Re: Re: Re: Re: da "ITALIANS" di Beppe Servegnini (Corriere della Sera)
grella, 10/02/2009 22.07:
Il confronto non regge..........(opinione personale)!!!!
Rispetto la tua opinione, ma ribadisco la mia:
questa crisi non è dovuta (come avvenuto in passato) da una carestia, da un cataclisma, da una carenza di materie prime, dal crollo di 2 torri gemelle. E' stata dovuta alla speculazione finanziaria ed immobiliare, che ha reso ricchissimi chi ha venduto e prodotto gli strumenti finanziari e gli immobili, ed ha reso poveri chi li ha comprati. Meglio ha reso ricchissime poche persone
(
www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/02/ferrari-bilancio-record-2008.shtml?uuid=3e90959a-f793-11dd-b0ab-ff715bf2e370&DocRulesVie... )
e più povere ed instabili la maggior parte della popolazione.
Nel momento in cui la popolazione non può più comprare come ci si comporta?
Partendo da una situazione ipotetica e teorica di una impresa immobiliare che costruisce 10 villette con costo per 5 milioni di euro, incasso di 10 milioni di euro e guadagno di 5 milioni ci sono 2 possibilità:
1)abbasso i prezzi del 20%; vendo sempre 10 villette; i costi rimangono uguali 5 milioni di euro, ne incasso 8 e quindi ne guadagno 3. Licenziati 0, ma guadagno meno
2)mantengo i prezzi invariati ma costruisco il 20% meno di villette. I costi diventano 4 milioni, incasso 8 milioni e ne guadagno 4. Guadagno meno ma ho licenziato il 20% degli occupati.
NON GUARDARE le cifre e le percentuali, sono solo un esempio, ma il concetto: se gli stati invece di 'pregare' i manager di wall street a ridursi le prebende, imponessero il non licenziare in cambio di incentivi fiscali si verificherebbe deflazione senza disoccupazione!