Provvigioni, ora chi vende paga di più
L'articolo e' un po' datato ma interessante(non so se e' gia' stato postato):
dic 2008
qualche passo:
«Durante la trattativa il mediatore non considera più il venditore come il soggetto prevalente» spiega Fabio Guglielmi, presidente del network Professionecasa.
I proprietari hanno perso potere contrattuale e «se prima pagavano il 2% ora da noi versano il 4%». Secondo Guglielmi «sarà così per almeno altri 12- 24 mesi. Ci sono troppi immobili sul mercato con caratteristiche simili; prima si vendeva in 30 giorni quel che oggi si vende oggi in 4-5 mesi o più».
Mauro Danielli, presidente vicario di Fimaa, ricorda la sentenza dell'Antitrust del 2004: «Nessuna associazione di categoria può più suggerire alcun compenso provvigionale ai propri associati ».
e ancora:
La parcella da pagare al professionista si negozia dunque di volta in volta fra le parti interessate. «Sulla base delle indagini di mercato la media globale si aggira sul 4-5%. L'acquirente è diventato ora più che mai merce preziosa.Ha dunque più possibilità di negoziare lo sconto sull'immobile e la provvigione, e chiede sempre più servizi
Per questo ragione Emanuele Barbera, presidente del gruppo Sarpi Immobiliare, network in franchising presente con 42 agenzie in Lombardia,Piemonte e Trentino, annuncia che, «in considerazione dei maggiori costi pubblicitari per promuovere la vendita, passeremo nel 2008 dal 3% al 5% richiesti al venditore, mentre per gli acquirenti, dato il maggior peso che assumono in questa fase di mercato,lo sconto provvigioni potrebbe essere dal 3% al 2%».
Per Giuseppe Caruso,a.d.di Pirelli Re franchising, in effetti, ora servono «almeno due vendite in più l'anno al mediatore per compensare i mancati guadagni. Il potenziale acquirente chiede uno sconto del 10-15% sull'iniziale prezzo di vendita dell'immobile, cui aggiungere tempi più lunghi per concludere la trattativa. Di conseguenza perdiamo almeno un punto percentuale di commissione ».
La media Pirelli è del 5% circa, calcolata sulle due parti, per immobili il cui valore va da 150 mila euro in su. Anche Pirelli ha spostato il peso delle provvigioni a carico della parte venditrice: circa il 3 per cento.
Anche Nicola Volpes, dell'omonima rete in franchising, conviene che «se dovessi esserci un aggiustamento delle provvigioni, sarebbe più orientato verso il venditore». Rimarca poi che «una trattativa seria si deve chiudere con uno scarto del 5-6% del prezzo di vendita iniziale
poi una controtendenza:
Infine segnaliamo la scelta in controtendenza di Gastone immobiliare, network radicato in Piemonte, per cui «siccome gli immobili della provincia di Torino hanno beneficiato di valori di base più bassi della media delle altre province italiane - spiega il presidente Ubaldo Messina - il venditore continua a fare la parte del leone (3%), rispetto all'acquirente ( 4%)».
Per le zone in di Roma invece nessuna trattativa.
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Ricordate che le provvigioni si trattano!