Re: Re: Rieccoci
dgambera, 22/05/2011 00.58:
Un paio di domande:
- -10% di 250k-300k in 3 anni ti sembra poco?
- secondo te il rialzo dei tassi non farà spuntare opportunità finanziarie alternative all'immobiliare?
Si, hai ragione, non è poco, ma tre anni fa qui era il delirio, chiunque avesse quattro muri anni sessanta scrostati con parquet dissestato, infissi scrostati in zone semi centrali pensava di poterle vendere a ottomila euro al metro, oggi quella casa la acquisti anche a cinque-seimila euro al metro, ma non li vale lontanamente. Ma se leggi il resto dell'articolo dico anche che a City Life offrono appartamenti nuovi tra i 6.000 ed 1 12.000 Euro al metro. Faccio presente che City Life sarà in teoria un bellissimo quartiere, ma per noi vecchi Milanesi quella negli anni settanta era PERIFERIA NORD. Dovrebbe essere il quartiere delle giovani coppie della cosiddetta classe media, qualcuno però mi deve trovare a Milano 7000 coppie pronte a spendere tra un milione e tre milioni di Euro per mettere su casa...
Per quanto riguarda l'alternativa all'immobiliare c'è sempre stata, con i relativi rischi, però. Visto quello che è successo, succede e succederà, visti i fondamentali, i governi che finiscono a gambe per aria, tu ti fideresti ad occhi chiusi della finanza ? È vero che anche in Germania non sono tutte rose e fiori, però gli stipendi di ingresso sono ancora alti, la Volkswagen paga gli operai 2200 Euro al mese netti e snocciola bilanci da anni con utili miliardari e la loro disoccupazione è molto meno sbilanciata sui giovani. Credo che una casa in Germania a 2.500 Euro al metro sia un investimento migliore di una casa equivalente per posizione e qualità a 4.500 Euro qui da noi.
Certo è che l'investimento migliore è il lavoro. Se riesci a mettere 100.000 Euro in un lavoro che funziona, ti rendono sicuramente molto più di qualsiasi altro investimento. La parolina magica è "che funziona" Purtroppo in Italia le precondizioni per far si che un lavoro funzioni tendono a zero, perché siamo un paese vecchio, lobbizzzato, senza infrastrutture, con un pubblico gigantesco mantenuto al di sopra delle nostre possibilità, e, soprattutto il 30% ed oltre di disoccupazione giovanile.
Questi giovani oggi sono mantenuti dagli orticelli dei nonni, ma quando i poveri nonni non ci saranno più che faranno?
Per questo sto pensando di portare una parte della mia attività fuori dall'Italia e neanche tanto lontano, per difenderla da un sistema che la soffoca, dove sicuramente ci sono i presupposti per fare le stesse cose con aspettative migliori.
Forse non tutti ricordano che dopo la guerra gli italiani migravano in massa per portare fuori da un paese invivibile la loro piccola azienda personale, cioè se stessi. E ce l'hanno fatta quasi tutti perché oggi quei migranti sono benestanti in America, Svizzera, Germania.... Oggi i nuovi migranti vengono da noi dai paesi poveri e sono i laureati, le attività che devono migrare se voglio trovare opportunità proporzionali a quelle dei nostri migranti di allora.
Purtroppo il mondo è cambiato e 7 miliardi tendenti a 10 di esseri umani si danno da fare per erodere il 90% del reddito mondiale che è in mano al 10% della popolazione quindi non c'è più spazio per lavori semplici ma solo per quelli ad alto valore aggiunto, industria, servizi, commercio che sia, e all'estremo opposto per quelli artigianali, dove però avremo 7 miliardi di concorrenti potenziali pronti a tutto, mentre i nostri figli consumano la benzina dei nonni passando le giornate su Facebook ed a ciondolare in giro (non tutti, ovviamente) e sperando che papi ed il nonno tirino fuori qualcosa dal cappello, tanto siamo un paese creativo, no?
Personalmente la migliore opzione che mi sento oggi di tirare fuori dal cappello è innovare a manetta e prepararsi per spostare il baricentro dell'attività in un paese meglio organizzato del nostro, con un sistema fiscale più equo, servizi che funzionano ecc. È una faticaccia ed anche un rischio, ma chi non risega non rosega, dicono in Veneto. Se restiamo qui passivi vedremo consumarsi i nostri risparmi grazie alla dissennata gestione di questo paese dalle tante Mamme di Batman, immobiliaristi, banche, politici, evasori fiscali, finti celti sgrammaticati, malavitosi, usurai, faccendieri, che oramai imperversano liberamente ahimè con la nostra approvazione approfittando della nostra fragilità che ci hanno indotto ad arte con una cottura a fuoco lento a cui noi tutti siamo stati sottoposti dal sistema nostro malgrado.