Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Dead men working

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 08:57
15/03/2009 01:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Agrate, StM: tredici settimane di cassa per 1.900 persone

Confermate in assemblea le cifre dovute al calo della produzione: oggi gli impianti lavorano al 58%

— AGRATE BRIANZA —
LA PAROLA d’ordine è «resistere, resistere, resistere». Difendersi dalla crisi mondiale ed essere pronti al grande balzo in avanti quanto «la brutta notte dell’economia globale» sarà passata. Intanto però i dipendenti della STMicroelectronics, la più grande azienda lombarda con i suoi 5.000 addetti, l’avamposto tecnologico italiano nel mondo, devono fare i conti con la cassa integrazione confermata ieri in un incontro sindacale ad Agrate Brianza. La cassa interesserà 1.900 persone impiegate nella produzione per 13 settimane. Praticamente da fine marzo a fine giugno. Servirà a rispondere a un calo di ordinativi che non risparmiano alcun settore strategico: telefonia, auto, informatica, impianti industriali e wireless. Gli impianti lavorano oggi al 58% delle loro potenzialità, quasi il 20% in meno rispetto a tre mesi fa. E le prospettive sono di un’ulteriore riduzione. «E’ una crisi diversa rispetto a quelle precedenti che interessavano particolari nicchie di mercato. Quando non era l’auto a tirare ci pensavano i telefonini o i computer. Oggi questa compensazione non è più possibile poichè la crisi è generalizzata», spiega Sergio Mariani, della Rsu, fuori dall’ingresso dell’azienda di via Olivetti. Una cittadella industriale vera e propria. Dove ogni giorno vengono a lavorare 5.000 persone, compresi i 1.000 impiegati alla Numonyx, società nata dal matrimonio con il colosso dei processori Intel.

ALLA RECEPTION è un viavai di gente di diversa nazionalità. Passano fornitori, personale esterno, autisti che fanno la spola con gli aeroporti di Malpensa o Linate per accompagnare o ricevere clienti. È il cosiddetto indotto, che dà lavoro ad altre 3.000 persone. Un fonte di guadagno per molte famiglie della Brianza. Anche per questo gli effetti della crisi alimentano paure non solo dentro le mura aziendali: «La cassa integrazione ordinaria ha lo scopo di gestire la congiuntura negativa - sottolinea Claudio Cerri, segretario della Fiom Cgil Brianza -. Faremo di tutto perchè a pagare non siano i lavoratori». Il primo obiettivo è ottenere una redistribuzione equa della cassa integrazione, che tenga conto dei casi personali: «non possiamo pensare di tenere la stessa persona a casa per 13 settimane». Anche perchè i tagli in busta paga non sono poi così leggeri: a un dipendente che guadagna meno di 1.900 euro lordi è garantito un salario di 870 euro, che diventa di 1.065 per una paga superiore ai 1.900 euro.

«C’È UNA FORTE preoccupazione per una crisi globale che qui sembrava non dovesse mai arrivare», commenta Marco Brambilla, 57 anni, 4 figli, due all’università e due al liceo: «c’è in tutti noi la consapevolezza della gravità del momento, dovuto a condizioni esterne all’azienda». Matteo Moretti, 30 anni, di figli ne ha due, e il terzo è in arrivo. La moglie lavora in St, dunque la paura è doppia: «Da qualche tempo si sentiva parlare di cassa integrazione. I numeri indubbiamente fanno impressione. E’ una crisi che non fa sconti a nessuno». «Tutti abbiamo un mutuo da pagare o i figli da crescere. Come si fa a non angosciarsi», confessa Marinella Lattanzio, arrivata ad Agrate nel 2005 dopo la chiusura dello stabilimento di Castelletto: «È difficile prevedere gli sbocchi della crisi. Molto dipendederà da quanto saranno capaci di fare gli Stati. Perchè è chiaro che senza l’aiuto pubblico non se ne esce», aggiunge Saverio Granello.

IN UNA NOTA l’azienda parla dell’aggravamento delle difficoltà incontrate nel saturare gli impianti già nel quarto trimestre 2008. Se nel primo trimestre la società «ha evitato il ricorso agli ammortizzatori sociali attraverso due accordi sindacali e ha tagliato turni in produzione utilizzando le ferie individuali», nel secondo non sarà più possibile: «i livelli di saturazione saranno ancora più bassi, a tal punto da rendere necessario il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per il personale addetto alla produzione e il relativo personale di supporto». I dipendenti coinvolti sono circa il 50 percento su un totale di 8.067 persone in Italia. A fine gennaio, all’interno di un programma di alleggerimento dei costi per più di 700milioni di dollari nel 2009, la società aveva confermato la riduzione netta di 4.500 posti di lavoro a livello mondiale: «Per l’Italia - fa sapere ST - non sono previsti allo stato attuale esuberi strutturali». Incontri sindacali sono in programma oggi a Catania, lunedì 9 a Monza, giovedì 12 e venerdì 13 a Roma al Ministero dello Sviluppo economico.

«Siamo preoccupati Qui tutto ruota intorno alla StM»
— AGRATE BRIANZA —
QUASI i due terzi dei dipendenti di StMicroelectronics vivono ad Agrate e nei paesi vicini. Meno della metà dei dipendenti lavora in produzione, la maggioranza è fatta di laureati e diplomati. Qui opera un centro di ricerca e sviluppo tra i più importanti al mondo, qui sono state create le Mems, le memorie di nuova generazione destinate a rivoluzionare il mondo della microelettronica. L’azienda è tra le più importanti. Si capisce perchè ad Agrate Brianza seguano con grande attenzione tutte le notizie che riguardano lo stabilimento di via Olivetti. «Questa azienda è la forza di Agrate Brianza - dice da dentro la sua edicola Floriano Zorzi - sia perchè occupa tanti nostri giovani, sia per l’indotto che crea. La speranza è che la cassa integrazione sia semplicemente uno strumento utile a superare questa crisi tremenda e che tutto si risolva». Elena Orsi, 38 anni, è una ex dipendente St: «Ci ho lavorato per 13 anni, poi ho rilevato il negozio Casali qui in centro paese. Era il mio sogno quello di poter avere un’attività tutta mia». Anche il marito ha un passato in St. Si è dimesso per entrare in un’azienda più piccola, sempre nel settore dell’hi-tech: «Le cose non sono andate bene, la società ha chiuso e lui sta cercando un nuovo posto di lavoro», dice la moglie. La cassa integrazione in St? «L’azienda produce benessere per tutto il paese, anche per i piccoli negozi e normale che siamo preoccupati».

SEGUE con apprensione le vicende industriali del colosso dei microchip anche Carlo Orsi, pensionato: «Ci ho lavorato per 20 anni come responsabile resi nel mondo. Ogni famiglia di Agrate ha un debito di riconoscenza verso questa società. La consideriamo un bene di tutti. Capisco però che oggi l’economia è diventata troppo complessa e concatenata: ad Agrate, per esempio, subiamo gli effetti di decisioni prese in America o in Asia, a migliaia di chilometri di distanza». I giovani che studiano guardando in via Olivetti come un luogo dove fare carriera e crescere professionalmente: «Due miei ex fidanzati lavorano entrambi in St - ricorda Elisabetta Sala, studentessa universitaria -. E ho tanti amici che subito dopo la laurea sono entrati in questa azienda. Non è davvero possibile pensare Agrate senza la St». Il 93% per personale dell’azienda è laureato o diplomato. Si incontrano fisici, ingegneri, chimici, ma anche laureati in filosofia o in sociologia. Livelli tecnici e manageriali di eccellenza. Qui si realizza il 6% della spesa per ricerca e sviluppo in Italia. Nelle camere-laboratorio si lavora il silicio a una purezza senza pari. Chi mette mano ai microchip è vestito come un astronauta, coperto dalla testa ai piedi da appositi indumenti per non inquinare l’ambiente. Perchè un granello di polvere su una fetta di silicio può provocare una catastrofe. Così come scelte maldestre di alcune banche d’affari americane hanno innescato una crisi economica mondiale che oggi appare difficilmente governabile.
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:27. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
View My Stats