 21412 compravendite residenziali nella provincia di Brescia(capoluogo incluso credo) mentre l'AdT nello stesso anno riporta 20.602 per la provincia e 2.587 per il capoluogo per un totale di 23189.
In pratica abbiamo un delta di oltre 1700 compravendite.
Abbiamo un delta minore ma comunque di oltre 800 compravendite se consideriamo solo la provincia in caso di mia errata interpretazione.

La seconda cosa che voglio dire e' che secondo me l'affermazione che alla fine dell'anno si tende a comprare di piu' non e' sempre vera a livello nazionale e credo non sia sempre vera nemmeno a livello provinciale.

Nel caso di Brescia l'AdT non fornisce dati sui trimestri ma solo semestrali.
Abbiamo che negli ultimi anni i dati riportano un quantitaivo maggiore di compravendite nel primo semestre rispetto al secondo e secondo me questi comportamenti dovrebbero essere spiegati con il fatto che nel secondo semestre c'e' il mese di Agosto che sempre secondo l'AdT(2002/2003) unici dati mensili pubblici riportati e' un mese quasi morto per le compravendite.

Purtroppo non ho i dati del secondo semestre 2011 a differenza della camera di commercio.

Il dato piu' importante e' il dimezzamento delle compravendite che non accenna a riprendersi ma mi delude il fatto che vi siano certe discrepanze nella rilevazione delle compravendite tra AdT e camera di commercio(alias istat?).

sesco
00sabato 26 maggio 2012 13:54
no comment - consegnato stamattina in Via dell'Indipendenza a Bologna ( volantinaggio )
pax2you
00sabato 26 maggio 2012 15:31
Re: no comment - consegnato stamattina in Via dell'Indipendenza a Bologna ( volantinaggio )
sesco, 5/26/2012 1:54 PM:




bas...di! [SM=g1746735]

c'e' anche l'annuncio su casa.it
www.casa.it/immobile-nuova+costruzione-bo-lizzano+in+belvedere-...

IPE non dichiarata e classe energetica A+.


La norma nazionale (Dlgs 28/2011 “Decreto rinnovabili” che ha aggiunto il comma 2-quater nell'articolo 6 del Dlgs 192/2005) richiede che sia reso esplicito negli annunci l'indice di prestazione energetica (IPE) e non è richiesta invece la classe energetica. Se pure la classe energetica derivi dall’IPE, essa può essere riduttiva o fuorviante: l'IPE infatti tiene conto della quantità di pareti perimetrali esposte al freddo e della temperatura esterna della località mentre ai sensi delle classi energetiche edifici con IPE differenti possono avere stessa classe energetica. L’IPE dà in definitiva informazioni sui consumi mentre la classe energetica definisce il livello di qualità delle prestazioni energetiche di un edificio relativamente alla località in cui si trova.

www.architetturaecosostenibile.it/normative/leggi-e-decreti/ipe-indice-prestazione-energetica-compravendita-immobili-...


MARCHE66
00sabato 26 maggio 2012 18:19
Re: Re: no comment - consegnato stamattina in Via dell'Indipendenza a Bologna ( volantinaggio )
pax2you, 26/05/2012 15.31:



bas...di! [SM=g1746735]

c'e' anche l'annuncio su casa.it
www.casa.it/immobile-nuova+costruzione-bo-lizzano+in+belvedere-...

IPE non dichiarata e classe energetica A+.


La norma nazionale (Dlgs 28/2011 “Decreto rinnovabili” che ha aggiunto il comma 2-quater nell'articolo 6 del Dlgs 192/2005) richiede che sia reso esplicito negli annunci l'indice di prestazione energetica (IPE) e non è richiesta invece la classe energetica. Se pure la classe energetica derivi dall’IPE, essa può essere riduttiva o fuorviante: l'IPE infatti tiene conto della quantità di pareti perimetrali esposte al freddo e della temperatura esterna della località mentre ai sensi delle classi energetiche edifici con IPE differenti possono avere stessa classe energetica. L’IPE dà in definitiva informazioni sui consumi mentre la classe energetica definisce il livello di qualità delle prestazioni energetiche di un edificio relativamente alla località in cui si trova.

www.architetturaecosostenibile.it/normative/leggi-e-decreti/ipe-indice-prestazione-energetica-compravendita-immobili-...





[SM=g1750826]
MARCHE66
00domenica 27 maggio 2012 08:49
SENZA PAROLE.

Acquistare è divenuto una " Scommessa macrabra"

milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/27/news/nuda_propriet_boom_di_vendite_cala_let_di_chi_rinuncia_alla_casa-3...

«La stagnazione del mercato immobiliare - aggiunge Dondi di Nomisma - ha fatto scendere i prezzi delle case, una lenta erosione di 12 per cento annui da quattro anni in qua. Nel 2012 si arriverà a meno 5 per cento. Sommato allo sconto per chi acquista la sola nuda proprietà, che è intorno al 2535 per cento a seconda dell’età dell’usufruttuario, vuol dire che chi compra spende il 40 per cento del valore dell’immobile». Per chi acquista è una scommessa, un po’ macabra ma pur sempre legittima. Per gli anziani una resa che sa di sconfitta.


Qualcuno mi spiega l'affermazione "vuol dire che chi compra spende il 40 per cento del valore dell’immobile»

Non capisco qual'è il valore dell'immobile, per il mio modo di pensare
se uno vende ad una certa cifra e uno compra a quella cifra, quello è il valore.

Diversamente non si compra e non si vende. [SM=g1749704]

Mancano proprio i principi di come funziona il mercato "reale".

marco---
00domenica 27 maggio 2012 10:07
Re: no comment - consegnato stamattina in Via dell'Indipendenza a Bologna ( volantinaggio )
sesco, 5/26/2012 1:54 PM:


Ci stanno riprovando con le auto, ci siamo dimenticati che la crisi è iniziata 4 anni fa! [SM=g6957]

stelafe - 15 novembre 2008

da cui:

Mattone/ Compri casa? In regalo l'auto, la tv Lcd o la colf (Fonte: affaritaliani.libero.it - di Lorenzo Masini - 15/11/2008)
FourCorners
00domenica 27 maggio 2012 10:14
«Il premio non potrà essere convertito in denaro»



Vinci la tua Casa
dal 21 maggio al 2 dicembre 2012


L’estrazione finale avverrà entro Domenica 9 Dicembre 2012, con l’assegnazione del superpremio finale in palio, ovvero:
N° 1 APPARTAMENTO posto al piano terzo del complesso residenziale denominato "Le Terrazze di San Bovio".

L'unità immobiliare in oggetto risulta così individuata:
Edificio F, Appartamento 46.1, di complessivi mq. 52,00 di SLP, Classe A, costituito da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, e camera da letto. Valore €. 166.200,00 (costi del rogito e spese notarili a carico del vincitore)

Il vincitore sarà avvisato mezzo telegramma entro 30 giorni dalla data d’estrazione. Il premio non potrà essere convertito in denaro.
Tutti gli adempimenti necessari per l’intestazione al vincitore della casa saranno gestiti con l’intermediazione del Consorzio dei Proprietari Galleria Borromea.
(sylvestro)
00domenica 27 maggio 2012 10:19
Tra un po' le troveremo come sorpresa negli ovetti kinder o nei pacchi di patatine [SM=g1750147]
(sylvestro)
00domenica 27 maggio 2012 10:35
Se la crisi entra anche in casa


di Marco lo Conte
26 maggio 2012


Non è certo solo colpa dell'Imu se il mattone, tradizionale asset del risparmiatore italiano medio, sta perdendo colpi. Semmai la complessa e sicuramente onerosa imposta sugli immobili sta solo amplificando il calo contribuendo alla discesa dei prezzi e delle compravendite. Mettendo a rischio la tradizionale predisposizione degli italiani a investire nella casa: l'asset class più sicura, secondo l'82% dei risparmiatori («Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2011» del Centro Einaudi).

Lo scorso anno infatti sono state acquistate 130mila abitazioni a scopo di investimento (il 22% del totale degli scambi) con l'obiettivo è di fare un affare nel lungo termine, visto che il canone di locazione lordo è del 3,5% annuo lordo.
Ma altre 130mila sono le abitazione che restano invendute con un tasso di "assorbimento" in costante calo: dal l'80% del 2007 al 35% del 2012, secondo Scenari Immobiliari. Lo scorso anno le compravendite sono scese per Tecnocasa del 2,2% (ai livelli di fine anni 90) con un calo medio dei prezzi del 4,7% nelle grandi città e nei loro hinterland, e del 4,2% nei capoluoghi di provincia. I tempi di vendita sono sempre più lunghi: dai 184 giorni nelle grandi città ai 210 giorni nei capoluoghi di provincia. Un trend che sembra proseguire senza troppe variazioni a inizio 2012, tanto da far declinare l'immagine del mattone come baluardo per il risparmio, in epoca di crisi greca e il possibile contagio nell'Eurozona. La discesa dei prezzi medi mette insieme le quotazioni di valori statisticamente sempre più differenti. Secondo Mario Breglia di Scenari Immobiliari il rapporto tra valore delle abitazioni e redditi necessario per l'acquisto è nella media degli ultimi 50 anni. Vero è che, come testimonia l'analisi della Banca d'Italia (nell'indagine «I bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2010»), dal 2000 a oggi è salito del 49% il reddito necessario per acquistare un immobile: il numero di stipendi annui necessari è passato da 4,7 a 6,7.

Sollecitano una risposta proprio su questi due temi i due quesiti pubblicati in pagina. «Ogni immobile fa storia a sé – risponde Stefano Testori di Norisk –: caratteristiche quali l'ubicazione, la qualità costruttiva e lo stato di manutenzione, sono variabili chiave che spiegano i prezzi. Che sono molto più lenti ad aggiustarsi al calo dei volumi di scambio: in sostanza chi vuole vendere aspetta pur di non abbassare la richiesta. Di solito chi vuole vendere tende a sovrastimare il valore dell'immobile, al contrario chi vuole comprare. Probabilmente l'epoca in cui l'immobile è considerato come un bene il cui valore "cresce sempre" prenderà una pausa, almeno sin tanto che i prezzi inizieranno ad adeguarsi al contesto economico. Solo quando i prezzi verranno percepiti da saldo torneranno a crescere».
magist
00domenica 27 maggio 2012 11:47
Re:
(sylvestro), 27/05/2012 10.35:

Se la crisi entra anche in casa
di Marco lo Conte
26 maggio 2012

Lo scorso anno infatti sono state acquistate 130mila abitazioni a scopo di investimento (il 22% del totale degli scambi) con l'obiettivo è di fare un affare nel lungo termine, visto che il canone di locazione lordo è del 3,5% annuo lordo.





prendo spunto da questa frase per porre un quesito che ho in testa da un pò e che cerca ancora una risposta.
si dice che oggi investire nel mattone non convenga più: affitando un immobile il rapporto tra ricavi e capitale investito è arrivato a valori inferiori rispetto a quanto garantiscano prodotti finanziari poco rischiosi. qui si dice il 3.5 % lordo contro p.e. conti deposito che al momento danno anche il 4.5%. inoltre affittare casa comporta dei rischi, in questo momento forse anche maggiori rispetto al custodire i soldi in banca.

in questo ragionamento però mi pare sfugga una cosa, ossia il fatto che la moneta è soggetta a sicura inflazione, mentre l'immobile ne è immune, ossia il suo valore medio si adegua automaticamente al costo della vita, fatte salve ovviamente le normali oscillazioni dei cicli immobiliari.

esempio. ho 100kE da investire.

caso a
compro un immobile e lo affitto. mi rende il 3.5 % lordo all'anno, 3500 euro. dopo 30 anni, ipotizzando che l'inflazione abbia dimezzato il valore della moneta, la casa varrà 200kE (sempre nell'ipotesi di trascurare i cicli del mercato immobiliare)e anche gli affitti si saranno adeguati. incasserò sempre il 3.5% lordo, ossia una cifra nominale doppia (7000 euro), che avrà la stessa capacità di acquisto dei 3500 euro odierni.

caso b
metto i soldi in banca, p.e. in un conto deposito che rende il 5% lordo. oggi ricavo 5000 euro in un anno. questa cifra, analogamente al caso a, la uso per viverci ossia la ritiro ogni anno dal conto e così in banca ci sono sempre 1000 kE. tra 30 anni, ipotizzando che il conto deposito continui a rendere il 5% (solo per rendere l'esempio omogeneo) incasserò sempre 5000 euro l'anno. ma, considerata l'inflazione, il potere di acquisto della mia "rata annuale" si sarà dimezzato.

domande:
1- non essendo un economista, il mio ragionamento è corretto?
2- quando si leggono qui o sui giornali i confronti dei rendimenti di diverse opzioni di investimento (immobiliare, prodotti finanziari, ecc.) si tiene conto di questo aspetto? ossia del fatto che la moneta non ha un valore intrinseco mentre un immobile si.



dgambera
00domenica 27 maggio 2012 11:57
Re: Re:
magist, 5/27/2012 11:47 AM:




prendo spunto da questa frase per porre un quesito che ho in testa da un pò e che cerca ancora una risposta.
si dice che oggi investire nel mattone non convenga più: affitando un immobile il rapporto tra ricavi e capitale investito è arrivato a valori inferiori rispetto a quanto garantiscano prodotti finanziari poco rischiosi. qui si dice il 3.5 % lordo contro p.e. conti deposito che al momento danno anche il 4.5%. inoltre affittare casa comporta dei rischi, in questo momento forse anche maggiori rispetto al custodire i soldi in banca.

in questo ragionamento però mi pare sfugga una cosa, ossia il fatto che la moneta è soggetta a sicura inflazione, mentre l'immobile ne è immune, ossia il suo valore medio si adegua automaticamente al costo della vita, fatte salve ovviamente le normali oscillazioni dei cicli immobiliari.

esempio. ho 100kE da investire.

caso a
compro un immobile e lo affitto. mi rende il 3.5 % lordo all'anno, 3500 euro. dopo 30 anni, ipotizzando che l'inflazione abbia dimezzato il valore della moneta, la casa varrà 200kE (sempre nell'ipotesi di trascurare i cicli del mercato immobiliare)e anche gli affitti si saranno adeguati. incasserò sempre il 3.5% lordo, ossia una cifra nominale doppia (7000 euro), che avrà la stessa capacità di acquisto dei 3500 euro odierni.

caso b
metto i soldi in banca, p.e. in un conto deposito che rende il 5% lordo. oggi ricavo 5000 euro in un anno. questa cifra, analogamente al caso a, la uso per viverci ossia la ritiro ogni anno dal conto e così in banca ci sono sempre 1000 kE. tra 30 anni, ipotizzando che il conto deposito continui a rendere il 5% (solo per rendere l'esempio omogeneo) incasserò sempre 5000 euro l'anno. ma, considerata l'inflazione, il potere di acquisto della mia "rata annuale" si sarà dimezzato.

domande:
1- non essendo un economista, il mio ragionamento è corretto?
2- quando si leggono qui o sui giornali i confronti dei rendimenti di diverse opzioni di investimento (immobiliare, prodotti finanziari, ecc.) si tiene conto di questo aspetto? ossia del fatto che la moneta non ha un valore intrinseco mentre un immobile si.







E' il caso a quello che non torna... se accorci il periodo a 20 anni e torni indietro al 1992, siamo a quei numeri deflazionati.... ora, la domanda secca è "pensi che nei prossimi 10 anni le quotazioni immobiliari recupereranno tutta l'inflazione dal 1992 ad oggi + quella dei prossimi 10 anni?"
magist
00domenica 27 maggio 2012 12:14
Re: Re: Re:
dgambera, 27/05/2012 11.57:




E' il caso a quello che non torna... se accorci il periodo a 20 anni e torni indietro al 1992, siamo a quei numeri deflazionati.... ora, la domanda secca è "pensi che nei prossimi 10 anni le quotazioni immobiliari recupereranno tutta l'inflazione dal 1992 ad oggi + quella dei prossimi 10 anni?"




grazie per la risposta ma non ho capito.
a quali valori ti riferisci? puoi rifare il ragionamento con qualche numero?

grazie
dgambera
00domenica 27 maggio 2012 12:17
Re: Re: Re: Re:
magist, 5/27/2012 12:14 PM:




grazie per la risposta ma non ho capito.
a quali valori ti riferisci? puoi rifare il ragionamento con qualche numero?

grazie



scusami, ma mi sto accorgendo adesso di aver detto un cosa sbagliata prima... le quotazioni devono recuperare solo i prossimi 10 anni di inflazione ai sensi del mio ragionamento

non c'è bisogno di numeri... se guardi il grafico che rappresenta l'indice delle quotazioni immobiliari, in termini reali (ovvero assorbita l'inflazione, come tu hai fatto nel tuo ragionamento nel caso a) siamo ai livelli del 1992. Ora, per essere vero quello che dici tu sui 30 anni, significa che nei prossimi 10 anni le quotazioni dovranno almeno recuperare l'inflazione.... quindi la domanda è "ti pare ci siano i presupposti per recuperare un 2,5%/3% l'anno per i prossimi 10 anni?"
magist
00domenica 27 maggio 2012 12:51
Re: Re: Re: Re: Re:
dgambera, 27/05/2012 12.17:



scusami, ma mi sto accorgendo adesso di aver detto un cosa sbagliata prima... le quotazioni devono recuperare solo i prossimi 10 anni di inflazione ai sensi del mio ragionamento

non c'è bisogno di numeri... se guardi il grafico che rappresenta l'indice delle quotazioni immobiliari, in termini reali (ovvero assorbita l'inflazione, come tu hai fatto nel tuo ragionamento nel caso a) siamo ai livelli del 1992. Ora, per essere vero quello che dici tu sui 30 anni, significa che nei prossimi 10 anni le quotazioni dovranno almeno recuperare l'inflazione.... quindi la domanda è "ti pare ci siano i presupposti per recuperare un 2,5%/3% l'anno per i prossimi 10 anni?"



come detto io ragionavo al netto delle oscillazioni dei cicli immobiliari. per fare ciò dobbiamo confrontare due momenti storici che hanno la stessa posizione rispetto al ciclo. per esempio due massimi o due minimi. se confronto un momento di apice (92) con un momento in cui la discesa è già iniziata (l'apice dei prezzi è il 2006, 6 anni fa) stiamo mischiando efetti dell'inflazione e effetti del ciclo.
nel grafico di pag., 5 qui
www.mb.camcom.it/upload/file/1493/746682/FILENAME/Prezzi_Immobili_II_semestr...

se con una retta unisco tutti i massimi o tutti i minimi dei cicli osservo che addiritura il prezzo reale (che credo significhi al netto dell'inflazione) degli immobili cresce nel tempo.
nel mio esempio (caso a) la mia ipotesi era anche più pessimista perchè ipotizzavo che il prezzo reale delle case (al netto dei cicli) si mantenesse costante.



MARCHE66
00domenica 27 maggio 2012 13:18
Re: Re:
magist, 27/05/2012 11.47:




prendo spunto da questa frase per porre un quesito che ho in testa da un pò e che cerca ancora una risposta.
si dice che oggi investire nel mattone non convenga più: affitando un immobile il rapporto tra ricavi e capitale investito è arrivato a valori inferiori rispetto a quanto garantiscano prodotti finanziari poco rischiosi. qui si dice il 3.5 % lordo contro p.e. conti deposito che al momento danno anche il 4.5%. inoltre affittare casa comporta dei rischi, in questo momento forse anche maggiori rispetto al custodire i soldi in banca.

in questo ragionamento però mi pare sfugga una cosa, ossia il fatto che la moneta è soggetta a sicura inflazione, mentre l'immobile ne è immune, ossia il suo valore medio si adegua automaticamente al costo della vita, fatte salve ovviamente le normali oscillazioni dei cicli immobiliari.

esempio. ho 100kE da investire.

caso a
compro un immobile e lo affitto. mi rende il 3.5 % lordo all'anno, 3500 euro. dopo 30 anni, ipotizzando che l'inflazione abbia dimezzato il valore della moneta, la casa varrà 200kE (sempre nell'ipotesi di trascurare i cicli del mercato immobiliare)e anche gli affitti si saranno adeguati. incasserò sempre il 3.5% lordo, ossia una cifra nominale doppia (7000 euro), che avrà la stessa capacità di acquisto dei 3500 euro odierni.

caso b
metto i soldi in banca, p.e. in un conto deposito che rende il 5% lordo. oggi ricavo 5000 euro in un anno. questa cifra, analogamente al caso a, la uso per viverci ossia la ritiro ogni anno dal conto e così in banca ci sono sempre 1000 kE. tra 30 anni, ipotizzando che il conto deposito continui a rendere il 5% (solo per rendere l'esempio omogeneo) incasserò sempre 5000 euro l'anno. ma, considerata l'inflazione, il potere di acquisto della mia "rata annuale" si sarà dimezzato.

domande:
1- non essendo un economista, il mio ragionamento è corretto?
2- quando si leggono qui o sui giornali i confronti dei rendimenti di diverse opzioni di investimento (immobiliare, prodotti finanziari, ecc.) si tiene conto di questo aspetto? ossia del fatto che la moneta non ha un valore intrinseco mentre un immobile si.




In linea teorica il ragionamento non fa una piega.
In linea pratica si.

Caso a)
Hai ipotizzato che un ipotetico inquilino ti paghi per trenta anni l'affitto.
E se l'appartamento rimane sfitto o l'inquilino non ti paga per 5 o sei anni? Devi levare questi soldi 3.500*6 = 21.000 Euro dai 200.000,nel caso migliore o 5.000/6.000 * 6 nel caso peggiore.

Dopo trenta anni qualche lavoro di ristrutturazione sarebbe il caso di ipotizzarlo se vuoi che l'immobile sia ancora in buone condizioni,
diciamo infissi, bagni, ritoccata agli impianti ecc. ecc.
Se l'appartamento è in condominio , con grande probabilità, le spese di manutenzione sarebbero anche altre.

Alte variabili non le consideriamo, calamità naturali, cicli economici non favorevoli , deflazione ecc ecc.

Diversamente se invece di spendere quello che incassi dal caso a) e b)
lo rinvesti alle stesse condizioni avresti la seguente situazione.

Caso A supponendo un'inflazione costante per tutto il periodo , 30 anni, al 3,5% il capitale da 100.000 a 200.000 più gli affitti rivalutati 171.187 Euro e una rendita annua alla fine di quasi 6.000

Caso B da 100.000 a 412.000 con una rendita annua di 20.581.
In questo caso l'inquilino paga sempre perchè se non dovesse pagare
allora anche l'appartamento non varrebbe più niente.

dgambera
00domenica 27 maggio 2012 13:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
magist, 5/27/2012 12:51 PM:



come detto io ragionavo al netto delle oscillazioni dei cicli immobiliari. per fare ciò dobbiamo confrontare due momenti storici che hanno la stessa posizione rispetto al ciclo. per esempio due massimi o due minimi. se confronto un momento di apice (92) con un momento in cui la discesa è già iniziata (l'apice dei prezzi è il 2006, 6 anni fa) stiamo mischiando efetti dell'inflazione e effetti del ciclo.
nel grafico di pag., 5 qui
www.mb.camcom.it/upload/file/1493/746682/FILENAME/Prezzi_Immobili_II_semestr...

se con una retta unisco tutti i massimi o tutti i minimi dei cicli osservo che addiritura il prezzo reale (che credo significhi al netto dell'inflazione) degli immobili cresce nel tempo.
nel mio esempio (caso a) la mia ipotesi era anche più pessimista perchè ipotizzavo che il prezzo reale delle case (al netto dei cicli) si mantenesse costante.







scusami, ma a me quella curva sembra quella dei prezzi nominali [SM=g9058]

Eccoti le 3 curve che conosco io



e le loro variazioni



Considera che il motivo per cui vedi la linea gialla piatta è che in realtà l'ho ottenuta facendo un "reverse engineering" da quella dei prezzi nominali applicando le rilevazioni spot dell'inflazione (FOI)... quindi per forza di cose deve venire piatta.....

Ma io ora ti faccio una domanda secca: ti sembra che in Italia si abbia lo stesso tenore di vita del 1982? A me non sembra manco per niente [SM=g9058]
pax2you
00domenica 27 maggio 2012 18:01
Bankia:Profumo,da noi non c'e' bolla
Nostro Paese patrimonio composto da prime case proprieta'


(ANSA) - ROMA, 26 MAG - In Italia ''non c'e' una bolla immobiliare di tipo speculativo come quella che si e' verificata in Spagna'' e nel nostro paese il patrimonio e' composto ''principalmente da prime case di proprieta' delle famiglie e questo e' un fattore di solidita'''. E' quanto risponde il presidente di Mps Alessandro Profumo a chi gli chiede del 'buco nella spagnola Bankia causato dall'emersione di una sovravalutazione delle attivita' immobiliari detenute dall'istituto di credito.
ansa

siamo passati da un bugiardo ad un altro....

fonte grafico
High Home Ownership Rates as an Indicator for High Housing Values?
The Two Dimensions of Housing Inequality in Europe
Kathrin Kolb and Nora Skopek




(sylvestro)
00domenica 27 maggio 2012 18:19
Bravissimo pax, come sbugiardare una "autorevole" affermazione basata su dati esattamente contrari. [SM=g1750152] [SM=g1750826]
pax2you
00domenica 27 maggio 2012 18:23
Re:
[SM=g7576] Grazie! Il merito all'anziano ma carismatico ovaiolo(venditore di sole uova) del mercato di via Tibaldi a Milano il quale afferma: comanda chi sa mentire meglio...uno spettacolo molto raro di saggezza popolare e di ottime uova fresche(chiedi le rosse!) [SM=g9128]



fabio_c
00domenica 27 maggio 2012 22:19
Re: Bankia:Profumo,da noi non c'e' bolla
pax2you, 27/05/2012 18.01:

Nostro Paese patrimonio composto da prime case proprieta'


(ANSA) - ROMA, 26 MAG - In Italia ''non c'e' una bolla immobiliare di tipo speculativo come quella che si e' verificata in Spagna'' e nel nostro paese il patrimonio e' composto ''principalmente da prime case di proprieta' delle famiglie e questo e' un fattore di solidita'''. E' quanto risponde il presidente di Mps Alessandro Profumo a chi gli chiede del 'buco nella spagnola Bankia causato dall'emersione di una sovravalutazione delle attivita' immobiliari detenute dall'istituto di credito.
ansa

siamo passati da un bugiardo ad un altro....



Quando parla lui di «solidità» c'è da preoccuparsi.
Alessandro Profumo: «Il peggio è alle spalle. La banca è solida, non ci sarà alcun aumento di capitale.» ("Corriere della Sera", 9 maggio 2008)

fabio
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