Re:
marco---, 27/12/2007 10.18:
Gelata immobiliare
Gli acquirenti aspettano il calo. Ma i venditori resistono. E il mercato delle case è ingessato. Ancora per quanto?
...Calo del prezzo nominale significa che il valore di questa case non solo non terrà il passo dell'inflazione, ma scenderà rispetto a quanto pagato in passato dal titolare.
Già, ancora per quanto il mercato immobiliare resterà ingessato?
In USA, intanto:
Prezzi delle case e consumi a picco
Marco
La testimonianza sul territorio di Flat-Eric vale 1000 volte di piu' delle statistiche e dei sermoni dei Soloni di turno che altro non fanno che cercare di orientare le aspettative dei compratori dalla parte che piu' a loro conviene. Probabilmente anche noi siamo visti di parte, ma l'evidenza e' che il RIBASSO dei prezzo di vendita sono ormi una realta' incontrovertibile e chi dice il contrario non e' piu' un interlocutore contario ma uno fazioso e di parte.
Senza contare poi quello che sara' il prezzo effettivo di vendita.
Ma per quanto riguarda la gelata immobiliare, voglio dire che anche quando misero la legge sull' Equo Canone, ero ragazzo ma me lo ricordo ancora, si fermo' il mercato degli affitti (non mi ricordo quello delle compravendite), come quello delle compravendite si fermo' nel periodo 1995-1998, per altri motivi, e le case diminuirono fin quasi arrivare al prezzo catastale. In ambo i casi molti preferirono tenersi la casa aspettando tempi migliori.
Ora la situazione e' diversa: tenere una casa sfitta comporta spese di 1)condominio, 2) ICI maggiorata, 3)Irpef che si cumula all'usuale redditto, 4) Bollette, se uno mantiene i servizi. E poi tutta una serie di spese straordinarie di manutenzione e condominio. Ma tutto questo, in periodo di magra, si faceva perche' c'erano piu' soldi e la casa non era uno dei bersagli del fisco statale e locale.
Inoltre, prima le compravendite venivano fatte per speculazione ed investimento, ma oggi il 90% delle compravendite, almeno nella mia zona a Roma (Salario) sono fatte da chi vende per comprare. Allora, anche qui il mercato e' ingessato ed il perche' me lo spiego col fatto che chi vende non ha abbastanza liquido da aggiungere per ricomprare ed i mutui costano troppo. Quindi il mercato e' fermo.
Trovo naturale che il mercato si rimettera' in moto, sempre nell'ottica di vendere per comprare, che e' anche il mio caso, quando io vendero' la casa ad un prezzo inferiore, diciamo del 30% perche' il mio potenziale venditore di una casa piu' grande mi fara' lo stesso sconto del 30%. Quello che cambiera' e' che in termini assoluti, dovro' mettere una somma in Euro inferiore a quella precedente, perche' la diminuzione in percentuale e' la stessa ma il gap in euro fra il venduto e l'acquistato risultera' inferiore.
Quindi solo a queste condizioni il mercato potra' ripartire, senza considerare il discorso di chi si vende una seconda casa, per fare soldi ma questo, come dicevo prima, ora diventa impellente mentre prima uno poteva tenersela al caldo anche per parecchi anni: ora non se lo puo' piu' permettere.
Per quanto riguarda i commercianti che preferiscono il pagamento a rate, continuo a non capire se lo preferiscono in qualunque caso o solo quando il Taeg e' diverso da zero in modo da spolpare gli ultimi brandelli di carne......