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Articolo 18, modifica, stravolgimento, manutenzione, manomissione??

Ultimo Aggiornamento: 06/09/2012 16:45
22/03/2012 16:03
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
ziomaoziomao, 22/03/2012 15.44:



Io guardo a cose più solide che i post del primo tizio venuto, le esperienze pseudo personali mi interessano poco, comprese quelle dei mei parenti tedeschi anche quando mi confermano quanto penso.(1)

parlando di cose solide, una su cui non si discute è il crollo del mercato interno tedesco degli ultimi anni, non mesi ma anni.(2)

se stanno tanto bene, perchè hanno il mercato interno più scalcinato d'europa, alias perchè le famiglie tedesche negli ultimi annì non spendono più un'euro e quei pochi che spendono li danno ai discount di cui -- sorpresa -- i maggiori sono proprio in germania ?

tutti i brillanti records di esportazione delle industrie tedesche perchè non si traducono in consumi interni, forse perchè i salari tedeschi mediamente non sono solo rimasti fermi ma sono diminuiti in potere d'acquisto reale !??! (3)

quando saprai spiegare l'arcano ti sarò eternamente grato.

poi...
io non ho mai parlato di signoraggio, ma di sovranità monetaria che sono due cose ben diverse, attenzione a fare confusioni di questo tipo.

PS:
te lo ribadisco ancora una volta, io non giustifico l'andazzo italico, dico semplicemente che prima si stava meglio a PARITA' di difetti che sono rimasti immutati (se non persino migliorati) mentre i nuovi modelli eurocratici che ci vengono proposti, come la germania, fanno acqua da tutte le parti.(4)

cosa costa ammettere una simile banalità ?
và contro qualche religione pagana, tipo sinistronzismo o travaglismo o chissà cos'altro ?

fare outing per voi è così terribile, vi tolgono la tessera del partito ?(5)


ciao
Mao




(1) Io invece penso che le cose che vedo senza filtri e che posso giudicare senza intermediazioni di pensiero siano le migliori.

(2) Il Sole XXIVore la pensa diversamente. Anche loro nel complotto?
www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-06-09/boom-consumi-europa-trimestre-115511.shtml?uuid=...

(3) Forse perche' negli ultimi anni il mondo intero e' entrato nella piu' grossa recessione economica mai registrata?

(4) E' vero si stava meglio. Pero' era un meglio basato sul debito, ovvero sul ribaltare sulle generazioni future (tipicamente la mia - classe 69) il conto. Conto di cui ora inizia la presentazione.

(5) Spiacente di deluderti ma in campo politico sono assolutamente agnostico. Quando andavo a scuola e parlavo con i fessi di FGCI mi davano del fascista e quando parlavo con i deficienti del FdG mi davano del comunista. Sorvoliamo pietosamente sui coglioni di CL.
Per me la politica si divide volta per volta in due diverse e opposte fazioni: quella che funziona e quella che non funziona. A volte c'e' uan fazione sola che e' quella che non funziona. Il contrario non l'ho mai visto.


22/03/2012 16:09
 
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Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
Loziodigekko, 21/03/2012 21.23:



Stavo leggiucchiando il SoleXXIV cartaceo e devo dire che la parte che riguarda la presunzione di lavoro dipendente dopo sei mesi di prestazioni continuative mi pare buona.
Anche la parte che riguarda l'indennita' di disoccupazione non sembra malaccio.
E pure i cambiamenti della cassa integrazione non mi fanno schifo.
Tra l'altro pare che fra poco saro' pure io coperto dalla tutela dell'art. 18 (che per la prima volta dovrebbe essere applicato anche alle aziende sotto i 15 dipendenti).

Così a naso direi che la filosofia di ritenere il lavoro a tempo indeterminato la principale forma di occupazione subordinata svavorendo i regimi "temporanei" e facendo sparire tutte le merdate attuali di cococoivacicimumu mi piace.

Sara' perche' io di tutte le tutele che si vanno sbandierando non ho mai visto nemmeno l'ombra. Mentre in compenso le crisi degli ultimi vent'anni me le sono fatte tutte, compresi alcuni (fortunatamente lontani) felici periodi di disoccupazione (ovviamente senza indennita' alcuna).

Per quanto riguarda le elezioni non mi sbilancio in previsioni: non sottovaluterei pero' la massa di precari (e di mamme, papa', nonne, zie di precari) che con questa riforma potrebbero per la prima volta da anni sperare di diventare qualcosa di piu' che carne da macello.

Se fossi un dirigente del PD non sottovaluterei questa massa di persone (che certo non si ritrovano negli ideali di FI, UDC etc. etc. etc.). Poi se vogliamo continuare a ragionare sulla "borghesia, il proletariato, la lotta di classe, ca22o" (G.Gaber) facciamolo pure, pero' io considererei il fatto che siamo nel 2012 e non nel 1972.

Copio/incollo da www.firstonline.info/a/2012/03/21/art-18-la-battaglia-sbagliata-della-cgil/b816c44a-a4fb-4021-919b-88d1...

"Ora la Camusso sostiene che l'articolo 18 è un deterrente contro i licenziamenti di massa e che oggi, proprio nel bel mezzo di una grave crisi economica, non si può dare questa libertà alle aziende. ... Si trascura di considerare che in realtà l'art.18 non difende certamente i lavoratori rispetto alla chiusura delle aziende come dimostra il rilevante aumento della disoccupazione registrato negli ultimi mesi, mentre invece è evidente che il cattivo funzionamento del mercato del lavoro è uno degli elementi che tengono lontani gli investitori dall'Italia. ... Sicuramente è stata ristretta la flessibilità in entrata. E questo è positivo anche per eliminare quelle forme anomale di ingresso al lavoro che chiaramente sono attuaalmente usate per aggirare la mancanza di flessibilità in uscita. ... Buona la generalizzazione degli ammortizzatori a tutti i disoccupati ed una loro più severa regolamentazione con lo scopo di incentivare la ricerca di una nuova occupazione anche da parte del lavoratore."





Se gli stranieri non investono in Italia è a causa di corruzione, ruberie, burocrazia, inefficienza della giustizia, leggi che tutelano delinquenti e lobbies eccetera. Lo sa tutto il mondo che il nostro è un paese marcio fino alle fondamenta. abbassare sempre di più il costo del lavoro (perchè è quello il vero scopo della libertà di "licenziare per motivi economici") può essere la soluzione, secondo questi professoroni? Tanto sarà sempre più conveniente investire in Bangladesh (i cinesi nel frattempo una qualche tutela sindacale l'hanno acquisita), a meno che non decidiamo di diventare come il bangladesh... ma voglio sperare di no [SM=g10881]


Riguardo al PD, ormai non rappresentano più nessuno e dovrebbero finire nello scarico del cesso come meritano. aggiungo che se qualche mio amico o parente si azzarda a votarli ancora, stavolta je cionco le mani!

____________________________________________________

La casa è un sentimento.

°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
22/03/2012 16:20
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
dgambera, 3/22/2012 3:58 PM:




Hai finito gli argomenti... stai finendo sul personale [SM=g1765139] [SM=g1765139] [SM=g2233315]




dai sù, non ti incazzare.
Ma bisogna pur ammettere che alcune volte si parla per partito preso, non che la cosa sia terribile in sè ma un pò di obiettività aiuta.

ciao
Mao

--------------------------------------------------
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22/03/2012 16:21
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
TobaccoFlower, 3/22/2012 4:09 PM:




Se gli stranieri non investono in Italia è a causa di corruzione, ruberie, burocrazia, inefficienza della giustizia, leggi che tutelano delinquenti e lobbies eccetera. Lo sa tutto il mondo che il nostro è un paese marcio fino alle fondamenta. abbassare sempre di più il costo del lavoro (perchè è quello il vero scopo della libertà di "licenziare per motivi economici") può essere la soluzione, secondo questi professoroni? Tanto sarà sempre più conveniente investire in Bangladesh (i cinesi nel frattempo una qualche tutela sindacale l'hanno acquisita), a meno che non decidiamo di diventare come il bangladesh... ma voglio sperare di no [SM=g10881]


Riguardo al PD, ormai non rappresentano più nessuno e dovrebbero finire nello scarico del cesso come meritano. aggiungo che se qualche mio amico o parente si azzarda a votarli ancora, stavolta je cionco le mani!





Concordo con quel che dici.... vorrei solo farti notare che Loziodigekko ha detto

"il cattivo funzionamento del mercato del lavoro è UNO degli elementi che tengono lontani gli investitori dall'Italia"

22/03/2012 16:26
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
ziomaoziomao, 3/22/2012 4:20 PM:




dai sù, non ti incazzare.
Ma bisogna pur ammettere che alcune volte si parla per partito preso, non che la cosa sia terribile in sè ma un pò di obiettività aiuta.

ciao
Mao




ma quale obiettività? A me 2 settimane fa hanno dato del nazista su un altro forum nel parlare di tematiche legate al governo in carica (i.e.: lotta all'evasione)... adesso mi arrivi tu e mi dici che sono un fan di Travaglio, quando ci ho fatto pure dei bei flame per dire cosa penso veramente del soggetto (anche se ultimamente l'ho pure rivalutato).

Parlare sul personale non serve a nulla in una discussione di sole opinioni: il catalogare per demonizzare è una tattica che con me non attacca. Se hai qualcosa da dire dilla e possiamo stare all'infinito a dibattere portando ognuno i nostri argomenti. Se vuoi parlare delle mie idee politiche inquadrandole dove più ti fa comodo, ti lascio a "parlare" da solo.

Per parafrasarti.....
cosa costa attenersi ai temi?
và contro qualche religione pagana?

è così terribile?
22/03/2012 16:33
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
TobaccoFlower, 22/03/2012 16.09:



Se gli stranieri non investono in Italia è a causa di corruzione, ruberie, burocrazia, inefficienza della giustizia, leggi che tutelano delinquenti e lobbies eccetera. Lo sa tutto il mondo che il nostro è un paese marcio fino alle fondamenta. abbassare sempre di più il costo del lavoro (perchè è quello il vero scopo della libertà di "licenziare per motivi economici") può essere la soluzione, secondo questi professoroni? Tanto sarà sempre più conveniente investire in Bangladesh (i cinesi nel frattempo una qualche tutela sindacale l'hanno acquisita), a meno che non decidiamo di diventare come il bangladesh... ma voglio sperare di no [SM=g10881]


Riguardo al PD, ormai non rappresentano più nessuno e dovrebbero finire nello scarico del cesso come meritano. aggiungo che se qualche mio amico o parente si azzarda a votarli ancora, stavolta je cionco le mani!




Ciao Tobacco
non so dove lavori o hai lavorato tu, ma io chi doveva essere licenziato l'ho sempre visto andarsene. Alla peggio si trattava di aspettare un po' di piu' o di dover essere un po' piu' "creativi" nel liquidare la persona.

Non mi sembra che con questa riforma sia poi così piu' facile licenziare (in compenso diventa piu' costoso a causa dei risarcimenti, che tra l'altro hanno buone probabilita' di diventare "strutturali" in maniera preventiva nel caso di licenziamento per evitare la causa da parte del dipendente, una roba del tipo "senti ciccio io ti devo lasciare a casa, se fai ricorso ti prendi Xmila euro forse e fra chissa' quanto tempo; facciamo che io ti do Ymila euro in maniera preventiva e tu causa non la fai).

A fronte di questo svantaggio si parla di stabilizzare con contratti a tempo indeterminato una enormita' di precari e di far sparire tutte quelle forme di depravazione economica che vanno sotto il nome di "tempo determinato".

Anche facendolo nella peggiore maniera possibile mi sembra comunque un cosa buona e positiva per tanti e tanti ragazzi (e non solo ragazzi, ci sono precari della mia eta' - 42).

Tra l'altro vorrei far notare che l'articolo 18 sembra che d'ora in poi si applichera' a TUTTE le aziende. Significa estenderne le tutele (seppur ridotte) a MILIONI di lavoratori della piccola impresa, altro che svilirlo.

Gente, non sara' la rivoluzione copernicana ma, se ci pensate, non sembra poi così male... [SM=g1750489]


22/03/2012 16:38
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
dgambera, 3/22/2012 4:26 PM:




Per parafrasarti.....
cosa costa attenersi ai temi?
và contro qualche religione pagana?

è così terribile?



E' la tattica che a Roma si definisce "buttarla in caciara" ;)



_____________________________________________________
Complottismo? No, Grazie!!!
22/03/2012 16:45
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
Loziodigekko, 3/22/2012 4:03 PM:



(1) Io invece penso che le cose che vedo senza filtri e che posso giudicare senza intermediazioni di pensiero siano le migliori.

(2) Il Sole XXIVore la pensa diversamente. Anche loro nel complotto?
www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-06-09/boom-consumi-europa-trimestre-115511.shtml?uuid=...

(3) Forse perche' negli ultimi anni il mondo intero e' entrato nella piu' grossa recessione economica mai registrata?

(4) E' vero si stava meglio. Pero' era un meglio basato sul debito, ovvero sul ribaltare sulle generazioni future (tipicamente la mia - classe 69) il conto. Conto di cui ora inizia la presentazione.

(5) Spiacente di deluderti ma in campo politico sono assolutamente agnostico. Quando andavo a scuola e parlavo con i fessi di FGCI mi davano del fascista e quando parlavo con i deficienti del FdG mi davano del comunista. Sorvoliamo pietosamente sui coglioni di CL.
Per me la politica si divide volta per volta in due diverse e opposte fazioni: quella che funziona e quella che non funziona. A volte c'e' uan fazione sola che e' quella che non funziona. Il contrario non l'ho mai visto.





2.
I consumi interni tedeschi avranno fatto il salto nel trimeste 2011 ma sono da anni depressi.
Non cambia i termini del discorso, per recuperare ce ne vorrà di tempo, sono convinto che ogni tedesco sano di mente rimpiange i bei tempi del marco quando poteva darsi al consumismo selvaggio.

3.
Non è "entrato" per grazia divina ci è stato buttato dal più grosso travaso di ricchezza della storia, indebitare gli stati per pagare i buchi delle banche speculative.

Poi per mondo è meglio parlare di UE & US, perchè nel resto del mondo : asia, sud america, india ... la crisi a livelli virulenti come in europa non sanno manco cosa sia.
Persino gli US hanno recuperato sul fronte occupazionale ben meglio dell'europa, non vorrei dire....

Perciò che crisi e crisi, i tedeschi dovrebbero essere gli essere più ricchi e benestanti sul pianeta, invece hanno un tenore di vita medio che è la metà dei coreani, non andiamo a raccontare di crisi per favore, è stato uno scippo di diritti e di potere d'acquisto di tutti i sudditi eropei in favore di banche e plutocrazie varie.


4-
"E' vero si stava meglio"

outing ! non ci posso credere !!!!!!
complimenti, sinceramente non posso che ammirare una persone che ha il coraggio e l'onestà intellettuale di dire una cosa oggi così destabilizzante: si stava meglio.

è il resto del discorso che è sbagliato, il famoso debito pubblico non centra assolutamente nulla con il disfacimento che stiamo subendo.
E' una pura leggenda, anche se la cosa potrà sembrarti incredibile il debito pubblico non esiste, è una pura invenzione numerica che mai deve e può esser ripagata, un bau bau se espresso in moneta sovrana.

E' la magia della moneta.

lettura obbligatoria per ogni essere umano:
www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=345


mi sbarazzo subito della risposta-cliché offerta dagli ignoranti o dai mentitori del mainstream mediatico, cioè che il debito pubblico da noi contratto proprio in quegli anni è ciò che oggi ci trascina in fondo al pozzo. Questo è falso, e persino del tutto sbagliato dal punto di vista degli stati patrimoniali di uno Stato sovrano. Due note di spiegazione: sappia che il più alto debito pubblico mai registrato dall’Italia repubblicana è quello del 1998, col 132% di debito/PIL, ben superiore al livello odierno del 114%. Lei ricorda per caso che l’Italia di allora fosse PIIGS? Che vi fosse un assalto speculativo dei mercati tale da necessitare emergenze nazionali? Parole come ‘spread’ o ‘default’ erano allora sulle prime pagine di tutti i quotidiani, riviste e TG? No. Perché? Perché quel debito era in lire, cioè moneta sovrana, ovvero una moneta che l’Italia creava dal nulla e senza limiti, per cui i mercati sapevano che Roma poteva ripagare qualsiasi obbligazione senza problemi. Il Giappone di oggi è un esempio eclatante di quella verità di macro economia: ha un debito quasi doppio di quello dell’Italia, cioè oltre il 200%/PIL, ma nessun mercato lo sta aggredendo. Ma il Giappone, come l’Italia di allora, ha moneta sovrana e nessun limite vero nel crearne per pagare i propri debiti (e nulla cambia se il debito è in mani nazionali o estere). E poi consideri questo: la Spagna, anch’essa agonizzante nel cortile della vergogna dei PIIGS, ha un debito pubblico di appena il 66%/PIL. Quindi l’argomentazione secondo cui è la presenza di elevato debito pubblico in sé che affonda un’economia non regge...




perciò concludendo,
si stava meglio, mentre oggi è un disastro.

visto che le condizioni sono pressapoco le stesse ( corrutele, inefficenze, minchionaggine dei politici ... ) e il debito pubblico è solo una bella scusa per succhiare il sangue un bau bau ma nelle mani giuste, quelli che comandano gli spread per capirci.

che cosa è veramente cambiato ?

se si risponde a questa domanda si ha la chiave di tutto.

ciao
Mao

PS.
punto 5
quanto ti capisco ! idem per mè.




--------------------------------------------------
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22/03/2012 16:47
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
labottegadelfuturo, 3/22/2012 4:38 PM:



E' la tattica che a Roma si definisce "buttarla in caciara" ;)






allora stai meglio oggi mi pare di capire !??!
perciò di che ti lamenti, tutto và bene, anzi meglio.

perchè discutere e lamentarsi ???

--------------------------------------------------
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22/03/2012 16:51
 
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Re: Re: Re: mi autoquoto
Loziodigekko, 22/03/2012 08.18:



Non mi pare il modello UE.
Mi pare un modello italico fondato sullo spreco.
Un modello dove per uno che lavora ci sono tre parassiti.
Un modello dove per meno di sette milioni di studenti c'e' PIU' DI UN MILIONE DI PERSONE CHE "LAVORA".
Un modello dove c'e' una flotta che ha in servizio piu' ammiragli che navi.
Un modello dove in un ospedale ci sono piu' impiegati che personale sanitario.
Un modello dove chi lavora in una grande azienda e' intoccabile e chi esce da scuola deve fare da schiavo per anni senza prospettive di futuro (a meno di non avere il tradizionale italico "santo in paradiso").

Un modello dove a causa di tutti questi sprechi non ci sono le risorse per sostenere in maniera decorosa uno stato sociale degno di questo nome.

Parliamoci chiaro in modo da finirla con questa tradizione di modelli old style e del bel tempo andato: in Italia il sistema non e' strutturato per produrre (beni o servizi) ma per alimentare le clientele e il parassitismo di chi cerca "il posto".

Quando ero piccolo c'era UNA maestra con 30 alunni e non mi pare che la mia sia stata una generazione di ignoranti per questo motivo. Anzi.

L'accumulazione di personale ad esempio nella scuola NON E' stata legata alla necessita' di ottenere migliori prestazioni dal sistema, ma dall'esigenza di PIAZZARE una paccata (usiamola questa parola visto che va di moda...) di parassiti altrimenti incollocabili a causa del loro impresentabile livello culturale.

In questo i sindacati hanno grandi responsabilita' e grandi colpe. E ha poco oggi la Camusso da strillare.




I numeri dicono che gli italiani sono gli ultimi (o i penultimi, non ricordo) per "consumo di cultura", e siamo agli ultimi posti anche per livello di istruzione.

Nella scuola e negli ospedali c'è una carenza cronica di personale, contrariamente a come affermi tu (non si sa su che basi).

Sul tuo livore verso gli statali (che "lavorano" tra virgolette) con tutto il corollario di pregiudizi e convinzioni basate sul nulla, preferisco sorvolare per non andare ot.





____________________________________________________

La casa è un sentimento.

°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.°
22/03/2012 16:53
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
ziomaoziomao, 22/03/2012 16.45:



2.
I consumi interni tedeschi avranno fatto il salto nel trimeste 2011 ma sono da anni depressi.
Non cambia i termini del discorso, per recuperare ce ne vorrà di tempo, sono convinto che ogni tedesco sano di mente rimpiange i bei tempi del marco quando poteva darsi al consumismo selvaggio.

3.
Non è "entrato" per grazia divina ci è stato buttato dal più grosso travaso di ricchezza della storia, indebitare gli stati per pagare i buchi delle banche speculative.

Poi per mondo è meglio parlare di UE & US, perchè nel resto del mondo : asia, sud america, india ... la crisi a livelli virulenti come in europa non sanno manco cosa sia.
Persino gli US hanno recuperato sul fronte occupazionale ben meglio dell'europa, non vorrei dire....

Perciò che crisi e crisi, i tedeschi dovrebbero essere gli essere più ricchi e benestanti sul pianeta, invece hanno un tenore di vita medio che è la metà dei coreani, non andiamo a raccontare di crisi per favore, è stato uno scippo di diritti e di potere d'acquisto di tutti i sudditi eropei in favore di banche e plutocrazie varie.


4-
"E' vero si stava meglio"

outing ! non ci posso credere !!!!!!
complimenti, sinceramente non posso che ammirare una persone che ha il coraggio e l'onestà intellettuale di dire una cosa oggi così destabilizzante: si stava meglio.

è il resto del discorso che è sbagliato, il famoso debito pubblico non centra assolutamente nulla con il disfacimento che stiamo subendo.
E' una pura leggenda, anche se la cosa potrà sembrarti incredibile il debito pubblico non esiste, è una pura invenzione numerica che mai deve e può esser ripagata, un bau bau se espresso in moneta sovrana.

E' la magia della moneta.

lettura obbligatoria per ogni essere umano:
www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=345


mi sbarazzo subito della risposta-cliché offerta dagli ignoranti o dai mentitori del mainstream mediatico, cioè che il debito pubblico da noi contratto proprio in quegli anni è ciò che oggi ci trascina in fondo al pozzo. Questo è falso, e persino del tutto sbagliato dal punto di vista degli stati patrimoniali di uno Stato sovrano. Due note di spiegazione: sappia che il più alto debito pubblico mai registrato dall’Italia repubblicana è quello del 1998, col 132% di debito/PIL, ben superiore al livello odierno del 114%. Lei ricorda per caso che l’Italia di allora fosse PIIGS? Che vi fosse un assalto speculativo dei mercati tale da necessitare emergenze nazionali? Parole come ‘spread’ o ‘default’ erano allora sulle prime pagine di tutti i quotidiani, riviste e TG? No. Perché? Perché quel debito era in lire, cioè moneta sovrana, ovvero una moneta che l’Italia creava dal nulla e senza limiti, per cui i mercati sapevano che Roma poteva ripagare qualsiasi obbligazione senza problemi. Il Giappone di oggi è un esempio eclatante di quella verità di macro economia: ha un debito quasi doppio di quello dell’Italia, cioè oltre il 200%/PIL, ma nessun mercato lo sta aggredendo. Ma il Giappone, come l’Italia di allora, ha moneta sovrana e nessun limite vero nel crearne per pagare i propri debiti (e nulla cambia se il debito è in mani nazionali o estere). E poi consideri questo: la Spagna, anch’essa agonizzante nel cortile della vergogna dei PIIGS, ha un debito pubblico di appena il 66%/PIL. Quindi l’argomentazione secondo cui è la presenza di elevato debito pubblico in sé che affonda un’economia non regge...




perciò concludendo,
si stava meglio, mentre oggi è un disastro.

visto che le condizioni sono pressapoco le stesse ( corrutele, inefficenze, minchionaggine dei politici ... ) e il debito pubblico è solo una bella scusa per succhiare il sangue un bau bau ma nelle mani giuste, quelli che comandano gli spread per capirci.

che cosa è veramente cambiato ?

se si risponde a questa domanda si ha la chiave di tutto.

ciao
Mao

PS.
punto 5
quanto ti capisco ! idem per mè.






Ciao Mao
senti: perche' non ci racconti come sono fatte e come si compravendono le casette in Corea?
In fondo questo e' un forum che parla di immobiliare.
E forse potresti dare qualche contributo reale.

22/03/2012 16:57
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
ziomaoziomao, 3/22/2012 4:47 PM:




allora stai meglio oggi mi pare di capire !??!
perciò di che ti lamenti, tutto và bene, anzi meglio.

perchè discutere e lamentarsi ???




lo schifo di oggi è anche conseguenza di ieri.

Avere la sovranità monetaria potrebbe aiutare?
Forse si se c'avessimo un tessuto industriale degno di questo nome e non l'avessimo svenduto all'estero (tanto il problema erano i nigeriani che raccoglievano pomodori a 1 euro l'ora, mica le aziende che chiudevano in Italia e aprivano in Serbia o in Cina) e avessimo anche risorse di qualche tipo...forse si.

Ora come ora conviene? Non lo so.

Non mi piace il governo Monti con le sue enormi tasse su tutto il tassabile e il suo accompagnare la crisi, senza contrastarla.
Altresì non sono amante dei sindacati e di talune categorie di culi pesanti (con cui ho avuto la sfortuna di lavorare) di cui ho gia parlato nel mio post.

Invidio tutti quelli che hanno trovato la soluzione alla crisi scartando un bacio perugina e leggendo il bigliettino scritto la dentro.Davvero, siete fortunati ;)

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Complottismo? No, Grazie!!!
22/03/2012 17:04
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
ziomaoziomao, 3/22/2012 4:45 PM:


4-
"E' vero si stava meglio"

outing ! non ci posso credere !!!!!!
complimenti, sinceramente non posso che ammirare una persone che ha il coraggio e l'onestà intellettuale di dire una cosa oggi così destabilizzante: si stava meglio.

è il resto del discorso che è sbagliato, il famoso debito pubblico non centra assolutamente nulla con il disfacimento che stiamo subendo.
E' una pura leggenda, anche se la cosa potrà sembrarti incredibile il debito pubblico non esiste, è una pura invenzione numerica che mai deve e può esser ripagata, un bau bau se espresso in moneta sovrana.

E' la magia della moneta.

lettura obbligatoria per ogni essere umano:
www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=345


mi sbarazzo subito della risposta-cliché offerta dagli ignoranti o dai mentitori del mainstream mediatico, cioè che il debito pubblico da noi contratto proprio in quegli anni è ciò che oggi ci trascina in fondo al pozzo. Questo è falso, e persino del tutto sbagliato dal punto di vista degli stati patrimoniali di uno Stato sovrano. Due note di spiegazione: sappia che il più alto debito pubblico mai registrato dall’Italia repubblicana è quello del 1998, col 132% di debito/PIL, ben superiore al livello odierno del 114%. Lei ricorda per caso che l’Italia di allora fosse PIIGS? Che vi fosse un assalto speculativo dei mercati tale da necessitare emergenze nazionali? Parole come ‘spread’ o ‘default’ erano allora sulle prime pagine di tutti i quotidiani, riviste e TG? No. Perché? Perché quel debito era in lire







mai letta cosa più sbagliata.... nel 1998 l'Italia usciva da una dura crisi economica.... e pochi anni prima aveva dovuto fare manovre lacrime e sangue molto simili a quelle odierne per non finire schiacciata dai mercati... ed aveva la sovranità monetaria... e al posto della parola "spread" veniva usata la sua omologa italiana ... "differenziale"
22/03/2012 17:14
 
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Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
TobaccoFlower, 22/03/2012 16.51:



I numeri dicono che gli italiani sono gli ultimi (o i penultimi, non ricordo) per "consumo di cultura", e siamo agli ultimi posti anche per livello di istruzione.(3)

Nella scuola e negli ospedali c'è una carenza cronica di personale, contrariamente a come affermi tu (non si sa su che basi).(2)

Sul tuo livore verso gli statali (che "lavorano" tra virgolette) con tutto il corollario di pregiudizi e convinzioni basate sul nulla, preferisco sorvolare per non andare ot.(1)




(1) Non ho mai detto che sono gli statali a non lavorare. Conosco diverse realta' e in tutte funziona così: su dieci dipendenti ce ne sono tre che non lavorano (fisicamente, nel senso che: non ci sono, sono distaccati come sindacato, sono in missione, sono in mutua etc. etc. etc.), tre o quattro che piu' o meno lavorano (nel senso che sbrigano le loro pratiche e/o funzioni con calma e tranquillita', attenendosi bovinamente al regolamento e al mansionario e quindi con la logica che "tutto quello che non e' previsto non esiste" oppure cercando di occuparsi di cose irrilevanti tipo la disposizione delle pratiche nello scaffale o il colore degli archiviatori) e finalmente gli ultimi tre o quattro che lavorano realmente facendosi carico anche di tante (troppe) cose che non gli competono. Sono quelli che fanno in modo che gli ospedali operino, le macchine della polizia siano in giro, gli incendi vengano spenti, le scuole insegnino etc.etc.etc.).

Quindi il problema non e' l'essere o meno statale, ma l'essere o meno in una di queste tre categorie. Se sei nella terza che ho citato hai tutto il mio rispetto, anzi, viste le condizioni di cui lavori posso addirittura considerarti un "eroe" (senza retorica). Se sei nella seconda mi limito a considerarti una persona poco piu' che inutile, se sei nella prima sei uno schifoso parassita e meriteresti di fare la fame.

(2) La carenza di personale e' SEMPRE E SOLO NELLE FUNZIONI OPERATIVE. Non ho mai (dico mai) visto carenza di personale amministrativo, nelle funzioni dirigenziali, nelle funzioni di rappresentanza, nelle funzioni INUTILI.
Gli infermieri sono pochi ma gli impiegati sono tanti, i poliziotti in strada sono pochi (naturalmente con la macchina che cade a pezzi), ma le questure sono sempre piene, la pratica "si perde" ma chissa' perche' il dirigente al convegno non manca mai. C'e' carenza di servizio, ma non c'e' carenza di personale in senso stretto.

(3) Qua ti rispondo con qualche domanda. Hai dei figli? Cosa pensi dei loro insegnanti? Hai mai provato a guardare queste persone al di la della patina di "offerta formativa" e "valori condivisi" che cercano di farti passare? Io purtroppo conosco parecchia gente che nella scuola cerca di lavorare in maniera decente, ma ti posso assicurare che nella media il livello e' molto ma molto ma molto scarso (ho conosciuto "insegnanti" che parlano solo un idioma paradialettale e che della loro materia conoscono solo una infarinatura formale). Per quanto riguarda la distribuzione statistica ti rimando al punto (1).

Mi spiace che si ricada sempre nelle guerre di religione, ma c'e' un bisogno estremo di guardare le cose per quelle che sono e di non aver paura di chiamare le cose col loro nome.

Con affetto... [SM=g2391727]

22/03/2012 17:18
 
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Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
Loziodigekko, 3/22/2012 5:14 PM:





(2) La carenza di personale e' SEMPRE E SOLO NELLE FUNZIONI OPERATIVE. Non ho mai (dico mai) visto carenza di personale amministrativo, nelle funzioni dirigenziali, nelle funzioni di rappresentanza, nelle funzioni INUTILI.
Gli infermieri sono pochi ma gli impiegati sono tanti, i poliziotti in strada sono pochi (naturalmente con la macchina che cade a pezzi), ma le questure sono sempre piene, la pratica "si perde" ma chissa' perche' il dirigente al convegno non manca mai. C'e' carenza di servizio, ma non c'e' carenza di personale in senso stretto.






In una delle aziende parapubbliche per cui ho lavorato gli impiegati avevano la stessa distribuzione numerica degli operativi.

In pratica il gruppo che si occupava di stabilire se gli obiettivi dei dirigenti erano stati raggiunti (lavoro difficile sicuramente per carità) aveva lo stesso numero di persone del gruppo che si occupava di far si che funzionasse tutta la baracca informatica degli applicativi dell'azienda (che era ANCHE un gruppo bancario)


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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
Loziodigekko, 22/03/2012 16.33:



Ciao Tobacco
non so dove lavori o hai lavorato tu, ma io chi doveva essere licenziato l'ho sempre visto andarsene. Alla peggio si trattava di aspettare un po' di piu' o di dover essere un po' piu' "creativi" nel liquidare la persona.

Non mi sembra che con questa riforma sia poi così piu' facile licenziare (in compenso diventa piu' costoso a causa dei risarcimenti, che tra l'altro hanno buone probabilita' di diventare "strutturali" in maniera preventiva nel caso di licenziamento per evitare la causa da parte del dipendente, una roba del tipo "senti ciccio io ti devo lasciare a casa, se fai ricorso ti prendi Xmila euro forse e fra chissa' quanto tempo; facciamo che io ti do Ymila euro in maniera preventiva e tu causa non la fai).

A fronte di questo svantaggio si parla di stabilizzare con contratti a tempo indeterminato una enormita' di precari e di far sparire tutte quelle forme di depravazione economica che vanno sotto il nome di "tempo determinato".

Anche facendolo nella peggiore maniera possibile mi sembra comunque un cosa buona e positiva per tanti e tanti ragazzi (e non solo ragazzi, ci sono precari della mia eta' - 42).

Tra l'altro vorrei far notare che l'articolo 18 sembra che d'ora in poi si applichera' a TUTTE le aziende. Significa estenderne le tutele (seppur ridotte) a MILIONI di lavoratori della piccola impresa, altro che svilirlo.

Gente, non sara' la rivoluzione copernicana ma, se ci pensate, non sembra poi così male... [SM=g1750489]





Non so se ci rendiamo conto che la libertà di licenziare per motivi economici dà praticamente carta bianca alle aziende. il reintegro poi non è previsto, neanche nel caso che il giudice dia ragione al lavoratore, il quale ha diritto solo all'indennizzo che può arrivare a massimo 27 mensilità. Che affarone!
Qui torniamo al "grazie buana che mi fai lavorare per un tozzo di pane", altro che.
Ma non è meglio un contratto a tempo determinato ben pagato e con le necessarie tutele (per es. indennizzo quando si rimane senza lavoro) piuttosto che la schiavitù estesa a tutti?



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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
TobaccoFlower, 3/22/2012 5:21 PM:



Ma non è meglio un contratto a tempo determinato ben pagato e con le necessarie tutele (per es. indennizzo quando si rimane senza lavoro) piuttosto che la schiavitù estesa a tutti?





Direi che è il momento di estendere tutto a tutti, l'anomalia di avere lavoratori di seria A e lavoratori di serie B è durata anche troppo.

Personalmente voglio tutti lavoratori di serie A, osteggio il "tutti lavoratori di serie B" e combatto il "teniamo i lavoratori di serie A e facciamo l'elemosina ai lavoratori di serie B" [SM=g1747536]

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Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
Loziodigekko, 22/03/2012 17.14:





(3) Qua ti rispondo con qualche domanda. Hai dei figli? Cosa pensi dei loro insegnanti? Hai mai provato a guardare queste persone al di la della patina di "offerta formativa" e "valori condivisi" che cercano di farti passare? Io purtroppo conosco parecchia gente che nella scuola cerca di lavorare in maniera decente, ma ti posso assicurare che nella media il livello e' molto ma molto ma molto scarso (ho conosciuto "insegnanti" che parlano solo un idioma paradialettale e che della loro materia conoscono solo una infarinatura formale). Per quanto riguarda la distribuzione statistica ti rimando al punto (1).





L'inefficienza della P.A., le clientele ecc, le conosciamo tutti, ma ciò non spiega la pretesa di giudicare il livello del lavoro altrui quando non se ne ha alcuna competenza. Ma non sei il solo: da insegnante mi capita di imbattermi in gente che viene a dirmi come devo lavorare e che nella sua immensa ignoranza non ha capito in cosa consista il "bene dei loro figli" (non certo a stare in 30 in una classe, comunque!)

E' curioso: quando uno chiama per esempio il tecnico della caldaia non si permetterebbe mai di giudicare il suo lavoro, di digli ciò che deve fare; invece al cospetto degli insegnanti tutti si credono scienziati e facilmente danno voce all'arroganza. Forse è perchè guadagniamo troppo poco e per ciò siamo indegni di rispetto. Non come il tecnico della caldaia che te scuce 80 euro solo per la chiamata!




[Modificato da TobaccoFlower 22/03/2012 18:36]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
TobaccoFlower, 3/22/2012 5:21 PM:



Non so se ci rendiamo conto che la libertà di licenziare per motivi economici dà praticamente carta bianca alle aziende. il reintegro poi non è previsto, neanche nel caso che il giudice dia ragione al lavoratore, il quale ha diritto solo all'indennizzo che può arrivare a massimo 27 mensilità. Che affarone!




Forse non sai che senza le modifiche attuali le aziende quando ti volevano far fuori lo facevano già... e senza indennizzo .... lascia stare quello che raccontano i sindacalisti in piazza... quando poi ci parli a quattr'occhi per un problema del genere, diventa sempre e solo una questione economica .... senti a zio [SM=g9058]
22/03/2012 18:18
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
dgambera, 22/03/2012 17.38:




Forse non sai che senza le modifiche attuali le aziende quando ti volevano far fuori lo facevano già... e senza indennizzo .... lascia stare quello che raccontano i sindacalisti in piazza... quando poi ci parli a quattr'occhi per un problema del genere, diventa sempre e solo una questione economica .... senti a zio [SM=g9058]



mica ho detto che licenziare qualcuno sia difficile, il fatto è che con queste modifiche sarà ancora più facile, in più non puoi neanche fare causa all'azienda perchè non ti conviene. In pratica sei ricattato come e più di prima. Ma se come tu dici anche oggi possono licenziare liberamente, che la cambiano a fa' la legge? [SM=g1750163]

comunuque i sindacalisti mi stanno sulle balle.
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Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
labottegadelfuturo, 22/03/2012 11.46




Quando noi del centro sinistra vincemmo le elezioni nel 2006 ero uno di quelli convinti che finalmente si sarebbero levati i contratti capestro, i CoCoCo o CoCoPro o peggio che in definitiva stavano affamando una generazione, a meno di non rientrare nel novero dei culi parati o di particolari professionalità (e qui potrei aprire una polemica lunga qualche chilometro, perchè come amministratore di Sistema non mi sento di avere meno preparazione di qualsivoglia laureato in scienze inutili che fa il funzionario in questo o quel carrozzone parapubblico...tanto per capirci).

Non andò così.




Il centro sinistra, quando ando' al governo, c'ha provato, inseri' una norma per evitare il precariato perenne. Dopo , tre anni mi pare, se lavoravi per la stessa azienda dovevi essere assunto (quella che voglio reintrodurre, ora).
Ma poi come si dice, fatta la legge...trovato l'inganno. Tante aziende, ogni anno, cambiarono denominazione sociale al fine di evitare la legge. Ed i lavoratori ...prrrrrr (alla Sordi che spernacchia).
Manco ve lo dico, che appena rientrato il ser berlusca fu una delle prime norme che abrogo'.



Non lo faccio perchè voglio fare quello di sinistra duro e puro.Ne perchè voglio fare il sindacalista.Io l'articolo 18 lo difendo perchè per me è un simbolo, di chi lavora.Di tutti quelli che lavorano.Un domani un governo di centro sinistra metta in agenda il lavoro e annulli il precariato, la mia non è una minaccia, ma al prossimo giro potrei prendere il non agire come una come una offesa strettamente personale.E si sa...io non sono un buono.



Sono d'accordo [SM=g1750826]
ps. pur non essendo tra i beneficiari dell'art.18.



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Vojo vede na righina nera discendente.

22/03/2012 20:18
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
TobaccoFlower, 22/03/2012 18.18:



mica ho detto che licenziare qualcuno sia difficile, il fatto è che con queste modifiche sarà ancora più facile, in più non puoi neanche fare causa all'azienda perchè non ti conviene. In pratica sei ricattato come e più di prima. Ma se come tu dici anche oggi possono licenziare liberamente, che la cambiano a fa' la legge? [SM=g1750163]

comunuque i sindacalisti mi stanno sulle balle.




Sono d'accordo [SM=g1750826]

Penso che l'art.18 sia un deterrente, almeno nelle grandi aziende. Non a caso tanti lavoratori di grandi aziende si stanno mobilitando per protestare.
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Vojo vede na righina nera discendente.

22/03/2012 21:22
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
TobaccoFlower, 3/22/2012 6:18 PM:



mica ho detto che licenziare qualcuno sia difficile, il fatto è che con queste modifiche sarà ancora più facile, in più non puoi neanche fare causa all'azienda perchè non ti conviene. In pratica sei ricattato come e più di prima. Ma se come tu dici anche oggi possono licenziare liberamente, che la cambiano a fa' la legge? [SM=g1750163]




Beh... non mi sembra abbiano cambiato solo questo, o no? Magari stanno cambiando la legge per tutelare anche chi entra nel mercato del lavoro. Ti pare?

Ciò che è stato cambiato lo ha elencato Loziodigekko e mi sembra che tra le cose ci siano le tutele estese a chi non le aveva (dip. aziende < 15 dip.) e lo spirito per cui era nato l'articolo 18 è stato mantenuto. Infatti, vorrei ricordare che, il motivo per cui nacque, era per non far licenziare chi faceva atività sindacale, cosa che resterebbe ancora in vigore.
22/03/2012 21:26
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
kemar71, 3/22/2012 8:38 PM:




Sono d'accordo [SM=g1750826]

Penso che l'art.18 sia un deterrente, almeno nelle grandi aziende. Non a caso tanti lavoratori di grandi aziende si stanno mobilitando per protestare.




Carissima, mi spiace smentirti, ma lavoro per una multinazionale che conta 130k dipendenti nel mondo e 1,4k solo in Italia.... e confermo che se l'azienda ti fa capire che vuole cacciarti, quando parli coi sindacalisti, questi anzichè invocare l'articolo 18, ti insegnano i trucchi ed i modi per trattare la buonuscita più alta possibile, perchè il rischio è che si liberino di te e che tu rimanga pure a becco asciutto
22/03/2012 21:52
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
TobaccoFlower, 22/03/2012 17.36:



L'inefficienza della P.A., le clientele ecc, le conosciamo tutti, ma ciò non spiega la pretesa di giudicare il livello del lavoro altrui quando non se ne ha alcuna competenza. Ma non sei il solo: da insegnante mi capita di imbattermi in gente che viene a dirmi come devo lavorare e che nella sua immensa ignoranza non ha capito in cosa consista il "bene dei loro figli" (non certo a stare in 30 in una classe, comunque!)




Ti faccio notare che ho scritto: "Io purtroppo conosco parecchia gente che nella scuola cerca di lavorare in maniera decente".
Con la parola "conosco" intendo dire che ho parenti (stretti) e amici nella scuola. E' una vita che sento parlare di scuola e che ne vivo le vicissitudini.

L'inefficienza non e' una condanna divina. E' il risultato di scelte. Spesso e' il risultato di scelte di convenienza.

Quando ero io ad andare a scuola riscontravo gia' nei miei insegnanti i fenomeni di divisione per "classi di qualita'" tipiche del settore pubblico.
Avevo alcuni insegnanti decisamente in gamba, una buona fetta (la maggior parte) tutto sommato accettabile (diciamo senza infamia e senza lode, passavano quello che dovevano pur non essendo dei pozzi di scienza) e una discreta serie di mentecatti ignoranti e psicopatici.
Quando si e' trattato di mandare a scuola la prole ho riscontrato lo stesso fenomeno.
Quando parlo con gente che vive la scuola dall'interno mi raccontano le stesse identiche cose.

Ora quello che vorrei chiedere a te e': se tu pensi di essere una buona insegnante, come fai a sopportare di condividere la stessa funzione con una percentuale di mentecatti ignoranti e psicopatici?
Come fai a coniugare la tua dignita' con l'esistenza di questa gente?
Se pensi di essere una persona onesta e scrupolosa, come fai a non sentirti offesa nell'intimo dal fatto di essere alla pari con questi soggetti?
Cortesemente sii onesta e non mi rispondere che non ci sono, perche' sappiamo benissimo tutti e due che di fenomeni da circo la scuola e' piena e che per ogni insegnante serio ne trovi almeno un altro che non dovrebbe nemmeno essere ammesso a fare le pulizie.

22/03/2012 21:57
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
kemar71, 22/03/2012 20.38:



Sono d'accordo [SM=g1750826]

Penso che l'art.18 sia un deterrente, almeno nelle grandi aziende. Non a caso tanti lavoratori di grandi aziende si stanno mobilitando per protestare.



Ciao Kemar
ho sentito al TG regionale l'elenco delle grandi aziende dove sono in previsione scioperi e ho notato una curiosa coincidenza: quelle con il maggior numero di ore di sciopero annunciate sono quelle notoriamente piu' piene di fancazzisti.
22/03/2012 22:14
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
dgambera, 22/03/2012 21.26:




Carissima, mi spiace smentirti, ma lavoro per una multinazionale che conta 130k dipendenti nel mondo e 1,4k solo in Italia.... e confermo che se l'azienda ti fa capire che vuole cacciarti, quando parli coi sindacalisti, questi anzichè invocare l'articolo 18, ti insegnano i trucchi ed i modi per trattare la buonuscita più alta possibile, perchè il rischio è che si liberino di te e che tu rimanga pure a becco asciutto



Piccolo sondaggio.

Avete mai conosciuto qualcuno che sia stato licenziato e poi reintegrato grazie all'Art.18?

Giusto perche' io non ne ho mai conosciuto nessuno e quelli con cui ho parlato oggi nemmeno.

E gia' che ci siamo: c'e' mica qualcuno che ha accesso ad una banca dati giuridica? Giusto per fare un paio di query con l'art.18 come chiave di ricerca e vedere quante e quali sentenze ci sono.
[Modificato da Loziodigekko 22/03/2012 22:22]
22/03/2012 22:25
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
Loziodigekko, 3/22/2012 10:14 PM:



Piccolo sondaggio.

Avete mai conosciuto qualcuno che sia stato licenziato e poi reintegrato grazie all'Art.18?

Giusto perche' io non ne ho mai conosciuto nessuno e quelli con cui ho parlato oggi nemmeno.

E gia' che ci siamo: c'e' mica qualcuno che ha accesso ad una banca dati giuridica? Giusto per fare un paio di query con l'art.18 come chiave di ricerca e vedere quante e quali sentenze ci sono.




Sì... ma se fai stì sondaggi dall'esito scontato il rischio è che poi ti si chieda "perchè cambiano l'articolo 18 se tanto non è mai servito a reintegrare nessuno?".

Torniamo lì.... ad essere stato cambiato non è solo ciò che riguarda i licenziamenti
22/03/2012 22:32
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Vorrei cercare di capirne un po di più, insieme a voi....se vi va :-)
dgambera, 22/03/2012 22.25:



Sì... ma se fai stì sondaggi dall'esito scontato il rischio è che poi ti si chieda "perchè cambiano l'articolo 18 se tanto non è mai servito a reintegrare nessuno?".

Torniamo lì.... ad essere stato cambiato non è solo ciò che riguarda i licenziamenti



E' proprio questo il punto. Il governo sta facendo una riforma del mercato del lavoro ad ampio raggio e tutti si impuntano a guardare solo l'art.18.
A me sembra che così facendo si stia guardando il dito invece della luna.
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