Quattromura e quattroruote
ilpistone.com, il forum degli appassionati di motori. Segnalo questo forum che decisamente non può essere detto di parte visto che trattano gli argomenti inerenti alle quattro ruote, che devo dire è molto lontano dalle quattro mura. Credo che stia maturando la consapevolezza sull'andamento del mercato immobiliare. Devo dire che sono stati molto bravi a segnalare questo articolo: “E’ lo stato di crisi per il mattone”. Confesso che non ho letto tutto. Per quello che mi riguarda è importante parlare e confrontarsi al di là dai dati ufficiali.
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Ps: la Stella sul forum ilpistone.com non sono io.
Mercoledì 23 Luglio 2008, 0:00
E' lo stato di crisi per il mattone
di Simonetta Scarane
it.biz.yahoo.com/22072008/246/crisi-per-mattone.html
"Una crisi così non l'ho mai vista. Opero nel settore dal '68 e non ho mai visto una situazione del genere.
C'è da aver paura". Non fa giri di parole, né usa mezzi termini Rossella Rodelli Giavarini, presidente della Finco., la Federazione che associa le industrie che producono materiali, impianti e servizi per l'industria delle costruzioni e che è associata a Confindustria. "Tutto il settore delle costruzioni sa vivendo un settore drammatico", ha affermato, "in particolare il settore dei laterizi sconta un crollo totale della domanda da parte delle imprese di edilizia. Ci sono cantieri iniziati e sospesi, le fornaci sono tutte spente. Il governo deve intervenire con provvedimenti fiscali che favoriscano l'aggregazione di imprese. Nel settore del laterizio, ma non solo, molte imprese potrebbero chiudere ma anche quelle che rimarranno avranno ferite tali che non saranno in grado di affrontare la ricerca per innovare i prodotti ma nemmeno di fare investimenti necessari per mantenersi in piedi". La richiesta di una politica del governo a sostegno del settore è stata presentata al governo durante l'incontro che si è tenuto nei giorni scorsi con il sottosegretario allo sviluppo economico, Ugo Martinat, e ripetuto ieri ai parlamentari durante un'audizione alla Camera (si veda articolo qui sotto). In Italia sono 120 aziende di laterizio, ed è un materiale che non si esporta per gli alti costi legati al trasporto e il peso. Dunque si tratta di un mercato ristretto e gli occupati raggiungono i quindicimila addetti. Molti, ha fatto sapere il presidente di Finco, Giavarini, "sono già da mesi in cassa integrazione". "Se si ferma il comparto industriale della casa, a catena si fermano tutti i comparti dell'indotto, costituito perlopiù da imprese di piccole dimensioni con un mercato frammentato: dopo i laterizi si blocca l'industria dei serramenti, delle ceramiche, e via a cascata. Un disastro. Al sottosegretario Martinat, ha raccontato il presidente Finco "abbiamo chiesto che il governo agevoli con provvedimenti fiscali le aggregazioni e le fusioni di impresa. Una cosa importante ma non sufficiente". Quello che serve, ha sottolineato Rossella Rodelli Giavarini è che il governo dia gambe al Piano casa così come aveva programmato durante la campagna elettorale. "Gli appartamenti sono eccessivamente costosi per effetto del costo delle aree che devono essere messe a disposizione dalle amministrazione pubbliche", ha specificato il presidente Finco "Ve bene l'edilizia agevolata ma c'è la necessità di far ripartire il mercato". La Finco è impegnata da tempo, con Ance a Legambiente sul progetto per la rottamazione delle periferie riqualificandole sulla base dell'efficienza energetica e il rispetto dell'ambiente secondo i parametri del protocollo di Kyoto. Puntando sull'edilizia sostenibile si potrebbe ridare fiato al settore che è un volano importante per l'economia, ha fatto sapere la Giavarini. Lo stato di crisi non è soltanto per il comparto dei laterizi ma anche per il bitume e l'acciaio, in particolare, materie prime per l'industria delle costruzioni e dell'edilizia che da tempo registrano impennate di prezzi che mettono in crisi le imprese perché non riescono a stare dentro gli importi dei capitolati d'appalto per chi lavora nel settore pubblico delle opere stradali. Una crisi grave tanto che all'incontro di Finco con Martinat il 16 luglio oltre al vice presidente dell'Andil, Giorgio Giavarini e il direttore generale Angelo Artale, c'erano anche Acai, associazione dei costruttori in acciao rappresentati dal past presidente Adriano Fracasso e il procuratore Giancarlo Coramina e Stefano Ravaioli direttore generale Siteb, per il bitume, con l'assistenza di Confindustria. "Con Martinat abbiamo trattato a tutto tondo le problematiche di alcuni dei settori che fanno capo a Finco, in particolare i laterizi (Andil), i costruttori in acciaio Acai, e Siteb asfalti e bitume. Questi tre settori sono quelli che più risentono della crisi per motivi diversi", ha specificato Artale, "per Siteb il problema prevalente è il prezzo del petrolio che costituisce la materia prima del bitume. Il petrolio è in continua crescita da tre anni con gravi contraccolpi negativi per il loro settore che è e altamente frazionato e dove alti sono i ribassi d'asta. Il loro mercato è quasi esclusivamente costituito dai lavori pubblici e dunque chiedono la revisione dei prezziari. Come pure Acai, che ha visto salire il costo dell'acciao per effetto della India e Cina". A breve è annunciato un tavolo con il governo insieme all'Ance che pure, mesi fa, aveva lanciato
l'allarme.
La situazione nel comparto edile è drammatica. Le aspettative medie di vendita di
immobili sono passate dai 20-30gg. ai 180/+ in poco più di un anno, dati del
tutto limitati all'entroterra veneziano, ma cmq significativi ! Nella sola prov. di
TV in circa un anno hanno chiuso i battenti parecchie decine di ag. immobiliari
(mi pare 66, ma nn sono del tutto sicuro, credo dati indagine Tecnocasa).
tratto dal forum :Il pistone
La mia ragazza lavorava nel settore edile, nelle società di famiglia. Perlappunto...lavorava.
Hanno dovuto tirare i remi in barca e diversificare. Fortunatamente sono scampati a situazioni
di non ritorno, ma altri imprenditori del campo edile/immobiliaristi sono alla deriva più totale.....
Verso fine anno previsto l'apice della contrazione, nel 2010 accenni di ripresa. Con tutto il
beneficio d'inventario che possiamo concedere a simili previsioni, benchè di addetti.
In Spagna ci sono stato un mese fa per acquistare merce utile alla mia azienda. Ho trovato
prezzi superfavorevoli e soprattutto praticati da una ditta dotata da inedito staff giovane e brillante
proveniente da un settore edile in netta stagnazione, che ha deciso di cambiare completamente
indirizzo.... Mah, speriamo in bene, tolte certe isole felici (nel mio caso la frizzantissima Jesolo),
il quadro è molto allarmante .