Bolla immobiliare - 38° Parte

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pax2you
00venerdì 20 maggio 2011 11:28
Re: Re: Comincia lo schifo
_gmp_, 5/20/2011 11:14 AM:




resta la soddisfazione di averlo previsto!!! [SM=g1749718]




D'altronde la Francia insegna che costruire case sociali(da 10 anni ne fanno 100.000 all'anno con la massima punta nel 2010 di 131.000) puo' giovare al settore senza per questo far perdere valore a chi investe nell'immobiliare.

Ovviamente non e' l'unica iniziativa ma mi sembra che sia sul fronte prezzi che sul fonte aiuto sociale e alle aziende hanno dato risultati nettamente migliori anche degli usa.




pax2you
00venerdì 20 maggio 2011 11:30
breve rapporto ance sulla Francia
per quanto i francesi se la tirino un po' bisogna ammettere che come politica abitativa hanno dato lezione a tutti.
L'ossessione francese di guardare cosa fanno uk e usa per poi adeguare le proprie politiche mi sembra si sia rivelata positiva.

D'altronde se il mercato immobiliare PRIVATO si riferisse esclusivamente alle categorie sociali che si possono permettere l'acquisto con parametri adeguati al loro reddito non si avrebbero dei grossi cali di prezzo o di compravendite per un periodo prolungato.
marco---
00venerdì 20 maggio 2011 11:42
La mappa dei prezzi e degli affitti in 40 città italiane (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 18/05/2011)

Mappa interattiva, un click sulla città per visualizzare i dati.

I singoli file però, come ha osservato syl, sembrano essere relativi al 2010.
pax2you
00venerdì 20 maggio 2011 11:54
Re:
marco---, 5/20/2011 11:42 AM:

La mappa dei prezzi e degli affitti in 40 città italiane (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 18/05/2011)

Mappa interattiva, un click sulla città per visualizzare i dati.

I singoli file però, come ha osservato syl, sembrano essere relativi al 2010.




bellissimo.

Ci sono anche le percentuali di residenti proprietari della casa in cui vivono.
Roma città 64,6%
Milano città 59,5%


serafin.
00venerdì 20 maggio 2011 12:02
Re:
marco---, 20/05/2011 11.42:

La mappa dei prezzi e degli affitti in 40 città italiane (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - 18/05/2011)

Mappa interattiva, un click sulla città per visualizzare i dati.

I singoli file però, come ha osservato syl, sembrano essere relativi al 2010.




Dio come vi voglio bene [SM=g1750483]

Modena

Solo Affitti: canoni
in calo del20%
nel giro di un anno

Ancora piuttosto fermo il
mercato delle case a Modena,
pur conqualche accenno di
recupero.
dgambera
00venerdì 20 maggio 2011 22:37
Fattela te la famiglia con 1k/mese (cit.) :o

Matrimoni in estinzione


Trentamila matrimoni in meno solo negli ultimi due anni. Lo rileva l'Istat e sui media la notizia è rimbalzata come una novità. Curioso, basti pensare che la tendenza è cominciata dal lontano 1972! Notizia questa che fa il paio con quanto diffuso dal Censis qualche giorno fa sulla scomparsa dei giovani. Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010 abbiamo persi più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 ei 34 anni. Vecchi, soli e senza figli.
A Nove in punto, Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale e fondatore dell'AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), Andrea Catizone, direttrice Osservatorio sulle famiglie dell’Eurispes e Roberto Volpi, statistico, autore tra gli altri del libro La fine della famiglia. La rivoluzione di cui non ci siamo accorti ed editorialista de Il Foglio.



Ascoltare dal minuto 5 ;)
dgambera
00venerdì 20 maggio 2011 23:24
serafin.
00venerdì 20 maggio 2011 23:43
Re:
dgambera, 20/05/2011 22.37:

Fattela te la famiglia con 1k/mese (cit.) :o

Matrimoni in estinzione


Trentamila matrimoni in meno solo negli ultimi due anni. Lo rileva l'Istat e sui media la notizia è rimbalzata come una novità. Curioso, basti pensare che la tendenza è cominciata dal lontano 1972! Notizia questa che fa il paio con quanto diffuso dal Censis qualche giorno fa sulla scomparsa dei giovani. Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010 abbiamo persi più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 ei 34 anni. Vecchi, soli e senza figli.
A Nove in punto, Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale e fondatore dell'AMI (Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani), Andrea Catizone, direttrice Osservatorio sulle famiglie dell’Eurispes e Roberto Volpi, statistico, autore tra gli altri del libro La fine della famiglia. La rivoluzione di cui non ci siamo accorti ed editorialista de Il Foglio.



Ascoltare dal minuto 5 ;)




ahhhhh tutti bamboccioni [SM=g7628]
fabio_c
00sabato 21 maggio 2011 14:08
Re: Re: Re: nuovo ciclo ...
laplace77, 19/05/2011 20.20:




si ma a roma non mi pare ce ne siano...

[SM=g7600]

...


Se cerchi qualche dismissione a Roma: Vendita alloggi patrimoniali di "PosteItaliane"

Ostia Ponente base d'asta 817 euro/mq circa
Casal de' Pazzi base d'asta 1407 euro/mq circa

Purtroppo me ne sono accorto solo stamattina. [SM=g1765347]

fabio
dgambera
00sabato 21 maggio 2011 15:41
Spencer Dale (Banca d'Inghilterra): tassi destinati a crescere, tempi duri per le famiglie inglesi

di Nicol Degli Innocenti 21 maggio 2011


LONDRA - Saranno tempi duri per le famiglie inglesi: parola di Spencer Dale, chief economist della Banca d'Inghilterra. Anche se la ripresa è ancora incerta i tassi d'interesse, da due anni ai minimi storici dello 0.5%, dovranno inevitabilmente salire per ridurre l'inflazione che non accenna a scendere e il risultato sarà «almeno un anno di stretta per i redditi delle famiglie», che stanno rallentando a ritmi non visti da quasi un secolo.

E' la prima volta che la Bank of England da' espliciti "consigli" agli inglesi incerti, ad esempio, se accendere un mutuo a tasso variabile o fisso.
L'aumento dei tassi è necessario per tutelare le prospettive di lungo termine dell'economia britannica, ha detto Dale in un'intervista al Financial Times. «Non sono affatto fiducioso che la ripresa si sia consolidata e che prosegua, - ha ammesso Dale. – Però sono ancora più preoccupato degli effetti dell'inflazione».L'economia britannica è cresciuta dello 0,5% nel primo trimestre dell'anno, molto meno del Pil di altri Paesi europei, dopo un calo dello 0,5% negli ultimi tre mesi del 2010. Questa settimana è stato annunciato che l'indice dei prezzi al consumo di aprile è salito al 4,5%, oltre il doppio del tasso d'inflazione programmata del 2 per cento. Il governatore Mervyn King ha avvertito che l'inflazione continuerà ad essere un problema per molti mesi, forse fino al 2012, riducendo il potere di acquisto degli inglesi.

Dale, che fa parte della Monetary Policy Committee (Mpc) che prende le decisioni sui tassi d'interesse, ha detto che il primo aumento dei tassi dovrebbe essere immediato, nonostante la debolezza della ripresa economica. «Votare per aumentare i tassi non mi rende particolarmente felice, - ha sottolineato il chief economist. – Non prendo alla leggera l'impatto che avrà su alcune famiglie. Però ritengo che il costo per la nostra economia nel suo complesso sarebbe ancora più grave, se l'inflazione restasse a lungo e la nostra credibilità venisse erosa.»

L'Mpc è divisa sul da farsi: nell'ultima riunione Dale e altri due membri avevano votato a favore di un rialzo dei tassi ma gli altri sei, tra cui King, si erano opposti a un aumento per non soffocare la ripresa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA


nobear
00sabato 21 maggio 2011 23:26
eccoci DG (DJ per gli amici).... "si balla". Un po' troppo per me...
Grecia, Fitch taglia il rating a ‘B+’
Lagarde: “E’ a rischio bancarotta”


L'agenzia ha declassato il merito di credito del Paese. Da Ue, Bce e Fmi parere unanime: "Le privatizzazioni sono troppo lente". E il ministro delle Finanze greco, Papaconstantinou, punta ad accelerare il programma da 50 miliardi di euro

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/20/grecia-fitch-taglia-il-rating-a-blagarde-e-a-rischio-default/112621/

fede49
00domenica 22 maggio 2011 00:06
Re:
dgambera, 21/05/2011 15.41:

Spencer Dale (Banca d'Inghilterra): tassi destinati a crescere, tempi duri per le famiglie inglesi

di Nicol Degli Innocenti 21 maggio 2011


LONDRA - Saranno tempi duri per le famiglie inglesi: parola di Spencer Dale, chief economist della Banca d'Inghilterra. Anche se la ripresa è ancora incerta i tassi d'interesse, da due anni ai minimi storici dello 0.5%, dovranno inevitabilmente salire per ridurre l'inflazione che non accenna a scendere e il risultato sarà «almeno un anno di stretta per i redditi delle famiglie», che stanno rallentando a ritmi non visti da quasi un secolo.

E' la prima volta che la Bank of England da' espliciti "consigli" agli inglesi incerti, ad esempio, se accendere un mutuo a tasso variabile o fisso.
L'aumento dei tassi è necessario per tutelare le prospettive di lungo termine dell'economia britannica, ha detto Dale in un'intervista al Financial Times. «Non sono affatto fiducioso che la ripresa si sia consolidata e che prosegua, - ha ammesso Dale. – Però sono ancora più preoccupato degli effetti dell'inflazione».L'economia britannica è cresciuta dello 0,5% nel primo trimestre dell'anno, molto meno del Pil di altri Paesi europei, dopo un calo dello 0,5% negli ultimi tre mesi del 2010. Questa settimana è stato annunciato che l'indice dei prezzi al consumo di aprile è salito al 4,5%, oltre il doppio del tasso d'inflazione programmata del 2 per cento. Il governatore Mervyn King ha avvertito che l'inflazione continuerà ad essere un problema per molti mesi, forse fino al 2012, riducendo il potere di acquisto degli inglesi.

Dale, che fa parte della Monetary Policy Committee (Mpc) che prende le decisioni sui tassi d'interesse, ha detto che il primo aumento dei tassi dovrebbe essere immediato, nonostante la debolezza della ripresa economica. «Votare per aumentare i tassi non mi rende particolarmente felice, - ha sottolineato il chief economist. – Non prendo alla leggera l'impatto che avrà su alcune famiglie. Però ritengo che il costo per la nostra economia nel suo complesso sarebbe ancora più grave, se l'inflazione restasse a lungo e la nostra credibilità venisse erosa.»

L'Mpc è divisa sul da farsi: nell'ultima riunione Dale e altri due membri avevano votato a favore di un rialzo dei tassi ma gli altri sei, tra cui King, si erano opposti a un aumento per non soffocare la ripresa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA






fede49
00domenica 22 maggio 2011 00:08
Rieccoci
Ciao a tutti,

sono diversi mesi che non frequento più questo forum e rientrando mi sembra di essere uscito ieri, è cambiato il numero dei post dei fedelissimi che ha raggiunto numeri altissimi. La sostanza tuttavia non è cambiata: la speranza e l'outlook che i prezzi delle case debbano scendere, ma guardando bene si sono mossi poco. Gli estremisti, me compreso, sono stati contraddetti da una sostanziale tenuta di questo strano mercato. A dire il vero un po sono scesi, qui a Milano si acquista un appartamento al 10% meno di tre anni fa, ma di appartamenti belli in vendita ce ne sono pochi. Sapendo che a Milano ci sono da 50.000 a 80.000 case vuote, senza contare le nuove costruzioni di City Life con appartamenti da 6.000 a 12.000 euro al metro assolutamente invenduti, l'area di Porta Genova con grattacieli giganti pieni di uffici vuoti, Santa Giulia, le aziende e piccole attività che chiudono schiacciate dai grandi shopping centers (per lo più francesi, tedeschi e scandinavi), mi chiedo chi mai li abiterà. È evidente che dietro c'è una speculazione gigantesca sostenuta dalle banche che hanno tutti questi immobili in pancia a sostenere i loro bilanci di carta, non possono permettersi un calo generalizzato dei prezzi, quindi non mollano. Poi c'è il malaffare, ndrangheta in testa, non è un luogo comune ma una triste realtà. I numeri ufficiali parlano di 40 miliardi di Euro in nero all'anno generati da questa multinazionale perversa. Secondo voi dove li mettono? In Bot? Una buona parte va in immobili e certamente preferiscono Milano a un borgo sull'Appennino. I proprietari privati sono involontariamente complici di questo mercato bloccato, perché non saprebbero dove investire meglio un eventuale smobilizzo dei loro mattoni, perché incapaci o impossibilitati di metterli a reddito in una bottega che per la stragrande maggioranza di loro è un tunnel senza uscita e per i loro figli sarà morta. Per capirlo basta andare nei paesi dove le aziende funzionano ancora, comprese quelle ad altissimo reddito come la Svizzera dove se rapportata agli stipendi ed alla qualità della costruzione una casa dovrebbe costare il doppio che da noi, invece costa anche di meno. Se poi andiamo in Germania, troviamo un rapporto costo al metro quadro rispetto allo stipendio medio di un terzo rispetto al nostro e questo dimostra che c'è qualcosa di fondamentale che non funziona. Quando la gente incomincerà ad accorgersi che invece di tenere 100.000 Euro sul conto perché insufficienti per acquistarsi un box a Milano potrà acquistarsi un bell'appartamentino a Berlino e metterlo a reddito con la certezza di trovarsi tra qualche anno un valore ed aver intascato nel frattempo molto più di quanto la banca strozzina gli avrà dato per i contanti, le banche saranno costrette ad uscire allo scoperto e ci sarà un adeguamento che equivarrà ad un crollo. Il problema è indovinare quando tutto questo succederà. Tutti giuravano che negli USA i prezzi delle case si sarebbero ripresi e che qui da noi bastava tenere duri fino a quando la ripresa americana avrebbe portato un riallineamento, invece non succede perché l'economia non riparte e la popolazione è a bolletta. Qui da noi ci sono ancora gli orticelli dei nonni, ma quando l'ultima cicoria sarà stata tagliata senza aver potuto seminare quella nuova...

dgambera
00domenica 22 maggio 2011 00:58
Re: Rieccoci
fede49, 5/22/2011 12:08 AM:

Ciao a tutti,

sono diversi mesi che non frequento più questo forum e rientrando mi sembra di essere uscito ieri, è cambiato il numero dei post dei fedelissimi che ha raggiunto numeri altissimi. La sostanza tuttavia non è cambiata: la speranza e l'outlook che i prezzi delle case debbano scendere, ma guardando bene si sono mossi poco. Gli estremisti, me compreso, sono stati contraddetti da una sostanziale tenuta di questo strano mercato. A dire il vero un po sono scesi, qui a Milano si acquista un appartamento al 10% meno di tre anni fa, ma di appartamenti belli in vendita ce ne sono pochi. Sapendo che a Milano ci sono da 50.000 a 80.000 case vuote, senza contare le nuove costruzioni di City Life con appartamenti da 6.000 a 12.000 euro al metro assolutamente invenduti, l'area di Porta Genova con grattacieli giganti pieni di uffici vuoti, Santa Giulia, le aziende e piccole attività che chiudono schiacciate dai grandi shopping centers (per lo più francesi, tedeschi e scandinavi), mi chiedo chi mai li abiterà. È evidente che dietro c'è una speculazione gigantesca sostenuta dalle banche che hanno tutti questi immobili in pancia a sostenere i loro bilanci di carta, non possono permettersi un calo generalizzato dei prezzi, quindi non mollano. Poi c'è il malaffare, ndrangheta in testa, non è un luogo comune ma una triste realtà. I numeri ufficiali parlano di 40 miliardi di Euro in nero all'anno generati da questa multinazionale perversa. Secondo voi dove li mettono? In Bot? Una buona parte va in immobili e certamente preferiscono Milano a un borgo sull'Appennino. I proprietari privati sono involontariamente complici di questo mercato bloccato, perché non saprebbero dove investire meglio un eventuale smobilizzo dei loro mattoni, perché incapaci o impossibilitati di metterli a reddito in una bottega che per la stragrande maggioranza di loro è un tunnel senza uscita e per i loro figli sarà morta. Per capirlo basta andare nei paesi dove le aziende funzionano ancora, comprese quelle ad altissimo reddito come la Svizzera dove se rapportata agli stipendi ed alla qualità della costruzione una casa dovrebbe costare il doppio che da noi, invece costa anche di meno. Se poi andiamo in Germania, troviamo un rapporto costo al metro quadro rispetto allo stipendio medio di un terzo rispetto al nostro e questo dimostra che c'è qualcosa di fondamentale che non funziona. Quando la gente incomincerà ad accorgersi che invece di tenere 100.000 Euro sul conto perché insufficienti per acquistarsi un box a Milano potrà acquistarsi un bell'appartamentino a Berlino e metterlo a reddito con la certezza di trovarsi tra qualche anno un valore ed aver intascato nel frattempo molto più di quanto la banca strozzina gli avrà dato per i contanti, le banche saranno costrette ad uscire allo scoperto e ci sarà un adeguamento che equivarrà ad un crollo. Il problema è indovinare quando tutto questo succederà. Tutti giuravano che negli USA i prezzi delle case si sarebbero ripresi e che qui da noi bastava tenere duri fino a quando la ripresa americana avrebbe portato un riallineamento, invece non succede perché l'economia non riparte e la popolazione è a bolletta. Qui da noi ci sono ancora gli orticelli dei nonni, ma quando l'ultima cicoria sarà stata tagliata senza aver potuto seminare quella nuova...





Un paio di domande:
- -10% di 250k-300k in 3 anni ti sembra poco?
- secondo te il rialzo dei tassi non farà spuntare opportunità finanziarie alternative all'immobiliare?

Giovanni Scorzt
00domenica 22 maggio 2011 01:22
Re: Rieccoci
fede49, 22/05/2011 00.08:

Ciao a tutti,

sono diversi mesi che non frequento più questo forum e rientrando mi sembra di essere uscito ieri, è cambiato il numero dei post dei fedelissimi che ha raggiunto numeri altissimi. La sostanza tuttavia non è cambiata: la speranza e l'outlook che i prezzi delle case debbano scendere, ma guardando bene si sono mossi poco. Gli estremisti, me compreso, sono stati contraddetti da una sostanziale tenuta di questo strano mercato. A dire il vero un po sono scesi, qui a Milano si acquista un appartamento al 10% meno di tre anni fa, ma di appartamenti belli in vendita ce ne sono pochi. Sapendo che a Milano ci sono da 50.000 a 80.000 case vuote, senza contare le nuove costruzioni di City Life con appartamenti da 6.000 a 12.000 euro al metro assolutamente invenduti, l'area di Porta Genova con grattacieli giganti pieni di uffici vuoti, Santa Giulia, le aziende e piccole attività che chiudono schiacciate dai grandi shopping centers (per lo più francesi, tedeschi e scandinavi), mi chiedo chi mai li abiterà. È evidente che dietro c'è una speculazione gigantesca sostenuta dalle banche che hanno tutti questi immobili in pancia a sostenere i loro bilanci di carta, non possono permettersi un calo generalizzato dei prezzi, quindi non mollano. Poi c'è il malaffare, ndrangheta in testa, non è un luogo comune ma una triste realtà. I numeri ufficiali parlano di 40 miliardi di Euro in nero all'anno generati da questa multinazionale perversa. Secondo voi dove li mettono? In Bot? Una buona parte va in immobili e certamente preferiscono Milano a un borgo sull'Appennino. I proprietari privati sono involontariamente complici di questo mercato bloccato, perché non saprebbero dove investire meglio un eventuale smobilizzo dei loro mattoni, perché incapaci o impossibilitati di metterli a reddito in una bottega che per la stragrande maggioranza di loro è un tunnel senza uscita e per i loro figli sarà morta. Per capirlo basta andare nei paesi dove le aziende funzionano ancora, comprese quelle ad altissimo reddito come la Svizzera dove se rapportata agli stipendi ed alla qualità della costruzione una casa dovrebbe costare il doppio che da noi, invece costa anche di meno. Se poi andiamo in Germania, troviamo un rapporto costo al metro quadro rispetto allo stipendio medio di un terzo rispetto al nostro e questo dimostra che c'è qualcosa di fondamentale che non funziona. Quando la gente incomincerà ad accorgersi che invece di tenere 100.000 Euro sul conto perché insufficienti per acquistarsi un box a Milano potrà acquistarsi un bell'appartamentino a Berlino e metterlo a reddito con la certezza di trovarsi tra qualche anno un valore ed aver intascato nel frattempo molto più di quanto la banca strozzina gli avrà dato per i contanti, le banche saranno costrette ad uscire allo scoperto e ci sarà un adeguamento che equivarrà ad un crollo. Il problema è indovinare quando tutto questo succederà. Tutti giuravano che negli USA i prezzi delle case si sarebbero ripresi e che qui da noi bastava tenere duri fino a quando la ripresa americana avrebbe portato un riallineamento, invece non succede perché l'economia non riparte e la popolazione è a bolletta. Qui da noi ci sono ancora gli orticelli dei nonni, ma quando l'ultima cicoria sarà stata tagliata senza aver potuto seminare quella nuova...





In realtà qualcosa di molto rilevante sta succedendo proprio negli ultimi mesi, guarda come galoppa l'euribor...
www.euribor.it/storico_giornaliero.php?anno=2011
FraMI
00domenica 22 maggio 2011 02:01
Re: Re: Rieccoci
dgambera, 22/05/2011 00.58:




Un paio di domande:
- -10% di 250k-300k in 3 anni ti sembra poco?
- secondo te il rialzo dei tassi non farà spuntare opportunità finanziarie alternative all'immobiliare?





Azz...l'hai letto tutto? [SM=g1750152] ... [SM=g7574]
FraMI
00domenica 22 maggio 2011 02:04
Re: eccoci DG (DJ per gli amici).... "si balla". Un po' troppo per me...
nobear, 21/05/2011 23.26:

Grecia, Fitch taglia il rating a ‘B+’
Lagarde: “E’ a rischio bancarotta”


L'agenzia ha declassato il merito di credito del Paese. Da Ue, Bce e Fmi parere unanime: "Le privatizzazioni sono troppo lente". E il ministro delle Finanze greco, Papaconstantinou, punta ad accelerare il programma da 50 miliardi di euro

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/20/grecia-fitch-taglia-il-rating-a-blagarde-e-a-rischio-default/112621/





Prego, vuol ballare con me...

www.lettera43.it/economia/macro/16550/standard--poor-s-taglia-l-outlook-dell-it...

Il futuro nero dell'Italia
Standard&Poor's taglia l'outlook: da stabile a negativo.
_gmp_
00domenica 22 maggio 2011 02:27
Re: Rieccoci
fede49, 22/05/2011 00.08:

Quando la gente incomincerà ad accorgersi che invece di tenere 100.000 Euro sul conto perché insufficienti per acquistarsi un box a Milano potrà acquistarsi un bell'appartamentino a Berlino e metterlo a reddito con la certezza di trovarsi tra qualche anno un valore ed aver intascato nel frattempo molto più di quanto la banca strozzina gli avrà dato per i contanti, le banche saranno costrette ad uscire allo scoperto e ci sarà un adeguamento che equivarrà ad un crollo.





occhio che non è così scontato, investire in germania...
Der Spiegel: Why the Global Housing Market Boom Bypassed Germany
www.spiegel.de/international/business/0,1518,552901,00.html
dgambera
00domenica 22 maggio 2011 02:47
Re: Re: Rieccoci
_gmp_, 5/22/2011 2:27 AM:




occhio che non è così scontato, investire in germania...
Der Spiegel: Why the Global Housing Market Boom Bypassed Germany
www.spiegel.de/international/business/0,1518,552901,00.html





"What you had in the last one, two, three, four years in many other Western countries -- the kind of property bubble in England, in Ireland, in Spain and in the US -- that's, in principle, what we had in Germany in the 1990s," IVD's vice-president Schick said. "And because of this price correction, we were kind of immunized against the euphoria over house price rises that gripped many Western industrialized countries. That's why Germany was the real exception. ... Admittedly, on top of that came the economic difficulties around the millennium, which have only started to lessen in the last few years."

During the last 10 years Germany struggled with periods of sluggish economic growth -- actually going into recession in 2001 -- and record unemployment. The bursting of the Dot Com stock market bubble in 2000 also hit the country hard, sending the DAX-index, which tracks the Frankfurt stock exchange, crashing to the ground.

The stock market crash, however, did not encourage investors to pour money into real estate, which generally is seen as a safe bet. Too many investors, who had got their fingers burned when the housing market bubble burst at the end of the 1990s, were reluctant to take that gamble again.


...


Against the international trend, house prices in Germany actually fell between 1998 and around 2003.



[SM=g9058]
bencobenco
00domenica 22 maggio 2011 09:18
Re: Re: Re: Rieccoci
FraMI, 22/05/2011 02.01:




Azz...l'hai letto tutto? [SM=g1750152] ... [SM=g7574]




il btp a 30 anni rende il 5% netto con un rialzo dei tassi tra l'1 e il 2%, si stima che il titolo dovrebbe perdere tra il 10 e il 20%.
In sintesi tra 18/24 mesi il btp a 30 anni rende tra il 5.5 e il 6% netto (senza ici, tasse, ristrutturazioni, cause varie e vetusta immobile)
Per quale motivo dovrei comprare un'altra casa????
ps. ovviamente stiamo sorvolando sul fattore contaggio grecia, ipotizzando lacrime e sangue per i prossimi anni,che, riportino i conti in linea con quanto pretende la comunità europea. [SM=g1748861]
serafin.
00domenica 22 maggio 2011 11:19
Sitta-Silingardi, il match
sui problemi della città


Sitta: «Sì ma noi non vogliamo costruire per fare crescere gli abitanti. Negli ultimi 20 anni a Modena abbiamo costruito le condizioni perché i modenesi andassero fuori Modena. Il Ptcp provinciale dice che in dieci anni possiamo avere una crescita del territorio urbanizzato del 5%. Ventitremila modenesi sono usciti da Modena perchè qui non avevano risposte. Chi va via lo deve fare per scelta. Ci sono coabitazioni anche fuori dalla norma, servono risposte sul diritto alla casa».

Silingardi: «Il problema casa esiste, il dato negli ultimi tre anni è in calo. Il costo alloggio di Modena è tra i più bassi. La politica dei peep ha garantito prezzi contenuti. Risultato eccellente: differenza dei costi dal 27-40% in meno. Il vero nodo è l'affitto, è lì che si gioca il mercato: novemila contratti di lavoro trasformati in un anno da tempo indeterminato a tempo determinato sono una cosa drammatica».

Sitta: «Nei peep abbiamo la fila e quelli da tremila euro al metro quadro non riescono ad essere venduti. Modena è l'unica che è rimasta a fare i peep e se qui si parte da 1500 euro al metro, a Bologna la tariffa agevolata è 2500 euro. Noi vogliamo fare solo dei peep e siete voi che non volete. Ci vogliono alloggi che costano poco adesso che è finita anche l'edilizia popolare».

14 maggio 2011

gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2011/05/14/news/sitta-silingardi-il-match-sui-problemi-della-citta...

mah strano questo confronto del 14 maggio cio capito poco sinceramente [SM=g10303]


sul giornale di oggi Sitta sostiene che a modena si costruisce perchè c'è necessita di alloggi in quanto la popolazione è aumentata e ora con il "calo dei prezzi"(?) le giovani coppie trovano risposta anche in citta e non vanno più in provincia

tutti gli appartamenti nuovi vengono venduti(!?)pena il fallimento dei costruttori

chi compra sono coppie di italiani in quanto gli immigarti non possono permettersi di acquiatare

per Sinistra e liberta ( o una sigla del genere) conviene il mutuo in quanto l'affitto è troppo caro


[SM=g1747543]
(sylvestro)
00domenica 22 maggio 2011 12:46
Arriverà una nuova bolla immobiliare?

15 maggio 2011

Il rischio di una bolla immobiliare : chi ha paura della bolla immobiliare?

Buon lunedì,

Da parecchio tempo, si discute sui media che l’offerta di prodotti immobiliari (ad uso residenziale, per uffici, ecc.), è spesso superiore alla vera domanda di mercato.

E’ indubbio che in molte città e metropoli italiane ma anche europee, cinesi ed americane, il valore degli immobili, non corrisponda più alla capacità di acquisto di molte fascie sociali.

Dall’altra, dobbiamo tenere in conto alcuni elementi :

Il settore delle costruzioni, anche e sopratutto quello dei grandi progetti, si sostiene grazie all’apporto del credito bancario e negli ultimi tempi, il livello di indebitamento delle imprese costruttrici, è salito enormemente rispetto al passato.

La richiesta da parte di imprese e privati di case, fondi commerciali ed uffici, a causa della crisi, è diminuito negli ultimi tre anni.

I costruttori, hanno avviato cantieri in un’ottica di mercato che guardava alle condizioni passate. Cioè, hanno considerato di operare in un contesto in cui i prezzi e la richiesta di immobili, fosse la stessa di alcuni anni fà.

Ora, purtroppo le condizioni reddituali dei privati e le capacità di investimento di molte imprese, si sono notevolmente ridotte ed a breve, non sono previsti cambiamenti sostanziali in senso positivo.

Inoltre, la disponibilità di uffici, fondi commerciali ed appartamenti ad uso residenziale che si sono liberati, è aumentata.

Questo, favorisce un’ulteriore offerta sul mercato immobiliare di immobili liberi e conseguentemente, potrebbe portare a riduzioni dei prezzi in alcuni segmenti ed aree.

Pertanto, il rischio per molti costruttori, è quello di dover vendere gli immobili che stanno realizzando ad un prezzo inferiore rispetto a quello preventivato e talvolta, anche con tempi più lunghi
.

Questa situazione, obbliga sicuramente i costruttori a dover sostenere oneri maggiori nei confronti delle banche e veder conseguentemente ridotti sensibilimente i propri ricavi.

Quindi, per determinate fasce di mercato e segmenti specifici, il rischio di bolla o comunque di veder scendere il valore degli immobili, non è aleatorio
.

Buon lavoro.

Andrea Figoli
fede49
00domenica 22 maggio 2011 14:46
Re: Re: Rieccoci
dgambera, 22/05/2011 00.58:




Un paio di domande:
- -10% di 250k-300k in 3 anni ti sembra poco?
- secondo te il rialzo dei tassi non farà spuntare opportunità finanziarie alternative all'immobiliare?




Si, hai ragione, non è poco, ma tre anni fa qui era il delirio, chiunque avesse quattro muri anni sessanta scrostati con parquet dissestato, infissi scrostati in zone semi centrali pensava di poterle vendere a ottomila euro al metro, oggi quella casa la acquisti anche a cinque-seimila euro al metro, ma non li vale lontanamente. Ma se leggi il resto dell'articolo dico anche che a City Life offrono appartamenti nuovi tra i 6.000 ed 1 12.000 Euro al metro. Faccio presente che City Life sarà in teoria un bellissimo quartiere, ma per noi vecchi Milanesi quella negli anni settanta era PERIFERIA NORD. Dovrebbe essere il quartiere delle giovani coppie della cosiddetta classe media, qualcuno però mi deve trovare a Milano 7000 coppie pronte a spendere tra un milione e tre milioni di Euro per mettere su casa...

Per quanto riguarda l'alternativa all'immobiliare c'è sempre stata, con i relativi rischi, però. Visto quello che è successo, succede e succederà, visti i fondamentali, i governi che finiscono a gambe per aria, tu ti fideresti ad occhi chiusi della finanza ? È vero che anche in Germania non sono tutte rose e fiori, però gli stipendi di ingresso sono ancora alti, la Volkswagen paga gli operai 2200 Euro al mese netti e snocciola bilanci da anni con utili miliardari e la loro disoccupazione è molto meno sbilanciata sui giovani. Credo che una casa in Germania a 2.500 Euro al metro sia un investimento migliore di una casa equivalente per posizione e qualità a 4.500 Euro qui da noi.

Certo è che l'investimento migliore è il lavoro. Se riesci a mettere 100.000 Euro in un lavoro che funziona, ti rendono sicuramente molto più di qualsiasi altro investimento. La parolina magica è "che funziona" Purtroppo in Italia le precondizioni per far si che un lavoro funzioni tendono a zero, perché siamo un paese vecchio, lobbizzzato, senza infrastrutture, con un pubblico gigantesco mantenuto al di sopra delle nostre possibilità, e, soprattutto il 30% ed oltre di disoccupazione giovanile.

Questi giovani oggi sono mantenuti dagli orticelli dei nonni, ma quando i poveri nonni non ci saranno più che faranno?

Per questo sto pensando di portare una parte della mia attività fuori dall'Italia e neanche tanto lontano, per difenderla da un sistema che la soffoca, dove sicuramente ci sono i presupposti per fare le stesse cose con aspettative migliori.

Forse non tutti ricordano che dopo la guerra gli italiani migravano in massa per portare fuori da un paese invivibile la loro piccola azienda personale, cioè se stessi. E ce l'hanno fatta quasi tutti perché oggi quei migranti sono benestanti in America, Svizzera, Germania.... Oggi i nuovi migranti vengono da noi dai paesi poveri e sono i laureati, le attività che devono migrare se voglio trovare opportunità proporzionali a quelle dei nostri migranti di allora.

Purtroppo il mondo è cambiato e 7 miliardi tendenti a 10 di esseri umani si danno da fare per erodere il 90% del reddito mondiale che è in mano al 10% della popolazione quindi non c'è più spazio per lavori semplici ma solo per quelli ad alto valore aggiunto, industria, servizi, commercio che sia, e all'estremo opposto per quelli artigianali, dove però avremo 7 miliardi di concorrenti potenziali pronti a tutto, mentre i nostri figli consumano la benzina dei nonni passando le giornate su Facebook ed a ciondolare in giro (non tutti, ovviamente) e sperando che papi ed il nonno tirino fuori qualcosa dal cappello, tanto siamo un paese creativo, no?

Personalmente la migliore opzione che mi sento oggi di tirare fuori dal cappello è innovare a manetta e prepararsi per spostare il baricentro dell'attività in un paese meglio organizzato del nostro, con un sistema fiscale più equo, servizi che funzionano ecc. È una faticaccia ed anche un rischio, ma chi non risega non rosega, dicono in Veneto. Se restiamo qui passivi vedremo consumarsi i nostri risparmi grazie alla dissennata gestione di questo paese dalle tante Mamme di Batman, immobiliaristi, banche, politici, evasori fiscali, finti celti sgrammaticati, malavitosi, usurai, faccendieri, che oramai imperversano liberamente ahimè con la nostra approvazione approfittando della nostra fragilità che ci hanno indotto ad arte con una cottura a fuoco lento a cui noi tutti siamo stati sottoposti dal sistema nostro malgrado.


fede49
00domenica 22 maggio 2011 15:01
Re:
(sylvestro), 22/05/2011 12.46:

Arriverà una nuova bolla immobiliare?

Il settore delle costruzioni, anche e sopratutto quello dei grandi progetti, si sostiene grazie all’apporto del credito bancario e negli ultimi tempi, il livello di indebitamento delle imprese costruttrici, è salito enormemente rispetto al passato.




altro che salito.... tanto poi li salvano "le-banche-che-non-possono-e-non-devono-fallire"

Questa è di ieri:

www.vip.it/penati-critica-alla-ristrutturazione-del-debito-ligresti-unicredit-grida-v...

ziomaoziomao
00domenica 22 maggio 2011 18:31
Re:
serafin., 5/22/2011 11:19 AM:

Sitta-Silingardi, il match
sui problemi della città


Sitta: «Sì ma noi non vogliamo costruire per fare crescere gli abitanti. Negli ultimi 20 anni a Modena abbiamo costruito le condizioni perché i modenesi andassero fuori Modena. Il Ptcp provinciale dice che in dieci anni possiamo avere una crescita del territorio urbanizzato del 5%. Ventitremila modenesi sono usciti da Modena perchè qui non avevano risposte. Chi va via lo deve fare per scelta. Ci sono coabitazioni anche fuori dalla norma, servono risposte sul diritto alla casa».

Silingardi: «Il problema casa esiste, il dato negli ultimi tre anni è in calo. Il costo alloggio di Modena è tra i più bassi. La politica dei peep ha garantito prezzi contenuti. Risultato eccellente: differenza dei costi dal 27-40% in meno. Il vero nodo è l'affitto, è lì che si gioca il mercato: novemila contratti di lavoro trasformati in un anno da tempo indeterminato a tempo determinato sono una cosa drammatica».

Sitta: «Nei peep abbiamo la fila e quelli da tremila euro al metro quadro non riescono ad essere venduti. Modena è l'unica che è rimasta a fare i peep e se qui si parte da 1500 euro al metro, a Bologna la tariffa agevolata è 2500 euro. Noi vogliamo fare solo dei peep e siete voi che non volete. Ci vogliono alloggi che costano poco adesso che è finita anche l'edilizia popolare».

14 maggio 2011

gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2011/05/14/news/sitta-silingardi-il-match-sui-problemi-della-citta...

mah strano questo confronto del 14 maggio cio capito poco sinceramente [SM=g10303]


sul giornale di oggi Sitta sostiene che a modena si costruisce perchè c'è necessita di alloggi in quanto la popolazione è aumentata e ora con il "calo dei prezzi"(?) le giovani coppie trovano risposta anche in citta e non vanno più in provincia

tutti gli appartamenti nuovi vengono venduti(!?)pena il fallimento dei costruttori

chi compra sono coppie di italiani in quanto gli immigarti non possono permettersi di acquiatare

per Sinistra e liberta ( o una sigla del genere) conviene il mutuo in quanto l'affitto è troppo caro


[SM=g1747543]



un discorso che non stà in piedi da qualunque parte lo si guardi.

complimenti e standing ovation per la massima di "sinistra e libertà":

...."conviene il mutuo in quanto l'affitto è troppo caro"..
[SM=g1750152] [SM=g1750152] [SM=g1749718]

dimostrazione se già non bastasse di quanto siano leccaculi delle banche questi signori, qualcuno si ricorda ancora delle gloriose proteste di "sinistra" con i deficienti che si presentavano in banca con il cesso in groppa per protestare il loro "diritto al mutuo", alias diritto a farsi inchiappettare per 40 anni !?!?

sinceramente è da un pezzo che ho perso la pietà per simili coglioni, che ben vengano queste masse di decelebrati ! piuttosto bisogna trovare il modo per guadagnarci un pò di $$ su questi ritardati.

Mao

ziomaoziomao
00domenica 22 maggio 2011 18:34
Re: Re: Re: Re: Rieccoci
bencobenco, 5/22/2011 9:18 AM:




il btp a 30 anni rende il 5% netto con un rialzo dei tassi tra l'1 e il 2%, si stima che il titolo dovrebbe perdere tra il 10 e il 20%.
In sintesi tra 18/24 mesi il btp a 30 anni rende tra il 5.5 e il 6% netto (senza ici, tasse, ristrutturazioni, cause varie e vetusta immobile)
Per quale motivo dovrei comprare un'altra casa????
ps. ovviamente stiamo sorvolando sul fattore contaggio grecia, ipotizzando lacrime e sangue per i prossimi anni,che, riportino i conti in linea con quanto pretende la comunità europea. [SM=g1748861]



okkio che si rischia di vedersi martoriato il valore dell'obbligazione !
se si compra e dopo aumentano gli interessi, significa che diminuisce il valore dell'obb in caso di vendita anticipata e parliamo di 30 anni perciò pure effetto leva ( vedi duration, non quella di bossi ! ), c'è poco da stare allegri.


fede49

quoto tutto quello che hai detto e aggiungo che se uno avesse anche tutta la buona volontà del mondo in italia riuscirebbe solo a morire di fame.

in bocca al lupo per il tuo salto, anche se onestamente non vedo nessun paese in europa capaca di garantire un futuro ai propri sudditi; saranno sicuramente meglio del titanic italia, ma i mestoli che ravanano la zuppa sono sempre gli stessi, l'ue è una loro creatura e loro la usano per arricchirsi spropositamente, germania compresa.


saluti
Mao


fede49
00domenica 22 maggio 2011 19:59
Re: Re: Re: Re: Re: Rieccoci
ziomaoziomao, 22/05/2011 18.34:



in bocca al lupo per il tuo salto, anche se onestamente non vedo nessun paese in europa capaca di garantire un futuro ai propri sudditi; saranno sicuramente meglio del titanic italia, ma i mestoli che ravanano la zuppa sono sempre gli stessi, l'ue è una loro creatura e loro la usano per arricchirsi spropositamente, germania compresa.


saluti
Mao





È vero, nessun paese in Europa può garantire il tuo futuro. La parola "garantire" non esiste più da tempo nel vocabolario dei mestieri e delle attività. Puoi essere solo tu la garanzia di te stesso. Il porblema è che qiuo da noi anche se ti fai il mazzo, investi e paghi le tasse, il sistema è contro.

Tuttavia, senza andare lontano c'è la vecchia Svizzera, un paese grande come poco più della Lombardia, dove la libertà d'impresa e dell'individuo è sacra. Lo sanno i tantissimi italiani che sono andati a fare i muratori in Svizzera negli anni 50 ed oggi sono proprietari di Alberghi, ristoranti e tornano a casa in Mercedes a fare le vacanze.

Leggi questo esempio tratto dal Corriere:

«E' un sogno: pago di più gli operai ma risparmio su tasse e servizi»

Il titolare di un' azienda di vernici tre anni fa ha aperto uno stabilimento alla periferia di Zurigo «Non sento più il peso della burocrazia: le pratiche vengono espletate in mezza giornata»


VARESE - «Ancora oggi, quando arrivo a Zurigo mi capita di pensare: qui siamo su un altro pianeta». Un pianeta dove se hai un problema con il fax, l' azienda dei telefoni te lo risolve in mezza giornata e dove un operaio qualificato si può portare a casa a fine mese l' equivalente di oltre 3.000 euro. E' la Svizzera, bellezza: Pasquale Catalfamo è uno dei tanti imprenditori lombardi che l' altra faccia della luna l' ha scoperta non a Shangai, non a Timisoara, ma a tre ore di macchina da casa sua. Catalfamo tiene bene in vita a Brunello, alle porte di Varese, la sua azienda che produce vernici, 11 dipendenti in tutto; ma dovendo incrementare la produzione ha trovato molto più conveniente aprire un secondo stabilimento alla periferia di Zurigo, dove dà occupazione ad altre 25 persone. Un paradosso? «Mica tanto: anche nel corso di una recente riunione mi sono reso conto che il numero dei miei colleghi intenzionati a varcare il confine è in aumento». Nel caso del piccolo industriale di Brunello, la decisione è maturata per gradi. «Con la Svizzera avevamo da anni rapporti commerciali - racconta Catalfamo - e frequentando l' ambiente ero venuto a sapere, una decina di anni fa, che venivano concesse agevolazioni a chi apriva nuove fabbriche in Svizzera. C' era solo l' imbarazzo della scelta: bastava bussare alla porta di un comune e vedere che cosa ti offrivano in termini di aliquota sulle tasse o di volumetria dei capannoni». Scelta meditata, finché tre anni fa l' imprenditore italiano ha inaugurato la sua nuova unità produttiva zurighese. Il racconto che Catalfamo fa di quegli esordi, per molti italiani, suona effettivamente come un racconto di fantascienza: «Per prima cosa il dipartimento delle Finanze mi ha detto che per 5 anni non avrei pagato le tasse locali: esenzione completa; quindi mi è stato detto che la mia bolletta dell' energia elettrica sarebbe stata del 15% più bassa rispetto a quella normalmente pagata in Svizzera, che già è molto più leggera di quella italiana. Poi è arrivato il momento di ottenere i permessi di costruzione del capannone: tempo una settimana e avevamo tutti i documenti in mano, un funzionario ha seguito passo passo l' intera pratica dandoci sempre consigli e chiarimenti. In Italia, per la stessa richiesta, avevo dovuto attendere sei mesi. L' allacciamento dei telefoni e dei computer? La Swisscom ha evaso la nostra richiesta in mezza giornata, a Brunello prego ogni giorno di non avere intoppi di quella natura». Ce ne sarebbe già d' avanzo, ma non è finita. «Di recente - ecco la ciliegina sulla torta - ci è stata offerta una consulenza gratuita per esplorare nuovi mercati al di fuori dell' Ue». E dire che alcuni fattori farebbero ritenere suicida il trasferimento di un' azienda dall' Italia alla Svizzera: prendiamo la busta paga dei dipendenti... «E' vero - ribatte Catalfamo - che un operaio svizzero mi costa di più rispetto a quello di Varese. Ma gli oneri che devo aggiungere sono di gran lunga più leggeri. Così è più contento l' imprenditore, che ha un costo del lavoro di fatto più basso, ed è contento il dipendente che a fine mese porta a casa più quattrini». L' impietoso raffronto con la realtà di casa nostra non finisce qui: «Prendiamo ad esempio i controlli fiscali: da noi l' amministrazione finanziaria parte dal presupposto che il contribuente abbia frodato, una verifica può paralizzarti l' attività per settimane. In Svizzera ci è successo di subire controlli, ma siamo stati convocati da un funzionario, gli abbiamo fornito i chiarimenti che servivano ed è finita lì. Insomma, non bastassero certe condizioni oggettivamente vantaggiose, il clima è diverso: è un clima che attira le aziende, che offre aiuto. Se ne sono accorti persino gli imprenditori francesi, che a casa loro godono già di agevolazioni: alcuni di loro hanno trasferito le produzioni nella zona di Ginevra. Perché accade tutto questo? Forse è un modo di reagire al fatto di essere fuori dell' Unione Europea, forse gli svizzeri si sentono assediati dai colossi economici. Di sicuro fino a oggi la formula ha funzionato e tutto lascia supporre che troverà altre adesioni». C. Del.

Del Frate Claudio

####

Poi prova a fare una ricerca su internet e cerca: Canton Ticino, progetto Copernico. capirai quello che intendo dire. IL progetto Copernico oggi è esaurito, ma ne hanno pronti altri. Se vai a fare impresa da loro ti stendono un red carpet come alle dive di Hollywood...






laplace77
00domenica 22 maggio 2011 19:59
Re: Re: Re: Re: Re: Rieccoci
ziomaoziomao, 22/05/2011 18.34:



...

fede49

quoto tutto quello che hai detto e aggiungo che se uno avesse anche tutta la buona volontà del mondo in italia riuscirebbe solo a morire di fame.

...





quoto fede49 anche io, specialmente per quanto riguarda il discorso dello "stallo imposto dalle banche": come vado dicendo da un po', sono loro a dover chiamare il "tana libera tutti"...

...nell'attesa...

o ci si accontenta dei cali minimi che cmq ci sono stati, concentrandosi sulla trattativa e su chi deve davvero vendere e non cerca polli...

o bisogna restare alla finestra, aspettando il "via libera", che prima o poi dovra' arrivare, nell'interesse stesso delle banche...

queste a medio termine non potranno campare solo con le rinegoziazioni e prima o poi dovranno ricominciare a dare mutui "nuovi" (non solo "riavvii" di chi dopo 5 anni deve ricominciare per altri 30), ma dovranno farlo in modo sostenibile (che nel frattempo i cerini delle cartolarizzazioni si saranno bruciati) e quindi con ratio (max 70%) e su valutazioni sostenibili

"e' un mondo diffiZile" e "in italia e' diverso", in peggio...

[SM=g7574]

nobear
00lunedì 23 maggio 2011 11:35
Re: Re: eccoci DG (DJ per gli amici).... "si balla". Un po' troppo per me...
FraMI, 22/05/2011 02.04:




Prego, vuol ballare con me...

www.lettera43.it/economia/macro/16550/standard--poor-s-taglia-l-outlook-dell-it...

Il futuro nero dell'Italia
Standard&Poor's taglia l'outlook: da stabile a negativo.



Ho capito, però "loro" saltano prima e a breve pare, questo non fa bene neanche a noi! garantito!
Sto quasi nel panico, lo confesso.

http://www.wallstreetitalia.com/article/1136320/la-grecia-ha-2-mesi-di-cash-in-cassa-poi-salta-default-sicuro.aspx
laplace77
00lunedì 23 maggio 2011 11:41
Re: Re: Re: eccoci DG (DJ per gli amici).... "si balla". Un po' troppo per me...
nobear, 23/05/2011 11.35:



Ho capito, però "loro" saltano prima e a breve pare, questo non fa bene neanche a noi! garantito!
Sto quasi nel panico, lo confesso.

http://www.wallstreetitalia.com/article/1136320/la-grecia-ha-2-mesi-di-cash-in-cassa-poi-salta-default-sicuro.aspx




insolvenza della bce?

no problem, basta stampare un po' di soldi a fronte di nuovo debito...

gli eurobond si faranno prima o poi, tanto l'eu un bilancio ce l'ha...

[SM=g7574]
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