Bolla immobiliare - 2° Parte

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, [11], 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19
marco---
00domenica 10 giugno 2007 13:52
Re: bolle da varicella
stelafe, 10/06/2007 13:35:

Credo all'effetto domino, cioè che non sia possibile che la bolla di un Paese non possa avere ripercussioni anche su un altro sistema immobiliare, visto che siano nell'era della globalizzazione.

Una causa crea automaticamente un effetto, quindi un effetto che non si sa dove andrà a parare (solo a posteriori saremo in grado di valutare dove) rischia di produrre effetti incontrollati. Seconod me saremo pieni di bolle peggio della varicella.

Infatti fanno abbastanza sorridere gli articoli che descrivono il "Bel Paese" al sicuro dalla svalutazione immobiliare che sta attanagliando gli USA...
grella
00lunedì 11 giugno 2007 02:39
Re: il gioco delle bolle
stelafe, 10/06/2007 11.32:

http://gawhwk.100megsfree3.com/BEARTALK/amazing.jpg

mercoledì, marzo 28, 2007
Il Mattone in azione.

L'idea del nostro promoter su mattoni e mattonate in borsa...

Ho letto il post sugli immobili e...... sono perfettamente d'accordo.
Mi farebbe piacere darvi anche il mio punto di vista.
Sono più di un anno che sconsiglio i miei clienti sull'acquisto di un immobile. Per forza, penserete voi, se compra un immobile disinveste i soldi e addio portafoglio. Invece il mio consiglio si basava, e si basa, su una considerazione di corsi e ricorsi: cioè che la storia si ripete.
Generalmente in fase azionaria rialzista il mercato immobiliare cala e sale in fase azionaria ribassista. Un esempio recente è il 2000/2001.
Secondo me c'è una spiegazione puramente speculativa.
Partiamo dal fatto che i due mercati (azionario e immobiliare) sono molto legati fra loro e, in ambedue, i big fanno i soldi e il parco buoi ci si dissangua.
Quando i mercati azionari toccano livelli altissimi i big escono ed entrano nell'immobiliare (a prezzi di saldo). Nel frattempo il parco buoi entra nell'azionario e, con la sua domanda, non riesce a colmare l'offerta di titoli dei big, conseguenza: il mercato azionario cala (o crolla).
I big, quando spostano la liquidità sul mercato immobiliare riescono, tranquillamente, a saturare l'offerta, quindi, a mercato saturo, i prezzi cominciano a salire.
A chi verranno venduti, successivamente, gli immobili? Provate ad immaginare cosa farà il piccolo investitore che è stato preso a schiaffi in borsa.....andrà a cercare salvezza nell'unico bene rifugio che conosce: il mattone.
Molti big rifilano le case non solo con la compravendita canonica ma tramite i fondi immobiliari.
Con i soldi che ricavano dalla vendita del mattone i big rientrano (piano, piano) nei mercati azionari a prezzi di saldo...... e il ciclo continua.
Questo, ovviamente, è lo scenario come lo vedo io e su questo mi baso per dare un suggerimento ai miei clienti.

Saluti.




Quello che dici è molto valido per il passato ma ti volevo far notare che nel 2003 i tassi incominciarono a salire,la borsa anche e gli immobili pure così come le commodities.
Adesso i tassi continuano a salire, le borse per ora scendono (vediamo le rotture più avanti) gli immobili pure.
E allora dove sta l'incognita?
Dopo vari ragionammenti penso di esserci arrivato (o almeno credo..).
Nel 2003 (gennaio ) l'euro consolidò il suo rialzo sullo yen rompendo la media mobile 22/54(mouth) e finendo di salire casualmente a fine aprile di quest'anno.Il tutto coincide con l'inizio e la fine della salita di tutte le borse europee.
Questo vale anche per l'America che ha incamerato un sacco di valuta cinese facend salire il Down Jones ai max storici.
Insomma un sacco di valuta Giapponese e Cinese ha rimpinguato i due mercati ,creando bolle e una salita fittizia che non rispecchia affatto l'economia reale.
Che succederà adesso che le due valute salvatrici sembrano incominciare a diventar più care?

capitan-d
00lunedì 11 giugno 2007 07:58
Siiq, il mattone si trasforma in finanza
Siiq, il mattone si trasforma in finanza

ancora non ho capito bene di cosa si tratta..! ma le maggiori società immobiliari non sono già quotate in borsa? quali novità introdurrebbero rispetto ad ora, queste siiq?

.."Il mattone si trasforma, dunque, in finanza. I requisiti da soddisfare  come spiega Giuseppe Nicosia, direttore fiscalità di Pirelli Re - per diventare una società di investimento immobiliare quotata sono essenzialmente tre: la quotazione, un assetto proprietario definito e infine, erogare attività immobiliari.
Ma quali sono i pro e i contro del passaggio da fondi immobiliari a Siiq? Secondo Giampiero Schiavo di E. Capital Partners, tra le opportunità maggiori cè soprattutto la segmentazione dellofferta, ma anche una forte spinta alla creazione di una piattaforma europea. E tra le altre cose, si guarda anche al forte impulso che i Siiq possono dare alla trasparenza e alla nascita dei nuovi prodotti. Per quanto riguarda le minacce, gli aspetti da monitorare rimangono il capital out flow contro il cap rate compression. Ma non solo. Aspettative di crescita delleconomia sul fronte dei tassi e del rental growth."


i fondi immobiliari morenti verranno rimpinzati dagli oceani di liquidità che imperversano nei mercati? (hedge found?)

ho detto una cavolata?

buona a giornata a tutti! [SM=g7576]

ps

i cali diffusi nella borsa negli ultimi giorni hanno riguardato soprattutto banche e immobiliare...

LINK

.."Vendite diffuse tra gli immobiliari, con PIRELLI REAL ESTATE (PCRE.MI: Quotazione, Profilo) in calo del 4,56%, RISANAMENTO (RN.MI: Quotazione, Profilo) del 5,34%, AEDES (AEDI.MI: Quotazione, Profilo) del 5,07% BENI STABILI (BNSI.MI: Quotazione, Profilo) del 3,65. "I titoli del settore erano saliti tanto, oggi sono penalizzati dall'idea che il mercato immobiliare si contragga con i tassi in salita", dice un operatore."

(MODIFICATA SOLO LA FORMATTAZIONE DEL LINK PER EVITARE SPAGINAMENTI)
marco---
00lunedì 11 giugno 2007 09:04
SIIQ
Non so se il mio ragionamento sia corretto ma le SIIQ non penso che potranno riaccendere il mercato delle compravendite, semmai il contrario, quindi una ulteriore pressione al calo dei prezzi, già in atto.
Godendo di un regime fiscale agevolato, rispetto al soggetto privato che decida di affittare il proprio immobile, dovrebbero offrire canoni più vantaggiosi, quindi preferibili, in sostanza una forte concorrenza nell'ambito degli affitti, difficilmente contrastabile.
Per il soggetto privato investire nel mattone, a quanto pare, converrà sempre meno...

Buona settimana a tutti...
Marco

I giovani sognano un affitto migliore del mutuo. Intanto ecco come proteggersi dal rischio banca

...Io però parlo con i giovani e loro mi dicono chiaro e tondo che, se potessero, un affitto sarebbe per loro mille volte preferibile. E vi spiego anche perché: prima di tutto c'è una insicurezza su tutto. Chissà se riesco a mantenermelo questo lavoro. Chissà se poi riesco a far fronte alle rate, soprattutto se il mutuo è a tasso variabile (mica tutti riescono a sostenere una rata a tasso fisso!). Chissà, chissà. In altre parole non c'è alcuna sicurezza.

E poi c'è una voglia di libertà: cambiare casa non è per niente facile. La permuta è una fatica assurda. Lo dicono anche le statistiche: si è passati dai 3-4 mesi ai 6 mesi e oltre per vendere casa, almeno un anno per trovare quella da acquistare. Terzo problema: la famiglia non tiene. Il numero di separazioni e divorzi è in aumento soprattutto nei primi 7 anni di vita in comune. E quindi come si fa a prevedere di accollarsi un debito per 20 anni e più? Quarto problema: il costo delle case ormai è lievitato a cifre assurde, proprio a causa dei tassi bassi degli anni passati e della grande quantità di denaro a poco prezzo e quindi al numero elevato di mutui erogati anche a chi pensava alla casa come un investimento...
aletiburtino
00lunedì 11 giugno 2007 12:04
11:48:16 CASE: IN GRAN BRETAGNA I PREZZI AUMENTANO AD APRILE DELL'11,3%

A MARZO L'INCREMENTO ERA STATO DEL 10,9% (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR) - MILANO, 11 GIU - IL MERCATO DELLE CASE IN GRAN BRETAGNA HA REGISTRATO AD APRILE UN INCREMENTO TENDENZIALE DEI PREZZI PARI ALL'11,3 (+10,9% A MARZO). LO RENDE NOTO IL GOVERNO BRITANNICO. IL DATO DI APRILE SUGGERISCE CHE IL MERCATO NON HA ANCORA INCORPORATO GLI EFFETTI DELLA STRETTA MONETARIA DELLA BANCA CENTRALE CHE LO SCORSO MESE HA PORTATO I TASSI AL 5,5%. MAU (RADIOCOR) 11-06-07 11:48:15 (0128)IMM 5 NNNN
guidoXXXX
00lunedì 11 giugno 2007 12:20
Re:
aletiburtino, 11/06/2007 12.04:

11:48:16 CASE: IN GRAN BRETAGNA I PREZZI AUMENTANO AD APRILE DELL'11,3%

A MARZO L'INCREMENTO ERA STATO DEL 10,9% (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR) - MILANO, 11 GIU - IL MERCATO DELLE CASE IN GRAN BRETAGNA HA REGISTRATO AD APRILE UN INCREMENTO TENDENZIALE DEI PREZZI PARI ALL'11,3 (+10,9% A MARZO). LO RENDE NOTO IL GOVERNO BRITANNICO. IL DATO DI APRILE SUGGERISCE CHE IL MERCATO NON HA ANCORA INCORPORATO GLI EFFETTI DELLA STRETTA MONETARIA DELLA BANCA CENTRALE CHE LO SCORSO MESE HA PORTATO I TASSI AL 5,5%. MAU (RADIOCOR) 11-06-07 11:48:15 (0128)IMM 5 NNNN



Ricordiamoci però che i prezzi delle case (e i relativi incrementi) andrebbero sempre rapportati al potere d'acquisto delle famiglie.

www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/03_Marzo/29/pop_eurispes_studio_sala...



stelafe, 10/06/2007 13.35:

Credo all'effetto domino, cioè che non sia possibile che la bolla di un Paese non possa avere ripercussioni anche su un altro sistema immobiliare, visto che siamo nell'era della globalizzazione.


Colgo anche l'occasione per postare il German House Price Index (tanto per ribadire il concetto che nonostante la globalizzazione il mondo rimane alquanto complicato e variegato). Il grafico del Giappone non lo posto tanto ormai lo sapete tutti a memoria.

www.hypoport.com/index.php



.
grella
00lunedì 11 giugno 2007 13:16
Re: Siiq, il mattone si trasforma in finanza
capitan-d, 11/06/2007 07.58:

Siiq, il mattone si trasforma in finanza

ancora non ho capito bene di cosa si tratta..! ma le maggiori società immobiliari non sono già quotate in borsa? quali novità introdurrebbero rispetto ad ora, queste siiq?

.."Il mattone si trasforma, dunque, in finanza. I requisiti da soddisfare  come spiega Giuseppe Nicosia, direttore fiscalità di Pirelli Re - per diventare una società di investimento immobiliare quotata sono essenzialmente tre: la quotazione, un assetto proprietario definito e infine, erogare attività immobiliari.
Ma quali sono i pro e i contro del passaggio da fondi immobiliari a Siiq? Secondo Giampiero Schiavo di E. Capital Partners, tra le opportunità maggiori cè soprattutto la segmentazione dellofferta, ma anche una forte spinta alla creazione di una piattaforma europea. E tra le altre cose, si guarda anche al forte impulso che i Siiq possono dare alla trasparenza e alla nascita dei nuovi prodotti. Per quanto riguarda le minacce, gli aspetti da monitorare rimangono il capital out flow contro il cap rate compression. Ma non solo. Aspettative di crescita delleconomia sul fronte dei tassi e del rental growth."


i fondi immobiliari morenti verranno rimpinzati dagli oceani di liquidità che imperversano nei mercati? (hedge found?)

ho detto una cavolata?

buona a giornata a tutti! [SM=g7576]

ps

i cali diffusi nella borsa negli ultimi giorni hanno riguardato soprattutto banche e immobiliare...

LINK

.."Vendite diffuse tra gli immobiliari, con PIRELLI REAL ESTATE (PCRE.MI: Quotazione, Profilo) in calo del 4,56%, RISANAMENTO (RN.MI: Quotazione, Profilo) del 5,34%, AEDES (AEDI.MI: Quotazione, Profilo) del 5,07% BENI STABILI (BNSI.MI: Quotazione, Profilo) del 3,65. "I titoli del settore erano saliti tanto, oggi sono penalizzati dall'idea che il mercato immobiliare si contragga con i tassi in salita", dice un operatore."

(MODIFICATA SOLO LA FORMATTAZIONE DEL LINK PER EVITARE SPAGINAMENTI)




Per quanto riguarda l'eventuale trasparenza attribuita alle Siiq mi sembra una gran bella barzelletta.
Si tratta sicuramente di grossi gruppi che trattano immobili a livello globale fagocitando le attuali società quotate.
I vantaggi? : "Innanzitutto non pagherebbero né l'imposta sulle società (Ires), né l'Irap".
Per chi credesse ancora nell'affare della rendita immobiliare sappia che in futuro avrà a che fare con queste coop globali che hanno ogni tipo di agevolazione mentre il singolo privato sarà tartassato quanto e più di prima.
L'invenduto dei piccoli gruppi sarà scaricato a ribasso a questi colossi che sicuramente avranno meno problemi nel gestirlo.


marco---
00lunedì 11 giugno 2007 14:22
Re: Re:
guidoXXXX, 11/06/2007 12:20:


Colgo anche l'occasione per postare il German House Price Index (tanto per ribadire il concetto che nonostante la globalizzazione il mondo rimane alquanto complicato e variegato). Il grafico del Giappone non lo posto tanto ormai lo sapete tutti a memoria.


In effetti Germania e Giappone sono tra le classiche eccezioni, in entrambi i casi la bolla esplose intorno al 1989, per ragioni differenti, naturalmente.
A dire il vero non sono le uniche eccezioni nel senso che ad esempio in Europa, tra i paesi in cui il mercato immobiliare si trova in controtendenza (cioè in fase ascendente), vi sono alcuni paesi dell'est europeo dove, non a caso, Pirelli RE ha già investito notevoli capitali.
Per completezza, Pirelli RE, nell'ottobre 2005 si unì (join venture) col gruppo tedesco Kronberg fondando P&K real estate partecipandolo al 60%.
Se non ricordo male poi, circa a metà del 2006, Pirelli RE passò ad una partecipazione in P&K del 90%.
Tutto questo per dire che chi amministra grossi capitali si muove sempre con largo anticipo.
Circa la globalizzazione è vero, va valutata di caso in caso, il trend (mi riferisco sempre all'immobiliare) secondo me è più facilmente individuabile oggi rispetto al passato, anche le eccezioni sono semplici da individuare, la rete ci aiuta enormemente in qualunque ambito...

Marco
|Macchese|
00lunedì 11 giugno 2007 14:26
Re:
aletiburtino, 11/06/2007 14.13:

http://it.biz.yahoo.com/11062007/92/mercato-immobiliare-i-prezzi-salgono-numero-delle-compravendite-scende.html [SM=j7568]



Che str****ta di articolo...

I prezzi sono confrontati tra il 2000 e il 20006... Se le compravendite, nel 2006, sono a livelli inferiori a quelli del 2000, siamo all'apice del crollo...

Macs
immobiliarista
00lunedì 11 giugno 2007 15:00
Quell'articolo a firma di tal Molinengo
appare come una fesseria anche al sottoscritto.
Sono pronto a scommettere che se vai a vedere per bvene i dati si riferiscono in larga pernentuale alle "case di pregio", "prezzo appartamento roma centro", e ad altri asset ben lontani dal mercato relae, quello delle periferie e dei quartieri a carattere intensivo.

A riprova anche il "prezzo medio per un monolocale", 1040 euro mi fa ridere, è sicuramente il solito cazzo di monolocale vicino a via del corso, a montecitorio o a campo dei fiori. Roba per stranieri da spennare. Quindi a noi italiani che ce ne frega ? NULLA

L'articolo è una stronzata.
aletiburtino
00lunedì 11 giugno 2007 15:02
Ciao ragazzi. Premesso che sono iscritto a questo forum come voi e allo stesso tempo spero e credo che prima o poi qualcosa succederà.
La domanda non è quindi sè, ma, quando? Sicuramente sono già um paio di anni che si sente parlare di questa benedetta bolla immobiliare e sinceramente i prezzi non hanno fatto che salire. E' già questa è una cosa strana. La teoria macroeconomica ci dice infatti che un bene sia esso immobiliare che mobiliare, per trovare una sua collocazione sul mercato, è soggetto a fasi di salita e di dicesa. E si proprio come i tassi di interesse. L'aumento è dovuto altrimenti fra qualche anno come fanno a ritoccarli nuovamente al ribasso?
Stessa cosa per l'immobile. I prezzi scenderanno per poi un domani rialzarli gradualmente. Dal 98 a oggi abbiamo vissuto una domanda drogata di beni immobiliari e prima o poi tutto quello che corre ingiustificamtamente è soggetto, come ho detto prima, alla legge macroeconomica.
Detto questo, penso che aimè, non saremo ne noi ne altri comuni mortali come noi a dettare legge sul mercato. Sicuramente decideranno i grandi potenti quando farlo succedere e soprattutto come farlo succedere, perchè tra noi e loro c'è una piccola differenza. Loro vivono la vita e noi siamo vissuti dalla vita.
Cmq speriamo che nel ns piccolo riusciamo perlomeno a smuovere una piuma in un pollaio e che le nostre idee e senzazioni di verifichino il prima possibile come credo.
Saluti a tutti
Renatov
00lunedì 11 giugno 2007 15:23
controcorrente
Si continua a dire che i potenti decidono quando far succedere le cose, che i prezzi crollano o salgono a seconda di ciò che la stampa induce nella mente del cittadino...
Secondo me non si tiene conto di un fatto importante: le case sono fatte per abitarci per cui l'utilizzatore finale è il cittadino, egli, e l'economia reale nella quale vive, fanno il mercato. Se di case ce ne sono troppe o hanno raggiunto prezzi troppo alti si può fare tutta l'informazione che si vuole, si può drogare il mercato acquistando grossi quantitativi a prezzi alti e non rimettendoli in vendita..... ma alla fine quelle case al mercato dovranno tornare, o in vendita o in affitto.
In sintesi i grossi sistemi e le lobby secondo me possono incidere sul timing di breve termine di un evento ma non possono condizionarne il verificarsi o meno: se i redditi a disposizione per l'affitto sono quelli, quelli rimangono; se il rendimento di un affitto sta sotto i rendimenti dei titoli di stato così è, non ci può far niente nessuno.
Mi si risponderà che la bce tiene in mano i fili, ma se l'indebitamento delle famiglie continua a crescere e lo stimolo a risparmiare è troppo debole rispetto allo stimolo a indebitarsi che alternative ha la bce se non alzare i tassi?
Se condo me alla lunga il mercato detta le regole e nessuno ci può far nulla
aletiburtino
00lunedì 11 giugno 2007 15:35
Mi dispiace contrddirti ma non penso che sia cosi e ti spiego anche il motivo:
ormai il 95% delle banche italiane, danno hai loro clienti la possibilità di fare un mutuo al 100% a 40 anni. Tu mi dirai che solo un matto può perndere un mutuo con questa durata, ma stai pur sicuro che se immettono nel mercato un prodotto cosi vuol dire che qualcuno lo compra. Come spieghi allora queste grandi fusioni bancarie in questi ultimi mesi?
Facile: si aumenta la capacità ecomonima delle banche in modo tale che prestiti e mutui si possono concedere ancora più facilmente.
Le banche che sono ormai in possesso di più immobili di quanto voi ne pensiate, preferiscono allungare il credito alle famoglie, piuttosto che innescare una discesa degli immobili di cui sono proprietarie.
Decideranno loro come e quando e nessuno le fermerà finchè non troveranno un investimento più remunerativo.
Renatov
00lunedì 11 giugno 2007 16:01
controcorrente
penso semplicemente che se la gente continua ad indebitarsi (anche a 40 anni) sarà necessario che qualcuno risparmi di più e qualcun'altro si indebiti di meno per cui la bce sarà costretta ad aumentare ulteriormente il tasso dal 4 al 4,5 al 5 e via dicendo finchè non ci sarà uno stimolo sufficiente a risparmiare.
Questo porterà ad un punto di rottura per cui le rate diverranno troppo alte (aumentando la durata oltre un certo limite temporale la rata mensile smette di scendere), ciò unito al fatto che si è costruito in maniera abnorme aumentando enormemente l'offerta di immobili ne farà crollare il prezzo e, a mio parere, nessuno ci potrà far nulla.

P.S. Quello che le banche stanno facendo ritarderà (di poco)il timing dello scoppio della bolla ma alla lunga comanda l'economia reale. Ribadisco che secondo me il mercato alla lunga vince su tutto, questo non significa che non sia d'accordo con molte delle tue analisi
marco---
00lunedì 11 giugno 2007 20:07
Re: controcorrente
Renatov, 11/06/2007 15:23:

Si continua a dire che i potenti decidono quando far succedere le cose, che i prezzi crollano o salgono a seconda di ciò che la stampa induce nella mente del cittadino...
Secondo me non si tiene conto di un fatto importante: le case sono fatte per abitarci per cui l'utilizzatore finale è il cittadino, egli, e l'economia reale nella quale vive, fanno il mercato. Se di case ce ne sono troppe o hanno raggiunto prezzi troppo alti si può fare tutta l'informazione che si vuole, si può drogare il mercato acquistando grossi quantitativi a prezzi alti e non rimettendoli in vendita..... ma alla fine quelle case al mercato dovranno tornare, o in vendita o in affitto.
In sintesi i grossi sistemi e le lobby secondo me possono incidere sul timing di breve termine di un evento ma non possono condizionarne il verificarsi o meno: se i redditi a disposizione per l'affitto sono quelli, quelli rimangono; se il rendimento di un affitto sta sotto i rendimenti dei titoli di stato così è, non ci può far niente nessuno.
Mi si risponderà che la bce tiene in mano i fili, ma se l'indebitamento delle famiglie continua a crescere e lo stimolo a risparmiare è troppo debole rispetto allo stimolo a indebitarsi che alternative ha la bce se non alzare i tassi?
Se condo me alla lunga il mercato detta le regole e nessuno ci può far nulla


Quoto al 100%, un post in perfetta risonanza col mio pensiero.
Rispettando naturalmente le opinioni contrarie, io la penso così da sempre, in gioco debbono entrare i soldi della massa, quando il limone è stato completamente spremuto, ipotecando con i mutui significative quote degli stipendi dei prossimi 20-30 anni, la festa in pratica è finita, siamo realmente giunti alla frutta.
I "potenti" non risolveranno la crisi immobiliare scambiandosi palazzi tra di loro, sì, potranno studiare alcuni strumenti per tamponare, però alla fine, comunque, la situazione è destinata a precipitare.
Ricordo che prolungare artificialmente la salita dei prezzi delle abitazioni, semmai, implicherà una discesa ancora più rapida.
I fondi immobiliari, in Italia, sono comparsi sul finire del 2005, oggi si discuteva del fatto che la naturale successione dei fondi sono le SIIQ, deduco quindi che anche quello strumento d'investimento abbia raggiunto il proprio limite naturale in meno di due anni, non mi sembra molto.
La fine del 2005, inoltre, ha segnato l'inizio del ciclo di rialzo del costo del denaro, ora abbiamo questo nuovo elemento da considerare, la scorsa settimana ha raggiunto la soglia psicologica del 4%, il doppio rispetto ad un anno e mezzo fa.
La stampa sconta appieno un altro rialzo entro quest'anno, io tuttavia non ne escluderei due, arrivando in questo caso a dicembre al 4,50%.
Mi pare d'aver letto da qualche parte che gli 8 incrementi TUS di BCE, molto approssimativamente, hanno prodotto un incremento medio sulle rate dei mutui di circa 1/3, non mi sembra poco...

Marco
marco---
00lunedì 11 giugno 2007 20:18
Nemmeno a farlo apposta, fresco fresco: Mutui, l'incubo del 4,5%
Vi garantisco d'averlo letto adesso, dopo il post...

Marco

p.s. a gennaio 2008 evitiamo di prendercela, come sempre, con la BCE, meglio ragionare prima d'indebitarsi, no?!

immobiliarista
00martedì 12 giugno 2007 00:25
fondi immobiliari, l'immondizia del futuro per i polli

Stralcio da un interessante discussione del 2003, trovata in rete:

"In pratica da quello che ho potuto capire , gli immobili hanno avuto un incremento inaspettato. Ora se si parla in termini pratici un investitore dovrebbe vendere oggi l'immobile acquistato alcuni anni fa con un guadagno in percentuale del 50/80% e comprare azioni, mentre le società che gestiscono grandi immobili e società che detengono immobili (assicurazioni, Banche, società ecc.) devono monetizzare questi guadagni , Per fare un esempio Italiano, Beni Stabili, ha istituito una SGR emettendo fondi chiusi a 10 anni con valutazione annuale degli immobili. In pratica faranno in modo che nei prossimi 10 anni possano lucreranno sul deprezzamento degli immobili e metteranno i soldi dei sottoscrittori in azioni. Ai risparmiatori andranno le briciole o il capitale versato e loro faranno i soldi con coperture call azionarie da istituire dopo due anni dalla chiusura del collocamento del fondo, con una riunione straordinaria' , nemmeno comunicata ai sottoscrittori del fondo . Queste manovre le hanno gia' fatto in passato e lo rifaranno ancora. Tieni presente che quando cio' succedera' a livello mondiale allora ne vedremo delle belle. Tieni presente quando la borsa era alle stelle e ti rifilavano fondi
azionari o quelli dedicati alla New Economy??"

L'intera discussione QUI.

Buona lettura
stelafe
00martedì 12 giugno 2007 08:54
globalizzazione e incognite
guidoXXXX, 11/06/2007 12.20:


Colgo anche l'occasione per postare il German House Price Index (tanto per ribadire il concetto che nonostante la globalizzazione il mondo rimane alquanto complicato e variegato). Il grafico del Giappone non lo posto tanto ormai lo sapete tutti a memoria.

www.hypoport.com/index.php



.




Guido [SM=g7755] uffa! Se fosse tutto semplice non saremmo nemmeno qui a parlarne. E' ovvio e scontato. Personalmente non mi sogno nemmeno di fare un'analisi economica seria, in quanto non mi ritengo in grado. Mi affido sempre a ciò che trovo in rete e che mi sembra più interessante, lasciando le considerazioni agli economisti. Il massimo che potrei fare (date le mie scarse, o nulle, competenze in materia) è cercare di fare deduzioni attraverso l'implicazione logica, andando molto a buon senso. Quindi capisco benissimo che il mondo sia complicato, ma nello stesso tempo fatico a pensare che ogni Paese sia slegato e totalmente indipendente dall'altro. Una qualche forma di influenza reciproca dovrà pur esserci, con le dovute eccezioni, ovviamente. E tutte le incognite X ( o Y) del caso. Tenendo presente le diverse velocità a cui viaggiano i Paesi sviluppati da quelli del terzo o quarto o quinto mondo. Parere mio, è sempre una questione di tempo, poi...
marco---
00martedì 12 giugno 2007 09:33
Re: globalizzazione e incognite
stelafe, 12/06/2007 08:54:




...Quindi capisco benissimo che il mondo sia complicato, ma nello stesso tempo fatico a pensare che ogni Paese sia slegato e totalmente indipendente dall'altro. Una qualche forma di influenza reciproca dovrà pur esserci, con le dovute eccezioni, ovviamente...


L'entrata in vigore della moneta unica europea penso che deponga a favore di quanto hai scritto, i tassi ora salgono in sinergia tra tutti gli stati che usano la nuova moneta, la politica monetaria penso sia un elemento piuttosto significativo che ora accomuna molti paesi.
D'accordo sul fatto che la situazione resti complessa da analizzare, anch'io sono un autodidatta, nulla di più in economia, non pretendo affatto d'avere ragione, si fa per discutere... almeno per me...

Marco
Renatov
00martedì 12 giugno 2007 12:30
indebitamento
link


sempre più su! finalmente ci stiamo europeizzando che bello
guidoXXXX
00martedì 12 giugno 2007 13:10
Re: globalizzazione e incognite
stelafe, 12/06/2007 08.54:


Guido [SM=g7755] uffa! Se fosse tutto semplice non saremmo nemmeno qui a parlarne.


Non é per fare il criticone, ci mancherebbe altro. Ma dato che avevi affermato che i mercati immobiliari dei diversi paesi sono legati tra loro, e poi aletiburtino in un post successivo aveva riportato che in Gran Bretagna i prezzi sono aumentati dell'11% in un anno, mi sono sentito in dovere di disinnescare il potenziale cortocircuito tra le due affermazioni (nessuno aveva detto niente, ma meglio prevenire che curare).

Comunque, visto che ci sono, per puro diletto provo a stimolare il dibattito facendo qualche considerazione da economista dilettante sulla globalizzazione dei mercati.

In comune i diversi mercati immobiliari hanno sicuramente il fatto che ultimamente i tassi di interesse sono stati bassi ovunque, spingendo le famiglie ad indebitarsi. Però per il resto ci sono molte differenze e particolarità, e secondo me vedere un mercato immobiliare globale con qualche eccezione qua e là (Germania o Giappone) può essere fuorviante.

In Italia oggi siamo messi veramente male per quanto riguarda il rapporto tra reddito disponibile delle famiglie e prezzo medio degli immobili. In compenso le famiglie (leggi genitori di chi compra casa) hanno (in media) tanti bei risparmi accumulati negli scorsi decenni (boom economico degli anni 60 + sperperi pubblici degli anni 70-80).

Gli aumenti dei tassi probabilmente faranno sgonfiare i prezzi degli immobili (e il patrimonio delle famiglie, attualmente investito in gran parte in immobili), ma non credo che questo processo avverrà in maniera traumatica (anche se probabilmente diverse persone, a livello individuale, passeranno dei brutti quarti d'ora).

Se per scoppio della bolla immobiliare si intende un evento catastrofico in cui la crisi immobiliare si propaga agli altri settori dell'economia e trascina tutti nel disastro, secondo me non in Italia non scoppierà un bel nulla. Anzi, più che di bolla (termine pittoresco ma fuorviante) sarebbe corretto parlare di una temporanea sopravvalutazione degli immobili dovuta a una somma di motivi congiunturali (in parte globali e in parte locali).

Forse negli USA potrebbe succedere qualcosa di simile allo scoppio di una bolla (ma non ci credo molto) e anche in tal caso non vedo perché il crollo dei prezzi si dovrebbe propagare automaticamente in Italia. Anzi, forse succederebbe il contrario, perché la prima cosa che farebbero le banche centrali in caso di crisi sarebbe diminuire i tassi, e questa storia veramente non finirebbe più.

Qui in Italia la sola cosa che dobbiamo augurarci é che si chiuda presto questa sciagurata parentesi di soldi facili e che le quotazioni immobiliari tornino spontaneamente sulle medie di lungo periodo.

Comunque sia, gardate qui che bei rapporti sanno fare in America.

THE STATE OF THE NATIONS HOUSING
www.jchs.harvard.edu/publications/markets/son2007/son2007.pdf

E guardate qui che bel pulsantino

Link bolla immobiliare
.
grella
00martedì 12 giugno 2007 13:50
Re: Re: globalizzazione e incognite
guidoXXXX, 12/06/2007 13.10:


Non é per fare il criticone, ci mancherebbe altro. Ma dato che avevi affermato che i mercati immobiliari dei diversi paesi sono legati tra loro, e poi aletiburtino in un post successivo aveva riportato che in Gran Bretagna i prezzi sono aumentati dell'11% in un anno, mi sono sentito in dovere di disinnescare il potenziale cortocircuito tra le due affermazioni (nessuno aveva detto niente, ma meglio prevenire che curare).

Comunque, visto che ci sono, per puro diletto provo a stimolare il dibattito facendo qualche considerazione da economista dilettante sulla globalizzazione dei mercati.

In comune i diversi mercati immobiliari hanno sicuramente il fatto che ultimamente i tassi di interesse sono stati bassi ovunque, spingendo le famiglie ad indebitarsi. Però per il resto ci sono molte differenze e particolarità, e secondo me vedere un mercato immobiliare globale con qualche eccezione qua e là (Germania o Giappone) può essere fuorviante.

In Italia oggi siamo messi veramente male per quanto riguarda il rapporto tra reddito disponibile delle famiglie e prezzo medio degli immobili. In compenso le famiglie (leggi genitori di chi compra casa) hanno (in media) tanti bei risparmi accumulati negli scorsi decenni (boom economico degli anni 60 + sperperi pubblici degli anni 70-80).

Gli aumenti dei tassi probabilmente faranno sgonfiare i prezzi degli immobili (e il patrimonio delle famiglie, attualmente investito in gran parte in immobili), ma non credo che questo processo avverrà in maniera traumatica (anche se probabilmente diverse persone, a livello individuale, passeranno dei brutti quarti d'ora).

Se per scoppio della bolla immobiliare si intende un evento catastrofico in cui la crisi immobiliare si propaga agli altri settori dell'economia e trascina tutti nel disastro, secondo me non in Italia non scoppierà un bel nulla. Anzi, più che di bolla (termine pittoresco ma fuorviante) sarebbe corretto parlare di una temporanea sopravvalutazione degli immobili dovuta a una somma di motivi congiunturali (in parte globali e in parte locali).

Forse negli USA potrebbe succedere qualcosa di simile allo scoppio di una bolla (ma non ci credo molto) e anche in tal caso non vedo perché il crollo dei prezzi si dovrebbe propagare automaticamente in Italia. Anzi, forse succederebbe il contrario, perché la prima cosa che farebbero le banche centrali in caso di crisi sarebbe diminuire i tassi, e questa storia veramente non finirebbe più.

Qui in Italia la sola cosa che dobbiamo augurarci é che si chiuda presto questa sciagurata parentesi di soldi facili e che le quotazioni immobiliari tornino presto sulle medie di lungo periodo.

Comunque sia, gardate qui che bei rapporti sanno fare in America.

THE STATE OF THE NATIONS HOUSING
www.jchs.harvard.edu/publications/markets/son2007/son2007.pdf

E guardate qui che bel pulsantino

Link bolla immobiliare
.



Non capisco il motivo della disputa su dati che oltretutto già sapevamo.
Che la bolla si sia manifestata in alcuni paesi più che in altri era ormai chiaro e che in alcuni non si sia manifestata affatto pure.
L'unica cosa con cui non sono in sintonia con Guido è il dubbio sul termine "Bolla".
Mi sembra lampante che in Italia come Spagna e Usa la Bolla ci sia e se l'effetto non sarà catastrofico è per il fatto che in Finanza 1+1 non dà 2.
Mischiando le carte in tavola con Siiq varie e fondi pensione a lungo termine le negatività possono essere spalmate nel tempo diluendo una situazione reale catastrofica.
Pensa se gli invenduti, invece di essere assorbiti dalle siiq fossero rimasti sul groppone ai costrurttori.In quel caso sì che la Bolla sarebbe esplosa manifestando tutta la sua negatività. [SM=j7568]



marco---
00martedì 12 giugno 2007 13:55
Re: Re: globalizzazione e incognite
guidoXXXX, 12/06/2007 13:10:

...Forse negli USA potrebbe succedere qualcosa di simile allo scoppio di una bolla (ma non ci credo molto) e anche in tal caso non vedo perché il crollo dei prezzi si dovrebbe propagare automaticamente in Italia. Anzi, forse succederebbe il contrario, perché la prima cosa che farebbero le banche centrali in caso di crisi sarebbe diminuire i tassi, e questa storia veramente non finirebbe più...

Ho qualche dubbio in relazione a questa scelta, verrebbe meno lo scopo di drenare liquidità dai mercati, scopo per il quale la BCE sta assiduamente lavorando da una anno e mezzo circa. Inoltre, in un certo senso, capovolgere improvvisamente la politica monetaria diminuirebbe la credibilità dell'istituto stesso, forse creando disorientamento nei mercati.

Marco
laplace77
00martedì 12 giugno 2007 13:57
Re: Re: globalizzazione e incognite
guidoXXXX, 12/06/2007 13.10:


...
Se per scoppio della bolla immobiliare si intende un evento catastrofico in cui la crisi immobiliare si propaga agli altri settori dell'economia e trascina tutti nel disastro, secondo me non in Italia non scoppierà un bel nulla. Anzi, più che di bolla (termine pittoresco ma fuorviante) sarebbe corretto parlare di una temporanea sopravvalutazione degli immobili dovuta a una somma di motivi congiunturali (in parte globali e in parte locali).

Forse negli USA potrebbe succedere qualcosa di simile allo scoppio di una bolla (ma non ci credo molto) e anche in tal caso non vedo perché il crollo dei prezzi si dovrebbe propagare automaticamente in Italia. Anzi, forse succederebbe il contrario, perché la prima cosa che farebbero le banche centrali in caso di crisi sarebbe diminuire i tassi, e questa storia veramente non finirebbe più.

Qui in Italia la sola cosa che dobbiamo augurarci é che si chiuda presto questa sciagurata parentesi di soldi facili e che le quotazioni immobiliari tornino spontaneamente sulle medie di lungo periodo.
...



sulle bolle e il loro scoppio...

...sul fatto che l'immobiliare e':
- illiquido;
- non trasparente;
- ecc...

...s'e' detto tanto...


...qui c'e' un pratico riassunto:


Housing Bubbles don't pop; they deflate slowly
www.youtube.com/watch?v=tkzb5cmmma8




ciao a tutti
e buona bolla


che scoppi o si sgonfi sempre bolla e':
it.wikipedia.org/wiki/Bolla_speculativa

"Si definisce bolla speculativa una particolare fase di un qualsiasi mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo. Generalmente si parla di bolla speculativa con riferimento a mercati finanziari, nei quali vengono trattate azioni, obbligazioni e titoli derivati. Ma la storia delle bolle insegna che sono stati frequenti i casi di bolle speculative che hanno riguardato beni materiali, come gli immobili."


ariciao

[SM=g7628] [SM=g7628] [SM=g7628]
grella
00martedì 12 giugno 2007 14:13
Se non vedo non ci credo....
Sì in effeti quello che volevo dire è che molte persone credono che una Bolla per provare la propria esistenza, debba necessariamente dare risultati immediati e catastrofici(scoppio) altrimenti non esiste. Questo non è vero perchè le negatività anche se spalmate nel tempo non sono sicuramente inferiori ai danni che potrebbero causare nel breve termine.Si tratta solo di arginare momentaneamente la catastrofe e non creare panico.quando poi tra trent'anni qualcuno rimarrà deluso da qualche forma di risparmio non si renderà neanche conto di aver scontato un pezzettino di bolla che sicuramente toccherà tutti.
Insomma si sono solamente affinati i modi e i tempi ma i "29'" esistono ancora e non è detto che per qualche errore di calcolo possano ripetersi.
rupertevs
00martedì 12 giugno 2007 15:02
Cosa si può fare in concreto?
E' un po' di tempo che seguo il forum e prima di proferire parola faccio a tutti i partecipanti i miei complimenti. Già... l'attività che state svolgendo tutti voi in qualunque altro paese del mondo che aspira a definirsi "democratico" non farebbe ne caldo ne freddo perchè probabilmente il vostro tema di discussione sarebbe una notizia ricorrente trita e ritrita (ed in effetti in alcuni paesi lo è), ...forse quasi banale.

Eppure qui, in questa Italia delle corporazioni, del politichetto da quattro soldi, dei ladri di galline e di evasori... quì state facendo qualcosa di cui una intera generazione vi è grata.

Come diceva qualcuno... una notizia non esiste se non se ne parla.

Comunque... complimenti a parte... invito tutti voi/noi a pensare qualche attività o iniziativa concreta per scardinare questo sistema immobiliare vergogna del paese. Una idea che mi viene in mente, mutuata da quanto stanno facendo le case discografiche (vero capolavoro degli interessi corporativi) con il p2p potrebbe essere quella di inquinare il mercato immobiliare fissando appuntamenti a più non posso con le agenzie senza poi mai presentarsi, fargli perdere una marea di tempo. ...ma già adesso che ci rifletto me pare na str... Avete idee concrete da applicare tutti insieme?

Una volta mi è stato insegnato che l'unione fa la forza, perche non provare?


stelafe
00martedì 12 giugno 2007 15:10
bolla speculativa

LINK

Le bolle speculative presentano tre caratteristiche principali:

Persistenza: lerrore di previsione (Pt+1  Et Pt+1) tenderà ad avere lo stesso segno nel tempo. La persistenza porta gli operatori a formulare aspettative in continuità con il modello passato, autoalimentando la tendenza già assunta dallandamento delle quotazioni;

Esplosività: le bolle crescono a un tasso che compensa il rischio assunto dagli investitori su un titolo il cui prezzo non segue i suoi fondamentali ma la speculazione (è violata la condizione di trasversalità);

Positività: le bolle non possono essere negative (in tal caso, il prezzo scenderebbe più che seguendo i fondamentali)

(GUIDOXXXX: MODIFICATA SOLO LA FORMATTAZIONE DEL LINK PER EVITARE GLI SPAGINAMENTI)
guidoXXXX
00martedì 12 giugno 2007 15:37
La "bolla immobilare"
.
Forse in molte dispute non ci si accorge che si sta dicendo la stessa cosa usando parole diverse.

In effetti il termine "bolla" é molto pittoresco, ma non é interpretato da tutti allo stesso modo (anche se le definizioni di Laplace77 o Stelafe a me vanno benissimo). Quante volte avete sentito dire cose strampalate del tipo "scampata anche quest'anno la bolla immobiliare!", oppure "nonostante si parli di bolla i prezzi non sono diminuiti"? Nella testa di gran parte delle persone "bolla" é sinonimo di "crollo catastrofico".

Vedete per esempio il forum dell'ADUC
www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=117529
dove lo stesso Alex che respingeva con decisione ogni ipotesi di bolla (Grella si é beccato pure del "santone") alla fine si é detto tranquillamente d'accordo (a patto di non usare il termine "bolla") sul fatto che sarebbe del tutto ragionevole un ritorno ai prezzi passati (il che a Roma significherebbe un calo nominale almeno del 50%, che nemmeno i più accaniti sostenitori dell'esistenza di una bolla immobiliare osano sperare).

Forse é più chiaro (anche se é un pò più lungo) se invece di "bolla immobiliare" diciamo "sopravvalutazione degli immobili dal 100% al 200% rispetto alla media di lungo periodo", o qualcosa di simile. Mi rendo conto che é meno elegante, ma si eviterebbero un sacco di equivoci.

Poi si può discutere sulle cause (anche psicologiche) di questa sopravvalutazione, e se alla media di lungo periodo si tornerà con un atterraggio duro (con crisi rovinose) oppure un atterraggio morbido diluito su qualche anno (come mi sembra più probabile), con eventuali strascichi sui prossimi decenni (leggi fondi pensionistici).

(A proposito, la stesura della voce "bolla immobiliare" per Wikipedia chi la fa?)

X Marco.
Per un eventuale abbassamento dei tassi, mi riferivo ad un'ipotesi improbabile di catastrofe economica. Secondo me le banche centrali insisteranno nell'aumentarli gradualmente (o nel tenerli alti) finché le quotazioni immobiliari non saranno tornate nella media degli ultimi decenni. Non posso che augurargli buon lavoro.

X Rupertevs
Benvenuto nel forum, e grazie dei complimenti. Secondo me tutto quello che si può fare di concreto per cambiare il mercato é rifiutarsi di comperare casa a questi prezzi. Purtroppo se questa scelta la facciamo solo in 100 o 200 serve a poco, in un mercato da 800000 compravendite annue. Accontentiamoci di salvarci individualmente.

PS. Se non lo sai già, in basso a sinistra puoi vedere una piccola icona arancione. Ciccandoci sopra puoi vedere le statistiche degli accessi a questo forum. I visitatori giornalieri sono tra i 200 e i 500, presumo più o meno sempre gli stessi. Quando cominceremo a svegliarci noi italiani?

Link bolla immobiliare
.
grella
00martedì 12 giugno 2007 19:12
Re: Re: Re: globalizzazione e incognite
laplace77, 12/06/2007 13.57:



che scoppi o si sgonfi sempre bolla e':
it.wikipedia.org/wiki/Bolla_speculativa

"Si definisce bolla speculativa una particolare fase di un qualsiasi mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo. Generalmente si parla di bolla speculativa con riferimento a mercati finanziari, nei quali vengono trattate azioni, obbligazioni e titoli derivati. Ma la storia delle bolle insegna che sono stati frequenti i casi di bolle speculative che hanno riguardato beni materiali, come gli immobili."


ariciao

[SM=g7628] [SM=g7628] [SM=g7628]



A me questa spiegazione trovata su wikipedia da Laplace sembra abbastanza azzeccata.

X stefale: Forse il termine negativo di "Bolla" nei mercati finanziari è "panic-selling" e cioè cercare di liberarsi a qualsiasi prezzo di un prodotto anzichè essere disposto ad acquistarlo a qualsiasi prezzo (come succede a titoli in bolla speculativa a rialzo).In effetti il termine bolla viene usato solo nei casi di positività (a rialzo) della speculazione e non viceversa. [SM=g7576]





Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com