Re: Re: Re: Re: Re: Re: Case non anti-sismiche? NO-grazie
IL DOPOSISMA
Roma, palazzi e monumenti
controllati dallo spazio
Nel piano progettato da Ministero Ambiente e Telespazio
saranno i satelliti a verificare la stabilità degli edifici
Palazzi e monumenti romani controllati dallo spazio. In futuro sarà un satellite a verificare gli spostamenti degli edifici della Capitale. Si tratta del progetto brevettato nel ’99 dal Politecnico di Milano all’indomani del crollo del palazzo in via di Vigna Jacobini, al Portuense, che costò la vita a 27 persone. Ora, dopo una settimana di psicosi e di onde telluriche provenienti dall’Abruzzo, il piano, finanziato dal ministero dell’Ambiente e da TeleSpazio, è tornato attuale. «Stiamo preparando un database che potrebbe essere utile alla Protezione civile» spiega l’amministratore delegato di Tele-Rilevamento Europa, una delle società impegnate nel progetto «fino a questo momento il satellite europeo ha registrato a Roma, nella zona sud-ovest, dal ’92 al 2002 un abbassamento del terreno di 5 millimetri all’anno».
I satelliti radar saranno in grado di scoprire se un palazzo si sposta e di quanto in relazione all’ambiente che lo circonda Un «occhio» dallo spazio per controllare oggi il territorio, domani edifici e monumenti di Roma e provincia. Entro il 2011 si potranno rilevare dal satellite millimetrici spostamenti di terreni e strutture, non solo per prevedere i terremoti ma anche possibili crolli. Si tratta dell’ultima evoluzione del progetto brevettato nel ’99 dal Politecnico di Milano, e finanziato dal ministero dell’Ambiente e da TeleSpazio. Adesso, dopo il devastante sisma in Abruzzo e lo stillicidio di onde telluriche che hanno coinvolto Roma per gran parte della scorsa settimana, scatenando allarme nella popolazione, il piano, già operativo, potrebbe avere nuove applicazioni. D’altra parte dalle immagini registrate dal ’92 al 2002 dai satelliti Ers dell’Agenzia Spaziale Europea, è emerso un abbassamento massimo annuo del terreno di cinque millimetri nella zona sud-ovest di Roma, in città e verso la costa: le riprese satellitari hanno evidenziato un fenomeno più marcato fra Portuense, Magliana e Ponte Galeria.
Le rilevazioni sono riprese nel 2003 fino all’anno scorso, con risultati analoghi, grazie al satellite canadese Radarsat, che permette visioni a ogni passaggio, con una cadenza di 24 giorni. «Dal maggio 2008» spiega Alessandro Ferretti, amministratore delegato di Tre, Tele- Rilevamento Europa, società impegnata nel progetto «è iniziata poi un’attività di mappatura del territorio per acquisire informazioni utili alla Protezione civile per la creazione di un database, non solo romano, ma anche nazionale». In pratica i satelliti-radar saranno presto in grado di scoprire se un edificio si sposta e di quanto, in relazione al territorio dove è stato costruito. «In questo modo» aggiunge Ferretti «si potranno anche tenere sotto controllo i monumenti e la loro stabilità, nonchè i rischi per le condutture sotterranee in caso di movimenti del sottosuolo che potrebbero creare danni e disagi alle popolazioni».
Un analisi di questo genere è stata già svolta anche sul Palatino. «Ma il problema» conclude l’ad di Tre «non è tanto quello di sapere se un edificio che si sposta sia a rischio oppure no, quanto se nello stesso momento l’ambiente circostante resta immobile». In un futuro non troppo lontano, per una completa mappatura sui palazzi e sui monumenti romani potrebbero essere installate sui terrazzi apparecchiature capaci di riflettere le onde radar dei satelliti. L’Agenzia spaziale italiana, ha un analogo sistema in attività. «Con due progetti, il Sigris e il Sisma, e i satelliti Cosmo SkyMed«» sottolinea Giuseppe Bianco dell’Asi «teniamo già sotto controllo il territorio di 5 regioni (Abruzzo, Umbria, Friuli, Calabria e Sicilia) e due zone (Pollino e beneventano)».
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