Re:
Pegasus@, 06/09/2008 12.21:
L'immancabile Fuffa Woman si allena con le prove generali per la mistificazione del rapporto immobiliare I sem 2008 ? purtroppo sembra di si...pompa sul soft landing...anche se lo fa partendo dal dato del -20% NTN su Roma e Milano , mo salvano i piccoli comuni...
Lettura consigliata ai forto di stomaco... spero almeno guadagni bene non troverei un'altra spiegazione plausibile...
Milano Finanza - Capitali nella Bufera
da notare il delirio-scempio a pagina 2 su Roma...
ah una cosa vera la dice : le offerte vengono fatte al -20-30% dal prezzo rischiesto...con pero fra le righe consiglio di ritirlo piuttosto dal mercato...i "mandanti" non gradiscono che si svenda troppo....
Pega
Finalmente ho tempo per poter commentare questo interessante articolo.
Quoto le parti interessanti e le commento.
I dati ufficiali dell'Agenzia del Territorio sul primo semestre 2008 arriveranno solo a fine mese. Ma le prime anticipazioni non sono incoraggianti, almeno per quanto riguarda l'andamento del mercato residenziale nel mese di giugno nelle due principali piazze immobiliari.
...
calo del 20% circa delle transazioni. Una bella battuta d'arresto ...
Che dire, si commenta da solo. Abbiamo una data e qualche dato. Un pò di fuffa forse.
Un pò di ottimismo in questa direzione arriva dalle anticipazioni sull'annuale outlook di Scenari Immobiliari che verrà presentato la settimana prossima a Santa Margherita. "Nei primi otto mesi del 2008 il crollo non c'è stato, ma solo una scivolata", assicura infatti Mario Breglia, presidente di Scenari. "Rispetto a un anno fa le compravendite sono calate del 10% circa, un dato pesante ma comunque ben lontano dal -30% dela Spagna."
Breglia è un imbe.cille e a breve farà figure di mer.da una dietro l'altra.
... la fascia media è quella più penalizzata dal contesto esterno: crisi economica, stasi dei consumi.
Forte rallentamento anche per il mercato di fascia bassa, ma qui la ragione è il credit crunch.
Va meglio il mercato di fascia alta anche se la mancanza di prodotto di qualità si sente fortmente.
Ha detto tutto ed il contrario di tutto: "Il mercato non è crollato" e poi "Fascia media è quella più penalizzata", "Forte rallentamento della fascia bassa", "in fascia alta manca qualcosa da vendere".
Ovvero, l'unica parte del mercato che tira (cioè non c'è calo) è quella in cui non c'è nulla da vendere. Un comico.
Ma ora arriva il pezzo forte della sua fantastica analisi.
Ma cosa è accaduto invece nelle due grandi città, quelle dove per prime si manifestano i trend che si propagheranno nel resto della penisola? "A Milano è continuato il movimento in uscita della domanda verso i comuni esterni", continua Breglia. "Le quotazioni medie sono leggermente aumentate, espellendo di fatto dal mercato le categorie con meno risorse. Ormai i milanesi arrivano a Piacenza, Novara ..."
Tradotto: "A Milano si vende roba che sta fuori (anche di molto) Milano e solo a chi c'ha li sordi".
E' una domanda di tipo romano, cioè con ricerca di spazi all'aperto e terrazze dove creare piccoli giardini.
Sì, proprio come il "mercato romano"
Nelle zone semicentrali il mercato si muove lentamente. Le quotazioni sono ferme, ma chi vuole vendere la casa spesso si sente offrire cifre inferiori del 20-30% rispetto alla richiesta. A volte si chiude la trattativa su una cifra intermedia, più spesso la casa viene ritirata dal mercato. Quasi fermo il mercato nelle aree periferiche ...
Tradotto: "Nelle zone semicentrali si vende poco", "Nelle zone periferiche il mercato è praticamente morto". Porello, mi fa quasi pena.
A Roma invece il numero di scambi si sta mantenendo in linea con lo scorso anno. A una leggera contrazione nell'usato fa da contraltare un incremento del nuovo, ancora in forte espansione, sia nei versanti nord sia sud della città.
Le quotazioni medie sono salite di circa il 5%, ma con un incremento che supera il 6% nel centro storico e di poco più del 3% nelle periferie.
Qui si è proprio superato e pure sputtanato: una volta che si saprà tutta la verità sui numeri, questo potrà solo andare a raccogliere cicoria.
Il tutto grazie all'incremento dei prezzi medi, sia all'offerta di nuovo prodotto nelle zone periferiche.
Sì, infatti.
Oggi ho ricontato i campanelli con nome nei 3 palazzi in zona da me:
- su 2 palazzi con app. in vendita sono 18/90 = 20%; (
link )
- su 1 palazzo con app. in affitto sono 5/47 = 10% (
link ).
I palazzi sono completi da 4 anni. Ma non andava tutto a ruba nel 2004? Anzi: non veniva tutto venduto sulla carta?
Ecco cosa fà tirare il mercato: l'invenduto che potenzialmente vale tanto. O cosa gli piacerebbe: far vendere tutto. Questo è in palese conflitto d'interesse e gestisce un organismo che colleziona dati per Bankitalia.
La chiusura con la solita min.kiata degli extracomunitari che sorreggono il mercato si merita un bel "no comment".