Arena politica

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ziomaoziomao
00giovedì 25 dicembre 2014 15:12
Re: ALESSIO VILLAROSA (M5S) In 8 anni vi siete mangiati 556 miliardi.
uahhahahaha ^^
buon Natale e buona notte ai m5s...




Forse Grillo ha Ragione a Essersi Rotto le Balle
18:43 28/11/14
Purtroppo, proprio adesso che finalmente aveva preso posizione per l'uscita dall'euro, il M5S ha pensato bene di suicidarsi, con Grillo che espelle più gente di Stalin dal partito e si sveglia al mattino e decide di far votare quello che gli pare a scatola chiusa, tutti che litigano e il popolo del blog che protesta...

Forse era inevitabile che Grillo si rompesse le balle, perchè in effetti, ad esempio, finora l'unica cosa sull'economia che avevano fatto quelli che lui aveva fatto eleggere era il reddito di cittadinanza. OK, prova a leggere la proposta di legge che hanno scritto: è lunga 20 pagine !

Questa è una legge che dovrebbe integrare il reddito di chiunque fino a 7,200 euro, cioè se hai zero reddito ti danno 7,200 euro e se ne guadagni 6,200 te ne danno 1,000 euro.

(Non è un idea molto utile, perchè incoraggia ancora di più l'immigrazione, perchè bisogna incoraggiare invece chi fa figli, perchè premia e incoraggia chi fa lavoro nero e perchè ufficializza la miseria. A mio avviso bisogna invece imporre un salario minimo di 8 euro al nord e 7 euro al sud e poi fare un piano alla Mosler di lavoro garantito a chiunque voglia lavorare e bloccare l'immigrazione. In questo modo gli italiani avranno un reddito, da lavoro però, minimo sui 15mila euro... Ma lasciamo stare...)


Il problema è: come razzo fanno questi eletti a impiegare venti pagine di decreto, solo per dire che devi integrare tutti i redditi a 7,200 euro l'anno ? Come è possibile, in un paese soffocato dalla burocrazia, dalle leggine, dalle leggi complicate e bizantine andare a complicare ancora di più ? Questi non hanno nessun senso della realtà. Immagina se invece dovessero fare qualche legge più complicata, cosa scriveranno, la Treccani ?


PROPOSTA DI LEGGE

Reddito di Cittadinanza

Art.1

(Finalità)

A partire dalla data di entrata in vigore della presente legge è istituito il Reddito di Cittadinanza in attuazione dei principi fondamentali sanciti dall’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea nonché dei principi di cui agli articoli 2, 3, 4, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 38 della Costituzione.

Il Reddito di cittadinanza è finalizzato a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale nonché a favorire la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione attraverso politiche finalizzate al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti i soggetti in pericolo di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro.

Il Reddito di cittadinanza è istituito su tutto il territorio nazionale allo scopo di promuovere le condizioni che rendano effettivo il diritto al lavoro e alla sua libera scelta, all’istruzione, all’informazione, alla cultura sottraendo ogni individuo dall’ambito della precarietà al fine dell’ottenimento della redistribuzione della ricchezza e della salvaguardia della dignità della persona.

Per le finalità di cui al comma 1 è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un apposito fondo, denominato “Fondo per il reddito di cittadinanza”. Il Fondo è alimentato mediante il versamento degli importi derivanti dalle maggiori entrate e dalle riduzioni di spesa di cui all’articolo 20.

Art. 2

(Definizioni)

Ai fini dell’accesso al reddito di cittadinanza di cui alla presente legge si intende per:
a) reddito di cittadinanza: l’insieme delle misure volte al sostegno al reddito per tutti i soggetti residenti sul territorio nazionale che hanno un reddito inferiore alla soglia di povertà come definita alla lettera d) al fine di garantire la pari dignità sociale e la partecipazione al progresso della nazione;

b) beneficiario: qualunque soggetto in possesso dei requisiti previsti dalla presente legge per il diritto del reddito di cittadinanza;

c) struttura informativa centralizzata: la rete informativa utilizzata per la condivisione e l’aggiornamento di undi cui alla presente legge;

d) soglia di povertà relativa: è il valore convenzionale calcolato dall’ISTAT che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia anche composta da un singolo soggetto, viene definita povera in termini relativi ossia in rapporto al livello economico medio di vita dell'ambiente o della nazione;

e) reddito familiare: è il reddito complessivo netto derivante da redditi percepiti in Italia o all’estero, anche sotto la forma di sostegno al reddito o che potranno essere percepiti sulla base di apposita documentazione nell’anno di presentazione della richiesta di reddito di cittadinanza da parte del richiedente e degli appartenenti al suo nucleo familiare;

f) nucleo familiare: il nucleo composto da richiedente, soggetti con i quali convive e soggetti considerati a suo carico. I soggetti con i quali convive il dichiarante sono coloro che risultano dallo Stato di famiglia. I coniugi appartengono sempre al medesimo nucleo familiare anche se residenti separatamente e non appartengono al medesimo nucleo familiare solo in caso di separazione giudiziale o omologazione della separazione consensuale, oppure quando uno dei coniugi è stato escluso dalla potestà sui figli. I figli minori che convivono con il proprio genitore fanno parte del nucleo familiare al quale appartiene il genitore stesso (caso di coniugi non conviventi). Per le famiglie che non sono comprese nella presente definizione si applica quanto previsto dal decreto legislativo del 1998 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 221 del 1999;

g) familiari a carico: sono i componenti del nucleo familiare minori degli anni diciotto o i maggiori di anni diciotto fino al compimento del venticinquesimo anno di età purché studenti in possesso o di regolare qualifica o diploma professionale riconosciuti e spendibili a livello nazionale e comunitario, in quanto compresi nell'apposito Repertorio nazionale condiviso tra Stato e Regioni con l'Accordo del 29 aprile 2010 o di un diploma di istruzione secondario di II grado utile per l’inserimento nel mondo del lavoro ovvero in corso di frequenza per l’acquisizione di uno dei predetti titoli o qualifiche ovvero iscritti al centro per l’impiego, nonché i figli affetti da disabilità tali da renderli non abili allo studio e/o al lavoro a prescindere dalla loro età;

h) fondo per il reddito di cittadinanza: è il fondo di cui all’articolo 1 comma 4 della presente legge istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali al fine di garantire l’erogazione dei benefici di cui, alla presente legge;

i) bilancio di competenze: è una metodologia di intervento e consulenza di processo in ambito lavorativo e nell'orientamento professionale per adulti. È un percorso volontario che mira a promuovere la riflessione e l'autoriconoscimento delle competenze acquisite nei diversi contesti di vita al fine di renderne possibile la trasferibilità e la spendibilità nella ridefinizione e riprogettazione del proprio percorso formativo-lavorativo;

l) salario minimo garantito: è la paga oraria minima che il datore di lavoro deve corrispondere.

Art. 3

(Reddito di Cittadinanza e sua determinazione)

Il reddito di cittadinanza garantisce al beneficiario, qualora unico componente di nucleo familiare, il raggiungimento, anche tramite integrazione, di un reddito annuo netto pari a 7.200 euro stabilito in ordine alla soglia di povertà relativa, quantificata a partire dall’anno 2013 in 600 euro mensili netti.

Il reddito di cittadinanza garantisce al nucleo familiare il raggiungimento, anche tramite integrazione, di un reddito minimo in ordine alla soglia di povertà relativa quantificata a partire dall’anno 2013 secondo la tabella di cui all’Allegato 1 della presente legge.

La misura del reddito di cittadinanza di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo è fissata sulla base del livello di soglia di povertà relativa aggiornata ogni anno da ISTAT e in ogni caso non potrà essere inferiore al reddito annuo pari a 7.200 euro netti.

La misura del reddito di cittadinanza di cui ai commi 1, 2 e 3 del presente articolo, per il solo caso di lavoratori autonomi, viene calcolata con riferimento al reddito netto dell’anno precedente a quello di inoltro della richiesta, con previsione di successivo calcolo di compensazione, da effettuarsi non appena disponibili i dati reddituali relativi all’anno in corso. Nel caso in cui dal calcolo emerga che i redditi reali abbiano superato la soglia di povertà relativa individuale, il beneficiario restituisce l’eccedenza a partire dall’anno in cui il suo reddito supera del 100% il valore della predetta soglia. Nel caso in cui dal calcolo emerga che i redditi reali siano stati inferiori alla soglia di povertà relativa individuale, il beneficiario ha diritto a ricevere l’integrazione di quanto non percepito a partire dalla prima erogazione disponibile.

Ai fini dell’accesso al Reddito di Cittadinanza viene tenuto in considerazione il reddito familiare dichiarato al momento della richiesta secondo le modalità previste dalla presente legge.

Il richiedente, in caso di esito positivo delle verifiche svolte da parte delle strutture preposte, ha diritto a ricevere esclusivamente la quota di reddito di cittadinanza a lui spettante e calcolata secondo gli allegati 1 e 2 della presente legge.

A completamento della richiesta inoltrata da un componente di nucleo familiare con soggetti potenzialmente beneficiari, i medesimi componenti acquisiscono il diritto a ricevere l’erogazione diretta della quota a loro spettante, secondo i criteri stabiliti nella tabella di cui agli allegati 1 e 2 alla presente legge, esclusivamente tramite richiesta personale agli uffici competenti.

La quota parte di reddito di cittadinanza riferita ai figli minori a carico spetta in parti eguali a entrambi i genitori fatte salve diverse disposizioni dell’autorità giudiziaria.

Art.4

(Beneficiari e requisiti soggettivi e oggettivi per l’accesso al reddito di cittadinanza)

Hanno diritto a richiedere e percepire il reddito di cittadinanza tutti i soggetti che alla data di entrata in vigore della presente legge hanno compiuto i diciotto anni di età, sono residenti sul territorio nazionale, percepiscono un reddito netto annuo inferiore ad euro 7200 netti ovvero appartengono ad un nucleo familiare il cui reddito è inferiore ai valori indicati nella tabella di cui all’allegato 1 della presente legge e che sono compresi in una delle seguenti categorie:
a) soggetti in possesso di cittadinanza italiana;

b) soggetti aventi cittadinanza estera, residenti da almeno due anni in territorio italiano, che dimostrano di aver lavorato in Italia nell'ultimo biennio per un numero di ore pari o superiore a 1000 ovvero essere stati titolari di un reddito netto pari o superiore a 6000 euro complessivi percepiti nei due anni precedenti a quello della fruizione dei benefici di cui alla presente legge;

c) il Governo è delegato all’emanazione di un decreto che preveda la stipula di convenzioni con altri Stati al fine di verificare se i richiedenti siano attualmente beneficiari di altri redditi nei paesi di origine o, qualora di cittadinanza italiana, in paesi esteri.

Per i soggetti maggiori di anni diciotto fino al compimento del venticinquesimo anno di età costituisce requisito fondamentale essere in possesso di qualifica o diploma professionale, riconosciuti e utilizzabili a livello nazionale e dell’Unione Europea, compresi nell'apposito Repertorio nazionale dei titoli d’istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali, di cui all’articolo 6 del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, o di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado utile per l’inserimento nel mondo del lavoro ovvero la frequenza di un corso per il conseguimento di uno dei predetti titoli o qualifiche.

Nel caso di nucleo familiare con un unico componente che svolge attività, comprovata da attestazioni di frequenza, di studente a tempo pieno in modo esclusivo, il reddito di cittadinanza viene erogato solo nel caso in cui il nucleo familiare di provenienza sia al di sotto della soglia di povertà relativa di cui al comma 1 dell’art. 3 della presente legge.

Art. 5

(Strutture di gestione, controllo ed erogazione)

Ai fini dell’efficace svolgimento delle procedure di informatizzazione, gestione, controllo ed erogazione del reddito di cittadinanza, vengono attribuite le seguenti competenze:
a) le strutture dei centri per l’impiego hanno il compito di ricevere le domande di accesso al reddito di cittadinanza di cui alla presente legge. I centri per l’impiego gestiscono le procedure, coordinano le attività degli enti che partecipano allo svolgimento dei procedimenti, ne raccolgono i pareri per le parti di competenza e nel caso di esito positivo inviano all’Inps il parere favorevole all’erogazione del reddito di cittadinanza;

b) I comuni hanno il compito di favorire e supportare le procedure per l’accesso ai benefici di cui alla presente legge in particolare per i soggetti per i quali si renda necessario attivare percorsi di supporto ed inclusione sociale, per disabili gravi, per i soggetti pensionati con reddito inferiore alla soglia di cui all’articolo 2, comma 1, lettera d), della presente legge. In tali casi i servizi sociali laddove necessario possono procedere alla presentazione della richiesta ai centri per l’impiego competenti per territorio utilizzando la struttura informativa centralizzata;

c) le regioni hanno il compito di favorire, in coordinamento con i centri per l’impiego, i comuni e in accordo con i ministeri competenti per materia, le politiche attive del lavoro nonché la nascita di nuove realtà imprenditoriali, attraverso lo scambio di buone pratiche e incentivando iniziative fra i comuni anche consorziati tra loro. Le regioni attraverso l’Osservatorio del mercato del lavoro e delle politiche di welfare a livello regionale monitorano la distribuzione del reddito, la struttura della spesa sociale e forniscono le statistiche sulla possibile platea di beneficiari della presente legge;

d) l’INPS è ente competente per le attività di verifica e controllo dei dati dichiarati e provvede all’erogazione del reddito di cittadinanza a ciascun beneficiario previa valutazione positiva da parte del centro per l’impiego, per il tramite del fondo di cui all’articolo 1 comma 4 della presente legge. L’INPS altresì condivide con i centri per l’impiego i dati riguardanti l’erogazione di tutti i sussidi che ha in gestione;

e) l’Agenzia delle entrate nell’ambito delle proprie competenze esegue le verifiche e i controlli dei dati dichiarati dai richiedenti ai fini dell’erogazione del beneficio di cui alla presente legge;

f) le direzioni regionali e territoriali del lavoro per quanto attiene alle attività da esse esercitate alimentano la struttura informativa centralizzata con i dati in loro possesso;

g) le scuole di ogni ordine e grado forniscono ai centri per l’impiego ed ai comuni le informazioni relative all’assolvimento degli obblighi scolastici di cui all’art.18 comma 6 ed implementano i dati relativi alla certificazione delle competenze dei soggetti beneficiari tramite la Struttura informativa centralizzata;

h) le agenzie formative accreditate ai sensi: dell’Accordo Stato Regioni del 20/03/2008, dell’Accordo 131/2003 tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, dell’Accordo Stato Regioni 01 agosto 2002, del Decreto ministeriale (Mlps) 25 maggio 2001 n. 166, dell’Accordo Stato Regioni del 18 febbraio 2000, del Decreto legislativo 31 marzo 1998 n.112, Legge 24 giugno 1997 n. 196 forniscono ai centri per l’impiego ogni informazione in relazione alla programmazione dei corsi e dei percosi formativi e alla frequenza ai corsi ed ai percorsi formativi svolta dai cittadini ed implementano i dati relativi alla certificazione delle competenze dei soggetti tramite la Struttura informativa centralizzata;

i) le Università e gli istituti di alta formazione alimentano i dati relativi alla certificazione delle competenze dei cittadini tramite la Struttura informativa centralizzata.

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro del lavoro e delle politiche sociali emana un decreto, previo parere delle competenti commissioni parlamentari, al fine di stabilire le procedure di coordinamento tra gli enti di cui al comma 1 del presente articolo.

Con la presente legge, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, è istituito l’Osservatorio nazionale del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare.

L’Osservatorio nazionale del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare, attraverso lo stretto scambio di informazioni con gli osservatori regionali, provinciali e i Comuni, ha il compito di analizzare l’evoluzione dei mercati dell’occupazione e delle politiche sociali, con particolare riferimento ai settori d’attività interessati al completamento della domanda di lavoro e offre un sistema di informazione sulle politiche sociali e occupazionali, con l’obiettivo di rendere funzionale il dispositivo della presente legge nonché gli altri strumenti offerti dall’ordinamento a tutela delle esigenze di carattere sociale ed occupazionale, altresì definisce, in accordo con il Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca, le linee guida per l’attuazione di politiche attive volte al raggiungimento dell’efficienza dei sistemi di istruzione e formazione.

Art. 6

(Struttura informativa centralizzata)

Le strutture di cui all’art. 5, ai fini della presente legge ed in ottemperanza alle disposizioni in materia di Agenda digitale europea, secondo le regole tecniche in materia di interoperabilità e scambio dati definite dal codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ampliano, implementano ed utilizzano, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, la Banca dati di cui al decreto legge 28 giugno 2013 n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, nella quale confluiscono almeno: dati anagrafici del cittadino, stato di famiglia, certificazione isee, certificazione reddito al netto delle tasse riferito all’anno in corso, certificazione reddito di cittadinanza percepito, dati in possesso dell’inps, beni immobili di proprietà, competenze certificate del cittadino acquisite in ambito formale, non formale e informale, stato di frequenza scolastica dello studente.

I dirigenti delle strutture pubbliche o aziende speciali di enti pubblici, cui è conferito l’incarico di partecipare allo sviluppo della struttura informativa centralizzata di cui al presente articolo, hanno l’obbligo di riferire trimestralmente al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali lo stato di avanzamento dei lavori finalizzati al completamento della medesima struttura informativa centralizzata.

Tutti i soggetti identificati come soggetti abilitati secondo la legge n. 183 del 2010 e le note circolari del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n.13/SEGR/000440 del 4 gennaio 2007 e n. 13/SEGR/0004746, compresi i datori di lavoro, hanno l’obbligo di registrarsi, entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge, nella Banca dati di cui al decreto-legge 28 giugno 2013 n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 99, e di trasmettere tutti i dati elaborati relativi agli utenti.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è delegato ad emanare entro 30 giorni dall’approvazione della presente legge un decreto contenente disposizioni relative alla ottimizzazione dei processi funzionali alla realizzazione della struttura informativa centralizzata, prevedendo:

a) meccanismi sanzionatori a carico del personale dirigenziale competente per la cura dei procedimenti di realizzazione della Struttura informativa centralizzata di cui al comma 2 del presente articolo, che non abbia ottemperato, sulla base dei dati monitorati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

b) meccanismi sanzionatori di carattere amministrativo per i soggetti identificati al comma 3 del presente articolo, da erogare in caso di inottemperanza agli obblighi previsti dal medesimo comma 3.

I dati personali elaborati ai fini della presente legge sono trattati ai sensi del codice di cui al decreto legislativo n. 196 del 2003.
Art. 7

(Domanda di ammissione al Reddito di Cittadinanza)

Il soggetto interessato all’accesso ai benefici di cui alla presente legge inoltra domanda di ammissione alle strutture preposte territorialmente competenti, indicate all’articolo 5, comma 1, lettere a) e b), allegando:
a) copia dell’ISEE;

b) Autodichiarazione attestante i redditi percepiti e percepibili, nel corso dell’anno solare di presentazione della domanda, da parte di tutti i componenti il nucleo familiare, fatte salve le ipotesi di cui all’articolo 3, comma 4.

La sussistenza delle condizioni di cui all’articolo 4 della presente legge è verificata e attestata dalle strutture preposte di cui all’articolo 5 secondo competenza attraverso la consultazione e l’implementazione della banca dati centralizzata di cui all’articolo 6 della presente legge.

Le strutture preposte all’accoglimento della domanda di cui all’articolo 5 possono riservarsi la facoltà di richiedere la documentazione inerente ai redditi percepiti e percepibili, nell’anno solare della presentazione della domanda, da parte di tutti i componenti il nucleo familiare.

Nel sito internet dei centri per l’impiego devono essere pubblicate le modalità per la presentazione della richiesta e i moduli semplificati.

Art. 8

(Durata del Beneficio)

Il reddito di cittadinanza viene erogato per il periodo durante il quale il beneficiario si trova in una delle condizioni previste all'articolo 4 della presente legge. Per il beneficiario maggiorenne in età non pensionabile, la continuità dell’erogazione del reddito di cittadinanza è subordinata al rispetto degli obblighi di cui ai successivi articoli 9 e 11.
Art. 9

(Obblighi del Beneficiario)

Il beneficiario in età non pensionabile deve fornire immediata disponibilità al lavoro presso i centri per l’impiego territorialmente competenti.

Il beneficiario, fornita la disponibilità di cui al comma 1 del presente articolo, deve entro sette giorni intraprendere il percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo tramite le strutture preposte alla presa in carico del soggetto indicate all’articolo 10 della presente legge.

I Beneficiari del reddito di cittadinanza hanno l’obbligo di comunicare tempestivamente agli enti preposti ogni variazione della situazione reddituale, lavorativa, familiare o patrimoniale che comporta la perdita del diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza o che comporta la modifica dell’entità dell'ammontare del Reddito di Cittadinanza percepito e anche in costanza di diritto al beneficio è tenuto a rinnovare la domanda di ammissione annualmente.

In linea con il profilo professionale del beneficiario, con le competenze acquisite in ambito formale, non formale ed informale, nonché in base agli interessi ed alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l’impiego di cui al successivo articolo 10, il beneficiario è obbligato ad offrire la propria disponibilità, per l’espletamento di attività utili alla collettività da svolgere presso il comune di residenza che istituisce progetti ai predetti fini compatibilmente, nel caso di disabili e anziani, con le loro capacità.

I comuni entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge devono attivare tutte le procedure amministrative utili per l’istituzione dei progetti di cui al comma 4.

Il beneficiario in riferimento alle attività di cui al comma 4 è tenuto a mettere a disposizione della collettività un minimo di quattro ore settimanali da ritenersi esclusivamente prestate a titolo di volontariato.

Gli obblighi di cui al comma 2 vengono attestati dal comune che provvede ad aggiornare la Banca dati centralizzata.

Gli obblighi di cui al comma 2 sono subordinati all’attivazione di progetti da parte dei comuni interessati.

Art. 10

(Attività dei Centri per l’impiego ed inserimento lavorativo dei beneficiari)

I centri per l’impiego, ai fini dell’inserimento lavorativo, hanno il compito della presa in carico dei soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza di cui alla presente legge ed erogano servizi ai fini dell’accompagnamento all’inserimento lavorativo, altresì provvedono nel corso del primo anno dall’entrata in vigore della presente legge, a forme di pubblicizzazione del diritto ai benefici del reddito di cittadinanza, attraverso l’invio di comunicazioni a mezzo posta o PEC, presso le residenze dei potenziali beneficiari.

I centri per l’impiego cooperano con le regioni, i comuni e l’Agenzia del demanio, ciascuno con le proprie risorse, al fine di promuovere la nascita di nuove attività imprenditoriali in relazione alle caratteristiche produttive, commerciali, economiche del territorio, nell’ottica dell’inserimento lavorativo dei beneficiari di cui alla presente legge.

Al fine di favorire la nascita di attività imprenditoriali di cui al comma 2 e nell’ottica dello sviluppo occupazionale nei settori innovativi, all'articolo 58, dopo il comma 1, del decreto-legge del 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133, è inserito il seguente:

<<1.bis) È riservata una quota del 10 per cento del totale dei beni immobiliari di cui al comma 1, da destinare a progetti di sviluppo di “start-up innovative” di cui all'articolo 25, comma 2, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 e da destinare a progetti di sviluppo di “incubatori certificati” di cui all'articolo 25, comma 5, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.>>.

Le attività di cui al comma 1 possono essere altresì svolte dalle agenzie di intermediazione del lavoro di cui al decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 273.

Le agenzie di cui al comma 4 oltre a tutte le agenzie per il lavoro di cui al decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, pur escluse dalla possibilità di prendere in carico il soggetto, sono tenute a inserire i dati in loro possesso nella banca dati di cui all’articolo 6 della presente legge.

I centri per l’impiego, nonché le agenzie di intermediazione, in relazione ai servizi erogati di cui al comma 1 del presente articolo, tenendo conto delle competenze acquisite in ambito formale, non formale e informale, delle capacità fisiche, delle disabilità nonchè di mansioni precedentemente svolte, procurano al beneficiario proposte di lavoro.

Tutte le Agenzie di cui al presente articolo, devono individuare, attraverso la Struttura informativa centralizzata, le candidature idonee a ricoprire le posizioni lavorative per le quali hanno ricevuto incarico da parte dei loro committenti.

Le Agenzie formative accreditate hanno il compito di fornire una formazione mirata, orientata verso quei settori in cui è maggiore la richiesta di lavoro qualificato, in linea con le indicazioni degli osservatori regionali e nazionali del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare. Le Agenzie formative accreditate devono garantire che almeno il 10% degli iscritti ai corsi che abbiano conseguito il titolo, trovino assunzione. Ai predetti fini formativi e di inserimento al lavoro, l’Osservatorio nazionale del mercato del lavoro e delle politiche di Welfare di cui all’articolo 5, comma 1, lettera h), della presente legge ha il compito di verificare e monitorare le attività delle agenzie formative e provvede ad inibire l’assegnazione di nuovi finanziamenti pubblici alle Agenzie formative accreditate, per l’anno successivo, nel caso di mancato inserimento al lavoro della quota minima del 10% degli iscritti che conseguono il titolo.

Art. 11

(Obblighi del beneficiario in relazione all’inserimento lavorativo)

Il beneficiario, in età non pensionabile ed abile al lavoro, fatte salve le previsioni di cui alla legge n.68 del 1999, in relazione alle proprie capacità è tenuto, pena la perdita del beneficio, a:
a) fornire disponibilità al lavoro presso i centri per l’impiego territorialmente competenti:

b) sottoporsi al colloquio di orientamento di cui all’articolo 3 del decreto legislativo n. 181 del 2000 e successive modificazioni:

c) accettare espressamente di essere avviato a un progetto individuale di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro;

d) seguire il percorso di bilancio delle competenze previsto nonché redigere, col supporto dell’operatore addetto, il piano di azione individuale funzionale all’inserimento lavorativo;

e) svolgere con continuità un’azione di ricerca attiva del lavoro, secondo le modalità definite con i servizi competenti;

f) accettare espressamente, nel caso di individuazione di carenze professionali o di riconoscimento di specifiche propensioni, qualora rilevate dall’ente preposto durante il colloquio di orientamento ed il percorso di bilancio delle competenze, di essere avviato e completare corsi di riqualificazione professionale o formazione professionale da ritenersi obbligatori ai fini della presente legge con esclusione dei casi di comprovata impossibilità derivante da cause di forza maggiore;

g) sostenere colloqui ovvero prove di selezione per attività lavorative attinenti alle competenze certificate;

h) partecipare attivamente alla ricerca del lavoro e recarsi con cadenza periodica, pari a una volta a settimana, presso il centro per l’impiego o l’Agenzia che lo ha preso in carico

Art. 12

(Cause di decadenza del beneficio in relazione all’inserimento lavorativo)

Il beneficiario in età non pensionabile ed abile al lavoro o qualora disabile in relazione alle proprie capacità, perde il diritto all’erogazione del reddito di cittadinanza al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
a) non ottempera agli obblighi di cui all’articolo 11 della presente legge;

b) sostiene più di tre colloqui di selezione con palese volontà di ottenere esito negativo, accertata e dichiarata dal responsabile del centro per l’impiego;

c) rifiuta nell’arco di tempo riferito al periodo di disoccupazione, più di tre proposte di impiego ritenute congrue ai sensi del comma seguente, ottenute grazie ai colloqui avvenuti tramite il centro per l’impiego o le strutture preposte di cui agli articoli 5 e 10;

d) qualora a seguito di impiego o reimpiego receda senza giusta causa dal contratto di lavoro, per due volte nel corso dell'anno solare;

e) qualora non ottemperi agli obblighi di cui all'articolo 9 comma 6 della presente legge se in presenza di progetti già avviati dai Comuni.

Ai fini della presente legge è considerata congrua la proposta di lavoro di cui al precedente comma se munita dei seguenti requisiti:
a) è attinente alle propensioni, agli interessi e alle competenze acquisite dal beneficiario in ambito formale, non formale e informale, certificate nel corso del colloquio di orientamento e nel percorso di bilancio delle competenze dagli Enti preposti di cui all’articolo 10 della presente legge;

b) la retribuzione oraria è pari a un importo maggiore o uguale all’ottanta per cento rispetto a quella delle mansioni di provenienza e comunque non inferiore a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di riferimento e in stretta osservanza di quanto previsto all’articolo 19 della presente legge;

c) fatte salve espresse volontà del richiedente la sede del luogo di lavoro non dista oltre 50 chilometri dalla residenza del soggetto interessato e il luogo di lavoro è raggiungibile con i mezzi pubblici in un arco di tempo non superiore ad ottanta minuti.

I lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8 della legge 12 Marzo 1999, n. 68, sono soggetti alle disposizioni previste dalla medesima legge nonché alle norme in materia di verifica e di accertamento dello stato di disoccupazione.

Sono esentate dall'obbligo della ricerca del lavoro e dagli obblighi di cui all’art. 11 della presente legge le madri fino al compimento del terzo anno di età dei figli ovvero in alternativa i padri su specifica richiesta o comunque nel caso di nucleo familiare monoparentale.

Ai fini della presente Legge la partecipazione del Beneficiario del reddito di cittadinanza, a progetti imprenditoriali promossi dal centro per l’impiego territorialmente competente ai sensi del comma 2 articolo 10 della presente legge, è da considerarsi alternativa ed equivalente all’assolvimento degli obblighi di formazione di cui all’articolo 11, lettera f).

Art. 13

(Diritto all’abitazione)

Lo Stato, le regioni e i comuni riconoscono ad ogni cittadino il diritto all’abitazione quale bene primario collegato alla personalità e annoverato tra i diritti fondamentali della persona tutelati dall’art. 11 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali recepito con legge n. 881 del 1977, dall’articolo 2 della Costituzione e dalla Carta sociale europea, sia per l’accesso all’alloggio che nel sostegno al pagamento dei canoni di locazione.

I beneficiari del reddito di cittadinanza non proprietari di immobili ad uso abitativo e locatari dell’abitazione principale, non percettori di altre agevolazioni per l’abitazione, hanno diritto a ricevere l’agevolazione di cui al fondo nazionale di sostegno per l’accesso al contributo per le locazioni di cui all’articolo 11 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, maggiorata del 20 per cento.

Al fine del presente articolo, per i beneficiari del reddito di cittadinanza, il fondo di cui al comma 2 del presente articolo è aumentato di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016 . All’onere si provvede mediante le maggiori risorse di cui agli articoli 20 e 21.

Art. 14

(Misure integrative del reddito di cittadinanza)

Ai fini di cui all’articolo 1 della presente legge nonché con l’obiettivo di applicare le normative di riferimento in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, i comuni anche riuniti in consorzi e le regioni erogano, compatibilmente alle loro risorse e nei limiti concessi dal Patto di Stabilità, servizi integrativi a supporto dei beneficiari del reddito di cittadinanza e forniscono:
a) sostegno alla scolarità nella fascia d’obbligo, in particolare per acquisto di libri di testo;

b) sostegno all’istruzione ed alla formazione dei giovani con particolare riferimento alla concessione di agevolazioni per l’acquisto di libri di testo ed il pagamento di tasse scolastiche ed universitarie;

c) sostegno per l’accesso ai servizi sociali e socio-sanitari;

d) misure di sostegno alla formazione e incentivi all’occupazione;

e) misure di sostegno all’uso dei trasporti pubblici locali;

f) misure volte a favorire il diletto attraverso la concessione di benefici per la fruizione di rappresentazioni culturali.

Al fine di coniugare gli obiettivi di efficacia della presente legge e sostenere la diversificazione dei benefici offerti, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero delle attività produttive e il Ministero dell’economia e delle finanze, emana entro tre mesi dall’entrata in vigore della presente legge un decreto contenente misure volte a fornire agevolazioni per i costi utenze di gas, acqua, elettricità e telefonia fissa attraverso la determinazione di relative tariffe sociali per i beneficiari della presente legge.
Art. 15

(Misure a tutela delle persone senza tetto o senza fissa dimora)

Al fine di promuovere l’accesso ai benefici di cui alla presente legge, i comuni anche riuniti in consorzi in coordinamento con i centri per l’impiego, elaborano annualmente programmi di divulgazione e relativa assistenza in favore delle persone senza tetto o senza fissa dimora.

Al fine di monitorare l’attuazione del presente articolo i comuni anche riuniti in consorzi comunicano semestralmente al ministero del lavoro e delle politiche sociali lo stato di attuazione dei programmi di cui al comma 1 del presente articolo ed i relativi risultati conseguiti.

Entro trenta giorni dall’approvazione della presente legge il Ministero del lavoro e delle politiche sociali emana un regolamento contenente la modulistica per le comunicazioni di cui al comma 2 del presente articolo.

Art. 16

(Erogazione)

Il reddito di cittadinanza è erogato dall’INPS ed è riscosso: presso gli uffici postali in contanti allo sportello, con accredito sul proprio conto corrente postale, su conto di deposito a risparmio o con accredito su carta prepagata, tenuto conto delle esigenze del beneficiario.

Ferma restando la competenza della sede dell’INPS, nel cui ambito territoriale il beneficiario è residente, il pagamento può essere richiesto presso ciascun ufficio pagatore sul territorio nazionale.

Art. 17

(Incentivi)

Al fine di agevolare la fiscalità generale l’importo mensile del reddito di cittadinanza è incrementato del 5 percento per i beneficiari che accettano di ricevere l’erogazione su carta prepagata e che utilizzano almeno il 70 per cento dell’importo della mensilità precedente in acquisti effettuati tramite la medesima carta prepagata.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze stipulano una convenzione con la società Poste italiane e con l’INPS finalizzata all’erogazione del reddito di cittadinanza tramite una carta prepagata gratuita di uso corrente, e alla predisposizione di uno strumento automatico utile a rilevare mensilmente l’ammontare della spesa effettuata tramite carta prepagata ai fini dell’erogazione degli incentivi di cui al comma 1 del presente articolo.

Al fine di promuovere l’emersione del lavoro irregolare, il beneficiario che segnala alla direzione territoriale del lavoro una eventuale, propria prestazione lavorativa pregressa, e irregolare, a seguito di relativo accertamento da parte dalle autorità ispettive competenti, riceve una maggiorazione del reddito di cittadinanza nella misura del 5 per cento.

Al fine di promuovere forme di occupazione stabile e in attesa dell'adozione di ulteriori misure è istituito un incentivo per i datori di lavoro che assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori beneficiari della presente legge.

Le assunzioni di cui al comma 4 devono comportare un incremento occupazionale netto per ogni singola azienda beneficiaria dell’incentivo.

L'incentivo mensile e' pari al reddito di cittadinanza percepito dal beneficiario al momento dell’assunzione e non può superare a 600 euro mensili, corrisposti al datore di lavoro unicamente mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili del periodo di riferimento, fatte salve le regole vigenti per il versamento dei contributi in agricoltura.

L’incentivo di cui al comma 4 ha un durata massima di dodici mesi.

L'incremento occupazionale di cui al comma 5 e' calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti all'assunzione. I dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale sono ponderati in base al rapporto tra le ore pattuite e l'orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno.

L'incremento della base occupazionale va considerato al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, al medesimo soggetto titolare.

Art. 18

(Verifiche della fruibilità del Reddito di Cittadinanza e sanzioni)

L’accesso al reddito di cittadinanza è condizionato ad accertamento fiscale. Al predetto fine INPS e Agenzia delle entrate, sulla base di appositi controlli automatici, individuano l’esistenza di omissioni ovvero difformità dei dati dichiarati rispetto agli elementi conoscitivi in possesso dei rispettivi sistemi informativi e provvedono alle relative comunicazioni al Centro per l’impiego territorialmente competente.

Il beneficiario che rilascia dichiarazioni mendaci, perde definitivamente il diritto al reddito di cittadinanza ed è tenuto altresì al rimborso di quanto percepito alla data della perdita del beneficio medesimo.

L’inosservanza degli obblighi di cui all’articolo 9, comma 3, qualora relativi ad un incremento della capacità reddituale, a seguito di seconda omessa tempestiva comunicazione, comporta la perdita di ogni beneficio di cui alla presente legge.

Il termine per la segnalazione di cui al comma 3 è fissato in giorni trenta dall’effettivo incremento reddituale.

Il beneficiario del reddito di cittadinanza che svolge contemporaneamente attività di lavoro irregolare perde il diritto al beneficio per sempre ed è tenuto altresì al rimborso di quanto percepito alla data della perdita del beneficio medesimo.

In caso di erogazione del reddito di cittadinanza, la mancata frequenza ai percorsi scolastici da parte del figlio minore a carico del beneficiario, comporta una riduzione della quota parte di reddito di cittadinanza riferita al minore a carico per ciascun figlio in dispersione scolastica. In caso di primo richiamo la riduzione sarà pari al 30 per cento ovvero al 50 per cento in caso di secondo richiamo ovvero alla perdita del beneficio in caso di terzo richiamo.

Art. 19

(Salario minimo garantito)

In adempimento dei principi sanciti dall’articolo 36 della Costituzione nonché dell’articolo 1 della presente legge, al fine di integrare le relative misure in favore di tutti i cittadini, è istituito il salario minimo garantito

Fatte salve disposizioni di maggior favore previste dalla contrattazione collettiva nazionale la retribuzione oraria lorda applicabile a tutti i rapporti aventi per oggetto una prestazione lavorativa, non può essere inferiore a 9 euro.

Art. 20

(Coperture)

Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, fissati nella misura massima annua di 19.000 milioni di euro a decorrere dal 2014, si provvede con le maggiori entrate derivanti dalle disposizioni di cui ai commi 81 e seguenti.

All’articolo 2 del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 6, le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”;

b) ai commi 9, 10, 11 e 12, le parole “1° gennaio 2012” sono sostituite dalle seguenti; “1° gennaio 2014”;

c) al comma 13, lettera a), numeri 1) e 3), le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”;

d) al comma 19, lettere a), b) e c) numero 3), le parole “62,5 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “56,82 per cento”;

e) al comma 26, le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2013”;

f) al comma 27:

nel primo periodo sono aggiunte le seguenti parole: “e l’aliquota del 20 per cento sulla parte di redditi riferita al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013” e dopo il primo periodo è inserito il seguente: “Ai contratti sottoscritti fino al 31 dicembre 2013 l’aliquota del 20 per cento si applica ai redditi di cui al primo periodo riferiti al periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013”.

nell’ultimo periodo, le parole “precedente periodo” sono sostituite dalle seguenti: “precedenti periodi”;

g) il comma 28 è sostituito dal seguente: <

per una quota pari al 56,82 per cento, se sono realizzate fino alla data del 31 dicembre 2011 (e le plusvalenze e gli altri redditi diversi sono realizzati fino alla data del 31 dicembre 2013);

per una quota pari al 90,91 per cento, se sono realizzate dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 (e le plusvalenze e gli altri redditi diversi sono realizzati successivamente al 31 dicembre 2013).

Restano fermi i limiti temporali di deduzione previsti dagli articoli 68, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e 6, comma 5, del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461.>>;

h) al comma 29, le parole “1° gennaio 2012” e le parole “31 dicembre 2011” sono sostituite rispettivamente dalle seguenti: “1° gennaio 2014”, “31 dicembre 2013”;

i) ai commi 30 e 31, le parole “31 marzo 2012” e le parole “16 maggio 2012” sono sostituite rispettivamente dalle seguenti: “31 marzo 2014”, “16 maggio 2014”;

l) al comma 32, le parole “al 31 dicembre 2012, per una quota pari al 62,5 per cento del loro ammontare” sono sostituite dalle seguenti: “al 31 dicembre 2013, per una quota pari al 90,91 per cento del loro ammontare”;

m) al comma 33 le parole “successivamente, per una quota pari al 62,50 per cento del loro ammontare” sono sostituite dalle seguenti: "successivamente per una quota pari al 56,82 per cento del loro ammontare e quelli rilevati nel 2012 e nel 2013 per una quota pari al 90,91 per cento del loro ammontare.”.

Alle disposizioni di cui al 81 si applicano, in quanto compatibili, i decreti del Ministro dell’economia e delle finanze 13 dicembre 2011.

All’articolo 4, comma 2, del decreto legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”.

All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239, le parole “20 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “22 per cento”.

Le disposizioni dei commi da 81 a 84, esplicano effetto a decorrere dal 1° gennaio 2014.

A decorrere dal 1 gennaio 2014 una quota non inferiore a 2.700 milioni di euro annui delle entrate derivanti dai giochi pubblici è destinata alle finalità della presente legge. Al fine di assicurare le predette risorse il Ministero dell’economia e finanze- Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato è autorizzato ad emanare , con propri decreti dirigenziali entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, disposizioni per introdurre nuove modalità dei giochi già esistenti compresi il Lotto e i giochi numerici a totalizzazione nazionale, modificare la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita.

Le dotazioni finanziarie iscritte nello Stato di previsione del Ministero della Difesa a legislazione vigente, per competenza e per cassa, per ciascuno degli anni del triennio 2014-2016, ivi inclusi i programmi di spesa relativi agli investimenti pluriennali per la difesa nazionale, sono accantonate e rese indisponibili su indicazione del Ministro della Difesa per un importo non inferiore a 2.500 milioni annui, per essere riassegnate all’entrata del Ministero dell’economia e finanze.

A decorrere dall’anno 2014, l’imposta di bollo di cui all’articolo 19, comma 6, del Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, in legge 22 dicembre 2011, n. 214 , si applica nella misura del 18 per mille.

A decorrere dal 1° gennaio 2014, per un periodo di tre anni, sugli importi lordi dei trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatoria è dovuto un contributo di solidarietà, da calcolare applicando le seguenti aliquote progressive:

a) da 1 fino a 6 volte il minimo: aliquota 0,1 per cento;

b) da 6 fino a 11 volte il minimo: aliquota 0,5 per cento

c) da 11 fino a 15 volte il minimo: aliquota 5 per cento

d) da 15 fino a 20 volte il minimo: aliquota 10 per cento

e) da 20 fino a 25 volte il minimo: aliquota 15 per cento

f) da 25 fino a 31 volte il minimo: aliquota 20 per cento

g) da 31 fino a 39 volte il minimo: aliquota 25 per cento

h) da 39 fino a 50 volte il minimo: aliquota 30 per cento

i) oltre 50 volte il minimo: aliquota 32 per cento.

Le somme derivanti dalla presente disposizione concorrono integralmente al finanziamento degli interventi previsti dal presente articolo.

I partiti e i movimenti politici ai quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, è riconosciuto il finanziamento pubblico ai sensi della legge 6 luglio 2012, n. 96, e della legge 3 giugno 1999, n. 157, in relazione alle elezioni svoltesi anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto, il cui termine di erogazione non è ancora scaduto alla data medesima, cessano dal diritto ad usufruirne a decorrere dall'esercizio finanziario in corso.

Sono abrogati:
a) gli articoli 1 e 3, commi dal secondo al sesto, della legge 18 novembre 1981, n. 659;

b) l'articolo 1 della legge 8 agosto 1985, n. 413;

c) gli articoli 9 e 9-bis, nonché l'articolo 12, comma 3, limitatamente alle parole: «dagli aventi diritto», l'articolo 15, commi 13, 14, limitatamente alle parole: «che non abbiano diritto ad usufruire del contributo per le spese elettorali», e 16, limitatamente al secondo periodo, e l'articolo 16 della legge 10 dicembre 1993, n. 515;

d) l'articolo 6 della legge 23 febbraio 1995, n. 43;

e) l'articolo 1, commi 1, 1-bis, 2, 3, 5, 5-bis, 6, con esclusione del secondo periodo, 7, 8, 9, 10, e gli articoli 2 e 3 della legge 3 giugno 1999, n. 157;

f) gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9, commi da 8 a 21, e 10 della legge 6 luglio 2012, n. 96.

In considerazione della eccezionalità della situazione economica internazionale e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea, all’articolo 11, comma 1, la lettera e) del Testo unico delle imposte sui redditi del 22 dicembre 1986 n. 917, è sostituita dalle seguenti:
"e) oltre 75.000 euro e fino a 100.000 euro, 43 per cento;

f) oltre 100.000 euro, 45 per cento”.

A decorrere dal 1°gennaio 2014 è istituita un'imposta progressiva sui grandi patrimoni mobiliari e immobiliari determinata e percepita dallo Stato. Per grandi patrimoni si intendono i patrimoni il cui valore complessivo è superiore a 1.500.000 euro. Per patrimoni mobiliari si intendono:
a) le automobili, le imbarcazioni e gli aeromobili di valore;

b) i titoli mobiliari, esclusi i titoli emessi dallo Stato italiano, quelli emessi dalle società quotate e le obbligazioni bancarie e assicurative.

Sono esclusi gli immobili di proprietà di persone giuridiche che sono utilizzati dalle medesime ai soli fini dell'esercizio dell'attività imprenditoriale.

L'imposta di cui al comma 94 è dovuta dai soggetti proprietari o titolari di altro diritto reale,

persone fisiche o persone giuridiche, nelle seguenti misure:

1) per patrimoni superiori a 1.500.000 euro, lo 0,50 per cento;

2) per patrimoni superiori a 2.500.000 euro, lo 0,75 per cento;

3) per patrimoni superiori a 5.000.000 di euro, lo 0,85 per cento;

4) per patrimoni superiori a 10 milioni di euro, l'1,5 per cento;

5) per patrimoni superiori a 15 milioni di euro, il 3 per cento.

Entro il 31 marzo 2012, l'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del territorio individua i valori dei patrimoni immobiliari.

Il valore complessivo dei patrimoni immobiliari è calcolato sommando i valori determinati ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni, così come modificati dal presente articolo .

Dall'applicazione dell'imposta sono esclusi i fondi immobiliari e le società di costruzioni.

L'imposta è versata in un'unica soluzione entro il 30 dicembre di ciascun anno. La somma da versare può essere rateizzata in rate trimestrali, previa autorizzazione dell'Agenzia delle entrate.

A decorrere dal 1° gennaio 2014, i contributi di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250 sono abrogati. Le risorse iscritte nel bilancio dello stato sono versate all’entrata del bilancio per essere riassegnate al Fondo di cui al comma 4.

A decorrere dal 1° gennaio 2014 tutte le risorse stanziate per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga di cui all'articolo 2, commi 64, 65 e 66, della legge 28 giugno 2012, n. 92, sono destinate integralmente al Fondo per il reddito di cittadinanza.

A decorrere dal 1° gennaio 2014, le somme riferite alle scelte non espresse dai contribuenti della quota dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche ai sensi di quanto stabilito dall'articolo 47 della legge 20 maggio 1985, n.222, sono destinate integralmente al Fondo per il reddito di cittadinanza di cui al comma 4.

Conseguentemente, apportare le seguenti modifiche:

A) All'articolo 6, al comma 19, apportare le seguenti modificazioni:

1) dopo la lettera a), aggiungere le seguenti:

"a-bis) all'articolo 6, comma 8, le parole: «nella misura del 96 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 93 per cento»;

a-ter) all'articolo 6, comma 9, le parole: «nella misura del 96 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 93 per cento»;"

2) dopo la lettera b), aggiungere la seguente:
"b-bis) all'articolo 7, comma 2, le parole: «nella misura del 96 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 93 per cento»;"

B) all'articolo 7, sopprimere il comma 7;

C) All'articolo 9, sopprimere i commi 5, 9,13, 14, 22;

D) All'articolo 10, comma 6, le parole "500 milioni" sono sostituite dalle seguenti: "650 milioni";

E) All'articolo 12, sopprimere il comma 4;

F) Le dotazioni incluse nella Tabella A sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 50 milioni di euro a decorrere dal 2014;

G) Le dotazioni di parte corrente, relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella C sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2014."

Allegato 1

Calcolo del reddito di cittadinanza

Componenti nucleo familiare

Soglia di povertà del nucleo familiare per l’anno 2013

1

600

2

1.000

3

1.330

4

1.630

5

1.900

6

2.160

7

2.400

Allegato 2

Algoritmi per il calcolo del Reddito di Cittadinanza per il singolo beneficiario componente di un nucleo familiare

Caso 1

Tutti i componenti percepiscono un reddito inferiore al reddito di cittadinanza potenziale

Ni= numero dei componenti il nucleo familiare

Sp= Valore della soglia di povertà indicato dalla tabella di allegato 1

Ra, Rb, Rc,...Ri= redditi dei componenti del nucleo familiare

Rf= Reddito familiare dato dalla somma dei redditi dei componenti il nucleo familiare:

Rf= Ra+Rb+Rc+... Ri

Rcf=reddito di cittadinanza del nucleo familiare calcolato sulla base del reddito familiare e della tabella di allegato 1

Rcf= Sp-Rf

Rcx= Reddito di cittadinanza potenziale

Rcx=Sp/Ni

Rca, Rcb, Rcc,....Rci= reddito di cittadinanza del componente iesimo del nucleo familiare

Rci=Rcx-Ri

Caso 2

Uno dei componenti del nucleo familiare percepisce un reddito superiore al reddito di cittadinanza potenziale


Ni= numero dei componenti il nucleo familiare

Sp= Valore della soglia di povertà indicato dalla tabella di allegato 1

Ra, Rb, Rc,...Ri= redditi dei componenti del nucleo familiare

Rs= Reddito del componente del nucleo familiare che supera il reddito di cittadinanza potenziale del componente del nucleo familiare

Rf= Reddito familiare dato dalla somma dei redditi dei componenti il nucleo familiare:

Rf= Ra+Rb+Rc+Rs+... Ri

Rcf=reddito di cittadinanza del nucleo familiare calcolato sulla base del reddito familiare e della tabella di allegato 1

Rcf= Sp-Rf

Rcx= Reddito di cittadinanza potenziale

Rcx=Sp/Ni

Es=Extra reddito del componente che ha un reddito superiore al redditto di cittadinanza potenziale

Es=Rs-Rcx

Rca, Rcb, Rcc,= Redditi di cittadinanza riferiti ai componenti a, b, c del nucleo familiare

Rci= reddito di cittadinanza del componente iesimo del nucleo familiare

Rci=Rcx-(Ri+(Es/(N-1)))

Nel caso 2 il reddito di cittadinanza del componente iesimo del nucleo familiare che percepisce un reddito inferiore al reddito potenziale è dato dal reddito potenziale diminuito della somma del reddito del componente iesimo e dell’extra reddito del componente che supera il reddito potenziale ripartito tra gli altri familiari.

In tutti i casi il componente del nucleo familiare che percepisce un reddito superiore al reddito potenziale non percepisce alcun reddito di cittadinanza.

pax2you
00mercoledì 7 gennaio 2015 22:34
Immigrazione
Dopo tanto lavoro e, non neghiamocelo, con l’aiuto dello scandalo MafiaCapitale, la nostra mozione per il superamento dell’accordo di Dublino III è stata approvata dalla Camera dei Deputati.
Cosa significa questo?
Significa che abbiamo impegnato il Governo a:
– Istituire un testo unico europeo in materia di asilo;
– Superare Dublino III e il suo assurdo principio di chi primo accoglie gestisce;
– Concordare con i paesi di provenienza e transito un piano comune di gestione dei flussi anche in ottica di prevenzione della criminalità;
– Istituire delle quote per ripartire equamente i migranti sul territorio europeo;
– Istituire il mutuo riconoscimento ovvero chi gestisce il migrante e lo regolarizza lo fa a nome di tutti i paesi europei che si impegnano quindi a riconoscerlo;
– Istituire dei punti di richiesta asilo direttamente sui territori di provenienza e non sul nostro territorio;
– Rivedere le note del ministero per la gestione dei centri di accoglienza e per la distribuzione dei fondi per la prima accoglienza;
Promuovere interventi per concedere beni e servizi agli italiani in difficoltà al fine di evitare tensioni sociali.

Ma non finisce qui! Ora la palla passa al Governo e quindi a Matteo Renzi, ora sia lui a dimostrare un cambio di passo col passato, sia lui a dimostrare di rinnegare la mafia che oggi ha il nome di “cooperativa rossa”.
Se solo la metà di questi impegni trovasse luce in Europa cambierebbe, per sempre, la logica della gestione dei flussi migratori.
Sinceramente ci spero ma, conoscendo il premier, so già che non ci proverà nemmeno.
Noi però saremo qui a ricordarglielo ogni giorno perché il popolo italiano ha il diritto di essere rappresentato con dignità!


Una goccia dopo l’altra cambieremo, in meglio, il nostro Paese.

A riveder le stelle *****

18 dic 2014

manliodistefano
mozioneallacameradeideputati

pax2you
00giovedì 8 gennaio 2015 12:14
Reddito di cittadinanza: al via in Senato la legge M5S
Reddito di cittadinanza ai nastri di partenza in Senato. Questo pomeriggio la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che elargisce 780 euro al mese a tutti i maggiorenni che vivono con un reddito sotto la soglia di povertà (quasi 10 milioni di cittadini ndr) è stata ufficialmente incardinata.

La senatrice Annamaria Parente (Pd) relatrice del provvedimento di legge del M5S e di quello presentato da SEL sullo stesso argomento, ha cercato far passare l'erronea idea che all'interno della legge delega sul Job Act esistano provvedimenti simili. Cosa che non è assolutamente vera. Siamo intervenuti per smentire immediatamente questa falsità: il Job Act crea precarietà e non da un sostegno al reddito a tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà come invece fa il reddito di cittadinanza.

Ora la discussione generale proseguirà con le prossime sedute. Domani consegneremo la lista delle personalità che chiediamo siano ascoltate in Commissione Lavoro: di Don Luigi Ciotti di Libera Contro le Mafie che appoggia ufficialmente l'istituzione del Reddito di Cittadinanza, ai responsabili dell'Istat fino alla Rete di associazioni a sostegno del Reddito di cittadinanza.

08/01/15
m5s
pax2you
00venerdì 9 gennaio 2015 07:59
Salvini-Arlecchino: 20 anni di Lega serva di padron Berlusconi

La Lega che si scaglia contro le norme "salva Berlusconi" della legge delega sul fisco targata Renzi è una farsa carnevalesca degna del miglior Arlecchino.

Arlecchino-Truffaldino è infatti la maschera bergamasca che rappresenta un estroverso furbo e truffaldino in perenne litigio (falso) e servo di due padroni.

Chi è il padrone reale della Lega ? Silvio Berlusconi. Sfidiamo Salvini. Dichiari pubblicamente e dimostri che il logo della Lega Nord non è di proprietà dal 2001 del condannato per frode fiscale Berlusconi.

Lega Nord che alle elezioni 2014 in Emilia-Romagna si è presentata alleata di Forza Italia e Fratellli d'Italia e, ricordiamolo, è ancora presieduta da Umberto Bossi, plurindagato per lo scandalo dei rimborsi elettorali in Tanzania e diamanti e già condannato per finanziamento illecito. Belsito docet. Lo stesso Belsito contro il quale Salvini ha ritirato la richiesta di risarcimento danni per i suddetti fatti. Chissà perchè...

Riproponiamo qui tutte le leggi ad personam pro Berlusconi e affini votate dalla Lega Nord dal 1994 al 2013.


-Decreto Biondi (1994) via con la scarcerazione immediata di 2764
detenuti, 350 dei quali coinvolti in Tangentopoli

- Legge sulle rogatorie (2001) che danneggia la collaborazione giudiziaria internazionale

- Legge Frattini (2002), che mantiene di fatto inalterato il conflitto di interessi del premier

- Legge Cirami sul legittimo sospetto (2002): i giudici possono essere ricusati e i processi trasferiti soprattutto quando si tratta delle cause in cui sono imputati Berlusconi e Previti.

- Depenalizzazione del falso in bilancio (2002): Berlusconi si salva così dalle accuse sul processo All Iberian2, sul processo Sme e sul caso del calciatore Lentini

- Lodo Schifani (2003), per l'impunità delle alte cariche dello stato: consente la sospensione dei processi a carico di Berlusconi

- Condono fiscale (2003), condonati anche coloro che hanno "concorso a commettere i reati"

- Legge Gasparri (2004), tale legge sul riordino del sistema
radio-televisivo e delle comunicazioni consente a Mediaset una enorme crescita potenziale dei ricavi

- Decreto salva Rete 4 (2004), concede una proroga per continuare a far trasmettere Rete 4 in analogico, a danno di Europa 7, pur non avendo la concessione dal 1999;

- Condono edilizio alle aree protette (2004), inserisce le zone protette tra le aree condonabili e tra queste ci sono anche le aree di Villa Certosa di proprietà della famiglia Berlusconi;

- Legge salva-Previti - ex Cirielli(2005), provoca l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Diritti tv Mediaset" e "Mills". Per colpa di questa legge a novembre è stata annullata la sentenza Eternit sulle morti d'amianto. Un altro macigno sulla coscienza politica della Lega Nord e di chi votò quella norma.

- Lodo Alfano (2008), per l'impunità delle alte cariche dello stato. Una fotocopia del Lodo Schifani.

- Legittimo impedimento (2010): i processi per Berlusconi e ministri possono essere rinviati, in base a impegni di governo "certificati".

- Decreto salva liste (2010), un tentativo, giudicato poi
incostituzionale di cambiare le regole nel corso della competizione elettorale;

- Processo breve (2010-2011): così come inizialmente formulato avrebbe estinto migliaia di processi penali tra cui: Thyssen Krupp, Antonveneta, Parmalat, quello per il disastro di Viareggio del 29 giugno 2009 e il processo sul crollo della Casa dello Studente conseguente al terremoto che colpì L'Aquila nel 2009.

-Voto sulla decadenza del condannato Berlusconi (novembre 2013). La Lega vota "no" alla decadanza da senatore del condannato per frode fiscale Silvio Berlusconi.


m5s senato
pax2you
00venerdì 9 gennaio 2015 11:30
Il senatore pd intimidito dal pd che rinuncia a votare
Ecco il clima di intimidazione in cui lavorano i parlamentari del PD!

Il senatore Mucchetti (Pd) chiede a Renzi di venire a riferire in Aula sulla porcata del ‘Salva Berlusconi’.

Il suo compagno di partito Giorgio Tonini lo riprende pubblicamente.

E come per magia, al momento della votazione…Mucchetti rinuncia a votare la sua stessa richiesta!

Tutto documentato in questo breve video, da guardare fino in fondo.

Fonte: Senato M5S

link
ziomaoziomao
00venerdì 9 gennaio 2015 11:34
Re: Immigrazione
pax2you, 1/7/2015 10:34 PM:

Dopo tanto lavoro e, non neghiamocelo, con l’aiuto dello scandalo MafiaCapitale, la nostra mozione per il superamento dell’accordo di Dublino III è stata approvata dalla Camera dei Deputati.
Cosa significa questo?
Significa che abbiamo impegnato il Governo a:
– Istituire un testo unico europeo in materia di asilo;
– Superare Dublino III e il suo assurdo principio di chi primo accoglie gestisce;
– Concordare con i paesi di provenienza e transito un piano comune di gestione dei flussi anche in ottica di prevenzione della criminalità;
– Istituire delle quote per ripartire equamente i migranti sul territorio europeo;
– Istituire il mutuo riconoscimento ovvero chi gestisce il migrante e lo regolarizza lo fa a nome di tutti i paesi europei che si impegnano quindi a riconoscerlo;
– Istituire dei punti di richiesta asilo direttamente sui territori di provenienza e non sul nostro territorio;
– Rivedere le note del ministero per la gestione dei centri di accoglienza e per la distribuzione dei fondi per la prima accoglienza;
Promuovere interventi per concedere beni e servizi agli italiani in difficoltà al fine di evitare tensioni sociali.

Ma non finisce qui! Ora la palla passa al Governo e quindi a Matteo Renzi, ora sia lui a dimostrare un cambio di passo col passato, sia lui a dimostrare di rinnegare la mafia che oggi ha il nome di “cooperativa rossa”.
Se solo la metà di questi impegni trovasse luce in Europa cambierebbe, per sempre, la logica della gestione dei flussi migratori.
Sinceramente ci spero ma, conoscendo il premier, so già che non ci proverà nemmeno.
Noi però saremo qui a ricordarglielo ogni giorno perché il popolo italiano ha il diritto di essere rappresentato con dignità!


Una goccia dopo l’altra cambieremo, in meglio, il nostro Paese.

A riveder le stelle *****

18 dic 2014

manliodistefano
mozioneallacameradeideputati




E riamandare i "migranti" che sono CLANDESTINI a casa loro no', vero !?!?!

siete solo dei pagliacci e stai tranquillo che gli Italiani lo stanno capendo.

pax2you
00venerdì 9 gennaio 2015 11:56
Da oggi le espulsioni dei clandestini sono più semplici
Dopo l'emendamento del M5S il clandestino rimane comunque clandestino, ma sarà più facile procedere con le espulsioni

"La legge Bossi-Fini con l'introduzione del "reato di clandestinità" in questi anni ha aumentato il numero di immigrati irregolari, ha distolto le forze dell'ordine dalla sicurezza del territorio ed aumentato i costi per la Giustizia con cifre spropositate. Nel 2008, il Sap-Sindacato Autonomo di Polizia prese una dura posizione contro questo aspetto della legge Bossi-Fini: "prevedere l'arresto obbligatorio in flagranza ed il processo per direttissima, implica che gli stranieri vadano presi e accompagnati non in carcere ma presso le strutture di polizia e tenuti in custodia fino al giorno dopo quando ci sara' il processo. Cio' comporta che le pattuglie dovranno abbandonare il territorio per sorvegliare i fermati: ci sara' quindi meno sicurezza. Ancora piu' grave l'articolo che allunga i tempi di detenzione nei Cie. La norma aggravera' il sovraffollamento delle carceri e determinera' un aumento esponenziale dei processi". Fatti che si sono regolarmente avverati. Il "reato di clandestinità" non ha risolto nulla aggravando solo i costi per la Giustizia, con meno sicurezza per le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a quest'ultimo, addirittura aggravandolo. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità." M5S Senato

ott 2013

link
fede49
00venerdì 9 gennaio 2015 11:58
Re: Reddito di cittadinanza: al via in Senato la legge M5S
pax2you, 08/01/2015 12:14:

Reddito di cittadinanza ai nastri di partenza in Senato. Questo pomeriggio la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che elargisce 780 euro al mese a tutti i maggiorenni che vivono con un reddito sotto la soglia di povertà (quasi 10 milioni di cittadini ndr) è stata ufficialmente incardinata.

La senatrice Annamaria Parente (Pd) relatrice del provvedimento di legge del M5S e di quello presentato da SEL sullo stesso argomento, ha cercato far passare l'erronea idea che all'interno della legge delega sul Job Act esistano provvedimenti simili. Cosa che non è assolutamente vera. Siamo intervenuti per smentire immediatamente questa falsità: il Job Act crea precarietà e non da un sostegno al reddito a tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà come invece fa il reddito di cittadinanza.

Ora la discussione generale proseguirà con le prossime sedute. Domani consegneremo la lista delle personalità che chiediamo siano ascoltate in Commissione Lavoro: di Don Luigi Ciotti di Libera Contro le Mafie che appoggia ufficialmente l'istituzione del Reddito di Cittadinanza, ai responsabili dell'Istat fino alla Rete di associazioni a sostegno del Reddito di cittadinanza.

08/01/15
m5s



Ci manca solo il reddito di cittadinanza....

per carità, in una stato normale con gente mediamente seria ci sta, in Italia ci troveremmo improvvisamente milioni di finti nullafacenti a questuare il reddito di cittadinanza, ed a quelli che si fanno già il mazzo per sovvenzionare quelli che non fanno un ca@@o, aumenterebbero tasse e balzelli in proporzione




pax2you
00venerdì 9 gennaio 2015 12:09
Re: Re: Reddito di cittadinanza: al via in Senato la legge M5S
fede49, 09/01/2015 11:58:



Ci manca solo il reddito di cittadinanza....

per carità, in una stato normale con gente mediamente seria ci sta, in Italia ci troveremmo improvvisamente milioni di finti nullafacenti a questuare il reddito di cittadinanza, ed a quelli che si fanno già il mazzo per sovvenzionare quelli che non fanno un ca@@o, aumenterebbero tasse e balzelli in proporzione







Il vero nome sarebbe reddito di sussistenza e se non partecipi quotidianamente ad un corso di riqualificazione e rifiuti tre proposte di lavoro lo perdi.

Non e' assistenzialismo a cui sono contrario perche' creerebbe la situazione che tu temi.

Prova a pensare cosa succederebbe alla tua vita se tu perdessi il lavoro che hai e non riuscissi a trovarne un altro.
Per 8 mesi prenderesti un sussidio e poi piu' niente.
Dovresti usare i tuoi risparmi o venderti quello che ti sei costruito con anni di sacrifici...poi la strada e la fame.

Cosa ti succederebbe se hai un incidente o una malattia come un ictus che ti renderebbe fortermente invalido ma non abbastanza da ricevere anche l'accompagnamento?
Non pensare che l'invalidità di permetta di vivere (danno 280 euro al mese) quando te li danno e devi essere "molto" invalido (una gamba e una mano paralizzati da un ictus non sono sufficienti).

Ne ho visti tanti, giovani, dire "ah ma ci sono i fannulloni"...poi quando hanno cominciato ad avere problemi allora loro hanno capito l'importanza di questo strumento sociale mentre gli altri che questo genere di problemi non li ha ancora avuti, no.

Oltre a cio' altri vantaggi sarebbero:
1 ripresa del pil data dall'aumento dei consumi interni e consueguenze sul lavoro
2 pieno utilizzo dei contratti atipici e quindi un vantaggio anche per le aziende
3 riduzione del reclutamento di manovalanza e killer nelle organizzazioni criminali, tra cui vi era anche l'assassino di don puglisi e falcone.
4 il posto fisso sotto lo stato non sarebbe piu' motivante per ottenere voti e connivenza riducendo il potere di grossi criminali nel nostro paese.
5 riduzione del lavoro nero

Ce ne sono altri e alcuni si possono dedurre dalla copertura finanziaria di questa proposta che non grava sulla tassazione da lavoro o sui servizi ai cittadini che tu citi ma da un aumento di tassazione a quelle categorie odiose che invece ricevono ingenti finanziamenti e sgravi da decenni e che, quelli si, ci obbligano, poi mancando i soldi per i servizi al cittadino, a subire balzelli che impattano concretamente sulla qualità della nostra vita (concorsi e giochi, aziende militari, reddito finanziario, finanziamento ai partiti, etc).
I soldi non si prendono dai servizi al cittadino tramite imu, tasi, tari o minori trasferimenti ad altri enti come scuole, comuni, sanitari, etc.

La copertura e' stata certificata dalla commissione bilancio...sono mesi che pd e amici vanno a dire in giro che non c'e' copertura e per mesi cari amici credevano a questa versione che il m5s sapeva già essere falsa ma si e' dovuta ingoiare i rospi e aspettare la commissione bilancio. Adesso tutto tace persino l'informazione per il cittadino. Vedrai che troveranno qualche altra balla da raccontare al cittadino...come quella che magari si alzano le tasse sul lavoro o i servizi ai cittadini e anche se sappiamo già che e' falso probabilmente lo diranno lo stesso. Tanto la maggior parte degli italiani figurati se vanno a verificare se e' o meno vero.

Basta leggerla con attenzione.

Ciao! [SM=g1750163] [SM=g2391727]
ziomaoziomao
00venerdì 9 gennaio 2015 13:32
Re: Re: Reddito di cittadinanza: al via in Senato la legge M5S
fede49, 1/9/2015 11:58 AM:



Ci manca solo il reddito di cittadinanza....

per carità, in una stato normale con gente mediamente seria ci sta, in Italia ci troveremmo improvvisamente milioni di finti nullafacenti a questuare il reddito di cittadinanza, ed a quelli che si fanno già il mazzo per sovvenzionare quelli che non fanno un ca@@o, aumenterebbero tasse e balzelli in proporzione








la legge a cui ispirano i 5s e' quella dell'elemosina di cittadinanza tedesca che ha creato milioni di schiavi che lavorano per un tozzo di pane ( il miracolo tedesco ).

i 5s hanno confusioni mentali meno il loro capo guru che ha detto espressamente che si basa proprio sul modello tedesco.

un milione di volte meglio la flat tax proposta dalla lega, ridare i soldi a chi produce e non creare milioni di schiavi.


ziomaoziomao
00venerdì 9 gennaio 2015 13:37
Re: Salvini-Arlecchino: 20 anni di Lega serva di padron Berlusconi
pax2you, 1/9/2015 7:59 AM:


La Lega che si scaglia contro le norme "salva Berlusconi" della legge delega sul fisco targata Renzi è una farsa carnevalesca degna del miglior Arlecchino.

Arlecchino-Truffaldino è infatti la maschera bergamasca che rappresenta un estroverso furbo e truffaldino in perenne litigio (falso) e servo di due padroni.

Chi è il padrone reale della Lega ? Silvio Berlusconi. Sfidiamo Salvini. Dichiari pubblicamente e dimostri che il logo della Lega Nord non è di proprietà dal 2001 del condannato per frode fiscale Berlusconi.

Lega Nord che alle elezioni 2014 in Emilia-Romagna si è presentata alleata di Forza Italia e Fratellli d'Italia e, ricordiamolo, è ancora presieduta da Umberto Bossi, plurindagato per lo scandalo dei rimborsi elettorali in Tanzania e diamanti e già condannato per finanziamento illecito. Belsito docet. Lo stesso Belsito contro il quale Salvini ha ritirato la richiesta di risarcimento danni per i suddetti fatti. Chissà perchè...

Riproponiamo qui tutte le leggi ad personam pro Berlusconi e affini votate dalla Lega Nord dal 1994 al 2013.


-Decreto Biondi (1994) via con la scarcerazione immediata di 2764
detenuti, 350 dei quali coinvolti in Tangentopoli

- Legge sulle rogatorie (2001) che danneggia la collaborazione giudiziaria internazionale

- Legge Frattini (2002), che mantiene di fatto inalterato il conflitto di interessi del premier

- Legge Cirami sul legittimo sospetto (2002): i giudici possono essere ricusati e i processi trasferiti soprattutto quando si tratta delle cause in cui sono imputati Berlusconi e Previti.

- Depenalizzazione del falso in bilancio (2002): Berlusconi si salva così dalle accuse sul processo All Iberian2, sul processo Sme e sul caso del calciatore Lentini

- Lodo Schifani (2003), per l'impunità delle alte cariche dello stato: consente la sospensione dei processi a carico di Berlusconi

- Condono fiscale (2003), condonati anche coloro che hanno "concorso a commettere i reati"

- Legge Gasparri (2004), tale legge sul riordino del sistema
radio-televisivo e delle comunicazioni consente a Mediaset una enorme crescita potenziale dei ricavi

- Decreto salva Rete 4 (2004), concede una proroga per continuare a far trasmettere Rete 4 in analogico, a danno di Europa 7, pur non avendo la concessione dal 1999;

- Condono edilizio alle aree protette (2004), inserisce le zone protette tra le aree condonabili e tra queste ci sono anche le aree di Villa Certosa di proprietà della famiglia Berlusconi;

- Legge salva-Previti - ex Cirielli(2005), provoca l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Diritti tv Mediaset" e "Mills". Per colpa di questa legge a novembre è stata annullata la sentenza Eternit sulle morti d'amianto. Un altro macigno sulla coscienza politica della Lega Nord e di chi votò quella norma.

- Lodo Alfano (2008), per l'impunità delle alte cariche dello stato. Una fotocopia del Lodo Schifani.

- Legittimo impedimento (2010): i processi per Berlusconi e ministri possono essere rinviati, in base a impegni di governo "certificati".

- Decreto salva liste (2010), un tentativo, giudicato poi
incostituzionale di cambiare le regole nel corso della competizione elettorale;

- Processo breve (2010-2011): così come inizialmente formulato avrebbe estinto migliaia di processi penali tra cui: Thyssen Krupp, Antonveneta, Parmalat, quello per il disastro di Viareggio del 29 giugno 2009 e il processo sul crollo della Casa dello Studente conseguente al terremoto che colpì L'Aquila nel 2009.

-Voto sulla decadenza del condannato Berlusconi (novembre 2013). La Lega vota "no" alla decadanza da senatore del condannato per frode fiscale Silvio Berlusconi.


m5s senato



Ok ci sono le leggi ad personam...

e voi le fate a "ricchionem", questi sono i problemi ODIERNI per i 5s !!!!!

Il mondo e' in fiamme, meno male che ci siete voi con questi problemi esistenziali.

Italiaaaaniiii fate girare, fate conoscere i lavori pregni dei cittadini 5s

http://voxnews.info/2015/01/06/europarlamentari-contro-convegno-famiglia-e-omofoba/



Scioccante richiesta da parte di alcuni europarlamentari del Movimento 5 Stelle. Hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea per contro un convegno patrocinato da Expo in programma il 17 gennaio a Palazzo Lombardia sulla famiglia, dal titolo “Difendere la famiglia per difendere la comunità”.

Secondo questi piddini camuffati da grillini, l’idea di ‘difendere la famiglia’ ha un “chiaro significato omofobo”.

Per cui chiedono alla Commissione di “informarsi circa le modalità di assegnazione di tale patrocinio da parte dell’Expo e se ad esso siano stati destinati – direttamente o indirettamente – fondi europei che, evidentemente, sarebbero incompatibili con un evento di questo tipo”.




ridicoli
da uno pseudopartito nato da un guitto che ci si poteva aspettare
[SM=g7576]
pax2you
00sabato 10 gennaio 2015 15:02
M5s e omofiobia: fatti che non corrispondono a realtà...tanto per cambiare.
Riporto l'intervento integrale al senato che andrebbe letto per intero se veramente volete capirci qualcosa.Lo so richiede tempo e ne abbiamo tutti poco ma non c'e' altra strada. Magari ci fosse.

Senato della repubblica italiana - Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 369 del 07/01/2015


LO GIUDICE, GUERRA, CIRINNA', AMATI, BUEMI, COCIANCICH, D'ADDA, FEDELI, Elena FERRARA, GATTI, IDEM, LO MORO, MASTRANGELI, MATTESINI, MICHELONI, MUCCHETTI, ORELLANA, ORRU', PAGLIARI, PALERMO, PEGORER, PETRAGLIA, PEZZOPANE, SPILABOTTE, VACCARI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:

dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 si terrà a Milano Expo 2015, evento di grandissima rilevanza internazionale che vedrà coinvolti attivamente Paesi da tutto il mondo attorno al tema del cibo e della nutrizione, da cui lo slogan: "Nutrire il pianeta, energia per la vita";

sul sito internet di Expo sono pubblicati i criteri per la concessione del patrocinio che, si precisa, potrà essere concesso "ad iniziative di alto profilo culturale, scientifico e/o umanitario, in attinenza con i valori fondanti del BIE (pace, tolleranza, dialogo, eccetera) e i temi e le finalità di Expo Milano 2015 così specificate: sostenibilità nella filiera della produzione di cibo sul pianeta; best practices e innovazioni nel settore dell'alimentazione, salute, benessere, sostenibilità e tecnologia; coinvolgimento dei paesi con le istituzioni, le delegazioni ufficiali e i Capi di Stato; sistemi di trasporto intelligente e a basse emissioni inquinanti; sistemi e materiali di costruzione sostenibile e innovative; rapporto tra energia e ambiente - implementazione di soluzioni sostenibili e innovative; turismo e cultura - valorizzazione degli stili di vita rispetto all'educazione e al patrimonio alimentare e ambientale di un territorio e delle sue declinazioni; qualità della vita e sport - valorizzazione aspetto territoriale ed urbanistico della città con attenzione per anziani, diversamente abili, minori e malati; promozione dei valori dello sport in correlazione al tema";

il 1° luglio 2014 il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione di iniziativa della maggioranza "a sostegno della famiglia naturale" che prevede l'istituzione di una "giornata della famiglia naturale";

uno studio dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) in materia di discriminazioni, maltrattamenti e vessazioni motivate sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere divulgato alla fine del 2014 assegna all'Italia la maglia nera dell'omofobia fra i Paesi membri;

in particolare, i politici italiani vengono percepiti come i più omofobi d'Europa: il 91 per cento degli intervistati ritiene che i nostri rappresentanti usino diffusamente un linguaggio discriminatorio, un dato fortemente al di sopra della media UE (44 per cento);

dal 1973, a partire dalla sua terza edizione, il "Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali" ha escluso l'omosessualità dalla lista dei disturbi mentali;

l'OMS definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano e il 17 maggio 1990 la stessa organizzazione ha depennato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali;

le antiscientifiche terapie di "riparazione", ossia di "guarigione" dall'omosessualità vengono ancora praticate in Italia da organizzazioni di estrazione fondamentalista con esiti preoccupanti in termini psicologico-esistenziali ai danni delle persone oggetto del trattamento;

in una delibera del 14 maggio 2010 l'ordine degli psicologi della Lombardia ha segnalato che «qualunque corrente psicoterapeutica mirata a condizionare i propri clienti verso l'eterosessualità o verso l'omosessualità è contraria alla deontologia professionale ed al rispetto dei diritti dei propri pazienti» e che «le cosiddette "terapie riparative", rivolte a clienti aventi un orientamento omosessuale, rischiano, violando il codice deontologico della professione, di forzare i propri pazienti nella direzione di 'cambiare' o reprimere il proprio orientamento sessuale, invece di analizzare la complessità di fattori che lo determinano e favorire la piena accettazione di se stessi»;

considerato che:

sabato 17 gennaio 2015 presso l'auditorium "Testori" di Milano avrà luogo il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunità" organizzato da "Alleanza Cattolica", "Fondazione Tempi", "Obiettivo Chaire" e "Nonni 2.0";

stando a quanto risulta agli interroganti da una consultazione del sito internet di "Obiettivo Chaire", l'associazione sostiene le teorie riparative dall'omosessualità "aiutando" attraverso interventi "psicoterapeutici" le persone gay e lesbiche a "superare il loro disagio";

il materiale promozionale della conferenza riporta il patrocinio della Regione Lombardia e il simbolo dell'Expo 2015 e le conclusioni dell'incontro saranno affidate al presidente della Regione Roberto Maroni;

gli argomenti affrontati dalla conferenza non hanno alcuna pertinenza con il tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita" scelto per Expo 2015,

si chiede di sapere:

se il Ministero dell'economia e delle finanze, in qualità di socio di Expo Milano 2015, sia stato messo al corrente della sponsorizzazione della citata conferenza da parte dell'esposizione universale e se la consideri opportuna;

se il Governo valuti l'iniziativa corrispondente ai valori ispiratori dell'esposizione universale e alle condizioni formali sancite dai criteri per la concessione del patrocinio;

se non ritenga che legare il nome di Expo Milano 2015 a delle pratiche di "guarigione" dall'omosessualità non leda il nome e il prestigio, anche sul piano internazionale, dell'evento dal momento che tali pratiche sono considerate antiscientifiche dalla comunità internazionale in quanto basate su una concezione ideologica e basata su un mero pregiudizio dell'orientamento omosessuale come di un "danno" da riparare;

se quindi non consideri opportuno chiedere ad Expo di ritirare il patrocinio all'iniziativa del 17 gennaio;

se, dato il suo coinvolgimento formale in questa vicenda in quanto socio di Expo, il Governo intenda assumere una posizione di contrarietà e condanna alle teorie di "riparazione" dall'omosessualità.


senato.it
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Nota personale.

L'informazione VERA deve essere alla base dei personali ragionamenti.
Ognuno e' libero di pensarla come vuole su un argomento ma l'argomento deve essere conosciuto per quello che e' e non per quello che viene dipinto essere.

La differenza e' importantissima ed e' ora che alcuni utenti del forum non commettano piu' questo errore in quanto ho fornito decine di esempi per capirlo.

In Italia questo fenomeno e' un problema di portata nazionale dato che la stragrande maggioranza degli organi di informazione sono volti ad una funzione pedagogica invece di una puramente informativa.

Troppi italiani giungono ad avere opinioni su avversari politici o temi importanti per tutti su basi informative false o impostate in modo da giudicare come vuole colui che ha fornito l'informazione.

Questo fenomeno di fatto condiziona la vita di tutti noi.Amici e nemici politici perche' in questo modo la qualità della vita dell'italiano e' pessima se paragonata a quella di paesi piu' moderni del nostro nonostante le risorse del nostro paese possano darci almeno se non di piu' sdi quello che viene offerto a cittadini dei suddetti paesi.

Spero questo caso, ennesimo, porti i lettori di quest'area del forum a capire che e' necessario aspettare ad emettere giudizi se non dopo aver attinto alle informazioni vere e non false o tendenziose.
Dopo aver letto a fondo il materiale su cui si basano i propri giudizi.
Di diffidare degli organi di informazione a cui si riferiscono.
E' un problema importante che andrebbe superato nel nostro paese e molto dipende dalle scelte del singolo.

Vorrei teneste sempre presente questo per non essere uno strumento in mano ai criminali:

prima ti screditano, poi ti isolano, dopo ti uccidono
Giovanni Falcone
e poi diventi un eroe
Pax

Grazie.
ziomaoziomao
00domenica 11 gennaio 2015 06:09
Re: M5s e omofiobia: fatti che non corrispondono a realtà...tanto per cambiare.
pax2you, 1/10/2015 3:02 PM:

Riporto l'intervento integrale al senato che andrebbe letto per intero se veramente volete capirci qualcosa.Lo so richiede tempo e ne abbiamo tutti poco ma non c'e' altra strada. Magari ci fosse.

Senato della repubblica italiana - Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 369 del 07/01/2015


LO GIUDICE, GUERRA, CIRINNA', AMATI, BUEMI, COCIANCICH, D'ADDA, FEDELI, Elena FERRARA, GATTI, IDEM, LO MORO, MASTRANGELI, MATTESINI, MICHELONI, MUCCHETTI, ORELLANA, ORRU', PAGLIARI, PALERMO, PEGORER, PETRAGLIA, PEZZOPANE, SPILABOTTE, VACCARI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che:

dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 si terrà a Milano Expo 2015, evento di grandissima rilevanza internazionale che vedrà coinvolti attivamente Paesi da tutto il mondo attorno al tema del cibo e della nutrizione, da cui lo slogan: "Nutrire il pianeta, energia per la vita";

sul sito internet di Expo sono pubblicati i criteri per la concessione del patrocinio che, si precisa, potrà essere concesso "ad iniziative di alto profilo culturale, scientifico e/o umanitario, in attinenza con i valori fondanti del BIE (pace, tolleranza, dialogo, eccetera) e i temi e le finalità di Expo Milano 2015 così specificate: sostenibilità nella filiera della produzione di cibo sul pianeta; best practices e innovazioni nel settore dell'alimentazione, salute, benessere, sostenibilità e tecnologia; coinvolgimento dei paesi con le istituzioni, le delegazioni ufficiali e i Capi di Stato; sistemi di trasporto intelligente e a basse emissioni inquinanti; sistemi e materiali di costruzione sostenibile e innovative; rapporto tra energia e ambiente - implementazione di soluzioni sostenibili e innovative; turismo e cultura - valorizzazione degli stili di vita rispetto all'educazione e al patrimonio alimentare e ambientale di un territorio e delle sue declinazioni; qualità della vita e sport - valorizzazione aspetto territoriale ed urbanistico della città con attenzione per anziani, diversamente abili, minori e malati; promozione dei valori dello sport in correlazione al tema";

il 1° luglio 2014 il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione di iniziativa della maggioranza "a sostegno della famiglia naturale" che prevede l'istituzione di una "giornata della famiglia naturale";

uno studio dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA) in materia di discriminazioni, maltrattamenti e vessazioni motivate sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere divulgato alla fine del 2014 assegna all'Italia la maglia nera dell'omofobia fra i Paesi membri;

in particolare, i politici italiani vengono percepiti come i più omofobi d'Europa: il 91 per cento degli intervistati ritiene che i nostri rappresentanti usino diffusamente un linguaggio discriminatorio, un dato fortemente al di sopra della media UE (44 per cento);

dal 1973, a partire dalla sua terza edizione, il "Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali" ha escluso l'omosessualità dalla lista dei disturbi mentali;

l'OMS definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano e il 17 maggio 1990 la stessa organizzazione ha depennato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali;

le antiscientifiche terapie di "riparazione", ossia di "guarigione" dall'omosessualità vengono ancora praticate in Italia da organizzazioni di estrazione fondamentalista con esiti preoccupanti in termini psicologico-esistenziali ai danni delle persone oggetto del trattamento;

in una delibera del 14 maggio 2010 l'ordine degli psicologi della Lombardia ha segnalato che «qualunque corrente psicoterapeutica mirata a condizionare i propri clienti verso l'eterosessualità o verso l'omosessualità è contraria alla deontologia professionale ed al rispetto dei diritti dei propri pazienti» e che «le cosiddette "terapie riparative", rivolte a clienti aventi un orientamento omosessuale, rischiano, violando il codice deontologico della professione, di forzare i propri pazienti nella direzione di 'cambiare' o reprimere il proprio orientamento sessuale, invece di analizzare la complessità di fattori che lo determinano e favorire la piena accettazione di se stessi»;

considerato che:

sabato 17 gennaio 2015 presso l'auditorium "Testori" di Milano avrà luogo il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunità" organizzato da "Alleanza Cattolica", "Fondazione Tempi", "Obiettivo Chaire" e "Nonni 2.0";

stando a quanto risulta agli interroganti da una consultazione del sito internet di "Obiettivo Chaire", l'associazione sostiene le teorie riparative dall'omosessualità "aiutando" attraverso interventi "psicoterapeutici" le persone gay e lesbiche a "superare il loro disagio";

il materiale promozionale della conferenza riporta il patrocinio della Regione Lombardia e il simbolo dell'Expo 2015 e le conclusioni dell'incontro saranno affidate al presidente della Regione Roberto Maroni;

gli argomenti affrontati dalla conferenza non hanno alcuna pertinenza con il tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita" scelto per Expo 2015,

si chiede di sapere:

se il Ministero dell'economia e delle finanze, in qualità di socio di Expo Milano 2015, sia stato messo al corrente della sponsorizzazione della citata conferenza da parte dell'esposizione universale e se la consideri opportuna;

se il Governo valuti l'iniziativa corrispondente ai valori ispiratori dell'esposizione universale e alle condizioni formali sancite dai criteri per la concessione del patrocinio;

se non ritenga che legare il nome di Expo Milano 2015 a delle pratiche di "guarigione" dall'omosessualità non leda il nome e il prestigio, anche sul piano internazionale, dell'evento dal momento che tali pratiche sono considerate antiscientifiche dalla comunità internazionale in quanto basate su una concezione ideologica e basata su un mero pregiudizio dell'orientamento omosessuale come di un "danno" da riparare;

se quindi non consideri opportuno chiedere ad Expo di ritirare il patrocinio all'iniziativa del 17 gennaio;

se, dato il suo coinvolgimento formale in questa vicenda in quanto socio di Expo, il Governo intenda assumere una posizione di contrarietà e condanna alle teorie di "riparazione" dall'omosessualità.


senato.it
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Nota personale.

L'informazione VERA deve essere alla base dei personali ragionamenti.
Ognuno e' libero di pensarla come vuole su un argomento ma l'argomento deve essere conosciuto per quello che e' e non per quello che viene dipinto essere.

La differenza e' importantissima ed e' ora che alcuni utenti del forum non commettano piu' questo errore in quanto ho fornito decine di esempi per capirlo.

In Italia questo fenomeno e' un problema di portata nazionale dato che la stragrande maggioranza degli organi di informazione sono volti ad una funzione pedagogica invece di una puramente informativa.

Troppi italiani giungono ad avere opinioni su avversari politici o temi importanti per tutti su basi informative false o impostate in modo da giudicare come vuole colui che ha fornito l'informazione.

Questo fenomeno di fatto condiziona la vita di tutti noi.Amici e nemici politici perche' in questo modo la qualità della vita dell'italiano e' pessima se paragonata a quella di paesi piu' moderni del nostro nonostante le risorse del nostro paese possano darci almeno se non di piu' sdi quello che viene offerto a cittadini dei suddetti paesi.

Spero questo caso, ennesimo, porti i lettori di quest'area del forum a capire che e' necessario aspettare ad emettere giudizi se non dopo aver attinto alle informazioni vere e non false o tendenziose.
Dopo aver letto a fondo il materiale su cui si basano i propri giudizi.
Di diffidare degli organi di informazione a cui si riferiscono.
E' un problema importante che andrebbe superato nel nostro paese e molto dipende dalle scelte del singolo.

Vorrei teneste sempre presente questo per non essere uno strumento in mano ai criminali:

prima ti screditano, poi ti isolano, dopo ti uccidono
Giovanni Falcone
e poi diventi un eroe
Pax

Grazie.



grazie per le delucidazioni,

hai ragione bisogna leggere tutto il papiro per capire che una roba come il 5s e' solo da buttare nel cesso della storia.

con tutti i piccoli problemini si pensa all'"omofobia", lo psicoreato che esiste solo nelle menti deboli e disturbate.

voi continuate cosi' che andate bene e magari senza usare il nome di Falcone che sono certo se ritornasse dall'oltre tomba vi prenderebbe solo a mazzate.

ciao



pax2you
00domenica 11 gennaio 2015 12:54
Piani di risanamento ambientale in Sicilia mai partiti. La regione recupera 7 milioni di euro
Annullati ieri dall’assessorato al Territorio ed Ambiente i decreti che autorizzavano investimenti “illegittimi”. Soddisfazione a Cinque Stelle, dopo l’esposto alla Corte dei conti. “E ora facciamo partire le bonifiche. La gente muore”. Spese per oltre 7 milioni di euro con “profili di illegittimità” bloccate e recuperate dalla Regione.

Un’altra denuncia del Movimento 5 stelle è andata a segno in questi giorni e ha costretto la Regione a revocare numerosi decreti di spesa per atti che poco avevano a che fare con i piani di risanamento per tre aree di emergenza ambientale (Priolo-Gargallo-Melilli, comprensorio del Mela e Gela-Butera-Niscemi) finanziati ma mai attuati.
Giampiero TrizzinoNegli atti stoppati ieri dall’Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione – come scrive il Giornale di Sicilia di oggi – c’erano convegni, progetti e corsi di formazione su sistemi turistici e convenzioni dubbie. Cose che i deputati del M5S avevano segnalato con tanto di esposto alla Corte dei Conti per fare chiarezza e cercare di fare partire quei piani di risanamento “vivi” solo sulla carta.
L’esposto alla magistratura contabile (a firma dei deputati Claudia Mannino, Giampiero Trizzino, Giorgio Ciaccio, Valentina Zafarana e Stefano Zito) parte da una meticolosissima analisi di tutti i decreti di impegno dell’Ufficio speciale regionale nel periodo 2010-2012, per un totale di circa 30 milioni di euro.


giorgio ciaccio“Abbiamo salvato – dicono i parlamentari – 7 milioni e mezzo di euro di soldi dei contribuenti che rischiavano di essere mal spesi. Quei soldi erano destinati ai piani di risanamento ambientale di terre già martoriate e non a progetti dai nomi altisonanti ma dalla dubbia efficacia. Abbiamo analizzato tutte le centinaia di decreti di impegno fatti dallo Sportello Unico regionale AERCA-Amianto ma ne è valsa la pena, in quanto questo primo atto della Regione dimostra la fondatezza dei documenti che abbiamo presentato. Ad ogni modo aspettiamo l’esito dell’istruttoria da parte della Corte dei conti, in quanto vi sono ancora diverse decine di milioni di euro sul cui utilizzo ci sono seri dubbi, sia in termini di legittimità che di efficacia”.
Ma il Movimento non è ancora soddisfatto. Lo sarà solo quando la macchina del risanamento si metterà veramente in moto.
valentina_zafarana“Recuperare i soldi mal spesi – dicono i parlamentari – è un primo passo e siamo felici di questo risultato raggiunto. Ma è una magra consolazione per i cittadini che vivono in condizioni sanitarie disastrose. Ci chiediamo infatti e chiediamo alla Regione perché i piani di risanamento sono fermi? Perché la commissione regionale sulle aree a rischio ambientale istituita dal governo Crocetta un anno e mezzo fa si è riunita solo una volta e non ha prodotto alcun risultato? Perché non si vuole far funzionare il registro tumori che garantirebbe le informazioni per agire sulle priorità sanitarie e ambientali della Sicilia? Basterebbero pochi atti per ridare speranza alla vita di centinaia di migliaia di cittadini che abitano in quei luoghi, dove è a rischio la salute”.

sicilia5stelle
pax2you
00domenica 11 gennaio 2015 18:48
Mafia, Falcone e m5s
Falcone e Borsellino combattevano la mafia.
L'unico partito italiano che nei fatti combatte la mafia nel nostro paese e' il m5s.
Questa e' la cruda realtà del nostro paese.

L'unico partito ad avere reso possibile il sogno di Pino Masciari e famiglia in Italia e' il m5s aiutandolo a vivere come una persona normale. Per verificarlo e' sufficiente leggere il suo libro.

L'unico che ha capito come Don Puglisi che bisogna ridare una dignità alle persone per togliere consenso alla mafia e' il m5s grazie anche alla proposta del reddito di cittadinanza.
Proposta che' e' la prima voce di richiesta alle istituzioni dell'associazione "Libera" di don Luigi Ciotti.Andatevela a vedere.

L'unico partito che ha difeso anche con manifestazioni davanti al palazzo di giustizia piu' volte per gridare di non lasciare solo il pm Di Matteo e' il m5s.
Lasciarlo solo significa condannarlo a morte.

Persino il fratello di Borsellino, presidente della famosa agende rosse e del sito 19luglio1992.com si e' scusato con il m5s perche' ha capito che e' l'unico partito a combattere VERAMENTE e non solo a parole la mafia.

Invito non solo a leggere i libri su quel momento ma anche quelli scritti dalla moglie di Borsellino e dalla figlia di Chinnici.
Libri che raccontano la loro vita dopo la morte dei loro cari e fino quasi ai giorni nostri.
Libri che ovviamente io ho letto altrimenti non potrei dire certe cose.

Ricordo una frase molto importante:
Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.

Paolo Borsellino

Se questa Italia e' intrisa di mafia e' colpa di quella società civile che non si sveglia, non capisce e che anzi attacca ferocemente quella parte di società civile che rischia la vita e lotta anche per chi se ne frega a dir poco.
Tanti troppi giovani ancora attaccano il m5s. Denigrarlo senza nemmeno dargli un'opportunità di governare e' davvero un'opportunità persa per tutti i giovani, del m5s o meno che siano. Peccato.

La cosidetta macchina del fango, la fase di denigrazione e' in atto e basta poco a comprenderla se solo si volesse eppure a milioni di italiani non gli interessa.
Dopo questa fase inizia la fase di isolamento e poi quella degli omicidi.

Cito il parlamentare del m5s Manlio di Stefano in risposta ad alcuni famigliari delle vittime di mafia piu' illustri che ancora non capiscono...incredibile ma il livello in Italia e' questo:
Il MoVimento 5 Stelle lotta dalla sua nascita contro la mafia, è l’unico gruppo politico che la denuncia con nomi e cognomi nella aule parlamentari e per questo subisce minacce, è l’unico gruppo politico che ha messo a ferro e fuoco il Parlamento quando PD e compari del PDL riducevano le pene del 416ter uccidendo per la seconda volta Falcone.
Maria, Rita, Pina, dove eravate quando il Parlamento tranne il M5S votava per dare il secondo mandato a Giorgio Napolitano, un Presidente coinvolto indirettamente nella trattativa Stato-Mafia?
Dove eravate quando il rappresentante siciliano del PD Faraone si recava a casa del boss Agostino Pizzuto in cerca di voti?
Dove siete e cosa pensate quando, ogni settimana, il nostro Presidente del Consiglio ospita e scrive riforme con Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva e fondatore di Forza Italia, partito frutto stesso della trattativa e fondato direttamente da esponenti della mafia siciliana?
Perché non rilasciate mai dichiarazioni così dure e sdegnate quando il Parlamento vota atti che realizzano, di fatto, il famoso “papello” di Ciancimino?
Sapete che il M5S ha presentato le leggi 846, 851, 847, 868 e 848 tutte mirate al contrasto alla mafia e ai suoi maggiori interessi economici? Leggi che la maggioranza sta affossando.
Sapete che il M5S da sempre fa parte delle maggiori associazioni che lottano contro la mafia specialmente in Sicilia? Sapete che siamo gli unici a inserire in ogni atto che riguarda le grandi opera la richiesta che le aziende forniscano il certificato antimafia?
Ecco, sinceramente credo che, nel vostro ruolo, dovreste sapere tutte queste cose prima di parlare.

www.manliodistefano.it/m-falcone-r-borsellino-p-grassi-non-fatev...

Oggi e' morto Francesco Rosi un uomo, napoletano come Pino Daniele, che ha descritto nei suoi films come "le mani sulla città" il fenomeno della speculazione edilizia."Il caso Mattei" e "Cadaveri eccellenti". Ha affrontato altri importanti temi sociali che ci riguardano tutti.
Eppure al funerale non ci sarà quell'afflusso di persone che ha avuto Pino Daniele. Un artista di cui io ho qualche cd e che apprezzo molto ma un uomo che non riflette sui problemi sociali del proprio paese e' un uomo politicamente discutibile.
Persino Anita Eckberg ha avuto spazio nel tg ma non Rosi tra l'altro napoletano come Pino Daniele.



Il problema e' la società civile italiana. Non tutta ma quella gran parte che vive senza una conoscienza profonda del fenomeno mafioso.
E' la maggior parte della nostra popolazione a comportarsi in questo modo e lo stato che ne deriva non e' casuale.
Se avessimo una popolazione per la maggior parte attenta a questi temi la politica sarebbe costretta ad affrontarli veramente e non solo di facciata.

Falcone stesso disse che la sola magistratura non poteva sconfiggere la mafia alludendo che e' proprio la società civile e cioe' noi italiani che ci dobbiamo unire, organizzare e ribellare. Dobbiamo cambiare culturalmente ma questo i partiti oltre al m5s non ce lo vogliono permettere.

Spero di aiutarvi a riflettere per cambiare tutti insieme culturalmente e in questo modo riuscire a rispettare l'animo di Falcone e di Borsellino.

Dubito di riuscirci perche' un popolo che non ha capito Falcone e Borsellino 20 anni fa ed ora ancora non lo capisce e non capisce il m5s e' un popolo squallido che personalmente ritengo non abbia altro futuro che vivere soggiogato dalle mafie alte o basse che siano. Se lo merita e attualmente vive soggiogato anche se a volte pensa di non esserlo.
Il m5s crede che il popolo italiano riconoscerà questi aspetti e gli darà il voto e quindi sta rischiando lottando contro le mafie.
Io, pax, per questo popolo tanto egoista, ignorante e indifferente non me la sento piu'.
Non gli credo piu' e come si potrebbe mai credere ad un popolo che nella sua stragrande maggioranza (almeno l'80% delle persone in grado di votare) si e' sempre dimostrato incapace di riconoscere i propri difetti?
Figuriamoci risolverli.
pax2you
00lunedì 12 gennaio 2015 14:16
mafia capitale e m5s
"Non abbiate dubbi: il MoVimento 5 Stelle, unica forza politica non coinvolta nello scandalo di Mafia Capitale, non intende mollare di un centimetro la presa su questa losca vicenda e sul sistema criminale-clientelare tentacolare che strangola Roma.
Durante l’incontro con il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, siamo stati invitati a fornire eventuali evidenze in nostro possesso sul coinvolgimento di questa consiliatura capitolina in Mafia Capitale, per capire se ci siano gli estremi per il commissariamento.
Non abbiamo perso tempo. In poche settimane abbiamo raccolto una vasta documentazione, e oggi 12 gennaio alle ore 11, una delegazione M5S composta da consiglieri comunali, municipali e dai parlamentari romani Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi, Paola Taverna e Massimo Baroni è stata in Campidoglio per consegnare tutto al Palazzo della Prefettura.
Si tratta dei documenti raccolti in un anno e mezzo di consiliatura comunale e municipale, degli atti di sindacato ispettivo presentati in Parlamento e soprattutto delle segnalazioni (esaminate e selezionate) inviate finora dai cittadini alla mail mafiacapitale@movimento5stelle.it. Siamo certi che il Prefetto darà seguito." M5S Parlamento

bp
pax2you
00lunedì 12 gennaio 2015 14:17
Mose, tutte le indagini del M5S prima che scoppiasse lo scandalo
15.06.14
Non poteva fare altro che dimettersi, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. Il suo è stato un atto politico dovuto, nessuna cortesia istituzionale.

Quello che sta emergendo sulla vicenda Mose è una cupola di tangenti che mostra un altro livello: secondo le dichiarazioni dello stesso sindaco Orsoni, infatti, ci sarebbero anche due deputati del Pd coinvolti, Michele Mognato e David Zoggia.
Un triangolo dei fondi neri non relegato a un vertice marginale, ma che coinvolgerebbe l'intera classe dirigente, a più livelli.
Noi parlamentari del Movimento 5 Stelle vogliamo vederci chiaro. Vogliamo sapere cosa nascondono le dichiarazioni del sindaco. Fino a che punto le larghe intese del governo sono coinvolte nella realizzazione di un'opera che, come abbiamo più volte sottolineato, presenta anche delle criticità tecniche e ambientali.
Massima attenzione, da parte nostra, all'inchiesta, massimo appoggio per la magistratura ma, soprattutto, chiediamo al governo massima chiarezza.

La grande giostra del sistema Veneto che per molti anni ha fatto divertire politici, professionisti, imprenditori, amici, parenti... ma prima o poi la giostra si ferma. Da qualche tempo un generale "presentimento" ci suggeriva che le cose non andavano per il verso giusto: sempre le stesse aziende ad avere gli appalti e sempre gli stessi personaggi a fare da contorno e collegamento.
La bufera di questi giorni intorno al Mose e agli "eccellenti" arresti, portano alla luce un complesso sistema di intricati intrecci che ci portano lontano geograficamente (per esempio Svizzera e Indonesia) e "antropologicamente", vista la diversa estrazione sociale dei personaggi coinvolti nelle indagini: dal politico di successo al dipendente pubblico, dall'imprenditore al professionista.
Tra gli arrestati il commercialista dei coniugi Galan, Dott. Venuti, oggetto di una nostra interrogazione del settembre 2013 nella quale chiedevamo ai Ministri come poteva essere garantito il requisito di indipendenza e assenza di conflitti di interesse, visti i numerosissimi ruoli di revisore, sindaco e amministratore, ricoperti dallo stesso.

Nella sede del Commercialista Venuti aveva il domicilio fiscale la società Margherita Srl, cui la signora Persegato, moglie di Galan, figurava fino a dicembre 2013. La società padovana aveva come oggetto sociale anche l'assunzione di partecipazioni di altre società sia in Italia che all'estero. Perciò si chiedeva ai Ministri "se le società siano state o siano ancora destinatarie di fondi statali e se tale destinazione non debba essere revocata ed eventualmente segnalata alla procura della Corte dei Conti". Consigliata la lettura per farsi un'idea degli intrecci societari ed umani.

Non ci meraviglia più di tanto il coinvolgimento di un generale della Guardia di Finanza, Emilio, Spaziante, che passava informazioni sull'inchiesta. A dicembre 2013 chiedevamo ai Ministri di sospendere le attività dei cantieri, in attesa che le indagini fornissero un quadro più chiaro sul "presunto" sistema di spionaggio delle indagini venete, allo scopo di proteggere gli affari «poco puliti».
Ovviamente l'intreccio porta anche alle altre grandi opere del Veneto, per esempio la Valdastico, sulla quale abbiamo interrogato i Ministri in tempi non sospetti ...
e anche qui i nomi si ripetono ...
e si ripetono...
e si ripetono...

I suddetti atti ispettivi sono stati indirizzati ai Ministri dell'Interno, dell'Ambiente, della Salute, delle Infrastrutture e sono rimasti privi di risposta sebbene la gravità e la rilevanza delle interpellanze siano state confermate da quanto è recentemente emerso a seguito dell'attività svolta dalla Procura e il risalto offerto dai mezzi di comunicazione di massa; resta ancora una volta l'amaro in bocca nel momento in cui i fatti dimostrano che le iniziative meritevoli di attenzione restino inevase, per non dire volutamente ignorate, da chi già da tempo avrebbe potuto e dovuto intervenire.

m5s
pax2you
00lunedì 12 gennaio 2015 14:23
Lo Schiaffo all'Expo della corruzione - Mattia Calise
28 Ottobre 2014
....

Calise - Il problema non è lo scandalo adesso, ma il progetto totale di Expo che è stata una spartizione economica prima che un'operazione di visibilità per la nostra città. Io racconto questa storia brevissima sulla nascita di Expo.

Il progetto inizia con l'acquisto dei terreni di Rho, terreni agricoli con un valore prossimo allo zero, collocati a fianco alla strada. Prima di tutto questo costituisce un'anomalia, è la prima esposizione universale che viene fatta su terreni privati. Ma di chi erano questi terreni? Di uno dei soggetti incaricati di scegliere i terreni da comprare: Ente Fiera.

Gaiazzi - Da questo seme, dici, già si poteva capire: c'è del marcio in Lombardia? Forse possiamo togliere il punto di domanda, visto che è già stato dimostrato che c'è il marcio.

Calise - Già, ma poi cosa è successo? Quei terreni sono diventati edificabili e lo rimarranno anche dopo Expo, dai 16 euro a mq il loro valore è arrivato a 160 euro a mq, ed è questo il valore al quale noi li abbiamo acquistati, e sono 1 milione di metri quadri.

Gaiazzi - In un intervento in Consiglio Comunale hai ricordato a Pisapia, dopo esserti bene informato, che il Comune di Milano ha una quota del 20% della società Expo, quindi, una sorta di golden share, perché, se si guardano i regolamenti, per poter approvare ogni deliberazione serve una votazione dell'81% del capitale, quindi, se il Comune dice no...

Calise - Esatto, tra l'altro non sapevano neanche loro questa cosa, quando abbiamo fatto la denuncia in Consiglio sono caduti dal pero.

Gaiazzi - E Pisapia su questo cosa ti ha risposto?

Calise - Non ha risposto! Come fanno molto spesso quando non vogliono darmi visibilità,

Gaiazzi - Voglio semplificare ancora, tu hai detto, "Pisapia tu hai in mano tutte le carte in regola per controllare e opporti quando ci sono delle porcate" e il Comune di Milano, cioè Pisapia non ti ha risposto?

Calise - Allora, nelle situazioni scomode, quando ci sono denunce o giornate no o situazioni scomode, il sindaco esce dal Consiglio Comunale o non entra neanche. Quindi, in molte situazioni in cui abbiamo fatto denunce non c'era nessuno a risponderci. Perché così non danno neanche la visibilità della risposta, ci azzerano a livello comunicativo.

Tornando alle opere inutili che contrastiamo, le vie d'acqua, sono un'opera da 90 milioni... più altri 60.

Gaiazzi - In teoria era un grande progetto, quello di fare arrivare una sorta di naviglio fino all'Expo. Già diciamo che questo non si potrà più fare.

Calise - Ma soprattutto, dal naviglio, la Milano navigabile, in realtà è diventato una specie di canale di scolo profondo 40 cm, non puoi andarci neanche in canoa, che passa attraverso tre parchi: il parco Pertini, il parco di Trenno e il parco delle Cave, abbattendo un numero imprecisato di alberi e lasciando al loro posto una striscia di cemento.

Analizzando i progetti, con i nostri esperti e un comitato che si è creato per difendere i parchi, abbiamo constatato che questo progetto non sta in piedi da nessun punto di vista, né tecnico, né ambientale, siamo stati attaccati perché ci accusavano di essere contro l'Expo in sé, fino a quando siamo arrivati sui cantieri con i nostri portavoce al Parlamento, e poche settimane dopo, hanno iniziato ad arrestare i responsabili di Expo e i responsabili delle vie d'acqua, il progetto che ci sembrava tra tutti il meno sensato.

....

link
pax2you
00martedì 13 gennaio 2015 11:27
Ascoltate come risponde Di Battista ad un elettore SEL all'agorà di Roma
Per capire meglio le persone del m5s e la sua funzione e' da vedere.
Spero aiuti.

ziomaoziomao
00martedì 13 gennaio 2015 14:37
Re: mafia capitale e m5s
pax2you, 1/12/2015 2:16 PM:

"Non abbiate dubbi: il MoVimento 5 Stelle, unica forza politica non coinvolta nello scandalo di Mafia Capitale...



chi, quelli che ancora chiamano "rifugiati" i centinaia di migliaia di clandestini che fanno da bancomat alle varie coop, acli & mafie capitale varie ?

siete stati e siete tuttoggi complici di questo schifo, siete solo piu' x di quelli di mafia capitale che almeno succhiavano il sangue agli italiani per riempirsi le tasche, x
x
pax2you
00martedì 13 gennaio 2015 16:26
Il circolo vizioso della lega nord?
La leganord, questa volta con Salvini, sembra voler proporre un referendum per cancellare la depenalizzazione del reato di clandestinità in Italia proposta dal m5s.
Credo si riferiscano alla mozione del m5s anche se l'attribuiscono al governo Renzi.
lega

Non ho trovato cosa intendano reintrodurre di preciso...nel senso che la clandestinità e' già un reato, punito con l'espulsione dal nostro paese e con la modifica del m5s apportata alla legge vigente quando diverrà operativa le operazioni di espulsione saranno piu' facili, economiche e veloci.

Se gli esponenti della lega fanno come l'ultima volta che impongono un reato penale con una pena consistente in un'amnmenda pari a 5/10 mila euro ripristinando le difficoltà processuali ci ritroveremo punto a capo con i fenomeni tipo mafia capitale e un ulteriore intasamento di forze dell'ordine e magistratura le cui energie, per la nostra sicurezza e giustizia, verranno ridotte. Le procedure di espulsione rimarrebbero lente e onerose.

Se proprio vogliono reintrodurlo dicano come e propongano qualcosa di sensato.
Non basta dire "voglio il reato di clendestinità!" perche' e' evidente che la loro proposta precedente ha fatto tanti danni e portato nessun beneficio.

Comunque hanno promesso che entro dic 2014 si sarebbe saputo se questi referendum si sarebbero fatti..ma ad oggi non si sa nulla.


www.leganord.org/index.php/seguici/eventi/referendum
ziomaoziomao
00mercoledì 14 gennaio 2015 08:22
Re: Il circolo vizioso della lega nord?
ma che siamo alle censure come il vostro guru !?!?

che volete fare per le frontiere ?
La lega e il FN hanno le idee chiarissime e voi ???

vuoto pneumatico vero !?!

oppure volete scopiazzare nuovamente all'ultimo secondo quello che fara' la lega per poi frignare copiosamente !??!

contenti voi e i vostri ( sempre meno ) elettori
pax2you
00mercoledì 14 gennaio 2015 08:39
Re: Re: Il circolo vizioso della lega nord?
ziomaoziomao, 14/01/2015 08:22:

ma che siamo alle censure come il vostro guru !?!?

che volete fare per le frontiere ?
La lega e il FN hanno le idee chiarissime e voi ???

vuoto pneumatico vero !?!

oppure volete scopiazzare nuovamente all'ultimo secondo quello che fara' la lega per poi frignare copiosamente !??!

contenti voi e i vostri ( sempre meno ) elettori


Tu non sai piu' nemmeno cosa e' l'educazione e il rispetto dell'altro.

E' un continuo offendere con parolacce e titoli dispregiativi.
Delle tue volgarità ne ho piene le tasche.

O torni a comportarti in modo educato e a esprimere dei contenuti oppure la porta sai bene dove e' e se non te ne vai prendo le mie contromisure.

Rispondi con cortesia e contenuti appropriati e i tuoi messaggi non verrano censurati.
Te la cerchi da solo la censura.

Datti una regolata.
marco---
00mercoledì 14 gennaio 2015 09:04
ziomao, cortesemente stop.

Io sono per la libertà d'espressione, ma a patto che esista un vincolo nell'ambito dell'educazione, puoi pensarla come ti pare, ti puoi incazzare e odiare anche il mondo intero, ma per nessuna ragione, qui, ammetto altre offese.

Non sono intervenuto fino ad oggi e ho lasciato correre perché scelgo la flessibilità mentale e perché tutto sommato, nonostante l'esuberanza, ti reputo una persona intelligente, ma questo mio avvertimento, oggi, si rende assolutamente necessario. Ti è stato modificato un post e ne è stato rimosso un altro, regolati di conseguenza, già da adesso.

Grazie, ciao.
ziomaoziomao
00mercoledì 14 gennaio 2015 14:42
Re:
marco---, 1/14/2015 9:04 AM:

ziomao, cortesemente stop.

Io sono per la libertà d'espressione, ma a patto che esista un vincolo nell'ambito dell'educazione, puoi pensarla come ti pare, ti puoi incazzare e odiare anche il mondo intero, ma per nessuna ragione, qui, ammetto altre offese.

Non sono intervenuto fino ad oggi e ho lasciato correre perché scelgo la flessibilità mentale e perché tutto sommato, nonostante l'esuberanza, ti reputo una persona intelligente, ma questo mio avvertimento, oggi, si rende assolutamente necessario. Ti è stato modificato un post e ne è stato rimosso un altro, regolati di conseguenza, già da adesso.

Grazie, ciao.



eh si' avete ragione, ho esagerato.
mea culpa, il cartellino ci sta' tutto [SM=g2232950]

e scuse a chiunque si sia offeso.









marco---
00mercoledì 14 gennaio 2015 14:51
Re: Re:
ziomaoziomao, 14/01/2015 14:42:

eh si' avete ragione, ho esagerato.
mea culpa, il cartellino ci sta' tutto [SM=g2232950]

e scuse a chiunque si sia offeso.

Ok, apprezzo.
ziomaoziomao
00domenica 25 gennaio 2015 04:54
Re: Re: Re:
a questo aspirano i grillini.
lo chiamano "reddito di cittadinanza" e il loro stesso guru ha detto un milione di volte che il modello tedesco dei minijob e delle elemosine di stato e' la via maestra da seguire.

gli italiani sono avvisati in che mani vanno se corrono dietro alle stelle...



"Chi l'ha detto che in Germania se la passano bene? I problemi li hanno anche i tedeschi. Basti riflettere un attimo su questi dati.

Circa 3,1 milioni di persone pur avendo un lavoro percepivano entrate al limite della soglia di povertà. Il dato, che si riferisce alla fine del 2013, emerge da un'analisi dell'Ufficio federale di statistica tedesco (Destatis) ed è stato diffuso oggi sul giornale Saarbrücker Zeitung. Stando allo studio, 379mila lavoratori a rischio povertà nel 2013 non potevano pagare in tempo l'affitto, 471mila rinunciavano all'uso adeguato del riscaldamento in casa e 538mila risparmiavano sul cibo mangiando solo un giorno sì e un giorno no pasti con gli elementi nutrienti necessari. Insomma, un quadro per nulla rassicurante quello che emerge dalla ricca Germania.

Inoltre per circa la metà di quelle persone (circa 1,5 milioni) nel 2013 una vacanza di una settimana risultava di fatto impossibile da sostenere come spesa, mentre quasi 600mila persone non potevano permettersi un'auto. Nel Paese locomotiva d'Europa sono dunque sempre di più le persone che non possono vivere solo del proprio salario..."





pax2you
00martedì 27 gennaio 2015 08:38
Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 25/01/2015 04:54:

a questo aspirano i grillini.
lo chiamano "reddito di cittadinanza" e il loro stesso guru ha detto un milione di volte che il modello tedesco dei minijob e delle elemosine di stato e' la via maestra da seguire.

gli italiani sono avvisati in che mani vanno se corrono dietro alle stelle...



"Chi l'ha detto che in Germania se la passano bene? I problemi li hanno anche i tedeschi. Basti riflettere un attimo su questi dati.

Circa 3,1 milioni di persone pur avendo un lavoro percepivano entrate al limite della soglia di povertà. Il dato, che si riferisce alla fine del 2013, emerge da un'analisi dell'Ufficio federale di statistica tedesco (Destatis) ed è stato diffuso oggi sul giornale Saarbrücker Zeitung. Stando allo studio, 379mila lavoratori a rischio povertà nel 2013 non potevano pagare in tempo l'affitto, 471mila rinunciavano all'uso adeguato del riscaldamento in casa e 538mila risparmiavano sul cibo mangiando solo un giorno sì e un giorno no pasti con gli elementi nutrienti necessari. Insomma, un quadro per nulla rassicurante quello che emerge dalla ricca Germania.

Inoltre per circa la metà di quelle persone (circa 1,5 milioni) nel 2013 una vacanza di una settimana risultava di fatto impossibile da sostenere come spesa, mentre quasi 600mila persone non potevano permettersi un'auto. Nel Paese locomotiva d'Europa sono dunque sempre di più le persone che non possono vivere solo del proprio salario..."








E' vero in Germania c'e' molta gente disoccupata e con uno stipendio non adatto ad una vita piacevole ma il confronto con l'Italia e' a netto sfavore di quest'ultima.
C'e' molta piu' gente che vive male nel nostro paese che non nel loro.

Non penso ci sia una soluzione ottimale perche' il problema e' sistemico.

Secondo una testimonianza di un anziano croato sotto Tito tutti avevano poco ma l'indispensabile (un lavoro, una casa, vacanze in mezzo alla natura e su un mare stupendo e un sistema sanitario) mentre con l'avvento delle democrazie c'e' chi ha di piu', chi di meno e chi nulla e non c'e' solidarietà.
ziomaoziomao
00martedì 27 gennaio 2015 14:23
Re: Re: Re: Re: Re:
pax2you, 1/27/2015 8:38 AM:



E' vero in Germania c'e' molta gente disoccupata e con uno stipendio non adatto ad una vita piacevole ma il confronto con l'Italia e' a netto sfavore di quest'ultima.
C'e' molta piu' gente che vive male nel nostro paese che non nel loro.

Non penso ci sia una soluzione ottimale perche' il problema e' sistemico.

Secondo una testimonianza di un anziano croato sotto Tito tutti avevano poco ma l'indispensabile (un lavoro, una casa, vacanze in mezzo alla natura e su un mare stupendo e un sistema sanitario) mentre con l'avvento delle democrazie c'e' chi ha di piu', chi di meno e chi nulla e non c'e' solidarietà.



In ogni caso la germania non e' un grande modello da imitare, bisognerebbe farlo sapere al grande guru 5s che di rifa' alle politiche tedesche di reddito di sudditanza un giono si' e l'altro pure.

Sicuramente meglio un tito di tanta gente come questa:


La giunta di Federico Pizzarotti ha annunciato recentemente i tagli ai servizi integrativi per i ragazzi disabili nelle scuole. Che si arrangino, mica sono zingari o immigrati.

Ma questo, però, non spiega dove abbia allora trovato, Pizzarotti, i 14.393,11 euro stanziati per tradurre in inglese, francese, spagnolo, arabo e cinese lo Statuto del Comune di Parma: un provvedimento demenziale e paraculista. Oppure, gli oltre10 mila euro spesi per inviare una delegazione dell’amministrazione a Tokyo alla festa dello spaghetto giapponese. Spese delle quali lo accusa il consigliere di opposizione Rainieri.

E questo per tacere dei 33mila euro spesi per ‘sistemare’ il campo nomadi e delle casette agli zingari.

pax2you
00martedì 27 gennaio 2015 16:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 27/01/2015 14:23:



In ogni caso la germania non e' un grande modello da imitare, bisognerebbe farlo sapere al grande guru 5s che di rifa' alle politiche tedesche di reddito di sudditanza un giono si' e l'altro pure.

Sicuramente meglio un tito di tanta gente come questa:


La giunta di Federico Pizzarotti ha annunciato recentemente i tagli ai servizi integrativi per i ragazzi disabili nelle scuole. Che si arrangino, mica sono zingari o immigrati.

Ma questo, però, non spiega dove abbia allora trovato, Pizzarotti, i 14.393,11 euro stanziati per tradurre in inglese, francese, spagnolo, arabo e cinese lo Statuto del Comune di Parma: un provvedimento demenziale e paraculista. Oppure, gli oltre10 mila euro spesi per inviare una delegazione dell’amministrazione a Tokyo alla festa dello spaghetto giapponese. Spese delle quali lo accusa il consigliere di opposizione Rainieri.

E questo per tacere dei 33mila euro spesi per ‘sistemare’ il campo nomadi e delle casette agli zingari.





Il m5s ha bisogno di aiuto e non di continui attacchi su questioni false o mistificate e facilmente smentibili.

Per quanto riguarda il modello tedesco posso dire che l'unico modello che seguono e' quello dell'onestà e del buon senso il che non significa che si riesca sempre ad applicarlo....ma sono gli unici a provarci con questi criteri.Non c'e' nessun altro che segue questa semplice quanto rivoluzionaria prassi.

Il problema e' il popolo italiano e come a volte si vende o si lascia raggirare senza volerne scoprire il motivo.
Un popolo che nella sua stragrande maggioranza ha un grosso problema di cultura e che per inseguire i propri interessi si accorge degli italiani che si comportano onestamente solo dopo che sono morti e sono stati trasformati in eroi.
Di questa pasta e' fatta la maggior parte degli italiani...si facciano un esame di coscienza i signori.
Per il resto che c'e' sul panorama politico come alternativa? I soliti che da 20 anni ci fregano.

Le persone piu' oneste con il m5s e fedeli ai suoi principi non sono certo la causa dei mali d'Italia e non sono certo degli "squadristi a 5 stelle".

Vedremo...io ormai mi sono rassegnato al "Gattopardo" ma forse il m5s riuscirà a smentirmi....forse.
Perlomeno ci hanno provato veramente e non per finta.
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