Stavo leggiucchiando il SoleXXIV cartaceo e devo dire che la parte che riguarda la presunzione di lavoro dipendente dopo sei mesi di prestazioni continuative mi pare buona.
Anche la parte che riguarda l'indennita' di disoccupazione non sembra malaccio.
E pure i cambiamenti della cassa integrazione non mi fanno schifo.
Tra l'altro pare che fra poco saro' pure io coperto dalla tutela dell'art. 18 (che per la prima volta dovrebbe essere applicato anche alle aziende sotto i 15 dipendenti).
Così a naso direi che la filosofia di ritenere il lavoro a tempo indeterminato la principale forma di occupazione subordinata svavorendo i regimi "temporanei" e facendo sparire tutte le merdate attuali di cococoivacicimumu mi piace.
Sara' perche' io di tutte le tutele che si vanno sbandierando non ho mai visto nemmeno l'ombra. Mentre in compenso le crisi degli ultimi vent'anni me le sono fatte tutte, compresi alcuni (fortunatamente lontani) felici periodi di disoccupazione (ovviamente senza indennita' alcuna).
Per quanto riguarda le elezioni non mi sbilancio in previsioni: non sottovaluterei pero' la massa di precari (e di mamme, papa', nonne, zie di precari) che con questa riforma potrebbero per la prima volta da anni sperare di diventare qualcosa di piu' che carne da macello.
Se fossi un dirigente del PD non sottovaluterei questa massa di persone (che certo non si ritrovano negli ideali di FI, UDC etc. etc. etc.). Poi se vogliamo continuare a ragionare sulla "borghesia, il proletariato, la lotta di classe, ca22o" (G.Gaber) facciamolo pure, pero' io considererei il fatto che siamo nel 2012 e non nel 1972.
Copio/incollo da
www.firstonline.info/a/2012/03/21/art-18-la-battaglia-sbagliata-della-cgil/b816c44a-a4fb-4021-919b-88d1...
"Ora la Camusso sostiene che l'articolo 18 è un deterrente contro i licenziamenti di massa e che oggi, proprio nel bel mezzo di una grave crisi economica, non si può dare questa libertà alle aziende. ... Si trascura di considerare che in realtà
l'art.18 non difende certamente i lavoratori rispetto alla chiusura delle aziende come dimostra il rilevante aumento della disoccupazione registrato negli ultimi mesi, mentre invece
è evidente che il cattivo funzionamento del mercato del lavoro è uno degli elementi che tengono lontani gli investitori dall'Italia. ...
Sicuramente è stata ristretta la flessibilità in entrata. E questo è positivo anche per eliminare quelle forme anomale di ingresso al lavoro che chiaramente sono attuaalmente usate per aggirare la mancanza di flessibilità in uscita. ...
Buona la generalizzazione degli ammortizzatori a tutti i disoccupati ed una loro più severa regolamentazione con lo scopo di incentivare la ricerca di una nuova occupazione anche da parte del lavoratore."