Il paese sta andando a puttane

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laplace77
00venerdì 15 luglio 2011 15:59
Re: Poveri...e brutti...
FraMI, 15/07/2011 14.35:

http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_15/istat-poverta-famiglie_e5dfcb62-aec1-11e0-82fd-68e04dbc5f96.shtml


ALTRI 8 MILIONI IN CONDIZIONI DI POVERTA': POSSONO SPENDERE, IN DUE, MENO DI MILLE EURO AL MESE
In Italia oltre 3 milioni in povertà assoluta
Allarme dell'Istat: sono i «più poveri tra i poveri»,
non riescono ad acquistare beni e servizi essenziali... [SM=g1746735]




da come e' messa, sembrerebbero le classiche "giovani coppie precarie", in realta':

L'Istituto spiega che si tratta delle famiglie che non riescono a spendere più di 992,46 euro al mese ogni due componenti

[SM=g1750163]

laplace77
00venerdì 15 luglio 2011 16:13
e dopo l'economist, il Financial Times...

la perfida albione non si ferma al "the man who screwed an entire country", sbattuto in copertina dall'economist...

ora il FT chiede un "governo tecnico al posto di B":


Please respect FT.com's ts&cs and copyright policy which allow you to: share links; copy content for personal use; & redistribute limited extracts. Email ftsales.support@ft.com to buy additional rights or use this link to reference the article - www.ft.com/cms/s/0/2347971a-ae62-11e0-844e-00144feabdc0.html#ixzz1...

However, to convince markets that it is credible, Italy needs more than austerity. Rome needs to send a clear message of intent. Ideally, this would be the removal of Silvio Berlusconi, prime minister, and his replacement by a broadly based government led by technocrats. Mr Berlusconi’s attempt last weekend to insert into the austerity package a measure that would have allowed a company he owns to defer a €560m fine was beyond reckless. His willingness to risk his country’s fiscal credibility to protect his personal wealth was beneath contempt.

If, as seems likely, engineering Mr Berlusconi’s exit is beyond Italy’s political classes, they must find other ways of demonstrating their resolve. The best approach would be to supplement Mr Tremonti’s austerity drive with a programme of radical structural reforms designed to raise Italy‘s long-run growth rate.




tic tac tic tac...

1992 1993 1994 history repeating...

(e speriamo senza bombe mafiose eccetera)

laplace77
00sabato 16 luglio 2011 12:42
e lo scoppio della bolla no?

che se la memoria non inganna i media, gli esperti, i centri studi e un po' tutti negavano, come oggi d'altronde...

fonte: il fatto quotidiano

(peccato che non ho fatto in tempo a fare uno shot alla home, era piu' d'effetto)


Politica & Palazzo - di Mario Portanova - 15 luglio 2011

Panico a Palazzo, i fantasmi di Tangentopoli tormentano Re Silvio e la sua corte

L'impunità scricchiola con il caso Papa, Berlusconi chiama alla resistenza contro i magistrati ma Bossi si sfila. Approvata la finanziaria "lacrime e sangue", Tremonti lancia strani messaggi. E se il peggio dovesse ancora arrivare?

Panico a Palazzo, un continuo evocare i vecchi fantasmi, quelli del 1992-1993: le casse dello Stato esangui, l’inchiesta Mani pulite, gli intoccabili in manette, il crollo del sistema, i potenti messi improvvisamente da parte dopo regni decennali. Nei giorni della finanziaria lacrime e sangue e del primo sì all’arresto del deputato Alfonso Papa, i fantasmi tormentano innanzitutto Silvio Berlusconi: “Stiamo tornando al clima di Tangentopoli, Dobbiamo reagire, impedirlo a tutti i costi”, ha detto il presidente del consiglio ai suoi, in uno sfogo ripreso dalle agenzie di stampa. E’ la “gogna giudiziaria”, ma questa volta i magistrati vanno bloccati prima che sia troppo tardi, per le richieste di arresto già pervenute e per quelle che – secondo i boatos che percorrono il Parlamento – arriveranno a breve. “E’ arrivato il momento di dire basta, non dobbiamo mollare, altrimenti si rischia di fare come nel ’92″.

Dire basta, però, non è facile, se il grande alleato degli ultimi dieci anni si mette di traverso a muso duro: “In galera”, ha sibilato Umberto Bossi a proposito di Papa. La Lega ha già annunciato che voterà a favore del suo arresto, quando il caso arriverà alla Camera, e già oggi l’astensione dei suoi due rappresentanti nella Giunta per le autorizzazioni a procedere è stata determinante. E non è che apra grandi spiragli sull’altro caso caldo, quello di un altro deputato Pdl inseguito da una richiesta di arresto, Marco Milanese.”Poi ci pensiamo, una cosa alla volta”, si è limitato a dire Bossi. Altri fantasmi: il grande tradimento del 1994, quando la Lega fece cadere il primo governo del Cavaliere, il cappio sventolato in Parlamento dal deputato del Carroccio Luca Leoni Orsenigo. Intanto il tribunale del riesame conferma gli arresti domiciliari a Luigi Bisignani. Un simbolo anche lui, inguaiato con la legge tanto nella prima quanto nella seconda Repubblica.

Non poteva mancare, nella rievocazione che semina panico, la scena simbolo di Bettino Craxi all’hotel Raphael di Roma .“Il presidente del Consiglio è a rischio monetine“, dichiara Carmelo Briguglio di Fli, “e poiché è un uomo intelligente, negli ultimi tempi non solo non parla, ma scansa tutte le manifestazioni pubbliche, da Lampedusa ai funerali del nostro militare caduto in Afghanistan. Gli consigliamo sinceramente di lasciare Palazzo Chigi, la protesta contro il governo sta montando nel Paese”. Intanto, come sempre accade in Italia quando la politica si avvita nella spirale dell’inefficacia e del malaffare, si fanno i nomi dei “tecnici” che potrebbero raddrizzare le cose. Il nome che circola è quello di Mario Monti. Un classico.

La prima Repubblica finì con Tangentopoli e con una voragine nei conti pubblici. Con la lira sotto atrtacco della speculazione internazionale, nel luglio del 1992 il presidente del consiglio Giuliano Amato varò una Finanziaria-mostro da 100 mila miliardi di lire, con tanto di prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani. Vent’anni dopo, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti descrive la prospettiva delle finanze pubbliche con il più celebre dei naufragi: il Titanic. E avverte che “neanche i passeggeri di prima classe si salvarono”. Sfiorato anche lui dalle inchieste giudiziarie, in particolare con il caso Milanese, Tremonti lancia strani messaggi a chi fin dalla discesa in campo l’ha sempre voluto al suo fianco. Alla buvette di Montecitorio, dopo l’approvazione della Finanziaria alla Camera, dice ai cronisti di non aver nulla da dichiarare. Ma butta lì la citazione di due libri di Georges Simenon, “Tre camere a Manhattan” e “Il Presidente”. La storia, quest’ultima, di un uomo molto ricco e potente, in procinto di diventare, appunto, presidente. Ma siccome è vecchio e malato, viene controllato perché qualcuno lo ritiene pericoloso. Sullo sfondo un gioco di ricatti e documenti compromettenti tra lui e un suo ex collaboratore in carriera.

Le suggestioni si affollano, ma i fatti, in fondo, sono ancora poca cosa rispetto agli anni ribollenti di Tangentopoli. Almeno i fatti di dominio pubblico. Forse, nel Palazzo in preda al panico, ne conoscono e temono di inediti e più gravi.


[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]

(sylvestro)
00sabato 16 luglio 2011 16:41
Re: e lo scoppio della bolla no?
laplace77, 16/07/2011 12.42:


..

Panico a Palazzo, un continuo evocare i vecchi fantasmi, quelli del 1992-1993: le casse dello Stato esangui, l’inchiesta Mani pulite, gli intoccabili in manette, il crollo del sistema, i potenti messi improvvisamente da parte dopo regni decennali.




... dici che, cosi' come e' arrivato cosi' se ne va? [SM=p7579]

[SM=g1750489] [SM=g9128]
serafin.
00lunedì 18 luglio 2011 16:02
Questo/a qui e un mito


Io sono Spider Truman: oggi ho deciso di svelare la mia vera identità.
Malgrado dubbi e insinuazioni di illustri opinionisti, politici e commentatori, continuano ad arrivare migliaia di adesioni sul profilo di Spider Truman. Vogliono a tutti i costi sapere chi c'è dietro Spider Truman, intervistarlo, proporre progetti editoriali: tutti ad osannare il suo coraggio, poi con le buone o le cattive sapranno come metterlo a tacere. Dicono che ha manie di protagonismo, ma al tempo stesso pretendono che sveli la sua vera identità.
Editori, giornalisti, televisioni: centinaia di avvoltoi cercano di stanarlo.
Allora dico a questi signori, ai politici che siedono sulle poltrone, alle schiere di sgherri sguinzagliati nei corridoi di Montecitorio come nei mondo virtuale del Web: state attenti.
Spider Truman è lì vicino a voi.
Spider Truman è ovunque.
Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perchè non ha amici in paradiso.
Spider Truman è ogni precario che viene struttato per 900 euro al mese e poi dopo anni e anni buttato in mezzo a una strada.
Spider Truman è ogni cassintegrato che deve sudare per arrivare a fine mese.
Spider Truman è ogni operaio sfruttato e malpagato per 40 anni alla catena di montaggio per un salario e una pensione da fame.
Spider Truman è ogni giovane costretto ad emigrare perchè gli hanno rubato il proprio futuro.
Spider Truman è ogni anziano costretto a sborsare decine di euro di ticket se ha la pretesa di andare in un ospedale.
Spider Truman è ogni uomo e ogni donna che a luglio ed agosto non può permettersi nemmeno una settimana al mare.
Spider Truman è uno, nessuno e centomila.

I suoi segreti possono imbarazzare lor signori, ma è l'indignazione popolare che alimenta il loro vero incubo.
Se avete paura di lui, significa che avete qualcosa da nascondere.
E allora fate bene ad aver paura, perchè presto ci riprenderemo ciò che ci spetta.
Ci riprenderemo la dignità. La giustizia. La democrazia.

Da un anonimo internet-point di una calda città italiana.
Spider Truman

isegretidellacasta.blogspot.com/2011/07/io-sono-spider-truman-oggi-ho-deciso...
laplace77
00martedì 19 luglio 2011 19:07
soldi rubati

fonte: beppe grillo, il qualunquista




interessante in particolare il passaggio sul declino:

Non so se sia possibile salvare l’Italia dal crac o dal declino, però delle due penso sia più facile salvarla dal crac che non dal declino, perché il crac come ho già detto è legato a molti altri fattori, tra cui un sistema di paesi europei che dovrebbero in qualche modo tenerci dentro anche noi. Il declino è una cosa da cui non siamo più salvabili, il declino non è di oggi, il declino va avanti da molti anni e non riguarda soltanto l’economia, il declino riguarda infinite cose , il declino è nella scuola, nella sanità, in tutti i servizi che non funzionano più, il declino è nei ragazzi che non trovano lavoro, il declino è nelle persone che non hanno assolutamente più nessuna spinta vitale di entusiasmo e di indignazione. A fronte dei nuovi scandali di corruzione, politica, imprenditoriale e tutto il resto che vediamo in c’è anche un’assuefazione in questo paese e quindi il declino è già tra noi!
Naturalmente c’è un declino culturale, etico, sociale etc., poi c’è un declino economico, forse tutto sommato il declino economico è quello su cui si potrebbe intervenire in maniera più concreta perché gli altri sono problemi forse troppo stratificati, sul declino economico si potrebbe intervenire cominciando a prendere i soldi che l’illegalità sottrae ogni anno, sono centinaia di miliardi, c’era un interessante articolo su Il Sole 24 ore quindi non su un giornale rivoluzionario, che diceva che il costo della politica certificato è di 23 miliardi l’anno, sicuramente è un costo enorme, però, il costo dell’illegalità è 15/20 volte il costo della politica ogni anno, se la politica ci costa 2 miliardi al mese, la sola evasione fiscale ce ne costa 12, perché non si comincia a lavorare su questo?


[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


PS: magari tutti i qualunquisti fossero cosi', staremmo diversi passi avanti

[SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]


PPS: notare la casuale associazione dei "soldi rubati" e delle "pensioni parlamentari"...

[SM=g9202] [SM=g9202] [SM=g9202]


ma non sara' il caso di emigrare???

[SM=g2233315] [SM=g2233315] [SM=g2233315]

serafin.
00martedì 2 agosto 2011 14:42
Mattioli, Cgil E-R: “Italia, una bomba sociale che rischia di deflagrare da un momento all’altro”

La situazione economico produttiva del nostro paese, le manovre depressive di questo Governo, lo stato di crisi nel quale si trovano intere filiere produttive e l’imminente conclusione per tante realtà del polmone degli ammortizzatori sociali, il continuo permeare della delinquenza organizzata nel sistema finanziario-economico-produttivo, la mancanza di ruolo della politica, la decadenza etica della rappresentanza, sono le cause di un malessere che rischia di tramutarsi in vera e propria reazione sociale alla quale nessuno sarà in grado di sottrarsi e tutti saranno chiamati a pagarne le conseguenze.


Se a questo aggiungiamo il bieco sfruttamento dei lavoratori perpetrato nelle diverse forme possibili, dalla mancata applicazione dei contratti all’attacco sistematico ai diritti fondamentali come un salario equo e dignitoso,[/G] dall’impossibilità di poter decidere sul proprio futuro alla mancanza di un posto di lavoro sul quale programmare la propria vita, dal caporalato al fatto di essere soggetti invisibili senza rispetto della dignità umana, il rischio deflagrazione è sempre più evidente.



Alle centinaia di vertenze aperte sul territorio nazionale, che vedono coinvolti circa 500.000 lavoratori in cassa integrazione di cui 50.000 in Emilia Romagna, si aggiungono in queste settimane vere e proprie rivolte dei lavoratori più sfruttati, che tutti i giorni fanno anche i conti con il fatto di non essere riconosciuti come cittadini, persone.

---------------



E’ il caso dei lavoratori immigrati che raccolgono il pomodoro nel Salento a 3,5€ a cassetta comprensivi del pizzo che devono pagare ai caporali



, dei lavoratori egiziani che fanno i facchini a Piacenza con buste paga di 1,67 al mese (proprio così un euro e sessanta sette centesimi) con i caporali che decidono quando uno può lavorare


dei lavoratori indiani di Reggio Emilia che si sono rifiutati di lavorare senza l’applicazione del contratto nazionale,


delle lavoratrici cinesi di Rimini che lavoravano con un salario di 4,5 all’ora.

-----------------

www.sassuolo2000.it/2011/08/01/mattioli-cgil-e-r-italia-una-bomba-sociale-che-rischia-di-deflagrare-da-un-momento-a...
laplace77
00lunedì 8 agosto 2011 11:01
tic tac tic tac...

...si parla di "governo commissariato dall'UE"...

...e se il comando e' esterno, reggeranno i cartelli, le lobby e tutto il "catenaccio" che finora ha "blindato" il mattone italico?

[SM=g9128]
(sylvestro)
00lunedì 8 agosto 2011 13:15
Re: tic tac tic tac...
laplace77, 08/08/2011 11.01:


...si parla di "governo commissariato dall'UE"...

...e se il comando e' esterno, reggeranno i cartelli, le lobby e tutto il "catenaccio" che finora ha "blindato" il mattone italico?

[SM=g9128]



[SM=g1750489]
laplace77
00martedì 9 agosto 2011 21:45
Re: Re: tic tac tic tac...
(sylvestro), 08/08/2011 13.15:



[SM=g1750489]



si dice che puntino alla YPF, scusate, all'ENI...

fonte: petrolio

[SM=g9128]
laplace77
00mercoledì 10 agosto 2011 21:35
il governo fa le chiacchiere, la CGIL da' i numeri...

in totale, per il 2012, farebbero 60 miliardi, voi che ne pensate?

fonte: il manifesto


La Cgil chiede un «piano strutturale di lotta all'evasione fiscale e al sommerso» che potrebbe portare nelle casse dello stato 18 miliardi di euro nel 2012 e 23 miliardi nel 2013; «un'imposta sui grandi immobili il cui valore patrimoniale superi i 500 mila euro (18 miliardi di euro in cassa) e una ordinaria sulle ricchezze eccedenti gli 800 mila euro (15 miliardi l'anno)»: pare che solo Amato abbia il coraggio di chiamarla patrimoniale, ma è di questo che si sta parlando. Un'ipotesi che dispiacerebbe alla Uil, ma non alla Cisl. Le rendite finanziarie con l'esclusione dei Bot, aggiunge il sindacato della Camusso, devono essere tassate in modo uniforme in Europa (in Italia la tassa è la più bassa, 12,5%. Portarla al 20% renderebbe 4,5 miliardi di euro l'anno). Aggiunge la Cgil: riduzione del costo della politica (3,5 miliardi) e aumento della tassa di successione per un totale di 1 miliardo di euro «per avviare un intervento di natura straordinaria per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro». Tutto questo, si legge nel testo, va in una direzione «radicalmente diversa dal carattere iniquo delle misure allo studio del governo».

[SM=g9128]


io ci aggiungerei la "responsabilita' amministrativa del pubblico impiego" (per fare il verso a quella penale dei giudici): se per puttanate burocratiche mi fai perdere tot ore di lavoro e tot euro di spese, le paghi direttamente con la cessione del quinto.

[SM=g9128]

_gmp_
00mercoledì 10 agosto 2011 23:14
Re: tic tac tic tac...
laplace77, 08/08/2011 11.01:


...si parla di "governo commissariato dall'UE"...

...e se il comando e' esterno, reggeranno i cartelli, le lobby e tutto il "catenaccio" che finora ha "blindato" il mattone italico?

[SM=g9128]




[SM=g1750163] essendo tedesche le truppe ne dubito, non amano il mattone i crucchi [SM=g7777]
laplace77
00giovedì 1 settembre 2011 15:37
ragazzi, non studiate!

fonte: repubblica


Non studiate!

CARI RAGAZZI, cari giovani: non studiate! Soprattutto, non nella scuola pubblica. Ve lo dice uno che ha sempre studiato e studia da sempre. Che senza studiare non saprebbe che fare. Che a scuola si sente a casa propria.

Ascoltatemi: non studiate. Non nella scuola pubblica, comunque. Non vi garantisce un lavoro, né un reddito. Allunga la vostra precarietà. La vostra dipendenza dalla famiglia. Non vi garantisce prestigio sociale. Vi pare che i vostri maestri e i vostri professori ne abbiano? Meritano il vostro rispetto, la vostra deferenza? I vostri genitori li considerano “classe dirigente”? Difficile.

Qualsiasi libero professionista, commerciante, artigiano, non dico imprenditore, guadagna più di loro. E poi vi pare che godano di considerazione sociale? I ministri li definiscono fannulloni. Il governo una categoria da “tagliare”. Ed effettivamente “tagliata”, dal punto di vista degli organici, degli stipendi, dei fondi per l’attività ordinaria e per la ricerca.

E, poi, che cosa hanno da insegnare ancora? Oggi la “cultura” passa tutta attraverso Internet e i New media. A proposito dei quali, voi, ragazzi, ne sapete molto più di loro. Perché voi siete, in larga parte e in larga misura, “nativi digitali”, mentre loro (noi), gli insegnanti, i professori, di “digitali”, spesso, hanno solo le impronte. E poi quanti di voi e dei vostri genitori ne accettano i giudizi? Quanti di voi e dei vostri genitori, quando si tratta di
giudizi – e di voti – negativi, non li considerano pre-giudizi, viziati da malanimo?

Per cui, cari ragazzi, non studiate! Non andate a scuola. In quella pubblica almeno. Non avete nulla da imparare e neppure da ottenere. Per il titolo di studio, basta poco. Un istituto privato che vi faccia ottenere in poco tempo e con poco sforzo, un diploma, perfino una laurea. Restandovene tranquillamente a casa vostra. Tanto non vi servirà a molto. Per fare il precario, la velina o il tronista non sono richiesti titoli di studio. Per avere una retribuzione alta e magari una pensione sicura a 25 anni: basta andare in Parlamento o in Regione. Basta essere figli o parenti di un parlamentare o di un uomo politico. Uno di quelli che sparano sulla scuola, sulla cultura e sullo Stato. Sul Pubblico. Sui privilegi della Casta. (Cioè: degli altri). L’Istruzione, la Cultura, a questo fine, non servono.

Non studiate, ragazzi. Non andate a scuola. Tanto meno in quella pubblica. Anni buttati. Non vi serviranno neppure a maturare anzianità di servizio, in vista della pensione. Che, d’altronde, non riuscirete mai ad avere. Perché la vostra generazione è destinata a un presente lavorativo incerto e a un futuro certamente senza pensione. Gli anni passati a studiare all’università. Scordateveli. Non riuscirete a utilizzarli per la vostra anzianità. Il governo li considera, comunque, “inutili”. Tanto più come incentivo. A studiare.

Per cui, cari ragazzi, non studiate. Se necessario, fingete, visto che, comunque, è meglio studiare che andare a lavorare, quando il lavoro non c’è. E se c’è, è intermittente, temporaneo. Precario. Ma, se potete, guardate i maestri e i professori con indulgenza. Sono una categoria residua (e “protetta”). Una specie in via d’estinzione, mal sopportata. Sopravvissuta a un’era ormai passata. Quando la scuola e la cultura servivano. Erano fattori di prestigio.

Oggi non è più così. I Professori: verranno aboliti per legge, insieme alla Scuola. D’altronde, studiare non serve. E la cultura vi creerà più guai che vantaggi. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Ma oggi non conviene. Si tratta di vizi insopportabili. Cari ragazzi, ascoltatemi: meglio furbi che colti!

(01 settembre 2011)



andate tutti a fare gli AI !!!

[SM=g9128]
laplace77
00venerdì 2 settembre 2011 12:53
crosspost attinente...

...perche' ha ragione lui, di ILLO "possono dire al massimo che scopa" (per ora), mentre "a puttane" ci stiamo andando noi...

"Anche di questo – sostiene un Berlusconi che sembra essere molto consapevole che la telefonata sia intercettata – non me ne può importare di meno...perché io...sono così trasparente...così pulito nelle mie cose...che non c’è nulla che mi possa dare fastidio...capito?...io sono uno...che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato...quindi...io sono assolutamente tranquillo...a me possono dire che scopo...è l’unica cosa che possono dire di me...è chiaro?..quindi io...mi mettono le spie dove vogliono...mi controllano le telefonate...non me ne fotte niente...io...tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei...da un’altra parte e quindi...vado via da questo paese di merda...di cui...sono nauseato...punto e basta...".

[SM=g2233315]
iandy73
00venerdì 2 settembre 2011 13:24
Re: crosspost attinente...
laplace77, 02/09/2011 12.53:


...perche' ha ragione lui, di ILLO "possono dire al massimo che scopa" (per ora), mentre "a puttane" ci stiamo andando noi...

"Anche di questo – sostiene un Berlusconi che sembra essere molto consapevole che la telefonata sia intercettata – non me ne può importare di meno...perché io...sono così trasparente...così pulito nelle mie cose...che non c’è nulla che mi possa dare fastidio...capito?...io sono uno...che non fa niente che possa essere assunto come notizia di reato...quindi...io sono assolutamente tranquillo...a me possono dire che scopo...è l’unica cosa che possono dire di me...è chiaro?..quindi io...mi mettono le spie dove vogliono...mi controllano le telefonate...non me ne fotte niente...io...tra qualche mese me ne vado per i cazzi miei...da un’altra parte e quindi...vado via da questo paese di merda...di cui...sono nauseato...punto e basta...".

[SM=g2233315]





....hemmmmm, ma non è che questo è un paese di merda xche' magari da circa una decina di anni lo governa lui??????????? [SM=g1747532]

(sylvestro)
00venerdì 2 settembre 2011 18:28
Re: Re: crosspost attinente...
iandy73, 02/09/2011 13.24:





....hemmmmm, ma non è che questo è un paese di merda xche' magari da circa una decina di anni lo governa lui??????????? [SM=g1747532]





[SM=g1749718] [SM=g7576]

(decina? [SM=g9058])
laplace77
00sabato 3 settembre 2011 11:53
Re: Re: Re: crosspost attinente...
(sylvestro), 02/09/2011 18.28:




[SM=g1749718] [SM=g7576]

(decina? [SM=g9058])




quasi un ventennio...

[SM=g7605]
kemar71
00sabato 3 settembre 2011 13:09
Re: Re: crosspost attinente...
iandy73, 02/09/2011 13.24:





....hemmmmm, ma non è che questo è un paese di merda xche' magari da circa una decina di anni lo governa lui??????????? [SM=g1747532]





"governa".....mi sembra proprio un parolone [SM=g2594222]



laplace77, 03/09/2011 11.53:




quasi un ventennio...

[SM=g7605]




[SM=g1752723] [SM=g1752723] [SM=g1752723]
laplace77
00domenica 4 settembre 2011 17:26

fonte: l'espresso

L'ELENCO

Gli 85 sotto accusa

Un database dettagliato con tutti i nomi dei parlamentari nei 'guai' con la giustizia. Tra Montecitorio e Palazzo Madama siedono deputati e senatori con sentenze di condanna sulle spalle, in attesa di processo oppure rinviati a giudizio. E tra questi, ben 34 risultano condannati per reati che vanno dalla diffamazione fino all'associazione mafiosa o per una cattiva gestione di fondi pubblici di cui ora devono rispondere di tasca propria. Altri nove legislatori sono stati beneficiati dalla prescrizione dei reati


quanta bella gente! questi dovrebbero "portare l'italia fuori dalla crisi", per ora mi sa che sono piu' interessati a "tenere le chiappe fuori dal gabbio"...

Nome			Part./Camera	Procedimento giudiziario

Abrignani Ignazio 	PDL 	CAMERA 	Indagato per dissipazione post-fallimentare
Angelucci Antonio 	PDL 	CAMERA 	Indagato per associazione a delinquere, truffa e falso
Aracu Sabatino		PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio nella sanitopoli abruzzese
Barani Lucio 		PDL 	CAMERA 	Richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio
Barbareschi Luca 	MISTO 	CAMERA 	Indagato per abusivismo
Berlusconi Silvio 	PDL 	CAMERA 	Sotto processo per frode fiscale (Mediaset),
                                        corruzione in atti giudiziari (Mills), 
                                        frode fiscale e appropriazione indebita (Mediatrade), 
                                        prostituzione minorile e concussione aggravata (Ruby), 
                                        diffamazione aggravata dall’uso del mezzo televisivo, abuso d’ufficio (Trani). 
                                        Altri reati prescritti o estinti per amnistia
Bernardini Rita 	PD 	CAMERA 	Condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione gratuita di marijuana, 
                                        pena estinta per indulto
Berruti Massimo Maria 	PDL 	CAMERA 	Condannato in appello a due anni e dieci mesi per riciclaggio
Bosi Francesco 		UDC 	CAMERA 	Indagato per abuso d'ufficio
Bossi Umberto 		LEGA 	CAMERA 	Condannato per finanziamento illecito
Bragantini Matteo 	LEGA 	CAMERA 	Condannato in appello per propaganda di idee razziste
Brancher Aldo 		PDL 	CAMERA 	Condannato in appello a due anni per appropriazione indebita e ricettazione
Calderoli Roberto 	LEGA 	SENATO 	Prescrizione per tafferugli
Caliendo Giacomo 	PDL 	SENATO 	Indagato per violazione della legge Anselmi sulle società segrete (inchiesta nuova P2)
Camber Giulio 		PDL 	SENATO 	Condannato im via definitiva a 8 mesi per millantato credito
Cantoni Gianpiero Carlo PDL 	SENATO 	Ha patteggiato una pena di 2 annui per concorso in corruzione e bancarotta fraudolenta
Caparini Davide 	LEGA 	CAMERA 	A processo per resistenza a pubblico ufficiale (reato prescritto)
Carra Enzo 		UDC 	CAMERA 	Condannato per false dichiarazioni al pm
Castagnetti Pierluigi 	PD 	CAMERA 	Rinviato a giudizio e poi prescritto per le presunte tangenti nel ‘91-‘92 
                                        sulle concessione dell’Istituto vendite giudiziarie di Ancona
Castelli Roberto 	LEGA 	SENATO 	Condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti
Cesaro Luigi 	PDL 	CAMERA 	Indagato per associazione camorristica
Ciarrapico Giuseppe 	PDL 	SENATO 	Quattro condanne in via definitiva: violazione della legge che tutela il lavoro minorile,
                                ricettazione fallimentare, finanziamento illecito ai partiti, bancarotta fraudolenta
Cosentino Nicola 	PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione camorristica
Crisafulli Vladimiro 	PD 	SENATO 	Condannato a cinque mesi, pena sospesa, per l’occupazione di un’autostrada per protestare
                                        per la mancata apertura dell’Università di Enna. 
                                        Rinviato a giudizio per concorso in abuso d’ufficio per la 
                                        pavimentazione fatta con fondi pubblici di una strada che porta alla sua villa
Cursi Cesare 		PDL 	SENATO 	Indagato per corruzione
De Angelis Marcello 	PDL 	CAMERA 	Condannato a 2 anni e mezzo per banda armata
Del Pennino Antonio 	MISTO 	SENATO 	Condannato per finanziamento illecito
Di Stefano Fabrizio 	PDL 	SENATO 	Richiesta di rinvio a giudizio per corruzione
D’Alì Antonio 		PDL 	SENATO 	Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
Enzo Galioto 		UDC 	SENATO 	Condannato in primo grado per falso in bilancio
Esposito Stefano 	PD 	CAMERA 	Indagato, ha versato un'oblazione di duemila euro per evitare l’accusa di aver violato la legge elettorale.
                                        Prosciolto dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Torino in data 3 dicembre 2007.
Farina Renato 		PDL 	CAMERA 	Condannato a sei mesi per favoreggiamento, condannato per diffamazione
Fazzone Claudio 	PDL 	SENATO 	Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio
Firrarello Giuseppe 	PDL 	SENATO 	Condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per turbativa d’asta
Fitto Raffaele 		PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio per corruzione, abuso d’ufficio, peculato, finanziamento illecito ai partiti
Galati Giuseppe 	PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio per associazione a delinquere e truffa
Genovese Francantonio 	PD 	CAMERA 	Indagato per abuso d’ufficio per affidamenti fatti durante la sua sindacatura a Messina a un’azienda di servizi
Grassano Maurizio 	RESP. 	CAMERA 	Sotto processo per truffa
Grillo Luigi 		PDL 	SENATO 	Condannato in primo grado a un anno e otto mesi per reati bancari nel processo sulla scalata Bpi/antonveneta.
                                        Indagato per truffa sulla Tav Milano-Genova: prescritto
Iapicca Maurizio 	PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio: prescritto
La Malfa Giorgio 	MISTO 	CAMERA 	Condannato per finanziamento illecito
Laganà Maria Grazia 	PD 	CAMERA 	Rinviata nel 2010 a giudizio per falso e abuso d’ufficio ai danni dell’Azienda sanitaria di Locri
Landolfi Mario 		PDL 	CAMERA 	Indagato per concorso in corruzione
Lehner Giancarlo 	RESP. 	CAMERA 	Condannato per diffamazione
Lolli Giovanni 		PD 	CAMERA 	Prescritto per il reato di favoreggiamento nell’inchiesta sulla missione Arcobaleno
Lombardo Angelo 	MISTO 	CAMERA 	Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
Lumia Giuseppe 		PD 	SENATO 	Indagato per diffamazione. È stato querelato dal suo ex addetto stampa
Lunardi Pietro 		PDL 	CAMERA 	Indagato per corruzione
Luongo Antonio 		PD 	CAMERA 	Rinviato nel 2009 a giudizio per corruzione nell’inchiesta su affari e politica a Potenza
Malgieri Gennaro 	PDL 	CAMERA 	Condannato dalla Corte dei Conti a risarcire - con altri 5 - 11 milioni per la nomina di Alfredo Meocci a dg della Rai
Marcello Dell'Utri 	PDL 	SENATO 	Condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa
Maroni Roberto 		LEGA 	CAMERA 	Condannato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale (pena commutata in multa)
Matteoli Altero 	PDL 	SENATO 	Indagato per favoreggiamento
Messina Alfredo 	PDL 	SENATO 	Richiesta di condanna a un anno per favoreggiamento alla bancarotta
Milanese Marco 		PDL 	CAMERA 	Indagato per corruzione, rivelazione segreta e associazione a delinquere
Nania Domenico 		PDL 	SENATO 	Condannato per banda armata. Condannato in primo grado per abusivismo edilizio: prescritto
Naro Giuseppe 		UDC 	CAMERA 	Condannato a 6 mesi per abuso d'ufficio
Nespoli Vincenzo 	PDL 	SENATO 	Indagato per bancarotta fraudolenta e riciclaggio
Nessa Pasquale 		PDL 	SENATO 	Rinviato a giudizio per concussione
Orlando Leoluca 	IDV 	CAMERA 	Condannato per diffamazione
Papa Alfonso 		PDL 	CAMERA 	Indagato a Napoli per corruzione
Papania Nino 		PD 	SENATO 	Ha patteggiato una condanna a 2 mesi per aver scambiato regali e assunzioni quando era assessore regionale al Lavoro
Paravia Antonio 	PDL 	SENATO 	Condannato in primo grado per corruzione: prescritto
Piso Vincenzo 		PDL 	CAMERA 	Condannato in primo grado a 8 mesi per favoreggiamento
Pistorio Giovanni 	MISTO 	SENATO 	Condannato dalla Corte dei conti per danno erariale
Pittelli Giancarlo 	PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio per associazione a delinquere e truffa. Rinviato a giudizio per lesioni e minacce
Porfidia Americo 	RESP. 	CAMERA 	Richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione e favoreggiamento alla Camera
Rizzoli De Nic. Melania PDL 	CAMERA 	Indagata per concorso in falso
Romano Saverio 		RESP. 	CAMERA 	Richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa
Rosso Roberto 		PDL 	CAMERA 	Indagato per associazione a delinquere
Rutelli Francesco 	API 	SENATO 	Condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti
Savino Elvira 		PDL 	CAMERA 	Indagata per concorso in riciclaggio
Scajola Claudio 	PDL 	CAMERA 	Indagato per finanziamento illecito ai partiti
Scapagnini Umberto 	PDL 	CAMERA 	Condannato in primo grado a 4 mesi per abuso d’ufficio (nomina di un consulente) 
                                        condannato in primo grado a 2 anni per abuso d’ufficio continuato e aggravato.
Scelli Maurizio 	PDL 	CAMERA 	Condannato dalla Corte dei Conti a risarcire 900.000 euro per irregolare acquisizione
                                        di servizi informatici ai tempi in cui era presidente della Croce Rossa
Sciascia Salvatore 	PDL 	SENATO 	Condannato in via definitiva 2 anni e 6 mesi per corruzione
Serafini Giancarlo 	PDL 	SENATO 	Ha patteggiato una condanna per corruzione
Simeoni Giorgio 	PDL 	CAMERA 	Rinviato a giudizio per truffa
Speciale Roberto 	PDL 	CAMERA 	Condannato a 18 mesi per peculato in appello
Tedesco Alberto 	MISTO 	SENATO 	Agli arresti domiciliari, indagato per turbativa d'asta e corruzione
Tortoli Roberto 	PDL 	CAMERA 	Condannato a 3 anni e 4 mesi per estorsione
Verdini Denis 		PDL 	CAMERA 	Indagato per emissione fatture false e mendacio bancaria
Vizzini Carlo 		PDL 	SENATO 	Indagato per corruzione aggravata dall’aver favorito la mafia. Condannato in primo grado per corruzione: prescritto
Zinzi Domenico 		UDC 	CAMERA 	Condannato in primo grado per omicidio colposo 


[SM=g9128] [SM=g7605] [SM=g1752723]


edit: indovinate chi era ad avere una delle liste di imputazioni tanto lunga da far spaginare il post (col "pre")...

...e' un di quelli su cui sono dovuto andare a capo...

[SM=g9128]

fabio_c
00domenica 4 settembre 2011 18:23
Re: Re: crosspost attinente...
iandy73, 02/09/2011 13.24:





....hemmmmm, ma non è che questo è un paese di merda xche' magari da circa una decina di anni lo governa lui??????????? [SM=g1747532]




fabio_c
00domenica 4 settembre 2011 18:25
Re:
laplace77, 04/09/2011 17.26:


fonte: l'espresso

L'ELENCO

Gli 85 sotto accusa

Un database dettagliato con tutti i nomi dei parlamentari nei 'guai' con la giustizia. Tra Montecitorio e Palazzo Madama siedono deputati e senatori con sentenze di condanna sulle spalle, in attesa di processo oppure rinviati a giudizio. E tra questi, ben 34 risultano condannati per reati che vanno dalla diffamazione fino all'associazione mafiosa o per una cattiva gestione di fondi pubblici di cui ora devono rispondere di tasca propria. Altri nove legislatori sono stati beneficiati dalla prescrizione dei reati


quanta bella gente! questi dovrebbero "portare l'italia fuori dalla crisi", per ora mi sa che sono piu' interessati a "tenere le chiappe fuori dal gabbio"...

...

[SM=g9128] [SM=g7605] [SM=g1752723]




Non ci vedo Esteban Caselli, avevo letto che anche lui era sotto indagine.

fabio
kemar71
00domenica 4 settembre 2011 19:12
Re:
laplace77, 04/09/2011 17.26:


fonte: l'espresso

L'ELENCO

Gli 85 sotto accusa

Un database dettagliato con tutti i nomi dei parlamentari nei 'guai' con la giustizia. Tra Montecitorio e Palazzo Madama siedono deputati e senatori con sentenze di condanna sulle spalle, in attesa di processo oppure rinviati a giudizio. E tra questi, ben 34 risultano condannati per reati che vanno dalla diffamazione fino all'associazione mafiosa o per una cattiva gestione di fondi pubblici di cui ora devono rispondere di tasca propria. Altri nove legislatori sono stati beneficiati dalla prescrizione dei reati


quanta bella gente! questi dovrebbero "portare l'italia fuori dalla crisi", per ora mi sa che sono piu' interessati a "tenere le chiappe fuori dal gabbio"...







Al PDL e Lega almeno un primato gli e' rimasto....quello degli indagati [SM=g1765347]
kemar71
00domenica 4 settembre 2011 19:17
Re: Re: Re: crosspost attinente...
fabio_c, 04/09/2011 18.23:







Porello non e' colpa sua....j'hanno fatto male le troppe pasticchette blu [SM=g7628]
laplace77
00martedì 13 settembre 2011 14:17
faciteve 'o sango amaro

entry point:




approfondimenti (dagli eventi della "festa" del fatto quotidiano):


Sabato 10 - ore 11,00

Chi paga tutto chi paga niente

Vittorio Malagutti, Marco Onado, Superbonus, Vladimiro Giacchè
Modera: Stefano Feltri


GUARDA IL VIDEO


utile riassuntino sulle due fasi della crisi: eccessi di debito, prima privato e poi pubblico...


Domenica 11 - ore 19,00

Mettere le mani nelle tasche dei ladri

Marco Travaglio, Francesco Greco, Piercamillo Davigo, Bruno Tinti
Moderano: Marco Lillo e Antonella Mascali


GUARDA IL VIDEO


molto ma molto interessante: dati su evasione & corruzione, possibili soluzioni (in realta' molto semplici ma non fattibili causa "casta") e via dicendo...


PS: dotarsi di MALOX, potrebbe servire...

[SM=g1752723] [SM=g1752723] [SM=g1752723]

dgambera
00venerdì 16 settembre 2011 23:42
Moodys: prosegue l'esame del rating italiano per un possibile downgrade. Verdetto a ottobre

16 settembre 2011


L'agenzia internazionale di rating Moody's «continua la revisione del rating italiano per un possibile downgrade». Lo afferma Moody's in una nota, sottolineando che la revisione si chiuderà il prossimo mese. La comunicazione è arrivata allo scoccare dei 90 giorni di tempo che l'agenzia di rating statunitense aveva per emettere il verdetto dopo aver messo sotto osservazione il rating (giudizio di solvibilità sul debito) dell'Italia lo scorso 17 giugno. inserendo tra i sorvegliati speciali anche 16 banche italiane, la Cassa Depositi e Prestiti e 23 enti locali.

laplace77
00mercoledì 21 settembre 2011 21:30
"Il contagio" di Loretta Napoleoni

fonte: conti in tasca - blogosfere

Mercoledì 14 Settembre 2011, 13:05
in Banche, Consumo, Fisco
di Eleonora Bianchini


"Il contagio" di Loretta Napoleoni: per l'Italia sarà default. La manovra? Inutile

La crisi sta diffondendo un virus contagioso, quello della democrazia 2.0. Lo abbiamo visto con le rivoluzioni del nord Africa poi è arrivato fino agli Indignados in Spagna. Un movimento che rivela il disagio delle giovani generazioni, vessate da classi dirigenti che hanno ridotto i loro paesi sull'orlo del collasso e li escludono dal sistema produttivo e sindacale.

Il contagio, il nuovo libro dell'economista Loretta Napoleoni - che avevamo conosciuto con "Economia canaglia" -, analizza lo scenario geopolitico internazionale che sta vivendo una crisi strutturale senza precedenti.

Soprannominata Lady Doom in quanto ha teorizzato il default dell'Italia, la Napoleoni è convinta che al Belpaese, governato da una classe dirigente disastrosa, convenga la scelta di un default pilotato come è accaduto per l'Islanda.

Ieri abbiamo incontrato l'autrice che ha dato un suo giudizio anche sulla manovra e sull'intenzione dei cinesi di comprare titoli di stato italiano. Sotto potete ascoltare la videointervista.





e quindi:
"un altro ha lasciato la festa,
auguri a chi resta"
(cit.)

[SM=g2233315]
laplace77
00mercoledì 21 settembre 2011 21:44
Re: faciteve 'o sango amaro
laplace77, 13/09/2011 14.17:


entry point:


...


PS: dotarsi di MALOX, potrebbe servire...

[SM=g1752723] [SM=g1752723] [SM=g1752723]





e se con il MALOX non vi passa, provate con le freccette, uno dei colpevoli candidato a fare da foto nel bersaglio e' il signore di cui si parla qui sotto:

fonte: repubblica

PRIMO PIANO - OLTRE IL GIARDINO

Tremonti super giurista del partito degli evasori

ALBERTO STATERA
ultimo aggiornamento 19 Settembre 2011


Il ministro Tremonti, considerato l’intellettuale alfabetizzato nell’armata Brancaleone dei governi Berlusconi e addirittura un "genio" dal premier almeno finché sono stati in buona, rivendica spesso con fierezza di essere un ottimo giurista e non un economista. E in effetti i suoi talenti di economista sono sempre apparsi alquanto modesti nei lunghi anni da superministro dell’Economia. Ma purtroppo, dopo le ultime performance delle manovre a ripetizione e mettendo in fila le prestazioni del decennio precedente, anche gli attributi vantati di grande talento giuridico sembrano vacillare. Basta ripercorrere l’inaudito pasticcio del condono tombale Iva del 2002, un sarcofago nel quale sono rimasti impigliati una sessantina di miliardi di euro che gli evasori avrebbero dovuto pagare, più o meno il valore della plurimanovra che ha fatto sanguinare il cuore di Berlusconi e che già non basta più ad esorcizzare il default dell’Italia.

La storia, per farla breve, è andata così: nel 2002 Tremonti vara il condono tombale Iva per gli anni dal 1998, cui aderiscono 939 mila evasori, che pagano l’1 per cento dell’imposta evasa. Lo Stato incassa 3 miliardi, il che significa l’ammissione di un’evasione di 60 miliardi l’anno per cinque anni, per un totale di 300 miliardi. Ma nel 2008 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea boccia il ministro dell’Economia, perché il suo condono è illegittimo, ha pregiudicato seriamente il corretto funzionamento del sistema comune dell’Iva, ha danneggiato il mercato comune e ha favorito i contribuenti colpevoli di frode fiscale. E boccia così anche il Tremonti giurista. Tutto resta allora congelato. Sono passati sette anni, ma il bello viene adesso. Qualche settimana fa la Corte Costituzionale ha stabilito che di fronte a un reato i termini di accertamento raddoppiano da 4 a 8 anni e Fisco e Guardia di Finanza hanno l’obbligo di denunciare chi aderì al condono se c’è reato, che scatta automaticamente oltre 77 mila euro di Iva evasa.

Così si compie l’incredibile pasticcio giuridico innescato dal ministrogiurista, che nell’attuale temperie potrebbe rivelarsi benefico se, come sembra, sarà necessario fare cassa con un’ulteriore manovra. Ma il governo non ci pensa neanche ad alienarsi buona parte di quei 900 mila evasori che presto saranno chiamati alle urne, costringendoli a pagare ancora. Per cui ha bocciato senza colpo ferire un emendamento del Pd che obbligava l’Agenzia delle Entrate ad avviare le procedure per recuperare le somme perse prima della scadenza del termine il 31 dicembre prossimo, ammettendo la rateizzazione dei pagamenti fino a 10 anni. Il governo ha preferito allungare di un anno il termine dell’accertamento, con una norma che presumibilmente sarà giudicata incostituzionale. "Un escamotage — ha commentato il vicepresidente dei senatori Pd Luigi Zanda — che serve a salvare capra (il governo) e cavoli (gli evasori), rinunciando a una straordinaria occasione per far cassa una volta tanto sugli evasori conclamati e non su lavoratori, pensionati e consumatori". Così il ministrogiurista e il premier dal cuore sanguinante salvano per l’ennesima volta il loro blocco sociale di riferimento. Quello degli evasori che, secondo il conto del procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, devono a Equitalia 450 miliardi, un po’ più di sette manovre lacrime e sangue. Ma nessuno ha intenzione di chiedergli indietro quei soldi. Tanto ci sono sempre i lavoratori dipendenti e i pensionati da spennare.


[SM=g1752723] [SM=g9202] [SM=g2469003]

laplace77
00mercoledì 21 settembre 2011 21:59
l'effetto ricchezza del mattone...

fonte: repubblica

PRIMO PIANO

Grande patrimonio crescita zero come e perché in Italia ha vinto il partito della rendita

MARCO PANARA
ultimo aggiornamento 19 Settembre 2011


Gli italiani, ricchissimi e disperati. Ebbene sì, siamo ricchissimi, più dei francesi e dei tedeschi, più degli inglesi, degli americani e dei giapponesi. Lo dicono i numeri: la ricchezza lorda delle famiglie italiane alla fine del 2010 ammonta a 9 mila 732 miliardi di euro, i debiti (sempre delle famiglie) a circa mille miliardi, la ricchezza netta è quindi pari a 8 mila 700 miliardi. È una cifra enorme, quasi sei volte il pil, quattro volte e mezzo il debito pubblico, 7,8 volte il reddito disponibile, contro il 7,7 del Regno Unito, il 7,5 della Francia, il 7 del Giappone, il 6,3 della Germania e il 4,8 degli Stati Uniti. Siamo più ricchi di loro ma stiamo peggio. Perché?

...

A questo punto però, per capire perché questa immensa ricchezza privata non produce crescita, dobbiamo guardarci dentro. Quello che troviamo già dice quasi tutto. Di quei 9 mila 732 miliardi di patrimonio lordo il 57,8 per cento è rappresentato da immobili, il 4,9 per cento da beni di valore e da impianti, macchinari, scorte, attrezzature, brevetti, avviamenti (le cosiddette attività reali) e il 37,3 per cento da attività finanziarie.
Cominciamo da quei 5 mila e 600 miliardi di immobili. Solo il 6 per cento, 330 miliardi o giù di lì, sono negozi, uffici o capannoni; il 4,3 per cento (240 miliardi) sono terreni e il resto, ovvero 4 mila 900 miliardi, sono abitazioni. Di queste (in totale sono 29 milioni 642 mila) l’80 per cento sono abitazioni principali e il restante, 5,7 milioni, sono seconde case (poco utilizzate) o case sfitte. Quelle vuote, inutilizzate, sono ben 1 milione e 200 mila.

...


in aggiunta alle pur giuste motivazioni che adduce il giornalista, si potrebbe dire che quel 57,8% dei 9.732mldEUR di patrimonio lordo sono valutati "di listino" e non "reali" ne' tantomeno "opportuni"...

...se e' vero che dobbiamo allinearci alla germania, quanto andrebbe svalutato questo patrimonio, ad esempio per allinearci sul parametro "prezzo case classe media"/"annualita' di reddito classe media"?

...a fare tale "valutazione al fair value" ci si ritroverebbe improvvisamente "poveri"...

[SM=g2564972] [SM=g2564972] [SM=g2564972]
dgambera
00mercoledì 21 settembre 2011 23:38
L'ombra della retrocessione multipla

di Isabella Bufacchi 21 settembre 2011


Lo spread tra i rating sull'Italia di S&P e Moody's si è allargato ieri a tre gradini. Tra la 'A' fresca di firma e la 'Aa2' (equivalente alla AA) sotto osservazione dallo scorso giugno e in via di retrocessione ci sono adesso i voti AA- e A+.

Se dunque Moody's dovesse decidere di allinearsi alle valutazioni di S&P sull'Italia, dopo il declassamento deciso da quest'ultima, sarebbe costretta a tagliare di tre gradini in una sola volta, 'Aa2' alla 'A2'. Un salto acrobatico ma affatto impegnativo per Moody's che ha già sperimentato la retrocessione multipla per Grecia (quattro gradini) e Irlanda (cinque gradini).

L'Italia è però un caso a parte rispetto agli Stati periferici che sono dovuti ricorrere ai pacchetti di salvataggio Ue-Fmi per evitare la bancarotta. Per questo, i traders dei BTp hanno iniziato a interrogarsi sull'entità dell'intervento sul rating di Moody's - atteso entro fine Ottobre - senza grandi preoccupazioni, senza mettere in conto il taglio di tre gradini. C'è chi è convinto che questa agenzia abbia rinviato l'esito del review sull'Italia la scorsa settimana proprio perchè molto indecisa tra uno o due gradini di retrocessione. Fino allo scorso lunedì, a Moody's sarebbero bastati due notches per raggiungere il giudizio di S&P's sull'Italia: un'eventualità fino a ieri sfavorita rispetto al più gettonato taglio di un solo gradino.

La decisione di S&P, che ha abbreviato i tempi classici dell'outlook negativo sull'Italia, potrebbe velocizzare a cascata il processo decisionale di Fitch che finora ha mantenuto saldamente le prospettive 'stabili' sulla 'AA-' dell'Italia, posizionata due gradini sopra la 'A' di S&P e un gradino sotto la 'Aa2'. Fitch non ha perso finora occasione per ribadire che il merito di credito dello Stato italiano è solido e stabile ma il recente deterioramento dello scenario politico ed economico potrebbe indurre una rivalutazione.

Il mercato resta a guardare. Lo spread tra BTp e Bund, che ancora una volta ieri è tornato brevemente a testare la quota dei 400 punti, sconta già numerose retrocessioni di rating tanto che, in teoria, le tre agenzie S&P, Moody e Fitch vengono considerate «dietro la curva», in ritardo rispetto alla percezione degli operatori. Ma la crisi del debito ha lasciato gli investitori con i nervi scoperti e le cattive notizie, anche se ampiamente scontate e pronosticate in lungo e in largo, quando si concretizzano hanno comunque un impatto negativo su prezzi e rendimenti. Se S&P dovesse dar seguito all'outlook negativo sulla 'A' nell'arco dei prossimi 7-12 mesi, se Moody's dovesse accorciare le distanze con un declassamento multiplo sull'Italia, se infine anche Fitch decidesse di svegliarsi dal suo torpore togliendo l'outlook stabile sulla 'AA-' italiana, ebbene l'Italia e i BTp non se la passerebbero poi così bene.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

dgambera
00lunedì 26 settembre 2011 18:02
Standard & Poor's abbassa il rating di province e regioni. Anche Milano perde il segno +

26 settembre 2011


Standard & Poor's, dopo la sforbiciata al rating del nostro debito pubblico, e di sette gruppi bancari ha abbassato anche quello di lungo termine di 11 enti locali italiani portandoli da A+ ad A mantenendo al contempo l'outlook negativo.

L'agenzia ha tagliato il suo giudizio su: Bologna, la provincia di Mantova, la regione Marche, la provincia di Roma, la regione Sicilia, la regione Emilia Romagna, la regione autonoma del Friuli-Venezia Giulia, Genova, la regione Liguria, Milano e la regione Umbria. Allo stesso tempo Standard & Poor's ha rivisto l'outlook da stabile a negativo e ha confermato il rating A sul debito di lungo termine della città di Torino.

L'agenzia ha inoltre abbassato i rating di lungo termine da A+ ad A e ha mantenuto l'outlook negativo sui bond emessi dalla regione Umbria con scadenza 2017, 2018 e 2019, e dalla regione Marche con scadenza al 2018, e dei titoli emessi dalla regioni Sicilia con scadenza 2016.

L'assessore al bilancio: «Era previsto»
Nessuna sorpresa per l'assessore milanese al Bilancio, Bruno Tabacci, che ha commentato con un «Mi pare che fosse già preventivato» la decisione di Standard and Poor's. Il motivo è il declassamento dell'Italia già avvenuto che ora ha conseguenze «sugli enti locali oltre che sulle imprese. Quello che conta - ha sottolineato - è il sistema Paese». «Io sono fra quelli - ha osservato Tabacci - che ha segnalato da subito i problemi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Italia declassata, ma ancora vicina ai big (di Isabella Bufacchi)
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