St Microelectronics licenzia 3200 persone e chiude due impianti
Nel primo trimestre St Microelectronics ha ridotto la sua forza lavoro di 3200 unità e ha chiuso due stabilimenti. Lo ha annunciato l'amministratore delegato Carlo Bozotti in occasione dei risultati di bilancio del primo trimestre: l'azienda ha riportato perdite nette per 541 milioni di dollari o 62 centesimi ad azione contro una perdita di 84 milioni un anno fa. Al netto di alcune voci straordinarie, come l'onere da 200 milioni relativo alla joint venture con Intel per la produzione di flash memory, St ha perso 31 centesimi ad azione, un centesimo meglio delle attese. I ricavi nel periodo sono calati del 33% a 1,66 miliardi di dollari, al di sotto degli 1,74 miliardi attesi dal consensus. Il margine lordo cala al 26,3% dal 36,1% del quarto trimestre.
Riferendosi al piano di tagli Bozotti ha detto di ritenere che «queste e altre iniziative prese dalla società dimostrino con chiarezza che siamo ben allineati al conseguimento del nostro obiettivo 2009 che prevede la riduzione dei costi di oltre 700 milioni di dollari rispetto ai dati annualizzati del quarto trimestre 2008». I due impianti chiusi sono quello di assemblaggio di Ain Sebaa in Marocco e quello per la lavorazione di fette di silicio di Carrollton in Texas.
«E' chiaro che l'ambiente economico globale si é ulteriormente deteriorato durante il primo trimestre 2009. Mentre abbiamo recentemente iniziato a vedere alcuni indicatori di miglioramento negli ordinativi e più in generale della visibilità, riteniamo che sia ancora troppo presto per stabilire quanto siano sostenibili questi segnali attraverso l'intera gamma di applicazioni e tutte le aree geografiche», ha concluso il ceo di St Microelectronics.