Re: Re:
dgambera, 2/19/2011 11:31 PM:
Asta marginale BCE: picchi causati dalle banche irlandesi
Scritto il 19 febbraio 2011 alle 19:43 da Dream Theater
Il mistero è durato un paio di giorni e poi oggi finalmente è stata scovata la notizia. Ad essere sincero me l’ha segnalata l’amico Andrea che, via email, mi scrive: “Visto che hanno trovato il colpevole?” Io che il week end lo decido il meno possibile al blog e il più possibile alla famiglia (capirete il perchè…) ancora non sapevo.. e non ho potuto non fare gli “straodinari”. La causa è Made in Ireland. Ancora loro, le banche irlandesi. Anglo Irish Bank and Irish Nationwide Building Society.
Ma andiamo con ordine.
In due giorni di seguito, il 17 e il 18 febbraio, qualcuno è ricorso ai prestiti d’emergenza della Banca centrale europea rispettivamente per 15,8 e 16,09 miliardi di euro, da restituire o rinnovare di giorno in giorno, al tasso dell’1,75%, a circa il doppio di quanto ci si potrebbe finanziare in asta. Questa news ha messo gli operatori (NON i mercati, che sono sembrati abbastanza apatici e positivi, malgrado tutto), in pre-allarme. Anche perchè si tratta di cifre da capogiro. Circa 16 miliardi di Euro. E tenete conto che mediamente queste operazioni la BCE le fa per non oltre il miliardo di Euro. DI QUESTO E DI ALTRO TROVATE NEWS E COMMENTI QUI.
Ovvio che è scattato il toto scommesse su cosa poteva essere accaduto. Ipotesi “Fat Finger” ovvero errore tecnico di uno operatore che, con il dito grasso (che fantasia…) ha sbagliato a pigiare un bottone? Oppure qualcuno che in asta non aveva richiesto denaro a sufficienza e che ora doveva coprirsi? Ipotesi queste abbastanza pittoresche, non impossibili ma improbabili. E poi l’ultima ipotesi. Quella più pericolosa, ovvero banca in crisi di liquidità. Ma anche in quest’ambito era difficile capire. La BCE si è limitata a dire che NON era un errore. Ma chi era l’attore? Una banca? E di dove? Spagna? Portogallo? Grecia? Irlanda? Belgio? Addirittura girava un rumors su una banca tedesca.
E credetemi, nessuna di queste ipotesi era da scartare. Il mercato sa bene che ci sono tante banche corte. C’è imbarazzo della scelta. Ma oggi pomeriggio la solita Reuters esce con una nota e batte tutti sul tempo.
(Reuters) – Anglo Irish Bank and Irish Nationwide Building Society were behind the spike in emergency borrowing from the European Central Bank as they seek a speedy sale of their deposit books, a source told Reuters on Saturday. The two troubled lenders, at the heart of Ireland’s financial crisis, are selling deposits and corresponding assets as part of a wind-down of their operations under an EU/IMF bailout deal. To ensure a sale within the next week, they have had to withdraw the underlying assets, around 15 billion euros (12.6 billion pounds) in state-backed IOUs, as collateral from the normal week-long ECB borrowing facility and swap them instead for emergency overnight loans, the source, who is familiar with the sales process, said.
…notizia poi anche confermata da The Times. Ancora le banche irlandesi con necessità di liquidità e con titoli illiquidi in tasca. E la BCE…ormai è certamente la più grande discarica finanziaria del globo, un hedge fund dove potrete trovale le più inimmaginabili schifezze. Tanto che sono in tanti a definire la BCE come il nuovo, clamoroso, mostruoso Schema Ponzi. Vi ho allietato la serata?
Torno ad eclissarmi…
Irlanda nuovamente protagonista con elezioni e rifinanziamento marginale record
Scritto il 1 marzo 2011 alle 10:58 da Dream Theater
Verrebbe quasi da dire che ci abbiamo fatto l’abitudine. Ma non mi voglio abbassare a questi luoghi comuni, proprio perché i mercati sono favolosi nel “fregarti” proprio quando meno te lo aspetti.
Ricorderete sicuramente quelle manovre “straordinarie” che hanno visto come protagoniste due banche irlandesi. Mi riferisco a quelle operazioni di rifinanziamento marginale da record. Dopo qualche giorno di “tregua”, con operatività nuovamente limitata a qualche paio di miliardi di Euro, ecco la sorpresa. In un solo boccone le banche irlandesi si sono pappate la bellezza di 17.1 miliardi di Euro. This is a new record! Complimenti vivissimi!
Come sempre non ci viene comunicato a chi sono state fornite queste cifre. Lasciamo perdere l’ipotesi “fat finger” e quindi la possibilità di errore. E’ sicuramente un’operazione a favore di qualche istituto in forte difficoltà. E ovviamente noi puntiamo subito il dito su Dublino, ed in particolare su Allied Irish bank ed INBS.
Ma poi le ipotesi vengono confermate ed ecco cosa è successo.
Allied Irish Banks ‘won’ an ‘auction’ of ‘deposits’ from bust lender Anglo Irish last week. In reality, and as Ireland’s premier central bank watcher Lorcan has explained, the point of the ‘auction’ wasn’t just to divest a doomed bank of deposits, but also to aid the funding of Allied Irish Banks.
Allied Irish also ‘won’ €12.2bn of Nama bonds — debt issued to Anglo Irish in return for sending troubled loans to Ireland’s bad bank, which carries a government guarantee and is therefore eligible collateral for open market operations at the ECB.
Swiftly eligible, in the case of what Allied Irish has just done with the €12.2bn — throw in €3bn of old Irish Nationwide Nama bonds sold to Irish Life & Permanent, and you get Monday’s borrowing figure.
Certainly, Allied Irish’s new purchases have been sent straight to the Marginal Lending Facility — at a penalty interest rate of 1.75 per cent. Nevertheless, that’s only in order to wait for entry into this week’s (1 per cent) Main Refinancing Operation. (Source: FT)
Un vero e proprio paciugo all’irlandese, un minestrone che alla fine danneggia tutti, BCE, Irlandesi e contribuenti d’Irlanda e non.
Intanto sempre in Irlanda, la prevista vittoria elettorale della coalizione di centrosinistra accresce il rischio di tagli unilaterali ai crediti degli obbligazionisti senior (e non solo junior ovvero possessori di bond subordinati ) delle banche irlandesi, anche se l’UE e la BCE hanno escluso categoricamente l’ipotesi rinegoziazione del debito. Certo è che, comunque vada, le elezioni in Irlanda non posso che portare volatilità. E associato all’ennesimo finanziamento marginale record, non possono che portarci ad un atteggiamento prudente.
STAY TUNED!
DT