2.
I consumi interni tedeschi avranno fatto il salto nel trimeste 2011 ma sono da anni depressi.
Non cambia i termini del discorso, per recuperare ce ne vorrà di tempo, sono convinto che ogni tedesco sano di mente rimpiange i bei tempi del marco quando poteva darsi al consumismo selvaggio.
3.
Non è "entrato" per grazia divina ci è stato buttato dal più grosso travaso di ricchezza della storia, indebitare gli stati per pagare i buchi delle banche speculative.
Poi per mondo è meglio parlare di UE & US, perchè nel resto del mondo : asia, sud america, india ... la crisi a livelli virulenti come in europa non sanno manco cosa sia.
Persino gli US hanno recuperato sul fronte occupazionale ben meglio dell'europa, non vorrei dire....
Perciò che crisi e crisi, i tedeschi dovrebbero essere gli essere più ricchi e benestanti sul pianeta, invece hanno un tenore di vita medio che è la metà dei coreani, non andiamo a raccontare di crisi per favore, è stato uno scippo di diritti e di potere d'acquisto di tutti i sudditi eropei in favore di banche e plutocrazie varie.
4-
"E' vero si stava meglio"
outing ! non ci posso credere !!!!!!
complimenti, sinceramente non posso che ammirare una persone che ha il coraggio e l'onestà intellettuale di dire una cosa oggi così destabilizzante: si stava meglio.
è il resto del discorso che è sbagliato, il famoso debito pubblico non centra assolutamente nulla con il disfacimento che stiamo subendo.
E' una pura leggenda, anche se la cosa potrà sembrarti incredibile il debito pubblico non esiste, è una pura invenzione numerica che mai deve e può esser ripagata, un bau bau se espresso in moneta sovrana.
E' la magia della moneta.
lettura obbligatoria per ogni essere umano:
www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=345
mi sbarazzo subito della risposta-cliché offerta dagli ignoranti o dai mentitori del mainstream mediatico, cioè che il debito pubblico da noi contratto proprio in quegli anni è ciò che oggi ci trascina in fondo al pozzo. Questo è falso, e persino del tutto sbagliato dal punto di vista degli stati patrimoniali di uno Stato sovrano. Due note di spiegazione: sappia che il più alto debito pubblico mai registrato dall’Italia repubblicana è quello del 1998, col 132% di debito/PIL, ben superiore al livello odierno del 114%. Lei ricorda per caso che l’Italia di allora fosse PIIGS? Che vi fosse un assalto speculativo dei mercati tale da necessitare emergenze nazionali? Parole come ‘spread’ o ‘default’ erano allora sulle prime pagine di tutti i quotidiani, riviste e TG? No. Perché? Perché quel debito era in lire, cioè moneta sovrana, ovvero una moneta che l’Italia creava dal nulla e senza limiti, per cui i mercati sapevano che Roma poteva ripagare qualsiasi obbligazione senza problemi. Il Giappone di oggi è un esempio eclatante di quella verità di macro economia: ha un debito quasi doppio di quello dell’Italia, cioè oltre il 200%/PIL, ma nessun mercato lo sta aggredendo. Ma il Giappone, come l’Italia di allora, ha moneta sovrana e nessun limite vero nel crearne per pagare i propri debiti (e nulla cambia se il debito è in mani nazionali o estere). E poi consideri questo: la Spagna, anch’essa agonizzante nel cortile della vergogna dei PIIGS, ha un debito pubblico di appena il 66%/PIL. Quindi l’argomentazione secondo cui è la presenza di elevato debito pubblico in sé che affonda un’economia non regge...
perciò concludendo,
si stava meglio, mentre oggi è un disastro.
visto che le condizioni sono pressapoco le stesse ( corrutele, inefficenze, minchionaggine dei politici ... ) e il debito pubblico è solo una bella scusa per succhiare il sangue un bau bau ma nelle mani giuste, quelli che comandano gli spread per capirci.
che cosa è veramente cambiato ?
se si risponde a questa domanda si ha la chiave di tutto.
ciao
Mao
PS.
punto 5
quanto ti capisco ! idem per mè.