Re:
(sylvestro), 28/04/2010 15.23:
Vulpes in laqueo caudam amiserat et ob pudorem deformitatem suam intolerabilem putabat.
statuit igitur alias quoque vulpes ad idem inducere: nam inter se cogitaverat: " Vitium meum communi malo celabo". Univeras itaque congregat. In frequenti contione dicit: "Caudas abscindite, nam nostre caudae non modo intolerabile dedecus sunt, sed etiam onus inutile nimisque grave" Respondet vulpecula iuvenis et hilaris: "Amica, hoc consilium tibi ipsi utile est, haud nobis"
Per chi non c'ha voglia:
Una volpe aveva perso la coda in una trappola e dalla vergogna riteneva intollerabile la sua deformità.
Allora per lo stesso motivo (ndf
la vergogna) decise di ingannare le altre volpi: infatti tra sè e sè aveva pensato: " Nasconderò il mio difetto come una comune sventura".
Quindi radunò tutti quanti. Nell'affollata assemblea disse: Tagliate le code, infatti queste sono ignobili di tipo intollerabile, ma anche peso inutile e troppo pesante.
Rispose una volpe giovane e allegra: Amica, questo consiglio è utile a te stessa, non a noi.
Cav, beccati questa poesia dell'Oldani che per sbaglio mi è sembrato di leggere oggi mentre andavo a lavoro su di un cartellone pubblicitario (che non ho capito, magari è stata una allucinazione, stanotte ho dormito 2 ore) firmato comune di Milano (boh? ci riguardo tornando a casa). Me l'ha cmq ricordata e l'ho riletta. Ho avuto un brivido...:
gli angeli
la pioggia ha fili grossi paralleli,
è come il ferro nel cemento armato
in cui la gente viva è seppellita.
e se si effettua una radiografia
ai pilastri dei ponti di autostrada
si vedono degli angeli volanti,
ma tutto ciò, neanche un po', ci graffia:
è la cacca d'italia, nostra maffia.
Guido Oldani