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Dead men working

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 08:57
18/05/2009 22:51
 
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Marchionne esclude chiusure, ma i rumor ora dicono Lancia

Nessun rischio chiusura per tutti gli impianti dell'Opel, qualora andasse in porto l'acquisto della casa automobilistica tedesca. Lo ha garantito l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne il quale, nella volata finale prima di mercoledì 20 maggio, termine ultimo per la presentazione delle offerte su Opel, punta a rassicurare i governatori dei Laender con impianti della casa di Rüsselsheim.

Le dichiarazioni di Marchionne seguono le indiscrezioni della rivista automobilistica Automobilwoche, che chiama in causa una persona «vicina» al top manager italo-canadese: sulla base del piano dell'ad di Fiat «la Lancia verrebbe chiusa in favore proprio di Opel». Non solo, ma la partita di poker tra Fiat e Magna per rilevare Opel - sempre secondo la rivista - si allargherebbe anche a Peugeot-Citroen e Ford.

Il colosso austro-canadese si ripromette di costruire anche modelli di altre case negli impianti della casa di Ruesselsheim. Insomma, a quanto pare, «l'idea di Magna è di creare una piattaforma aperta ad un gran numero di case automobilistiche, su cui si potrebbero costruire con efficienza di costi auto piccole durante il loro intero ciclo di vita».

Automobilwoche scrive inoltre che il gruppo francese Psa, produttore di Peugeot-Citroen, e la Ford avrebbero già mostrato interesse alla proposta.Il piano prevede inoltre che la svedese Saab venga fusa con Chrysler per produrre auto sportive e cabrio, mentre Alfa Romeo trarrebbe vantaggio dalla tecnica Opel per migliorare la sua immagine.

Nel frattempo il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito l'intenzione del governo di Berlino di mantenere l'opzione di un'amministrazione fiduciaria di Opel, in caso di fallimento di General Motors. Nel corso di una trasmissione dell'emittente televisiva privata «Rtl», in cui ha risposto alle domande dei cittadini, il cancelliere ha aggiunto ieri che le trattative su Opel sono ormai giunte in una «fase decisiva».

Anche il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, ha confermato la soluzione dell'amministrazione fiduciaria. «Se le offerte avanzate (per rilevare la casa di Rüsselsheim, ndr) non fossero valide e Opel dovesse avere problemi di liquidità», ha spiegato, «non vedrei come altra soluzione che quella di un'insolvenza regolata».

Tuttavia, l'Autorità antitrust tedesca si è schierata oggi contro un eventuale ingresso dello Stato nel capitale della Opel. Intervistato dal quotidiano Sueddeutsche Zeitung, il nuovo presidente dell'Autorità federale, Bernhard Heitzer, ha sottolineato che «ogni sovvenzione o sostegno per un'impresa dell'economia reale produce fondamentalmente danni alle imprese operanti nello stesso settore». La Opel, così come la Schaeffler, ha proseguito, sono aziende «non rilevanti» per l'equilibrio sistemico del Paese e per questo una partecipazione pubblica nella casa automobilistica tedesca non sarebbe «auspicabile».

Commentando il piano di Guttenberg per un'amministrazione fiduciaria della Opel, Heitzer ha invitato il governo a tenere sempre presente la salvaguardia della concorrenza. «Prima di tutto mi sembra importante trovare un investitore per la Opel che veda opportunità di mercato per la società - ha detto -. Deve essere sempre effettuata una verifica della concorrenza».

Zu Guttenberg, intanto, potrebbe tornare nel fine settimana negli Stati Uniti per discutere del futuro di Opel, marchio controllato da General Motors. Una delegazione del ministero dell'Economia e della cancelleria federale potrebbe recarsi nel fine settimana a Washington. Il ministro ha chiarito di riservarsi la possibilità di inserirsi direttamente nelle trattative. «Speriamo che Fiat e Magna presentino piani solidi», ha poi spiegato. Zu Guttenberg era già stato negli Usa a metà marzo, poco dopo la sua nomina a ministro federale dell'Economia.

Marchionne incontra i vertici Opel
Sergio Marchionne, l'ad di Fiat, ha incontrato in Germania i vertici della Opel, in particolare il numero uno della casa tedesca, Hans Demant, e il responsabile di Gm Europe, Carl-Peter Forster. Così l'agenzia Dow Jones. Non sono noti i dettagli dei colloqui. Secondo i media tedeschi Marchionne incontrerà da qui al 20 maggio, quando scade il termine per la presentazione delle offerte per la Opel, esponenti del governo di Berlino, dei Laender tedeschi dove Opel possiede impianti (Turingia e Renania Vestfalia) e delle banche.

Frankfurter Allgemeine: scarse garanzie per Opel
Il piano di Sergio Marchionne per rilevare Opel offre garanzie insufficienti per il futuro della casa di Ruesselsheim. Lo scrive oggi in un lungo articolo il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, che finora ha sempre manifestato simpatie per i piani del Lingotto. Il giornale fa riferimento al "Project Phoenix", messo a punto dai manager torinesi, secondo il quale l'intera produzione dei motori delle fabbriche di General Motors in Europa verrebbe concentrata in Italia, e scrive che «l'operazione è economicamente sensata».
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