Re: Re: Re: Re: mi autoquoto
ziomaoziomao, 22/03/2012 13.57:
Se vogliamo buttare giustamente letame su un modello italiano che ha perso la testa sono d'accordo con tè, ci sono tante, troppe cose da sistemare.
Non e' buttare letame.
Sto sul mercato con alterne fortune da piu' di vent'anni e ho avuto modo di toccare con mano una quantita' di situazioni che mi hanno portato alla convinzione che il mercato del lavoro italiano sia assolutamente coerente con il famoso 80/20 di Pareto, dove si postula che l'80 per cento del lavoro sia svolto dal 20 per cento dei lavoratori.
In
OGNI situazione statale o parastatale che ho incrociato c'era una
ENORME quantita' di persone assolutamente
INUTILI, che abdicavano alle proprie funzioni e ai propri obblighi rovesciandoli sullo sfigato di turno (che qualche volta sono stato io).
Mi si potra' obiettare che questo succede anche nel privato. Vero. Pero' il privato in linea di massima (lo so, lo so che gli ammortizzatori sociali li paga la fiscalita' generale...)
NON lo pago io. Se una azienda privata vuole riempirsi di fancazzisti sono fatti suoi. Prima o poi qualcuno se la ingloba e/o la fa fuori.
Io qui non parlo di teorie, complotti o teoremi. Io qui parlo delle cose che ho visto e che vedo.
Esperienza. Prima persona. Gente conosciuta. Globo oculare modello mark I.
Ci sono persone che campano a sbafo e questo, oltre un certo limite, a me non sta bene, soprattutto quando il loro campare a sbafo comporta che
IO debba sbattermi per due soldi per fare quello che dovrebbe essere il lavoro per cui
ALTRI sono profumatamente pagati, oppure, peggio, che i miei figli non debbano avere la possibilita' di costruirsi un cazzo di futuro perche' questi luridi parassiti assorbono le risorse del sistema.
Nessuno ha mai avuto pieta' o comprensione nei confronti di quelli come me (che gia' sono fra i fortunati) o per quelli come LAB (leggiti il post che ha appena scritto). Non vedo motivo quindi per cui io debba avere pieta' o comprensione nei confronti di questi rifiuti umani. Che se la vedano con Darwin.